Papersera.net

Comprato in edicola (in versione economica senza Wom); qui arriva il martedì sera.

a me sul topo che mi è arrivato dall'abbonamento su alcune pagine il colore blu è sfasato di mezzo millimetro (mezzo millimetro stampato a sinistra).. per queste pignolerie però lascio stare.. :

in attesa di un giudizio un po' più approfondito direi che questo numero è forse leggermente inferiore a quello precedente.
La storia con i Bassotti non è affatto male (opinione personale), e così anche l'ottavo milione di VItaliano, anche se (correggetemi se sbaglio) soffre un po' di una certa indecisione...

Mi spiego meglio...all'inizio sembra che ci si trovi prima del 1908 quando le auto non erano ancora prodotte in serie... ma poi i modelli che si vedono, compreso il juke box, sono palesemente anni '50-60 (bellissima la citazione da Grease!!!)... mi piacerebbe sapere se è stata una precisa scelta narrativa oppure un problema di concilazione di diverse esigenze...


La storia di Minni è un po' banale; Meglio quella di Paperino alle prese con lo zione.

Le questioni legate alla dimensione temporale della vita di Paperone erano conciliabili quando fu inventato da Barks, e anche durante la carriera di Barks. Ma ormai, da molto tempo, è diventato impossibile, per cui rassegniamoci a queste contraddizioni temporali.

non mi sono spiegato.

Non è una contraddizione temporale nella vita di Paperone, ciò che è normale nell'universo disney, ma all'interno della stessa storia.

In edicola da noi (Trento) è arrivato stamattina, e non dappertutto.
Manca la versione con allegato WOM, dunque è disponibile solo quella economica....nessun edicolante si spiega perchè... E NEMMENO IO!

ok stavolta apro io il fuoco di fila...

Che aria tira ...  a Paperopoli: Ziche

carina, Silvia è in buon periodo

I Bassotti e la sfida in rosa: Gervasio ( pag. 30 )

Gervasio e l'internazionale bassotti...una buona accoppiata e il risultato si vede...La presidentessa che oscilla tra la superdura e la nonnina premurosa è magnifica e l'insieme molto divertente. Non capisco perchè Gervasio sembra sempre considerato un "minore"; come autore completo in attività mi sembra poco sotto Casty. Solo una nota: forse non guasterebbe di tanto in tanto concedere ai bassotti un neurone o due...

Tutti i milioni di Paperone 8°milione: Vitaliano / L. Pastrovicchio ( pag. 28 )

Non ci siamo, per quanto ci si sforzi la dicotomia di Paperone che in pieni anni '50 si comporta come se l'automobile fosse stata inventata il giorno prima non riesce a reggere, nè è possibile sostenere che il pullman sia un veicolo precedente l'automobile...e tutto per consentire l'invenzione dell'autoradio...bah. Anche le gag sono fiacche. Si salva un pò la spalla di turno e la battuta finale.
Pastrovicchio mi piace con i paperi quanto con i topi (e cioè poco)

Paperino e il test te.st.: Michelini / Colantuoni ( pag. 12 )

pressione bassa, molto bassa...

Archimede e la sensata invenzione segreta: Cabella ( pag. 13 )

scontata

Minni e la palestra futuristica: Panaro / Uggetti ( pag. 15 )

se dobbiamo portare Eta Beta sulla terra per queste storie meglio lasciarlo dov' è

Paperino e l'insopportabile damerino: Gianatti / Gula ( pag. 20 )

Non molto originale ma le gag sono carine e i disegni validi. In mancanza di meglio...

Ciak:
Pic Nic Posti ameni Sarda / Colantuoni

 

Re di pasticci: Test di coraggio Faccini

almeno su Faccini si può contare

Nota curiosa: non mi sarei mai aspettato un commento tipo: "Salma Hayek, l'attrice messicana tutta curve" sul Topo...

Finora ho fatto in tempo a leggere solo il Che aria tira (lollissimo Quo lanciato per aria  ) e le strip (la tigre Suyodhana è una grandssima citazione Salgariana)

Finora ho fatto in tempo a leggere solo il Che aria tira (lollissimo Quo lanciato per aria  ) e le strip (la tigre Suyodhana è una grandssima citazione Salgariana)

Giusto...!
vedo che la contraddizione interna alla storia dell'8o milione è stata rilevata anche da altri.
Comunque a me Gervasio piace, l'unico difetto nella sua storia è forse il finale un po' sbrigativo anche la tuba a noleggio è una idea geniale

Scusate, ma cos' WOM?

Scusate, ma cos' WOM?

Waste Of Money?

Scusate, ma cos' WOM?

Wizard of Mickey

Waste Of Money?

STANDING OVATION  

I Bassotti e la sfida in rosa: Gervasio da l'ennesima prova di cavarsela egreggiamente sia come sceneggiatore che disegnatore. Come in "il cambio di bassotti" vediamo di nuovo i classici bassotti contro la BB internazionale che prende sempre più forma nelle ultime storie con protagonisti i bassotti. La nonna è caraterizzata in maniere davvero eccelente e spero di rivederla in futuro.

Tutti i milioni di Paperone 8°milione: Un episodio che mi è piaciuto. Se non teniamo conto dell'ambientazione temporale che sembra sia contemporaneamente nei primi del '900 e negli anni'50 la storia è buona. Belli i disegni di Pastrovicchio che di solito non amo quando disegna paperi, questa volta però mi è sembrato sicuramente meglio del solito

Paperino e il test te.st.: Storia scarsina, forse poteva riuscire meglio, ma così non è stato

Archimede e la sensata invenzione segreta: Buona, il finale sicuramente strappa un sorriso

Minni e la palestra futuristica: Altra storia scarsa. Come è possibile che Minni diventa propietarria di una palestra da un giorno all'altro. Eta Beta usato male, ma lameno Panaro sa che è un uomo del futuro e non un alieno come pensano alcuni sceneggiatori (o che ha scritto a pag- 41 in basso a destra)

Paperino e l'insopportabile damerino: Buona la storia, originale e con un finale a sorpresa. Buoni anche i disegni

ok stavolta apro io il fuoco di fila...

Che aria tira ...  a Paperopoli: Ziche

carina, Silvia è in buon periodo

I Bassotti e la sfida in rosa: Gervasio ( pag. 30 )

Gervasio e l'internazionale bassotti...una buona accoppiata e il risultato si vede...La presidentessa che oscilla tra la superdura e la nonnina premurosa è magnifica e l'insieme molto divertente. Non capisco perchè Gervasio sembra sempre considerato un "minore"; come autore completo in attività mi sembra poco sotto Casty. Solo una nota: forse non guasterebbe di tanto in tanto concedere ai bassotti un neurone o due...

Tutti i milioni di Paperone 8°milione: Vitaliano / L. Pastrovicchio ( pag. 28 )

Non ci siamo, per quanto ci si sforzi la dicotomia di Paperone che in pieni anni '50 si comporta come se l'automobile fosse stata inventata il giorno prima non riesce a reggere, nè è possibile sostenere che il pullman sia un veicolo precedente l'automobile...e tutto per consentire l'invenzione dell'autoradio...bah. Anche le gag sono fiacche. Si salva un pò la spalla di turno e la battuta finale.
Pastrovicchio mi piace con i paperi quanto con i topi (e cioè poco)

Paperino e il test te.st.: Michelini / Colantuoni ( pag. 12 )

pressione bassa, molto bassa...

Archimede e la sensata invenzione segreta: Cabella ( pag. 13 )

scontata

Minni e la palestra futuristica: Panaro / Uggetti ( pag. 15 )

se dobbiamo portare Eta Beta sulla terra per queste storie meglio lasciarlo dov' è

Paperino e l'insopportabile damerino: Gianatti / Gula ( pag. 20 )

Non molto originale ma le gag sono carine e i disegni validi. In mancanza di meglio...

Ciak:
Pic Nic Posti ameni Sarda / Colantuoni

 

Re di pasticci: Test di coraggio Faccini

almeno su Faccini si può contare

Nota curiosa: non mi sarei mai aspettato un commento tipo: "Salma Hayek, l'attrice messicana tutta curve" sul Topo...

Concordo in tutto col commento del Magnifico Snello. Aggiungo che mi è piaciuto rivedere i Bassotti come un'organizzazione con affiliazioni mondiali (ah, la vecchia "Anonima Bassotti"!) ma che avrei caratterizzato fisicamente la "nonnina-presidentessa" in modo leggermente diverso per non confonderla con la nonna dei Bassotti paperopolesi che compare in qualche storia.

I Bassotti e la sfida in rosa – Personalmente non mi è mai piaciuta l’idea che ci siano sezioni internazionali dei Bassotti: per me dovrebbero esistere i Bassotti paperopolesi e basta, come personaggi si reggono da soli benissimo. Cercando di superare questo preconcetto ho trovato questa storia simpatica, ma in particolare mi è piaciuto il finale, in cui aleggia la presenza di Paperone.
Tutti i milioni di Paperone – Il mio ottavo milione – Buon episodio in sé. Nel secondo (o terzo, non ricordo) capitolo non mi aveva convinto il brusco passaggio che Paperone effettuava dal business delle ferrovie a quello dello stadio; stavolta l’analogo salto, dalle automobili alle autoradio, mi sembra più regolare e coerente con lo sviluppo della storia. “Scassone”, “una fetecchia via l’altra”, “rock e i so fradel” (che dialetto è? Trentino?) sono invenzioni bellissime, così come il finale. Soltanto che l’argomento “automobile” è trattato in modo confuso e piuttosto sarebbe potuto essere lo spunto per un’avventura pionieristica più tosta, anche se sarebbe occorso più spazio. Pastrovicchio irriconoscibile.
Paperino e il test te.st. – Avvio promettente, poi risolto nel solito finalino simpatichino e un po’ veloce. Peccato perché secondo me l’idea era buona e utilizzabile per una storia più impegnativa.
Archimede e la sensata invenzione segreta – Una di quelle storie-non storie che procedono stancamente, quasi senza trama. Carino, però, il finale, nel suo piccolo.
Minni e la palestra futuristica – Un po’ campata in aria, ma non è questo il problema: qualsiasi spunto è buono se poi è ben sviluppato. Il problema è che è noiosa. Uggetti: disegni gradevoli, ma Eta Beta è orrendo.
Paperino e l’insopportabile damerino – Il titolo e le primissime tavole (quelle con Paperino e i nipotini) mi avevano fatto pensare a una divertente sfida tra Paperino e un nuovo rivale, ma ben presto questa si è rivelata una storia prevedibile, anche se con qualche battuta discreta. Carine le due scene di ispirazione ciminiana (strani mezzi di trasporto).

Che aria tira…a Paperopoli – Buona.
Ratatouille – Tecniche di sopravvivenza – Non l’ho capita. Forse bisogna avere presenti tutti i personaggi del film.
Pic-nic – Posti ameni  - Quasi la fotocopia di quella della scorsa settimana.
Re di pasticci – Test di coraggio – Così così. Le tre ciak di Faccini dopo il suo ritorno sono sotto la sua media. I casi sono due: o deve ritrovare il passo o queste sono le rimanenze della sua vecchia produzione.