Sottopolinia (I e II parte) (Sisti-Sciarrone)Dopo essersi prestato per la realizzazione delle tavole di Pianeta T, Sciarrone ritorna a disegnare in una nuova storia dagli scorci futuristici ambientata, però, in una Topolinia del presente pronta ad una nuova svolta nell’ambito urbanistico \ architettonico come sta accadendo, in parallelo, nella nostra realtà (ma per il momento solo in alcune città). Lo stile, ormai, definitivo di Sciarrone (del tutto distante da quello degli inizi) ad una prima occhiata è come ricevere una secchiata di acqua gelata: un tratto molto concettuale, o per meglio dire, meno ricercato, poco approfondito, ma niente affatto superficiale. Eppure, dopo un paio di minuti che si prosegue nella storia, quella sensazione di estraneità ed imperfezione lasciano spazio ad una piacevole accettazione dello stile dell’autore, del quale si apprezza il fatto che sia molto distante da quello degli altri disegnatori di casa Disney, pertanto unico nel suo genere. Il Topolino di Sciarrone, pur non essendo il migliore visto in circolazione, riesce comunque a far stupire a causa della sua espressività, volutamente poco curata (almeno così sembra e si avverte sin dalla copertina).
Passando inveccio alla storia in sé, Sisti si dimostra abile a preparare un intreccio narrativo apparente “semplice” che, in realtà, propone degli spunti molto interessanti. Ci si domanda, invece, se fosse veramente necessaria una lunga divisione in due parti dell’opera che altro non fa che rallentare l’azione in molti passaggi. In definitiva, la storia di Sisti si lascia molto apprezzare mentre i disegni di Sciarrone sono capaci di attirare il lettore per tutto il tempo di lettura. Voto: 7,5
Paperino e la storia a staffetta (C.Panaro-O.Panaro)Riprendendo con assoluta creatività e gran capacità narrativa quel cerchio di “storie intorno al fuoco”, i Panaro organizzano una elaborata ed umoristica storia avente per protagonisti il trio di cugini più famosi del fumetto disneyano. A stupirci in questa storia è soprattutto la scelta di non far raccontare la storia da un solo protagonista (finendo, così, nel cadere nella ripetitività) ma a più protagonisti. L’insieme che si ottiene, funziona (da segnalare l’ironica parte in cui Paperoga tenta di spiegare il motivo del suo andamento della storia, che non poteva assolutamente mancare!). Una nota positiva anche per il finale, uno dei più divertenti che abbia mai visto sulle pagine del settimanale. Voto: 8
Le leggi di Paperino viaggiatore in autostrada (Panini-Cherchini).“Riempitiva” è un termine col quale ci si riferisce ad una storia con poche tavole di fumetto che presenta una storia quasi sempre banale e poco articolata (con l’eccezione di quelle di Bosco) e che non lascia in eredità niente al lettore. La storia di Panini, purtroppo, non è divertente nonostante riprenda, ironicamente, le situazioni (più sfortunate) dell’automobilista. Ciò che si avverte leggendo storie di questo genere è che le idee e le gag proposte sarebbero molto più adatte se inserite, poco alla volta, all’interno di sceneggiature di 20\30 pagine piuttosto che in 5. Con “Le cronache del regno dei due laghi”, Faraci ci aveva dimostrato perfettamente il contrario, proponendo brevissime storielle dalla risata assicurata, grazie, oltretutto, all’intensivo lavoro espressivo sui personaggi da parte della Ziche. Ma brevi riempitive come quella proposta in questo volume servono sono ad occupare il più possibile spazio nel giornale. Ed è un peccato. Voto: 4
La Banda Bassotti e i rimpiazzi metallici (Venerus – Amendola). Venerus accompagna il lettore in una intraprendente trama con protagonisti I Bassotti. Senza cadere mai nel banale ed adoperando le più delicate e giuste scelte narrative, Venerus ci regala il piacere di leggere un’avventura della BB come mai era avvenuto in precedenza. E a rendere il fumetto un’opera di sublime fattura è l’instancabile Amendola che in queste tavole propone delle simpatiche versioni dei Bassotti. Voto: 8