Il West che finisce e lascia spazio al caotico nuovo secolo è un concetto espresso fin troppo bene nel caoticissimo
Century West (Chaykin) quinta uscita del Buena Vista Lab, che dopo due graphic novel create ad hoc e due ripescaggi d'archivio ci propone un nuovo progetto made in USA interamente scritto e disegnato da Howard Chaykin. Che non è un Western, o meglio lo è nel senso che parla della perdita d'identità del West, del suo trasfigurarsi nel nuovo secolo e del radicalizzarsi dei suoi sterotipi. E' più che altro un metawestern che parla di sé stesso in 64 tavole suddivise in sei capitoli di svariata lunghezza. Sei capitoli, di cui quelli centrali decisamente autoconclusivi, che raccontano una storia che è più che altro un pretesto per mostrare il West invecchiato nei suoi molteplici aspetti. I protagonisti sono Bob Ford, Yael e Barron, uno sceriffo e i suoi due assistenti che si ritrovano coinvolti in una contesa tra una troupe cinematografica e un gruppo di uomini intenzionati a far sospendere le riprese di un film, per motivazioni non del tutto chiare. E non sono le uniche cose a non essere ben chiare, in una graphic novel che fa del caos e del rumore la sua bandiera. La stessa sceneggiatura non facilita affatto la comprensione di ciò che accade, privilegiando i primi piani (peraltro stupendi, lo stile di Chaykin ha un grande appeal) senza occuparsi di presentare per bene i personaggi al lettore che si ritroverà più di una volta a dover tornare indietro per accertarsi che i nomi corrispondano e col senno di poi diventi chiaro ciò che prima non lo era. E gli elementi sono parecchi, perchè intorno ai principali protagonisti della contesa, orbita tutto un teatrino di figure più o meno raccomandabili che includono attricette frivole, cacciatori di taglie, avvocati opportunisti e il Cu-Clux-Clan.
Come al solito la veste editoriale è assai ghiotta e oltre a una bellissima copertina include i soliti "contenuti speciali" al termine dell'albo, e sebbene l'editoriale non sia il massimo della pertinenza, non si può non rimanere soddisfatti dai dietro le quinte coi bozzetti dello stesso Chaykin.
Sicuramente una lettura impegnativa,
Century West però ripaga dal punto di vista dell'appeal, dovuto sia allo stile di disegno che alla colorazione, una vera gioia per gli occhi. Per non parlare dei particolari come i manifesti pubblicitari appesi agli edifici che nascondono una marea di citazioni tra cui quella di Gertie il Dinosauro Ammaestrato, primo cartoon della storia del cinema. E sebbene questo genere di ambientazione non sia mai stato troppo tra le mie personalissime corde non si può non ammettere che
Century West è fra le uscite migliori della collana.
Ma adesso? Già questo volume è uscito dopo sei mesi anzichè i tre a cui eravamo abituati, pur recando in copertina la scritta Trimestrale. Se a questo ritardo aggiungiamo che ai tempi del lancio della testata erano stati detti tutti i titoli FINO a
Century West (anzi no, fino a
Jungle Town, ma invertirono le uscite), non si può non temere per il futuro dell'iniziativa. Che sia questo l'ultimo numero? Che l'iniziativa rimanga sospesa fino a nuovo ordine? Come stanno veramente le cose?
Personalmente se dovessi ipotizzare un sesto numero penserei alla graphic novel su
Pirati dei Caraibi da tempo annunciata o a una riduzione (mooolto ridotta) di
Speedloop nuova testata Disney New Generation by Sciarrone da tempo congelata e - pare - abortita. Sennò c'è sempre una buona parte di materiale proveniente dall'America. Staremo a vedere, certamente l'ultima cosa che mi auguro è che il tutto finisca a donnine, ma che l'iniziativa prosegua nei secoli dei secoli.
da
La Tana del Sollazzo