Io possiedo i numeri 1,9,11,18,19,21,33, tutti dedicati a Scarpa.
La collana è filologicamente ineccepibile per l'ottima ristampa delle storie, mutuate in ogni particolare dalla prima edizione su Topolino o su altre pubblicazioni(soprattutto i dialoghi) ed anche il bianco e nero dona un fascino particolare alle tavole. Seconda e terza di copertina presentano uno splendido disegno a doppia tavola di Romano Scarpa, realizzato, credo, apposta per la collana in questione, ed anche le copertine, in parte, sono state realizzate dall'autore veneziano appositamente per la Comic Art.
Gli articoli di Leonardo Gori sono di ottima qualità ed analizzano in ogni dettaglio le storie; inizialmente ve ne era uno di apertura per ogni storia, poi si è finito per pubblicarne uno di apertura al volume (nel num.33, per esempio, vi è un solo articolo che introduce "I gamberi in salmì", "L'amuleto di Amundsen" e "Il mistero di Tapioco sesto").
Ai tempi della loro pubblicazione, per un collezionista come me, sono stati una vera benedizione, perché con un volume o due si raccoglieva un'intera annata della produzione di Scarpa, e il prezzo complessivo era decisamente inferiore al costo d'ogni singolo Topolino originale degli anni '50,'60,'70 che contenesse le storie (non prendo in considerazione le ristampe su "Classici", "Albi", ecc... perché sono sempre rimontate e i dialoghi riadattati, oltre a non possedere una continuità nelle storie a puntate, per le quali si rimedia tagliando tavole e vignette).
Le vecchie 40000 lire sono diventate né più né meno che 20 euro e spiccioli, ed onestamente non mi sembra una spesa eccessiva: si tenga conto che la Comic Art non stampa i "Capolavori" da oltre un decennio, per cui non vi è neanche una maggiorazione come volume fuori produzione.
Con l'arrivo dei "Maestri Disney" (che oltretutto non si sa quanto durerà e se completerà l'opera dei vari autori, anche solo la produzione degli esordi) è indubbio che abbiano perso molto della loro utilità, ma se qualcuno vuole togliersi lo sfizio di comprarlo solo per qualche storia necessaria a completare la collezione del proprio autore preferito, li consiglio caldamente, perché è una collana fatta per intenditori e non riserva brutte sorprese a chi le storie vuole leggerle come se avesse in mano un Topolino di sessant'anni fa. Conservano, inoltre, l'indubbio vantaggio di raccogliere storie dello stesso periodo, per cui se voglio farmi una scorpacciata dello Scarpa del '61, prendo un volume e mi immergo nella lettura.
Io vi lessi per la prima volta l'"Imperatore della Calidornia", "Agente dell'FBI", "La leggenda di Paperin Hood", "l'ultimo Balabù" e "la collana Chirikawa", e fu come se avessi in mano un piccolo tesoro, perché dai volumi traspariva un'aria di profonda nostalgia e ammirazione per i bei tempi del giovane Scarpa, sensazione che i Maestri Disney, pur ben fatti, non hanno saputo trasmettermi.
E poi ricordo che apettavo ogni fiera del fumetto per girare tra i banchi ed accaparrarmene uno (la disponibilità non era tantissima), c'era un lavoro di ricerca dietro di essi con il quale il comodo acquisto di un albo all'edicola non può competere.