Copio e incollo qui la mia recensione del volume, voi pero' andate lo stesso a votarla sulla
pagina dell'edicola!;-)
Atteso lungamente, dopo che era stato annunciato dalla De Poli stessa nella sua
intervista al Papersera, è finalmente arrivato nelle edicole il primo volume di quella che si propone come la collana in grado di farci smaltire la delusione per la chiusura di testate come "Zio Paperone" e "I Maestri Disney".
Questo primo numero, nonostante alcune incertezze ed imperfezioni che possiamo imputare al fatto che sia stato elaborato ancora in una fase "di rodaggio" (anche perché i tempi di lavorazione immagino si siano sovrapposti non poco con quelli dell'ultimo "Maestri"), non delude le aspettative, presentando per la prima volta tutte insieme le storie di Reginella finora pubblicate (rumors vogliono che ce ne siano ancora un paio già sceneggiate da Rodolfo Cimino).
L'elegante veste editoriale con copertina cartonata fa da cornice ad un prodotto "nuovo" nel panorama delle pubblicazioni Disney, direttamente pensato per quella fascia di mercato un po' più attenta agli aspetti filologici e critici della pubblicazione, e potrebbe essere l'inizio di un nuovo modo di concepire il lettore "maturo", non più condannato al suo destino di "accontentarsi" di ristampe più o meno casuali sulle tante testate pubblicate, ma accompagnato (dai sempre interessanti articoli di Boschi e Becattini) da un apparato critico che valorizza le storie contenute nel volume.
Sia chiaro che comunque magagne ce ne sono: le pagine 11 e 12 della prima storia di Reginella, pubblicate per errore nell'ordine sbagliato sul Topolino originale, non sono state rimesse (
ancora una volta!!!) nell'ordine giusto, la prima tavola della seconda puntata di "Paperino e il matrimonio di Reginella" è stata inspiegabilmente non ristampata, alcune didascalie non pertinenti, ecc.
Quindi mi sento di cambiare il voto complessivo, che dovrebbe essere il massimo, in un "quattro stelle", come incoraggiamento e stimolo ad affinare la cura editoriale di un prodotto che mi auguro possa avere un grande futuro.
- Paolo