Hai certamente ragione, e questo mostra che mi sono probabilmente espresso male; e in questa sede mi sembra il caso di chiarirmi.
Quel che mi delude un po' (ma, badate bene, non è niente di "estremo") sono scelte di storie che, per così dire, "evaporano". Non me ne voglia l'ignoto autore, ma mi son permesso di citare "Topolino e il trionfo della testuggine", e ce ne sono altre ancora meno memorabili che, appunto, non mi vengono alla mente.
Voglio chiarire che non sto affatto incoraggiando un lavoro di selezione "a priori" tipo Martina sì, Lockman no, Cimino sì, Langhans no. Tanto per cominciare, Vic Lockman ha scritto alcune storie belle, oltre ad altre meno convincenti, e non vedo perché non ristamparle. Ecco, la mia tesi è che alcune storie non aggiungono nulla al numero, nel senso che non sono divertenti, o emozionanti, o belle per qualche altro verso. Sui Q-Galaxy siamo tutti d'accordo, no? Sono proprio quelle le storie che consiglio di non ristampare.
Quindi la selezione autoriale la penso solo, se mai, "in positivo": ristampare Cimino, Martina, Chendi, Pezzin, Barks? Sì, perché ogni loro storia è valida, di più o di meno, e fa piacere leggerla; non è un miracolo, badate, o una suggestione di noi "classicisti"; è che questi autori avevano raggiunto una capacità di linguaggio, di variazione, di coloritura delle trame tali da farli mantenere sempre sopra un certo livello (come oggi Casty, Artibani, Enna, Radice). Ristampare tutto Lockman, tutto Nofziger, tutto Christiensen? Ebbene, se fosse in me ci farei un pochino più attenzione, tutto qui, e selezionerei solo se la lettura risulta in qualche modo soddisfacente. Quello che non riesco a pensare, ecco il punto centrale, è che "Superpippo ha detto BASTA!" abbia mai soddisfatto qualcuno. Nelle rece, peraltro, cerco sempre di andare storia per storia e cercare motivi di interesse per una lettura, anche per le storie più brevi (risultando, temo, un pochettino lunghetto da leggere :
).
Oh, non sto parlando solo di autori stranieri, sia chiaro (li cito in maggioranza perché sono più spesso ristampati degli italiani "minori"): autori italiani non infallibili ce ne sono e come, penso anche ad autori che pure apprezzo molto come Gazzarri, Salvagnini. E persino la "850" non era un granché, bisogna ammetterlo (però era su commissione). Etc. Etc.
Altra questione: la memoria del passato. Sono d'accordo con l'Avvocato sull'apprendere dagli errori, e sul non dimenticare che anche in passato ci sono state brutte storie. Solo, non demanderei questa funzione ad una testata come i GCD se non in misura occasionale.
E infine la grande domanda: non saranno un granché queste storie, ma insomma pazienza... Mica ti guastano la salute!
E la risposta, amici miei, non vorrei darla perché non è bella, ma devo: il motivo sta scritto in alto a destra sulla copertina. Come ogni studente ho una debolezza "paperoniana" per l'esborso, e Superpippo contro i Bassotti disegnato da un Al Bertino in pessima forma, ragazzi, non aiuta.
Spero davvero di aver chiarito il più possibile quello che è solo il punto di vista di un non-collezionista che vuole regalarsi la maggior quantità possibile di buonumore al prezzo di quattro euro mensili
Ditemi la verità che vi mancavano gli sproloqui periodici del vostro Dominatore delle Nuvole