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Topolino 3234

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di Gancio

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Topolino 3234

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    Re:Topolino 3234
    Risposta #105: Venerdì 24 Nov 2017, 08:19:13
    Dopo tutta questa pesante ventata di polemiche spero vivamente che la redazione (o chi per lei) possa rendersi ancora più conto di come il pubblico del Topo sia un pubblico ampio e maturo.
    Non vorrei pensare che la redazione valutasse univocamente  (e fastidiosamente) la propria utenza come formata solo da un target di bambini!

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      Re:Topolino 3234
      Risposta #106: Venerdì 24 Nov 2017, 08:37:22
      Dopo tutta questa pesante ventata di polemiche spero vivamente che la redazione (o chi per lei) possa rendersi ancora più conto di come il pubblico del Topo sia un pubblico ampio e maturo.
      Non vorrei pensare che la redazione valutasse univocamente  (e fastidiosamente) la propria utenza come formata solo da un target di bambini!

      Ma questo la Panini lo sa (e di riflesso anche la redazione) altrimenti non vedresti tutte le testate da target più maturo. Quello del target più giovane è una scelta a torto o a ragione perché immagino ci sia paura di rischiare e perdere una fetta di acquisti non indifferenti relativamente alla percentuale odierna.
      Io son dell'idea che il posizionamento del lettore di fumetti abbia subito uno slittamento per diversi motivi (tra cui non poco rilevante l'aggiornamento elettronico che adesso investe appieno ciò che ha investito noi solo in un secondo o in un terzo tempo). Ma finché parliamo è un conto. Avere le responsabilità un altro. In una posizione economica incerta fare azzardi può rivelarsi fruttuoso tanto quanto disastroso.
      In tempi brevi non penso che cambierà molto. Non è qualcosa che facilmente può cambiare sulla microsocietà. Molto più probabile che avvenga dopo nuovi cambi sociali nei prossimi decenni e soprattutto a seguito di una ripresa dell'economia tutta.
      Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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      Gancio
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        Re:Topolino 3234
        Risposta #107: Venerdì 24 Nov 2017, 11:21:09
        Molti stanno dando addosso alla redazione dove basta ragionare un momento per rendersi conto che c'è qualche magagna esterna. Se ci fossero stati problemi a monte, le modifiche sarebbero state richieste nelle tempistiche iniziali. Soprattutto non sarebbe stata fermata a pochi giorni dalla pubblicazione. Mi sembra che abbiano semplicemente gestito alla meno peggio qualcosa di difficilmente gestibile.
        Anche perché che altro avrebbero dovuto/potuto fare? Magari spendere un paio di parole in più avrebbe lasciato tutti meno insoddisfatti. Ma guardiamo le cose con obiettività. Le dinamiche aziendali non sono qualcosa che si discute pubblicamente. Se avessero avuto il tempo o avuto una soluzione alternativa preparata l'avrebbero sfruttata e semplicemente non c'era. Immagino non fosse messo in conto che sarebbe saltata così la pubblicazione.

        Non riesco a immaginare quale possa essere stato il motivo, il che dimostra che non abbiamo abbastanza dati per poter puntare il dito. Si fa presto a mettere alla gogna. Alcuni li stanno descrivendo quasi come esseri sadici che godono nella nostra sofferenza. Mentre in realtà tra cattiva pubblicità e anche una sana passione e desiderio di festeggiare il personaggio, non credo stiano proprio facendo i salti di gioia.
        Hai ragione, ma il problema emerge nella sua interezza allargando un po' il campo visivo.
        Sui problemi dell'ultimo minuto che hanno riguardato la storia poi non inserita, siamo d'accordo che si saran trovati nella situazione di dover rimediare alla bell'e meglio: su questo non ci sono dubbi e di congetture ne sono state avanzate a sufficienza.

        Però, come dicevo, allargando la visuale ci si accorge che nessuna delle altre storie regolarmente programmate ed inserite vedeva Topolino come protagonista... in altre parole, il cd. "compleanno" sarebbe stato "celebrato" mediante un'unica storia!
        Saltata quella ecco scatenarsi le polemiche, ma le stesse polemiche ci sarebbero state lo stesso in presenza di un intero numero dedicato a Topolino?
        Tritumbani fritti!

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          Re:Topolino 3234
          Risposta #108: Venerdì 24 Nov 2017, 12:03:35
          Sicuramente la sua unicità all'interno del numero ha contribuito a creare il polverone causato dalla sua assenza. Ma, da come si apprende su Facebook in un post di Artibani, l'omaggio non era esclusivamente limitato alla storia, ma anche ad un articolo ad essa dedicato (non sappiamo di quante pagine lungo). Se poi sommiamo la descrizione dei francobolli dedicati, in effetti l'omaggio sarebbe stato più che buono (seppure un numero totalmente dedicato a Topolino non lo avremmo avuto comunque).
          Inoltre, sempre dal post di Artibani (anche se è un concetto che si dovrebbe sapere già) si capisce come la costruzione di un numero di un giornale a fumetti (sia esso "Topolino" o qualsiasi altro) sia un'alchimia fra diversi elementi, un incastro 'magico' che ha bisogno di lunga ponderazione e preparazione per riuscire a riempire ogni-singola- pagina, sia che si tratti di una storia, sia di un articolo, sia di pubblicità, sia di una rubrica o del sommario. Essere riusciti in poco tempo ad aggiustare il tutto forse ha comportato delle modifiche di cui ignoriamo perfino l'esistenza (magari c'era del'altro dedicato a Mickey, e noi non lo sappiamo).


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          Pidipì
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            Re:Topolino 3234
            Risposta #109: Venerdì 24 Nov 2017, 20:24:38
            Hai ragione, ma il problema emerge nella sua interezza allargando un po' il campo visivo.
            Sui problemi dell'ultimo minuto che hanno riguardato la storia poi non inserita, siamo d'accordo che si saran trovati nella situazione di dover rimediare alla bell'e meglio: su questo non ci sono dubbi e di congetture ne sono state avanzate a sufficienza.

            Però, come dicevo, allargando la visuale ci si accorge che nessuna delle altre storie regolarmente programmate ed inserite vedeva Topolino come protagonista... in altre parole, il cd. "compleanno" sarebbe stato "celebrato" mediante un'unica storia!
            Saltata quella ecco scatenarsi le polemiche, ma le stesse polemiche ci sarebbero state lo stesso in presenza di un intero numero dedicato a Topolino?

            Ma in realtà penso di sì. Forse di meno, ma le polemiche son come il pane in piazza S. Marco. Non si trattava solo di una storia celebrativa, ma di una storia delineata ed erede su cui si ponevano già molte aspettative. E sinceramente essendo chiaro che si puntasse su quella non mi stupisce non aver voluto preparare altro. Per svariati motivi. Quello di organizzazione primo di tutti.
            Poi il resto l'ha fatto il normale ratio in favore dei paperi sui topi che si ha sempre.
            Certo, a sapere che sarebbe successo qualcosa del genere l'avrebbero pensato sì un piano B. Evidentemente non si immaginavano potessero esserci problemi di questo genere. Ma d'altronde è come con la nonna con le ruote.
            Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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            Piccola Pker
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              Re:Topolino 3234
              Risposta #110: Sabato 25 Nov 2017, 13:00:06
              Allora, innanzitutto vi chiedo scusa, perchè con il lavoro sempre più asfissiante e qualche problemino di salute (al momento per esempio vi sto scrivendo con linfluenza), non riesco più a starvi dietro come qualche tempo fa.
              Tuttavia questa storia ha colpito anche me, e mi sono presa il tempo di leggere l'intera discussione.

              Moltissimi dei temi ripresi li avevo affrontati nella mia tesi di laurea direttamente con gli autori: il target di Topolino è rivolto ad adulti o a bambini? Quanto l'uno o l'altro influenzano la scelta delle storie? Con che criterio vengono applicate le censure? Del famoso coltello di patate avevo avuto modo di parlarne direttamente con Turconi e Radice, e quello che ritrovo nell'atteggiamento di Artibani è un costante "mea culpa" degli autori.
              Adesso, io capisco tutto, capisco qualche "errore" fatto in leggerezza; capisco l'attenzione sulle nuove generazioni, ma...
              è necessario?
              Sono stati gli stessi autori che intervistai all'epoca a dirmi che i bambini non sono stupidi, lo sanno benissimo! Possibile che non lo sappia la "redazione" (virgolette perché non voglio generalizzare su tutti gli elementi che la compongono), o questa fantomatica eminenza grigia?

              Io lavoro con i bambini, e credetemi, molte volte arrivano con le domande che non ti aspetti. è giusto in questi casi bendargli gli occhi? Io cerco, coerentemente con la loro età, di dare almeno una parte delle risposte che cercano, se possibile andando oltre gli stereotipi. Perché sì, devi mangiare tutto "perchè ci sono bambini che non hanno da mangiare", ma anche perché ti serve per te, per crescere, per arrivare alla fine della giornata, che purtroppo non si può sempre mangiare quello che piace e che, sì, ci sono bambini che non mangiano, ma ci sono anche adulti e anziani nella stessa situazione, che poi a volte sono gli stessi che arrivano sui barconi che vedono in tv. Perché "si deve essere tutti amici", ok, ma a volte l'incompatibilità di carattere esiste, e in quel caso bisogna essere almeno dei buoni rivali, persone che pur con un antipatia di fondo si rispettano e sono in grado di collaborare il minimo necessario se ce n'è bisogno, e quante di quelle storie (Disney e non) ce lo insegnano.
              Sono forse io che sbaglio?

              Tutta questa questione, al di là del compleanno di Topolino (perché sì, io sono una delle poche a cui piacciono più i Topi del Paperi), mi porta a farmi delle domande ancora più profonde sulla società, sul mio lavoro e su come dovrei approcciarmi ai bambini.
              Forse c'entra poco con tutta questa discussione, e vi chiedo scusa, ma volevo condividere con voi questa riflessione.

              *

              Ser Soldano
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                Re:Topolino 3234
                Risposta #111: Sabato 25 Nov 2017, 14:58:27
                io sono una delle poche a cui piacciono più i Topi del Paperi

                Tranquilla, sei in buona compagnia.  ;)

                Non che detesti le storie paperesche, solo che mi sembrano un bel po' inflazionate, e che molto difficilmente riescono a superare uno schema praticamente sempre uguale a sé stesso.
                A meno che non ci si chiami Barks, Scarpa, Chendi, Martina, il primo Cimino, Rosa o Rota, ovvio.

                *

                luciochef
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                  Re:Topolino 3234
                  Risposta #112: Domenica 26 Nov 2017, 01:39:15
                  Io lavoro con i bambini, e credetemi, molte volte arrivano con le domande che non ti aspetti. è giusto in questi casi bendargli gli occhi? Io cerco, coerentemente con la loro età, di dare almeno una parte delle risposte che cercano, se possibile andando oltre gli stereotipi. Perché sì, devi mangiare tutto "perchè ci sono bambini che non hanno da mangiare", ma anche perché ti serve per te, per crescere, per arrivare alla fine della giornata, che purtroppo non si può sempre mangiare quello che piace e che, sì, ci sono bambini che non mangiano, ma ci sono anche adulti e anziani nella stessa situazione, che poi a volte sono gli stessi che arrivano sui barconi che vedono in tv. Perché "si deve essere tutti amici", ok, ma a volte l'incompatibilità di carattere esiste, e in quel caso bisogna essere almeno dei buoni rivali, persone che pur con un antipatia di fondo si rispettano e sono in grado di collaborare il minimo necessario se ce n'è bisogno, e quante di quelle storie (Disney e non) ce lo insegnano.
                  Sono forse io che sbaglio?

                  Non sbagli minimamente e anzi ti faccio i complimenti per come hai spiegato le tue ragioni e per come ti rapporti ai bambini nel tuo lavoro.
                  Il compito di un educatore sta proprio nel far capire ai bambini le cose, di qualunque natura esse siano.
                  La domanda che mi gira in mente da molte settimane sta proprio in questo ragionamento : come si può credere di "proteggere" i bambini dai pericoli della vita nascondendogli le parti più spinose ?
                  La logica invece ci dice che il pericolo si combatte proprio con la conoscenza, con il sapere.
                  Altrimenti in che modo spiegheremmo l'educazione sessuale impartita a scuola ? Dovremmo pensare che i ministri che l'hanno votata, gli educatori che la insegnano ed i genitori che permettono ai figli di ascoltarla siano tutti desiderosi di creare eserciti di "libertini del sesso"? O invece si può dedurre l'esatto contrario ?
                  Nascondendo su un fumetto la presenza nel mondo delle droghe si ha la capacità di preservare i bambini dal futuro utilizzo o contatto diretto con questa schifezza ?
                  O spiegando quali sono le coseguenze si potrebbero formare degli "anticorpi" sociali a questa piaga ?
                  Topolino è sempre stato uno strumento di formazione morale dei bambini e degli adolescenti affezionati. Ci ha insegnato, nei propri limiti, la differenza tra il bene ed il male.
                  E questo è il compito che si dovrebbe prefiggere ancora.
                  Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                  Andy98
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                    Re:Topolino 3234
                    Risposta #113: Domenica 26 Nov 2017, 02:02:59
                    Io lavoro con i bambini, e credetemi, molte volte arrivano con le domande che non ti aspetti. è giusto in questi casi bendargli gli occhi? Io cerco, coerentemente con la loro età, di dare almeno una parte delle risposte che cercano, se possibile andando oltre gli stereotipi. Perché sì, devi mangiare tutto "perchè ci sono bambini che non hanno da mangiare", ma anche perché ti serve per te, per crescere, per arrivare alla fine della giornata, che purtroppo non si può sempre mangiare quello che piace e che, sì, ci sono bambini che non mangiano, ma ci sono anche adulti e anziani nella stessa situazione, che poi a volte sono gli stessi che arrivano sui barconi che vedono in tv. Perché "si deve essere tutti amici", ok, ma a volte l'incompatibilità di carattere esiste, e in quel caso bisogna essere almeno dei buoni rivali, persone che pur con un antipatia di fondo si rispettano e sono in grado di collaborare il minimo necessario se ce n'è bisogno, e quante di quelle storie (Disney e non) ce lo insegnano.
                    Sono forse io che sbaglio?

                    Non sbagli minimamente e anzi ti faccio i complimenti per come hai spiegato le tue ragioni e per come ti rapporti ai bambini nel tuo lavoro.
                    Il compito di un educatore sta proprio nel far capire ai bambini le cose, di qualunque natura esse siano.
                    La domanda che mi gira in mente da molte settimane sta proprio in questo ragionamento : come si può credere di "proteggere" i bambini dai pericoli della vita nascondendogli le parti più spinose ?
                    La logica invece ci dice che il pericolo si combatte proprio con la conoscenza, con il sapere.
                    Altrimenti in che modo spiegheremmo l'educazione sessuale impartita a scuola ? Dovremmo pensare che i ministri che l'hanno votata, gli educatori che la insegnano ed i genitori che permettono ai figli di ascoltarla siano tutti desiderosi di creare eserciti di "libertini del sesso"? O invece si può dedurre l'esatto contrario ?
                    Nascondendo su un fumetto la presenza nel mondo delle droghe si ha la capacità di preservare i bambini dal futuro utilizzo o contatto diretto con questa schifezza ?
                    O spiegando quali sono le coseguenze si potrebbero formare degli "anticorpi" sociali a questa piaga ?
                    Topolino è sempre stato uno strumento di formazione morale dei bambini e degli adolescenti affezionati. Ci ha insegnato, nei propri limiti, la differenza tra il bene ed il male.
                    E questo è il compito che si dovrebbe prefiggere ancora.

                    Parole sante!
                    Infatti sono decisamente convinto che Topolino abbia un potentissimo e quanto mai sottovalutato potere pedagogico: il problema è che gli errori sono quanto più evitabili nella misura in cui vengono mostrati in quanto tali in un contesto puramente normalissimo e non creato apposta per rendere rilevante un certo vizio.
                    Prendo ad esempio una storia impressa nella mia memoria, purché non particolarmente eclatante come svolgimento narrativo: in Zio Paperone e i famelici eredi vengono messi in mostra un Paperone che si finge accattone e miserabile per mettere alla prova dei nipoti che sembravano essere dei veri serpenti, pronti ad accantonarsi l'eredità, e un Rockerduck intento a fumare un sigaro tutto contento, in seguito rigettato perché ripetuto disgustoso. Non penso che i giovani di quell'epoca abbiano provato ad emulare il comportamento di Paperone né abbiano provato a diventare dei fumatori di sigari perché ispirati dall'ostentazione di Rockerduck, eppure il tutto era creato in virtù della narrazione e sembrava perfettamente naturale. Per non parlare degli acidi conflitti tra Paperone e Paperino nelle storie di Martina: quelle scene erano puro apice della recitazione e sincerità, e intanto mettevano a contatto il lettore con parole nuove e sfumate nel loro senso particolare, eppure non mi pare che a quell'epoca i bambini avessero preso il vizio di accusare i propri parenti di disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera o altre varianti. Anzi, penso che oggi la cronaca nera si esprima in modo quanto più manifesto, mentre le storie attuali si nascondono dietro ad un finto buonismo che, se mi permettete, a volte rasenta addirittura il ridicolo: i conflitti tra Paperino e Gastone sono quasi diventati delle occhiate di disprezzo poco tangibili, le liti tra Paperino e Paperone si risolvono nel semplice dissenso di Paperino senza alcuna reazione fisica tra i due, e allo stesso modo tra Paperone e Rockerduck (basti prendere varie storie ciminiane o addirittura Paperino e la scavatrice, Zio Paperone e la superbenzina e confrontarle con quelle odierne, per osservare come la comicità fisica attuale, anche solo per creare delle gag divertenti sia quasi del tutto assente).
                    Secondo me si è troppo parati con quest'idea che i giovani lettori debbano essere preservati e quasi racchiusi nella loro "candida ignoranza": peccato che, e parlo per esperienza personale, abbia visto certi ragazzi e certi genitori comportarsi in modo alquanto discutibile, al punto che sembra quasi che a Topolino e ad altre fonti debba essere consegnato, per assurdo, un compito che non gli è proprio. Topolino può certamente educare, tuttavia non può farlo emulando una realtà che di fatto non esiste. Gambadilegno o i Bassotti, senza armi o minacce degne di tale nome, perdono di credibilità: e dove sta la loro negatività, la loro condanna sottesa, se vengono ridotti a delle macchiette, quasi a simpatici "amici" dei protagonisti?
                    Inoltre, penso che si debba privilegiare di più i vari articoli che vengono pubblicati in modo da stimolare la curiosità dei giovani lettori, eliminando rubriche inutili come la posta del Topo, che francamente definire imbarazzante a livello di domande e contenuti è forse poco: ho applaudito, ad esempio, da futuro matematico, la storia dedicata alla topologia, perché senza prendersi sul serio metteva a contatto, attraverso un'ottima intervista, i giovani di oggi con una branca della matematica moderna la cui potenza espressiva è notevole, in questo modo li si rende consapevoli e gli si dà occasione per poter espandere il proprio bagaglio culturale senza limitarsi ad una ridotta serie di argomenti.
                    Topolino certamente può insegnare, ma deve anche fare un po' far divertire il proprio lettore: ecco, penso che dietro certi vincoli e certe limitazioni pedanti si sia persa un po' di comicità verbale e fisica che si poteva vedere, forse in modo esplicito ma non per questo meno interessante, nelle storie dei decenni precedenti (penso, soprattutto, agli anni '60/'70). Ok che i tempi si sono evoluti e vedere un Paperino che rincorre con il battipanni i nipoti è forse un po' datato, però non è nemmeno credibile, se pensiamo alla società attuale, vederlo andare quasi completamente d'accordo con i nipoti senza un minimo di conflitto, rendendo questi, per contro, estremamente saputelli ed irritanti, quando nelle storie di Barks c'era quasi un costante dissidio tra le due parti, eppure gli stessi nipotini erano quel "pozzo di sapienza" che ogni due per tre sfoderavano il loro mistico manuale o davano consigli ai loro zii.
                    Preciso che è solo un frammento di un discorso ben più ampio che sarei in grado di fare sull'argomento, tuttavia l'impregno di Piccola Pker mi ha suggerito questi brevi spunti e, da passato educatore, non posso che lodare il suo impegno e la sua sincerità in ciò che fa, e quindi ho colto l'occasione per accennare una parte del mio pensiero su questa situazione, forse in modo radicale rispetto a come penso di aver fatto in passato.
                    « Ultima modifica: Domenica 26 Nov 2017, 09:53:23 da Andy98 »

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                    Piccola Pker
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                      Re:Topolino 3234
                      Risposta #114: Domenica 26 Nov 2017, 13:53:23
                      Intanto volevo ringraziare tutti per le belle parole di risposta al mio intervento. Grazie davvero anche per l'incoraggiamento.

                      Inoltre, penso che si debba privilegiare di più i vari articoli che vengono pubblicati in modo da stimolare la curiosità dei giovani lettori, eliminando rubriche inutili come la posta del Topo, che francamente definire imbarazzante a livello di domande e contenuti è forse poco:

                      Concordo perfettamente. Adoravo le rubriche e la posta, un tempo, davano spunti molto interessanti. Oggi purtroppo non sempre è così, dipende molto dalle storie che sono pubblicate e se sia possibile collegarci delle rubriche degne. A volte invece paradossalmente è più interessante la rubrica della storia.
                      La posta è diventata veramente alla stregua delle barzellette.

                      *

                      Snitz
                      Giovane Marmotta
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                        Re:Topolino 3234
                        Risposta #115: Domenica 26 Nov 2017, 17:19:19
                        Mi accodo innanzitutto ai complimenti a Piccola Pker per come si rapporta alla difficile attività di educare e la ringrazioo per quanto ci ha raccontato, davvero molto interessante!

                        Mi ha fatto poi riflettere questo passaggio dell'intevento di Luciochef:

                        Nascondendo su un fumetto la presenza nel mondo delle droghe si ha la capacità di preservare i bambini dal futuro utilizzo o contatto diretto con questa schifezza ?
                        O spiegando quali sono le coseguenze si potrebbero formare degli "anticorpi" sociali a questa piaga ?

                        perché mi ha fatto pensare a me, bambino dei primi anni '90. Erano gli anni in cui le mamme avevano paura a farci andare nei giardinetti sotto casa, perché capitava non così raramente che nell'erba venisse trovata qualche siringa, anche vicino alla recinzione dell'asilo lì accanto. Erano gli anni del cartone contro la droga "I nostri eroi alla riscossa" (https://it.wikipedia.org/wiki/I_nostri_eroi_alla_riscossa), della pubblicità - anche su Topolino! - "Chi ti droga ti spegne", delle storie in collaborazione con il Telefono Azzurro (e che, se non sbaglio, almeno una volta hanno parlato di droghe).

                        Beh, sembrerà impossibile ma invece di rendere tutta quella generazione un branco di tossicodipendenti, come probabilmente si paventerebbe oggi, ha funzionato. Non per tutti, non definitivamente, ma quello che era un fenomeno molto diffuso si è ridotto e, nel mio personale caso, già a 10 anni avevo chiarissimo cosa fosse la droga e quanto facesse male.

                        Questa pappardella per portare un'esperienza personale a sostegno delle posizioni già espresse: è inutile nascondere la realtà, può essere edulcorata ma non negata, ed è il modo migliore per preparare i bambini ad affrontare il mondo, che poi è quello che Topolino dovrebbe (anche) fare, e a cui in molti modi, dai cattivi rabboniti, alle sempre minori scene "fisiche", al coltello di patate, sembra stia rinunciando.

                        *

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                          Re:Topolino 3234
                          Risposta #116: Giovedì 28 Dic 2017, 11:40:38
                          Mi sono accollato l'onere, più che l'onore, di recensire l'albo  :P
                          Tritumbani fritti!

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                            Re:Topolino 3234
                            Risposta #117: Giovedì 28 Dic 2017, 13:05:39
                            La nuova Storia e Gloria in queste due puntate migliora molto, un degno seguito dell'originale.
                            Tuttavia, il resto dell'albo non e' esaltante:
                            Le brevi ormai le salto a piè pari, la danese finale raggiunge la sufficienza solamente per gli ottimi disegni di Cavazzano.
                            Un numero abbastanza godibile ma da bocciare per lo scandalo della storia celebrativa di Topolino saltata senza una motivazione resa esplicita.

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                              Re:Topolino 3234
                              Risposta #118: Venerdì 29 Dic 2017, 02:32:27
                              In tutto questo bailamme nessuno si è accorto che hanno scambiato l'ordine di due tavole della terza puntata di storia e gloria?

                              Pagina 59 e 60 sono invertite.
                              Ho dovuto rileggere la tavola di pag 60 per 5 volte senza capirlo.
                              Ho pensato sul serio che qualcuno si fosse fumato qualcosa...

                              Comunque, è lampante che questa terza puntata è stata inserita all'ultimo minuto al posto della storia di topolino, e lo scambio di tavole lo dimostra.

                               

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