ITINERARIO 7 - I LUOGHI UNDERGROUND (Guida Turistica PAPERETTA YE' YE')________________________________________________________________________________________________________________________Chi, se non Paperetta, può condurci a vedere e conoscere posti frequentati da lei e dai suoi giovani amici!
Si comincia dal quartiere sud-est dove il fiume Quack (che potrebbe essere il Paper River - aggiungo io) confluisce nel Tulebug: una zona industriale in disuso e in lento degrado che è stata 'bonificata' diventando una delle zone più vivaci della città, piena di gallerie d'arte, locali, bar (il pub Lateral Peck è uno dei ritrovi preferiti di Paperetta & Friends). I muri delle vecchie fabbriche sono ricoperti dai graffiti di famosi writers: una di queste ospita il Museo di Arte Contemporanea.
Sullo sfondo si vedono due grattacieli che ospitano i due quotidiani più importanti di Paperopoli: il Grillo parlante di Gedeone de' Paperoni e il Papersera di Paperon de' Paperoni (Paperetta ha lavorato e lavora in entrambi).
La Calisota State University frequentata da PaperettaAllontanadoci di poco troviamo la Calisota State University, già vista con Pico de' Paperis (ma farci un salto con Paperetta è tutt'altra cosa, visto che la matricola bazzica poco in biblioteca ma è informata sulla feste di fine corso), davanti la quale è la statua di Hyacintus Honk, fondatore dell'Ateneo. Proseguendo per Batter Hill si arriva alla Paper Tv, emittente di proprietà di Paperone dove l'instancabile Paperetta anche qui fa un po' di tutto (truccatrice, scenografa, costumista, cameramen) ad altissimo rendimento e... bassissimo costo.
La nipote di Doretta Doremì consiglia 5 luoghi 'alternativi' da non perdere:
il PaperBike, officina di riparazione biciclette dove lavora Newton, geniale nipote di Archimede e dove la sera c'è ottima musica dal vivo;
il Graffiti Skating Tour si fa con i pattini per vedere tutti i graffiti che coprono i muri dismessi della città, tra cui le famose opere di Keith Quacking;
il Tule Book è una variopinta chiatta ancorata sul fiume che ospita una libreria e una caffetteria dall'atmosfera unica;
il Padiglione di Paperopoli al centro dei Mallard Meadows è stato rinnovato ed è pronto ad ospitare le feste dei college della città;
la Fabbrica di Margarina, dal magnifico bar sul terrazzo, è un po' di tutto: una galleria d'arte, una boutique di moda, un ristorante multietnico, una sala di concerti...
Tour delle case di personaggi fuori dall'ordinario:quella di Miss Molly, anziana affittacamere che ospita al piano superiore Ok Quack, costretto ad una esistenza 'normale' almeno fino a quando non ritroverà la sua astronave ridotta alle dimensioni di una monetina da 10 cents;
quella di Bum Bum Ghigno, dalla facciata bicromatica (dovrebbe essere vicino a quella di Archimede anche se non è specificato);
quella di Dinamite Bla, situata sul Cucuzzolo del Misantropo, alquanto fuori mano dove i turisti non sono i benvenuti anche se qualche curioso vi si avventura, attirato dalla fama di tale personaggio.
La casa di Bum Bum Ghigno...... e quella di Dinamite BlaLa Casa stravagante di PaperogaSituata non lontano dal Papersera, in una quieta viuzza dove sono allineate eleganti dimore tutte uguali, è caratterizzata da un retro che la distingue decisamente dalle altre: pareti fuori asse dal cromatismo audace, scivoli da parco giochi, spirali in alluminio, una grossa aiuola pensile.
Gli interni sono ancor più bislacchi: una sala relax in cui ci sono manuali e dispense per ogni tipo di disciplina, da quelle orientali alle filosofie di pensiero più estreme ai corsi per corrispondenza; un giardino zen costruito su una base in cui c'è una pericolosa crepa, un albero piantato al centro della casa con aiuola intorno; spostandoci in un'altra ala, ecco nel piano terra un pianoforte a coda adiacente alla cucina per fare 'atmosfera', un angolo 'writer' con murales mentre, salendo al primo piano, una cabina doccia stile phone cab inglese al bagno, un angolo 'cyclette' con bici appesa al muro, un bel terrazzo di fronte alla camera da letto dove Paperoga pratica lo yoga. Dalla camera da letto esce fuori uno scivolo per una rapida discesa in giardino.
Infine Pisapia parla di Malachia che, vittima delle devastanti trovate di Paperoga, si aggira per la sua casa (dimenticando stranamente che in realtà Malachia è il gatto di Paperino e vive in casa sua - o viveva, nelle passate storie americane).
ITINERARIO 8 - I LUOGHI DELLA PAPEROPOLI BY NIGHT (Guida Turistica GASTONE)_________________________________________________________________________________________________________________________Bellissima panoramica di Pisapia sul 'divertimentificio' del Waterfront, la passeggiata sul mare punteggiata da alte palme con fantasiose insegne dai mille colori: da sinistra a destra il '7 Seas', il 'Sushi', la 'Disko Ducko' (un tempio della paperdance elettronica con l'inconfondibile pensilina a forma di becco), l'hotel ristorante Las Palmas (che ripete nello stile le forme dei celebri hotel déco di Miami), il 'Piano Bar', l'Ice Cream', il dancing Pink Cadillac (dove si esibiscono i più celebri musicisti jazz).
Da questo splendido lungomare si vede, guardando verso il porto turistico, una piccola isola dove è installata la Statua della Libertà di Paperopoli, restaurata più volte per via dei materiali originari molto scadenti.
Superato il Tulebug e percorrendo la passeggiata pedonale del Duckboro Bridge si arriva al grande Porto Mercantile, dove abbiamo spesso visto Paperone e nipoti partire per le mete più varie (il Blasco però non illustra le classiche osterie e i sinistri ritrovi di marinai e malavitosi tipici di questa zona).
Statua della LibertàIl cicerone di questo ottavo tour è Gastone che ci fa vedere anche la più lussuosa concessionaria di auto per Vips, non a caso chiamata 'Autopia'. Poi si arriva ai prestigiosi Paperamount Studios dove hanno visto la luce tante pellicole cinematografiche e dove in un parco a tema è un maxicinema dove Gastone ha un abbonamento vitalizio. Il luogo preferito dal papero fortunato è un parco ai piedi del Colle Nevoso dove, da piccolo, trovò il suo primo quadrifoglio.
Variegati i luoghi dove, secondo Gastone, occorre molta fortuna: dall'ippodrono al casinò, ma anche dal supermercato agli uffici comunali fino alla tangenziali!
La Villa di GastoneNonostante nelle storie che vediamo abitualmente Gastone risieda in una classica villetta a due piani, più o meno come tante altre, qui scopriamo una sua villa che, in effetti, sembra esser più degna dimora per un papero dalle fortune immense.
Lo stile è essenziale post-razionalista, tutta pareti bianche e spigoli vivi nella parte anteriore, si apre nel retro in ampie curve e grandi vetrate che danno luce al soggiorno.
Nel giardino lungo il vialetto d'ingresso è la statua della Dea Bendata con Cornucopia mentre la piscina è a forma di quadrifoglio.
All'interno, nel piano inferiore, una parte più bassa ospita l'ampio soggiorno ovale illuminato da infinite vetrate (presso un acero canadese è una cassaforte dove è l'unica moneta guadagnata da Gastone lavorando!); una scala porta al piano rialzato dove troviamo una stanza dei premi (im)meritatamente vinti nei concorsi più disparati, una cucina high tech e, continuando a salire in una scala seguente, si arriva al piano superiore con una immensa camera da letto (sempre circondata da pareti a vetro) con frigo bar a due ante e una toletta con ampia fornitura di profumi. A fianco è una stanza guardaroba a doppio livello e il bagno. Il tutto sormontato da un tetto giardino.
ITINERARIO 9 - LE BELLEZZE NATURALI FUORI PORTA (Guida Turistica NONNA PAPERA)________________________________________________________________________________________________________________________Da Capo Quack a Quack Town, passando per il campo delle GM, la fattoria di Nonna Papera, le Montagne Eolie e il Dente del Diavolo.
Il famoso Faro di Capo Quack, uno dei simboli storici di Paperopoli, si trova su di un promontorio all'interno di una bella riserva naturale a nord della città. Le sue luci in passato evitarono due disastrosi naufragi mentre oggi, dopo un periodo di abbandono (dovuto a storie di maledizioni), il faro sembra esser tornato agli antichi fasti (anche se un nido di albatros e la costruzione di un faro-bis nella storia collegata mi lasciano alquanto perplesso).
Dal Faro si prende una strada verso l'interno, sempre a nord della città, per raggiungere il Campo delle GM: ancor oggi non si sa con precisione quando e come l'organizzazione giovanile arrivò in questo territorio, dopo l'abbandono forzato della originale sede della Collina AmmazzaMotori acquistato da Paperone (Pisapia ipotizza che, in un gesto di generosità, il magnate potrebbe aver donato questo terreno alle GM per compensarle della perdita della Collina).
Dopo aver attraversato la desolata e pericolosa Palude senza ritorno si punta verso sud per raggiungere il Picco (o Dente) del Diavolo, la cui cima è sempre coperta da fitte nubi, che precede di poco le Montagne Eolie, così chiamate per i bizzarri suoni prodotti dal vento che soffia attraverso le numerose grotte.
Risalendo verso nord-est, verso la città, arriviamo alla Fattoria di Nonna Papera, tra le tante che circondano il villaggio di Quack Town. Questo borgo rurale è rimasto praticamente uguale dall'epoca in cui Paperino vi abitava, nei felici anni d'infanzia. Il municipio è ancor oggi l'unico edificio in pietra (oltre al monumento al Milite Spennato) in quanto la scuola, le botteghe e le case sono tuttora in legno.
La Fattoria di Nonna PaperaSalendo le scale che portano alla veranda (dove è la sedia a dondolo preferita da Elvira) e oltrepassando la porta d'ingresso, troviamo sulla sinistra la sala da pranzo (con un vecchio grammofono) oltre la quale è il salotto, con alte poltrone rosa fuxia e un divano rosa antico, che circondano un tappeto fiorato di un rosa pallido; sopra il caminetto è il ritratto del nonno (che dovrebbe essere Clinton Coot, anche se non specificato).
Sul lato destro del corridoio d'ingresso è la cucina (con una vecchia stufa 'Stoiben' e una classica torta di mele alla finestra), seguita dalla lavanderia (c'è una lavatrice con rulli).
Salendo le scale per il piano superiore, in una saletta a metà scala è il ritratto di Cornelius Coot, bisnonno di Elvira.
Al piano superiore la camera da letto della Nonna vede un antico baule ai piedi del letto oltre il quale è un separé. A fianco è la camera di Ciccio sotto il cui letto si intravedono provviste di emergenza, per 'crisi notturne'.
Su un piano superiore è la camera degli ospiti affincata da una soffitta dove Nonna Papera relega i nuovi elettrodomestici che non la convincono.
Non distante dalla fattoria, presso il fiume Quack, scorgiamo sopra una grande quercia una casetta-rifugio in legno costruita da Paperino quando era... Paperotto.