Papersera.net

P.S. Quando ha parlato di censura ha citato una storia che la Disney americana ha controllato attentamente prima di dare l'ok alla pubblicazione. Era Musicalota o sbaglio?

Ha citato una storia della serie Calisota Social media che trattava di cyber-bullismo come vicenda che ha subito diversi controlli da parte della Disney americana prima di essere pubblicata.
Penso che si tratti di questa storia, uscita appena il mese scorso.

Un'altra nota interessante detta da Bertani è stata riguardo alcuni autori della Egmont e una loro possibile collaborazione con Panini.
Il direttore ha precisato che in Danimarca essi guadagnano molto di più che in Italia e quindi sarà difficile ripetere le recenti 'operazioni' riguardanti Fecchi, Petrossi e Marco Rota. Forse (aggiungo io) proprio il loro essere italiani, la loro conoscenza del Topo con cui hanno collaborato in passato (Rota soprattutto), ha fatto si che accettassero una offerta sicuramente appetibile qualitativamente. Ha terminato il discorso dicendo che avremo comunque la possibilità di leggerli e vederli nelle storie egmontiane sparse in varie testate, fra cui Topolino stesso.

Si è sottolineata l'importanza di arricchire alcune testate con note redazionali riguardanti storie, personaggi e autori. Un albo che non sia un semplice contenitore di storie ma un mix di fumetto e informazione attrae e fidelizza di più. E' per questo che il mensile ZP sarà arricchito da vari editoriali, sperando possa seguire le orme del Papersera, del Manuale GM e del Club Super Eroi. Riguardo l'Almanacco Topolino, albo che sta già seguendo questa politica editoriale e che per questo può considerarsi qualitativamente all'altezza delle testate prima citate, non lo è ancora (purtroppo) a livello di quantità del venduto. Speriamo che la situazione cambi perché una testata del genere 'deve' restare in edicola.

Quest'almanacco ha bisogno di qualcosa in più, ho smesso di comprarlo perché non ho trovato un vero e proprio incentivo a prenderlo. Quello che non va è quello che dovrebbe essere il cuore della testata: le inedite straniere. Si era partiti molto bene con Topolino e le terre parallele, ma poi nel corso degli altri numeri si sono susseguite storie dalla qualità molto modesta.

Io aggiungo che Double Duck migrerà su Topolino Fuoriserie anche se non a breve perchè per ora non ci sono nuove storie in progetto.

Ho apprezzato moltissimo la live con il direttore di Fisbio.
Me la sono guardata a pezzi, con calma e in differita essendo molto lunga: ci sono molti punti positivi, elencati anche qui sopra e soprattutto in generale si vede che Bertani ha un genuino amore per i fumetti e in particolare quelli Disney.
Quali altri direttori di riviste nonostante non riescano a venderle come i vari invernissimi e natalissimi fanno uscire testate come fuoriserie, extra e soprattutto le bellissime collane fantagraphic di Taliaferro e Gottfredson?

E magari concorda con Disney america per continuare i volumi di Taliaferro come ha riferito nella live?

Trovo che in questi 2 anni sia stato ingiustamente criticato un pò troppo aspramente. Al netto di errori, come l'affidare  a Gagnor pk, topolino le origini e YDD si sta dimostrando un ottimo direttore,  che ha fatto risalire il topo da una crisi generale in soli 2 anni.
Lo trovate scontato?

Come ha detto lui stesso nel 2022, con le vendite che sono tornate ad un discreto livello, potrà permettersi di alzare ulteriolmente l'asticella. Non ne potrei essere più contento, e non vedo perchè continuare a rimarcare superficialmente le classiche cose la mancanza del sigaro di Manetta, quando abbiamo di nuovo storie che parlano di morte, giustizia, o di temi impegnativi e non scontati, su questo settimanale.

L'unica pecca, che mi sento di dire come diceva il buon Fisbio, è che non esiste ancora una collana alla maestri Disney, magari perchè no, anche dedicata ai nuovi autori, oppure al limite un ibrido tra le color edition: un formato più da fumetteria, cartonato e con più rubriche di approfondimento. Anche la collana da collezione dei primi numeri di topolino, che era per me bellissima è stata abbandonata dopo 2 numeri...

Alla fine, le strategie editoriali di Bertani possono piacere o non piacere, ma, evidentemente, hanno pagato. E la cosa mi rende davvero felice.

Attenzione, io personalmente ho criticato Alex Bertani sulla sua gestione di Topolino, mentre il suo lavoro sulle testate extra-Topolino l'ho apprezzato molto: i Classici Disney finalmente hanno storie degne di nota, è tornata una testata con inediti stranieri come l'Almanacco. Poi altra cosa che non ho messo mai in dubbio è la sua sviscerata passione per i fumetti Disney; il problema però è, sempre per il mio pensiero, che i suoi gusti sembrano influire forse un po'troppo sulla scelta delle storie da pubblicare. In ogni caso se le vendite sono aumentate e Topolino continua a sopravvivere posso solo abbassare il cappello e complimentarmi, per quanto i miei gusti personalmente siano altri.

Un'altra nota interessante detta da Bertani è stata riguardo alcuni autori della Egmont e una loro possibile collaborazione con Panini.
Il direttore ha precisato che in Danimarca essi guadagnano molto di più che in Italia e quindi sarà difficile ripetere le recenti 'operazioni' riguardanti Fecchi, Petrossi e Marco Rota. Forse (aggiungo io) proprio il loro essere italiani, la loro conoscenza del Topo con cui hanno collaborato in passato (Rota soprattutto), ha fatto si che accettassero una offerta sicuramente appetibile qualitativamente. Ha terminato il discorso dicendo che avremo comunque la possibilità di leggerli e vederli nelle storie egmontiane sparse in varie testate, fra cui Topolino stesso.

Non ho capito, il fatto che si sia detto che difficilmente si riusciranno ad attirare altri autori egmontiani rende implicito anche che non rivedremo più Marco Rota autore per il Topo? Pensavo che la sua collaborazione fosse tutt'altro che conclusa.

Comunque, riguardo alla questione Casty, ci sono innumerevoli motivi che potrebbero spiegare perché ci troviamo nella situazione attuale in cui è prevalentemente disegnatore, una sua "scelta" dettata dalla "fase artistica" che sta vivendo è solo uno dei tanti... non penso sia in alcun modo proficuo continuare a speculare fino a quando (e se mai) non se ne saprà di più.

Ho visto buona parte di intervista ma voglio concluderla appena riesco.
Fisbio molto in gamba, preparato e ha gestito bene l'intervista con tanto di domande dalla regia  .
Ora, ok che è sempre un modo per farsi pubblicità,ma anche un'arma a doppio taglio, a parer mio Bertani si è prestato molto bene alle domande, si vede che ci tiene,almeno così mi ha dato l'impressione e trasmesso.Ma anche i precedenti direttori erano così disponibili?

Sono riuscito a vedere tutta l'intervista, e ho apprezzato moltissimo quello che si è detto!

Intanto, complimenti ad Alex: non è facile metterci letteralmente la faccia, e mettercela ammettendo i propri errori e difendendo le proprie scelte gli può far solo onore!
Ho notato che si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe, ma va benissimo...

Non mi ha convinto del tutto solo sul discorso disegnatori (anche Held, Palazzi e Soldati dovevano tornare ad uno stile classico? Mah!), ma vedremo come si svilupperà la faccenda; per il resto, devo dire che, oltre ad essere d'accordo con lui sulla maggior parte degli argomenti ("non avrei mai voluto pubblicare la seconda serie di YDD", ad esempio! ), l'ho apprezzato perché dimostra passione, competenza e intelligenza, e il fatto che Topolino sia in salute (a quanto pare, anche per merito suo) mi rende felice!

Purtroppo, ascoltando queste interviste, mi rendo conto che ci sono troppe cose che noi poveri lettori non sappiamo, e che a volte ci portano a dire cose completamente sballate! Ben vengano, quindi, questi incontri, che chiariscono molto le idee su tanti argomenti...

... tranne che su quello principe: Casty! Ma avevo promesso che non ne parlavo più...

Ma anche i precedenti direttori erano così disponibili?

Difficile fare confronti; forse è il primo direttore che si presta a queste interviste online, ma sono una cosa esplosa recentemente, "grazie" soprattutto al covid e ai lockdown!
Chissà, forse se l'avessimo chiesto a Valentina, si sarebbe prestata anche lei...

Non vedo cosa ci sia di scandaloso nell'ipotizzare' che l'autore giuliano, in questo periodo, preferisca disegnare soggetti (condivisi) di altri autori e non suoi per magari fare un 'punto della situazione' rispetto alla propria opera narrativa: riordinare le idee su cicli da portare avanti, aprire nuove finestre sulla quotidianità di Mickey, creare nuovi personaggi a Topolinia, riprenderne alcuni di Gottfredson dimenticati da altri colleghi...

Il problema non è ipotizzare, è che certe ipotesi, soprattutto se ripetute allo sfinimento, rischiano di diventare verità.

Ad esempio: le sceneggiature delle storie di Macchia sono al 100% di Nucci. Casty a quanto ci è dato sapere non è intervenuto in alcun modo. Poi che le apprezzi o meno non è dato saperlo, sicuramente le disegna. Anche mettendosi di impegno, a quanto traspare, perché i disegni son belli.
Quindi quel condivisi tra parentesi rimane una tua supposizione senza fondamenti.

È un esempio, ma ce ne possono essere altri.

Non ho capito, il fatto che si sia detto che difficilmente si riusciranno ad attirare altri autori egmontiani rende implicito anche che non rivedremo più Marco Rota autore per il Topo? Pensavo che la sua collaborazione fosse tutt'altro che conclusa.

Credo che per Marco Rota, un nome che 'pesa', gli emolumenti saranno comunque proporzionali alla sua storia e alla sua fama.
Per cui la sua collaborazione con Panini dovrebbe proseguire senza problemi.

Il problema non è ipotizzare, è che certe ipotesi, soprattutto se ripetute allo sfinimento, rischiano di diventare verità. Ad esempio: le sceneggiature delle storie di Macchia sono al 100% di Nucci. Casty a quanto ci è dato sapere non è intervenuto in alcun modo. Poi che le apprezzi o meno non è dato saperlo, sicuramente le disegna. Anche mettendosi di impegno, a quanto traspare, perché i disegni son belli. Quindi quel condivisi tra parentesi rimane una tua supposizione senza fondamenti.

Leggendo l'intervista a Casty nel n. 3445 del Topo egli si dimostra estremamente soddisfatto del lavoro svolto per "Il Bianco e il Nero":
dal digitale adottato anche nella precedente storia di Nucci con Macchia, ai chiaroscuri e ai personaggi che "recitano in modo più realistico del solito". Fra le altre cose egli dice:  "Macchia Nera è sempre stato uno dei miei cattivi preferiti e poterlo rappresentare nella sua versione più terribile, come accaduto in questa serie di storie, è veramente una bella soddisfazione" 

Non vedo cosa ci sia di scandaloso nell'ipotizzare' che l'autore giuliano, in questo periodo, preferisca disegnare soggetti (condivisi) di altri autori e non suoi

Non è questione di essere scandalosi o meno, sono semplicemente ipotesi totalmente campate in aria. E come dice giustamente Gumi, quanto si continuano a ripetere ipotesi come se fossero fatti, alla lunga qualcuno rischia anche di crederci e diventano un "tutti sanno che" anche se non potrebbero essere più lontane dalla realtà.

Quindi liberissimo di continuare con i voli pindarici, ma ogni volta troverai qualcuno che ribadirà che la realtà è un'altra.

Moltissimi complimenti a intervistato e intervistatore per l'interessantissima live. Sono già state affrontate qui sopra molte delle tematiche che più mi hanno colpito, non ultima la graditissima inversione di tendenza nelle vendite del libretto, ne sono estremamente felice, era come sapere che una persona di famiglia non stava per nulla bene e che finalmente inizia a guarire..
Per quanto mi riguarda vorrei aggiungere due aspetti
1-immagino che progetti di respiro così ampio come quelli che appaiono nel Topo contemporaneo, possano risultare più soddisfacenti e gratificanti anche per gli autori stessi: storie con un arco narrativo in più puntate che permettono un maggiore studio dei personaggi, approfondimento delle ambientazioni, sia per disegnatore sia per sceneggiatori cui si aggiunge ora la possibilità di lavorare da vicino con diversi coloristi; forse non per tutti gli autori, ma immagino che per molti sia un nuovo modo di interpretare il proprio lavoro per il giornale, con tempi più lunghi e lavori più complessi.
2-apprezzo i piacevoli rimandi ed echi fra storia e storia dello stesso numero o di numeri vicini: trovo che ogni singolo numero del Topo, oltre allo scopo precipuo di offrire buone storie, possa giovare anche di una superiore coerenza interna, un po' come una sinfonia in cui le parti siano in reciproca armonia fra loro e mi fa piacere che si lavori in questa direzione.

Bertani non ha dato 'correttamente' i dati sulle vendite, ma ha commentato dicendo:
1) il topolino è in crescita sia come vendite in edicola che come vendite su abbonamento.
Qui bisognerebbe che la 'crescita' venisse misurata in modo statisticamente corretto: ossia, se le vendite sono in aumento - ed è l'unico dato citato da Bertani - ciò non significa necessariamente che le vendite siano in aumento, in quanto esse sono 'tirate' dai gadget. Depuriamo dall'effetto dei gadget (ci sono metodi statistici che consentono di farlo) e poi vediamo se le vendite sono davvero in aumento.
2) stessa cosa sugli abbonamenti: gli abbonamenti sono in aumento. E' vero, ma anche qui Bertani dimentica due cose: la prima che anche qui agli abbonati viene dato un gadget, e più di valore è il gadget, maggiore è l'effetto di crescita sugli abbonamenti (il deposito completo di zio paperone, una borsa porta computer, sono gadget di valore, il raccoglitore da 10 euro no, adesso c'è il calcetto balilla da tavolo...), anche questo fenomeno andrebbe depurato; inoltre c'è stato l'effetto della pandemia, con la gente a casa che non sapeva cosa fare. Anche qui l'effetto andrebbe sterilizzato.

Una volta fatti questi calcoli, si può vedere se effettivamente le vendite sono in aumento.

3) L'almanacco di Topolino vende meno del previsto: questa è una bruttissima notizia. Primo per la qualità della testata, secondo perché nei primi numeri c'erano le banconote (guarda caso!), per cui vuol dire che senza esse avrebbe venduto ancora di meno! In definitiva, per il prossimo numero della testata, in uscita 'lindo', prevedo vendite grame e destino della testata incerto.