Numero che richiede una certa analisi. Vorrei però fare subito i complimenti a Gervasio per la storia di Paperinik, una vicenda dall'atmosfera piacevolmente martiniana; nonchè elogiare gli splendidi disegni di Vian nella storia di Indiana Pipps, sono davvero una gioia per gli occhi, soprattutto i paesaggi, sui quali traspare una cura e un attenzione maniacale. Davvero eccellenti.
Vorrei tuttavia porre l'accento su "Il Giovane Donald": occasione sprecata. Non tanto per la vicenda in se, comunque abbastanza anonima, ma per quello che si sarebbe potuto raccontare. Ancora Elvira? Ancora Quacktown? In futuro Topolinia?? Perché semplicemente non ambientare la vicenda a Paperopoli, con Ortensia, Quackmore e Della? Mi rendo conto che Della è un personaggio problematico (cosa che normalmente sarebbe positiva, in quanto permetterebbe di raccontare storie molto adulte e mature, ma tant'è...); ma che colpe ha la Della bambina della Della adulta? Perché un giovane lettore di oggi dovrebbe rimanere scandalizzato nel vedere Paperino giocare e confidarsi con la sorella? C'è un ciclo di brevi olandesi incentrate proprio sul rapporto tra Paperino e Della, che si conclude con l'emancipazione di Paperino quando andò a vivere da solo. Sono storie molto carine, tenere, piccoli spaccati di vita quotidiana dei due gemelli.
"Il Giovane Donald" avrebbe potuto essere un ciclo assolutamente inedito e molto tenero, ma come al solito, il solito piattume...
Comunque, non siamo qui a parlare di un brutto topolino. Volevo solo esternare questo mio pensiero, poi analizzerò meglio le altre storie.