Concedo che specifiche direttrici sociali e culturali ci abbiano portato ad associare ormai le sfumature di dolce e di dolciastro quasi fossero il medesimo concetto, così come sentimento e sentimentalismo in una deriva di affettività kitsch d’accatto. E tuttavia con sentimento in musica si può raggiungere la delicatezza di un affettuoso e allo stesso tempo nobile incedere, e un finale dolcemente ha talvolta l’autunnale bellezza di un trascolorato smemorare.
Apprezzo quell'
autunnale di reminiscenza quasi dannunziana, tuttavia è proprio questo che è difficile trovare sul Topolino.
Il "sentimentale" da me posto tra virgolette, infatti, alludeva ad un tipico finale che preclude ogni possibilità di dialogo con le storie successive.
In questo caso, Enna ha rivendicato l'indipendenza dei nipotini isolando Qua dal trio e gettando le basi per una rivalità tra Qui e Quo, seppur legata al medesimo hobby, il che può spianare pressoché infinite possibilità narrative, tuttavia, la ricerca di un finale compiuto che è propria di tutte le storie del settimanale, porta a sprecare simili potenzialità, e quindi mi dispiacerebbe se tutto si risistemasse per la sola necessità di terminare.
Ciò non toglie, ovviamente, che non gradisca nemmeno il finale "sentimentalista", termine che, come te, ben distinguo dal precedente, il cui significato particolare, però, è stato da me posto in una forma un po' ambigua, anche se sono sicuro che la scrittura di Enna non potrebbe mai piegarsi ad una patetica sagra degli affetti, quindi questa possibilità la escluderei a priori.
In conclusione: per quanto non sia convinto fino in fondo della narrazione, motivo che, ribadisco, approfondirò i prossimi giorni ispirato dal tuo interessante commento, riterrei un peccato sprecare quest'opportunità di un finale un po' più aperto rispetto ai soliti. Del resto, la storia ci è stata presentata "con l'intenzione di ridefinire alcune caratteristiche dei nipotini", e sarebbe un peccato se rimanesse un caso isolato, dacché finirebbe inevitabilmente in quel filone di cui parlavo due settimane fa.