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Problemi legati all'uso della lingua italiana

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feidhelm
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    Re: Arte Papera
    Risposta #90: Mercoledì 3 Mar 2010, 00:55:31

    che ho detto di male? :-?

    Ah la consecutio, questa sconosciuta ::)
             
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      Re: Arte Papera
      Risposta #91: Mercoledì 3 Mar 2010, 00:58:12

      Ah la consecutio, questa sconosciuta ::)

      vabbè, è una variante accettata... la uso spesso apposta per non sbagliare xD
      Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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        Re: Arte Papera
        Risposta #92: Mercoledì 3 Mar 2010, 01:29:25

        vabbè, è una variante accettata... la uso spesso apposta per non sbagliare xD

        Uhm... se metti sperare nella principale stai esprimendo qualcosa di cui non sei certo, quindi nella subordinata devi usare il congiuntivo ::)
                 
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          Re: Arte Papera
          Risposta #93: Mercoledì 3 Mar 2010, 02:16:05

          Uhm... se metti sperare nella principale stai esprimendo qualcosa di cui non sei certo, quindi nella subordinata devi usare il congiuntivo ::)

          http://it.wikipedia.org/wiki/Imperfetto_indicativo#Imperfetto_ipotetico_ed_altri_usi_modali

           ::)

          e fine OT :P
          Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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            Risposta #94: Mercoledì 3 Mar 2010, 02:46:44

            http://it.wikipedia.org/wiki/Imperfetto_indicativo#Imperfetto_ipotetico_ed_altri_usi_modali

             ::)

            e fine OT :P

            Veramente lo stesso brano che hai linkato dice:

            Citazione
            La costruzione viene generalmente usata per riferirsi al passato, ma non necessariamente. Anche eventi contemporanei al momento di enunciazione possono sporadicamente essere indicati con questo uso (se ero stupido come credi, a quest'ora non ero qui).

            Ma tu hai scritto:

            Io speravo che inserivano il codice Metsys...

            Dove l'imperfetto starebbe a indicare un evento futuro rispetto a quello della principale.

                     
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              Re: Arte Papera
              Risposta #95: Mercoledì 3 Mar 2010, 11:48:05
              Dove l'imperfetto starebbe a indicare un evento futuro rispetto a quello della principale.

              che si fa, si cita a convenienza? :P

              Citazione
              È comunque normale che l'imperfetto possa sostituire con ottimi risultati il condizionale passato anche in altri contesti:

              In questo caso, pare che l'imperfetto abbia la proprietà di indicare un evento come non effettivo. Parleremo in tal caso di imperfetto potenziale. Nel complesso l'imperfetto potrebbe essere, tra tutti i tempi dell'indicativo, quello più adatto ad indicare una semplice possibilità. Bertinetto ricorda come le sue caratteristiche lo rendano adatto come tempo dell'irrealtà, atto ad indicare anche gli eventi di un sogno

              -Ho sognato che ero Liz Taylor, che uscivo di casa e poi andavo a fare una crociera.
              Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

                Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                Risposta #96: Giovedì 3 Feb 2011, 10:58:26
                Qualche altra annotazione per il purismo linguistico, forse un poco rompiscatole, ma comunque utile.

                1) Direi che è il caso di tornare ad usare "le" per "a lei" invece di "gli".
                Idem con patate quanto a "loro" (ad essi, ad esse) invece di "gli".

                Esempio:
                (A Mario) "Dagli il libro."
                (A Maria) "Dalle il libro."
                (A Maria e Mario) "Da' loro il libro."

                Ammetto però che molte grammatiche moderne accettano ormai l'ultima forma di "gli" per "a loro".

                2) "Ne" vuol già dire "di ciò", quindi una frase tipo "Che ne pensi del calcio?" è sbagliata; basta semplicemente, anche se forse suona strano, "Che pensi del calcio?"

                Altro esempio errato: "Di Topolino ne parlerò dopo."
                Corretto sarebbe: "Di Topolino parlerò dopo."

                3) Grammaticalmente scorrettissimo, a livello anacoluto, è il pleonasmo del complemento oggetto enfaticamente anticipato ad inizio frase e ripetuto dal pronome vicino al verbo; ma ormai lo usano tutti, tanto che pure a Manzoni qualche volta è sfuggito (a volte, si potrebbe impiegare un passivo, no?).

                Esempio: "Topolino l'ho già letto ieri" potrebbe diventare "Ho già letto ieri Topolino"
                Altro esempio: "La regola la grammatica la spiega così" può diventare "La regola è spiegata dalla grammatica così."

                Ripeto: piccolaggini, ma che magari aiutano a capirsi un po' meglio senza essere ridondanti o pleonastici.

                Soprattutto mi riferisco al primo esempio: così capiamo a chi dobbiamo dare una cosa, se in ballo ci sono un maschietto e una femminuccia*!


                *Esempio di vita vissuta avvocatesca: con riferimento a un maschio e una femmina, il cliente seguitava a usare il pronome "gli", e io pensavo che stesse parlando dell'uomo; invece intendeva la donna, e si è quasi offeso perché avevo frainteso.
                « Ultima modifica: Giovedì 3 Feb 2011, 11:05:38 da pkthebest »

                *

                Lavi-Schroeder
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                  Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                  Risposta #97: Giovedì 3 Feb 2011, 11:17:16
                  Ahhh, se vi sente, anzi legge, un mio amico linguista probabilmente comincerebbe a smentirvi uno per uno.
                   ::)

                  *Esempio di vita vissuta avvocatesca: con riferimento a un maschio e una femmina, il cliente seguitava a usare il pronome "gli", e io pensavo che stesse parlando dell'uomo; invece intendeva la donna, e si è quasi offeso perché avevo frainteso.
                  Usare "-gli" in riferimento sia a un maschio che a una femmina è un'usanza parecchio diffusa in meridione, il tuo cliente lo era?
                  « Ultima modifica: Giovedì 3 Feb 2011, 11:17:38 da Lavinia »

                    Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                    Risposta #98: Giovedì 3 Feb 2011, 11:32:03
                    Ahhh, se vi sente, anzi legge, un mio amico linguista probabilmente comincerebbe a smentirvi uno per uno.
                     ::)

                    Usare "-gli" in riferimento sia a un maschio che a una femmina è un'usanza parecchio diffusa in meridione, il tuo cliente lo era?

                    Anche qua si sta diffondendo tantissimo. Ma è cosa agevolmente foriera di equivoci, come vedi! ;)

                    Il cliente non era meridionale, ma aveva fatto la terza media: ciò, incredibile dictu, lo legittimava, a suo dire, a non sapere la grammatica (vedi topic sugli studenti analfabeti, dove già avevo citato la cosa).

                    Altra precisazione che mi viene in mente ora.

                    "Affatto" in frasi positive significa "del tutto"; quindi una cosa "affatto errata" è uno strafalcione galattico. Assume significato negativo solo quando vi è altra parola negativa nella frase, tipo "Nient'affatto!" (= col cavolo!).

                    Molti lo ciccano clamorosamente, ma, secondo la mia grammatica, è proprio un errore affatto ;) grave, posto che cambia tutto il significato di una frase.
                    « Ultima modifica: Giovedì 3 Feb 2011, 11:32:57 da pkthebest »

                      Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                      Risposta #99: Martedì 15 Feb 2011, 18:15:26
                      Altra piccolaggine in via di sparizione è l'accordo del participio passato quando il complemento oggetto precede il verbo transitivo.

                      Per esempio, oggi tutti diciamo: "I bicchieri che ho lavato sono sul tavolo."

                      La grammatica lo ammette, ma è possibile (e fino a vent'anni fa consigliabile, e fino a quarant'anni fa obbligatorio) declinare il participio se questo segue l'oggetto: "I bicchieri che ho lavati sono sul tavolo."

                      Mai, però: "Ho lavati i bicchieri"; lasciamolo a Svevo!

                      Certo, suona strano negli esempi fatti sopra, ma pensate se non è carino un: "Quante cavolate hai scritte!"

                      E non dite che potrebbe essere applicato a questo messaggio! ;)

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                      Gingerin_Rogers
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                        Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                        Risposta #100: Martedì 15 Feb 2011, 18:20:13

                        Mai, però: "Ho lavati i bicchieri"; lasciamolo a Svevo!



                        Che cos'hai contro Svevo? Eh? Eh? Insinui forse che a Trieste non sappiamo parlare in lingua? :P

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                          Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                          Risposta #101: Martedì 15 Feb 2011, 18:58:22
                          bah, secondo me è proprio sbagliata l'idea di grammatica, anche perchè la lingua è un qualcosa di vivo ed in continuo cambiamento.

                          Pensate ad un latino dell'epoca di cesare trasportato nella firenze trecentesca che sente parlare Dante: per noi è il padre della lingua, per lui... beh! lo considererebbe alla stregua di come noi trattiamo chi dice "se io avrei" ;)
                          Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

                            Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                            Risposta #102: Mercoledì 16 Feb 2011, 11:41:48


                            Che cos'hai contro Svevo? Eh? Eh? Insinui forse che a Trieste non sappiamo parlare in lingua? :P

                            No: ma Svevo lo faceva spesso. Non so perché...

                            *

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                              Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                              Risposta #103: Mercoledì 16 Feb 2011, 17:22:20
                              Bo? Dialettale non è, dal tedesco neanche... forse "faceva finotto" all'epoca...

                                Re: Problemi legati all'uso del linguaggio italiano
                                Risposta #104: Mercoledì 16 Feb 2011, 18:30:48
                                Bo? Dialettale non è, dal tedesco neanche... forse "faceva finotto" all'epoca...

                                Probabile... Di sicuro, Svevo sapeva l'Italiano: magari la regola non era ancora chiarissima.

                                Invece, un certo Giacomo Leopardi sapeva poco la sua lingua, anche se per molti questa sarà una bestemmia. Chi non conosce il famoso "Il zappatore" del Sabato del villaggio?

                                Tutti pensano che sia una licenza poetica... Ma Leopardi (che io detesto) usava "il" davanti a parole inizianti con la Z anche in prosa (scriveva "il zio") proprio perché non sapeva la regola!

                                Guarda tu che cose succedono: e tanti a beatificarlo per questa trovata geniale in poesia!

                                 

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