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Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale

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    Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
    Risposta #285: Lunedì 2 Mag 2022, 18:37:32
    ma come è la storia dedicata a Eurodisney? Posticcia o interessante?

    Secondo me è illeggibile, ma lo Scarpa anni '90 nel formato a quattro strisce è una goduria.

      Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
      Risposta #286: Mercoledì 4 Mag 2022, 19:06:09
      Questa serie prosegue confermando l'ottima qualità che la contraddistingue !
      belle le due "lunghe", ho riletto con molto piacere la soria ambientata ad Eurodisney, che è sempre stata una delle mie preferite sin da quando all'epoca comprai il cartonato, poi Korhonen, Jippes, Branca, i fratelli Heymans
       veramente tanta roba


        Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
        Risposta #287: Mercoledì 4 Mag 2022, 22:29:45
        Torno a distanza di quasi un anno a comprare l' Almanacco, mi andava di prenderlo. Non mi è dispiaciuto, anzi.
        Partendo dalle italiane: per quanto riguarda la prima storia, onestamente dalla coppia Pezzin-Cavazzano mi aspettavo moooooolto di più; non una brutta storia comunque. Mi aspettavo molto peggio da Avventure a Eurodisney: anche se continuo a non condividere il fatto di avere pubblicato una storia così lunga in un albo dalle pagine limitate, tutto sommato si è fatta leggere. È una storia molto frenetica, ma di quella frenesia non confusionaria e che mi ha fatto leggere le pagine  tranquillamente coinvolgendomi. Quello che non è riuscita a fare invece la danese già edita di Paperino e le nipotine: qua invece la narrazione frenetica mi è apparsa confusionaria al punto da indispormi e da voler terminare presto la lettura; anche il numero di pagine mi è sembrato eccessivo per quel che voleva raccontare. Insomma, se il livello delle già edite deve essere come questa storia, allora è meglio lasciar spazio alle inedite. E a proposito di queste, andiamo a loro: premetto già che non mi sono dispiaciute, il livello mi sembra più alto rispetto a quello del numero 2 a cui mi ero fermato.
        La storia di Korohnen l'ho trovata molto più interessante, coinvolgente e ben scritta dei (a mio parere noiosissimi) diari. L' Eroe Pasquale è forse la migliore del numero, mi ha in parte riportato alla vivacità delle teen pages Barksiane (lungi da me però volerle paragonare qualitativamente).
        Infine la rarissima Il Caso dei Cloni: di fatto l'unica storia a non essere una gag Story e che voleva presentare un giallo; le pagine sono troppo poche e quindi è tutto troppo compresso e non esaltante; anche questa però si è lasciata leggere.

        In definitiva felice che le inedite siano riuscite a catturare il mio interesse, spero succederà anche in futuro.
        Il prossimo numero lo prenderò sicuro perché è da tempo che invocavo la ristampa della Notte del Saraceno; sono grato a Boschi di questo bellissimo regalo.

        PS leggere gli editoriali di Boschi e Gerbaldo mette un'enorme malinconia :'(
        Luca Giacalone

          Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
          Risposta #288: Lunedì 9 Mag 2022, 21:41:28
          Con la mia consueta "calma" eccomi a dire i miei pensieri spiccioli su questo nuovo numero dell'Almanacco Topolino  :)
          Innanzitutto leggere un'introduzione di Luca Boschi, oltre alla solita ammirazione per i contenuti, scatena un forte senso di tristezza per una così dolorosa perdita. Mancanza che poi viene rinfocolata dalla lettura del redazionale a cura di Gerbaldo.
          Ma proprio nel loro ricordo è giusto leggere e cercare di godersi (nel possibile) questo indice da loro ideato e proposto.
          - La storia di apertura è "Topolino e gli incontri falsificati (dal solito tipo)" del duo Pezzin-Cavazzano. Oltre ad iniziare con un simpatico cameo di Cavazzano che presenta la vicenda, questa storia è particolare perché mi ha ricordato (in modo moooolto marcato) lo stratagemma narrativo di" Mister Vertigo" che basa la trama sulla estrema "creduloneria" del popolo topolinese e di Basettoni su tutti.
          La differenza sta nel rapporto tra le pagine usate in questo caso (appena 27) contro l'eccessiva ed inutile lunghezza delle trame di Nucci che, sicuramente dietro direttive editoriali odierne, poco hanno poi portato in termini di "ciccia".
          In più questa vicenda di Pezzin ha pure un finale simpatico e sarcastico...
          - Al solito la one-page su Ely, Emy ed Evy oltre al buon tratto grafico con cui sono raffigurate le paperette da Heymans, lascia poco in termini di umorismo d'impatto.
          - "Zio Paperone e...qualche dritta sull'avarizia" di Korhonen parte dallo strampalato espediente di un Paperone completamente all'oscuro dell'uso di internet e dei mezzi di comunicazione collegati, ma poi mette in fila tante simpatiche situazioni che rendono la lettura piacevole e molto interessante. La cosa strana sta nel fatto che questa volta ho trovato un po' sottotono le matite del buon Kari, solitamente molto brillanti ed aggrazziate.
          - "Paperino Eroe pasquale" è una simpatica storia svedese che basa le proprie qualità sull'ottimo utilizzo della famigerata "sfortuna" (unita alla altrettanto famosa sbadataggine) di Paperino e sugli ottimi disegni di Ferioli.
          - "Panchito e il ponte a pedaggio" mi ha lasciato (ancora una volta) basito davanti alla bravura di Daan Jippes ! Una costruzione delle vignette catastrofica, surreale, talmente confusionaria...da essere bellissima. Panchito e il fido Senor Martinez hanno delle espressioni talmente particolari e divertenti lungo la discesa col masso rotolante da colmare anche la mancanza di dialoghi molto ricercati o necessari.
          Disegni (per me) da osservare, riguardare ancora ed ammirare  :inLove:
          - "Topolino e il caso dei Cloni" è una storia gialla da rimarcare soprattutto perché è un'inedita di Paul Murry scoperta di recente e qui proposta in Italia per la prima volta. La trama si basa su uno schema solito che vede Topolino opporsi con la sua perspicacia al cattivo di turno. Carina ma nulla di più, fondamentale a livello collezionistico.
          - "Paperino Un pasticcio da favola" mette insieme Paperino alle tre nipotine Ely/Emy/Evy e lo fa utilizzando il richiamo delle Fiabe. Ad una iniziale (e preventivabile) estrema oziosita' del papero si contrappone un deciso cambio di marcia che mette in mostra le virtù fisiche e motivazionali di Paperino atte a difendere le innocenti paperette dai raggiri dei Bassotti latitanti.
          - La storia finale ambientata ad EuroDisney è chiaramente una "storia su commissione" e di conseguenza risente delle risapute incongruenze di trama e fruibilità. Ma mi ha fatto piacere rileggerla per i disegni del magnifico Scarpa e per i tanti ricordi che legano me ed i miei bambini al parco parigino. Fare un giro "virtuale" tra la Phantom Manor, tra Big Thunder Mountain, gli elefanti di Dumbo e tutte le iconiche attrazioni del parco non possono lasciare indifferente il mio animo da fan-boy di Disneyland Paris  ;D
          Insomma tirando le fila posso dire che è stato un albo piacevole da leggere anche se qualitativamente inferiore rispetto ai precedenti. Soprattutto la qualità poco clamorosa della "forte italiana" finale ha fatto la differenza nel giudizio complessivo.
          Chiudo con un pensiero alla sempre splendida ed allegra copertina ad opera di Bacci. Grande lavoro !
          Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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          Samu
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            Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
            Risposta #289: Lunedì 9 Mag 2022, 22:43:16
            - "Panchito e il ponte a pedaggio" mi ha lasciato (ancora una volta) basito davanti alla bravura di Daan Jippes ! Una costruzione delle vignette catastrofica, surreale, talmente confusionaria...da essere bellissima. Panchito e il fido Senor Martinez hanno delle espressioni talmente particolari e divertenti lungo la discesa col masso rotolante da colmare anche la mancanza di dialoghi molto ricercati o necessari.
            Disegni (per me) da osservare, riguardare ancora ed ammirare  :inLove:
            Non solo per te i disegni di Jippes sono stati stati da osservare e riguardare, Lucio.
            Anche a me è piaciuta molto l'espressività che l'autore è riuscito, in questa storia molto breve, a dare ai due personaggi principali, Panchito e il Signor Martinez (il cui nome, da quando l'ho conosciuto sulle brevi pubblicate sull'Almanacco, mi ha da subito fatto molta simpatia).
            Come te, ho apprezzato la vivacità nella costruzione della tavola e non faccio mistero che mi sia dispiaciuta la brevità di questa storia.
            Avrei voluto vederlo all'opera con gli stessi personaggi ma con una trama più lunga ed articolata, in modo tale da "viverli" di più i suoi disegni e l'espressività che li caratterizza.
            In particolare, mi sono fermato a guardare e riguardare divertito e con un bel sorriso stampato in faccia la vignetta che mostra il Signor Martinez con sguardo determinato, tendente verso il basso, verso il suo "padrone" Panchito mentre gli alza al contempo lo sguardo verso l'alto con lo zoccolo, in direzione della grossa pietra posta in cima alla parete rocciosa che useranno, su suggerimento dello stesso equino, come "arma di sfondamento" per non pagare il pedaggio.  :)
            « Ultima modifica: Lunedì 9 Mag 2022, 22:49:58 da Samu »

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              Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
              Risposta #290: Domenica 15 Mag 2022, 16:37:28
              Ricordavo vagamente questa tavola iniziale dei tardi '70 che apre il settimo numero dell'Almanacco e dove Cavazzano disegna... se stesso. Se altri autori impossibilitati a manifestarsi pubblicamente lasciavano qualche indizio nei disegni (Scarpa la sua sigla RS), l'autore in questione scompiglia letteralmente le carte imponendo la sua figura fisica che, per quanto fumettata, è piuttosto simile all'originale umana.

              Oggi gli autori hanno mille canali in più per farsi conoscere anche fisicamente (fiere, mostre, forum, siti fb, video youtube...) mentre ai tempi l'unico modo era forse proprio quello utilizzato da Cavazzano, al di là di sigle o altri segnali particolari. Non so se nel libretto ciò sarebbe stato possibile ma nell'Almanacco, per sua natura 'alternativo', la Mondadori e Gentilini avranno probabilmente dato il loro placet (se non la Disney stessa).

              Il fatto che altri autori dell'epoca non abbiano usato questo espediente (forse l'unico resta questo degli 'Incontri falsificati') mi fa pensare che non lo desiderassero (magari quelli più famosi e importanti) o che non sia stato loro permesso (riguardo autori di media levatura).
              Gli autori di oggi non hanno certo bisogno di immortalarsi nelle tavole delle loro storie visto che sono più o meno già conosciuti e 'identificati' anche fisicamente dai lettori. Però mi chiedo se lo farebbero, nel caso.

                                                                                                 

              Spero di no anche perché l'effetto che mi ha fatto vedere questa prima tavola, prologo giustificato per spiegare le traduzioni simultanee di diversi linguaggi intergalattici, non è stato particolarmente positivo. Neanche fosse stata la prima volta che si vedevano alieni parlare la lingua di topi e paperi: in un modo o nell'altro, con diversi escamotage narrativi, la situazione ritenuta 'eccezionale' dallo stesso autore fumettato era pressoché normale da sempre. Vedere un giovane Cavazzano che parla con i lettori (sfondando la famosa 'quarta parete') potrà piacere ad alcuni ma per me resta una cosa fuori luogo.

              Ritengo questo 'peccatuccio' di ego figlio di quei tempi e della generazione 'rivoluzionaria' cui Cavazzano apparteneva: se gli autori precedenti si erano 'rassegnati' ad una non visibilità, quelli degli anni '70 immagino la rivendicassero (almeno lui). Cavazzano trovò il metodo più 'artistico' per raggiungere l'obiettivo, non consueto per l'epoca (a parte l'eccezionale presenza in carne ed ossa di Carpi e Scarpa in una Canzonissima di 10 anni prima). La sua voglia di apparire, di 'esserci', più forte rispetto ai colleghi della sua stessa generazione, la si vede ancor oggi: molto più presente in tante fiere o video interviste rispetto ai più 'recalcitranti' e 'introversi' Massimo De Vita, Marco Rota, Giorgio Pezzin...
              « Ultima modifica: Domenica 15 Mag 2022, 22:15:22 da Cornelius Coot »

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              Cornelius
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                Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                Risposta #291: Domenica 15 Mag 2022, 17:53:32
                                                                                                             

                Questa del settimo Almanacco è la terza ristampa di Avventure a EuroDisney, dopo quelle di ZP e dell'omnia scarpiana. Rispetto alla prima che metteva come tavola iniziale il disegno della copertina del cartonato, questa inizia quasi improvvisamente con un titoletto messo sopra la prima tavola che compare a fianco dell'ultima della storia precedente con EEE. Per una storia a suo modo 'particolare' non è un bel trattamento: la pagina redazionale del compianto Boschi (Dal Vesuvio alla Torre Eiffel) invece di aprire l'albo poteva fare da prologo alla storia stessa, separandola dalla precedente.

                Come ogni soggetto legato ad eventi particolari non è che sia memorabile: però le illustrazioni di Scarpa sono magnifiche e non sapevo che l'altra storia di Scarpa, sempre collegata all'apertura del parco parigino ma scritta e disegnata per il libretto (I Paperi di Paperopoli alla conquista del Mitico Ticket), fosse stata realizzata contemporaneamente a questa (sebbene intuibile visto il medesimo collegamento, ma a volte alcune storie vengono disegnate un anno o sei mesi prima).

                Divertente la differenza espressiva tra gli indiavolati paperi che si rincorrono all'interno del parco e le figure di alcuni pupazzi dagli sguardi fissi rappresentanti Topolino, Minni, Pippo, i Nani, Pinocchio... ovviamente inespressivi. D'altronde Scarpa non avrebbe potuto raffigurare tra quei pupazzi gli stessi protagonisti della storia: sebbene riconoscibili per le diverse espressioni, vedere paperi 'veri' fuggire e inseguirsi tra quelli 'finti' avrebbe confuso i lettori e reso meno 'credibile' la storia stessa.
                « Ultima modifica: Domenica 15 Mag 2022, 22:11:17 da Cornelius Coot »

                  Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                  Risposta #292: Mercoledì 22 Giu 2022, 17:10:56
                  Recensione Almanacco Topolino n. 7


                   Ci si aspettava un secondo anno di Almanacco Topolino perlomeno al livello del primo, ma la mancanza dei Diari di Paperone, serie conclusasi sul volume 6, appare destinata fin da subito a dare un diverso peso all’intera testata.

                   Nonostante l’assenza si faccia sentire, le proposte inedite non mancano, e riservano delle buone sorprese. La bellissima copertina di Emanuele Baccinelli, con i caldi colori di Mario Perrotta, contorna questa selezione tutto sommato discreta.

                   Cominciamo dalla prima delle due storie italiane presenti nell’indice, Topolino e gli incontri falsificati (dal solito tipo) (di Pezzin e Cavazzano). Il titolo, si fa poca fatica a capirlo, riprende il celeberrimo Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg, classico della fantascienza degli anni Settanta, e difatti gioca molto sulle segnalazioni di Oggetti Volanti Non identificati e sulle leggende metropolitane, con verità iperboliche che si celano dietro strati di incredulità.

                   Bella storia, in linea con la produzione classica dell’autore veneziano, aiutato anche dai disegni formidabili di Cavazzano (che compare anche in un cameo nella tavola iniziale).

                   La selezione delle inedite straniere si apre con la consueta one page story dedicata alle tre nipotine di Paperina. Dal punto di vista della continuità narrativa, Ely, Emy e Evy e la nuova acconciatura (testi e disegni di Mau Heymans) sarebbe in realtà da collocare prima delle altre storie proposte sugli scorsi numeri di Almanacco Topolino: la particolarità grafica delle loro acconciature è, infatti, già presente e consolidata nelle brevi avventure precedenti.

                   
                  Avvistamenti UFO e isteria collettiva

                   I disegni sono molto buoni, il tratto rimane fermo e chiaro, mentre la storia (pur molto godibile e divertente) si basa su un misunderstanding dell’etichetta della bomboletta spray non pienamente comprensibile a chi non sia appassionato di pittura o di falegnameria (lak spray è anche il fissante per le vernici applicate a superfici legnose).

                   Seppur non presente con i suoi Diari, Kari Korhonen appare su questo volume con una storia nella quale i personaggi classici Disney si confrontano con la contemporaneità. Zio Paperone e… qualche dritta sull’avarizia mette a confronto la nota avarizia di Paperone in un contesto contemporaneo e il suo senso degli affari con le reali difficoltà che si possono incontrare nel mondo del business moderno, dove non conta la ricchezza, quanto la visibilità e la reputazione.

                   
                  Ok boomer (?)

                  La sua inveterata taccagneria (che trova fondamento nelle storie classiche di scuola italiana quanto in quelle del suo creatore, Carl Barks) e l’intuizione di proporre consigli finanziari sul web, porteranno a Paperone non pochi grattacapi. Storia molto godibile e briosa, nella quale il protagonista rimane preda della propria stessa gabbia di stereotipi.

                   Paperino eroe pasquale (testi di Sune Troelstrup, disegni di César Ferioli Pelaez) prova, invece, a riprendere uno schema ultra-collaudato, con Paperino che esaspera la propria creatività e la propria inventiva con risultati inattesi ed esilaranti. Storia che pare tronca nella sua parte centrale, benché renda bene l’idea dell’eccesso “alla Barks”, e che pone il deus ex machina (letteralmente) dell’inventiva paperiniana in maniera randomica, ma con un buon risultato finale. Anche i disegni del sorprendente Ferioli rievocano quelli del cartoonist statunitense, con l’aggiunta di elementi più attuali e caratteristici.

                   Panchito e il ponte a pedaggio è una breve di Daan Jippes autore unico che risente molto dell’influenza dell’animazione anni Trenta, soprattutto i lavori di Segar e Fleischer con il personaggio di Popeye: disegni estremamente vitali, con un dinamismo delle scene aumentato a dismisura dall’iperbole caratteriale dei personaggi, ma interamente incentrata sulle sequenze di rotolamento del masso e sulla fuga di Panchito e di Señor Martinez, con una conclusione piuttosto affrettata e poco soddisfacente.

                   
                  L’attimo in cui il dinamismo di Panchito si scatena

                   Si arriva, quindi, alla “vera” inedita dell’albo, Topolino e il caso dei cloni, disegnata da Paul Murry e apparsa per la prima volta su Hall of Fame 6 del 2005. Le vicende editoriali di questa storia sono spiegate dal compianto Luca Boschi nell’editoriale dedicato alle inedite del volume.

                   Benché la storia possa sembrare interessante, c’è da dire che effettivamente si tratta di (parafrasando lo stesso Boschi) una non memorabile caccia al malintenzionato che ha una buona costruzione fino alla parte centrale, ma che poi (forse anche per il suo essere breve e destinata a un target in prima età scolare) vede una progressiva interruzione proprio nel suo climax, per crollare drasticamente nel finale. I disegni di Murry, proprio perché rimasti inediti per circa quarant’anni, godono di una parziale “rinfrescata” grazie alle moderne tecniche di digitalizzazione e pubblicazione.

                   Paperino – Un pasticcio da favola (testi di David Gerstein, disegni di Daniel Branca) propone una vicenda confusa, ma bizzarra e soprattutto divertente, nella quale i disegni estremamente dinamici paiono portare le tavole verso una dimensione quasi animata. L’effetto slapstick (soprattutto nella parte centrale e finale della storia) è ulteriormente accentuato dall’ambiguità delle situazioni in cui i Bassotti finiscono.

                   Chiude la selezione proposta la seconda storia “italiana”, proveniente direttamente da un fumetto dedicato all’apertura di Eurodisney di cui, proprio quest’anno, si celebrano i trent’anni di attività. Avventura a Eurodisney, appunto (testi di Jacques Lelièvre e disegni di Romano Scarpa) pubblicata nell’aprile 1992, risulta purtroppo essere poco più di una classica storia promozionale, con i difetti tipici di questo tipo di produzioni.

                   
                  Un Paperone eternamente imbronciato

                   Paperone e Paperino appaiono gestiti in maniera superficiale, al confine con l’autoparodia: il primo costantemente imbronciato, aggressivo e piangente, molto meno intraprendente rispetto alla tradizionale raffigurazione; il secondo mero “oggetto del contendere” delle due fazioni di furfanti; convince ugualmente poco la presenza dei Bassotti nella versione presente nella prima serie di DuckTales, le cui interazioni risultano eccessive e teatrali.

                   La storia si esaurisce sostanzialmente nel mostrare alcune delle attrazioni del parco. Fra i pochi elementi positivi rileviamo la presenza di Amelia, elegante e dotata di un carattere molto forte, e i disegni di Scarpa, che conferiscono un alone di eleganza a una sceneggiatura poco ispirata.

                   Nonostante qualche ammaccatura presente qui e là, anche questo albo riesce infine a portare a casa la sufficienza. La buona selezione di storie inedite fornisce, come sempre, ottimi spunti di lettura, e anche laddove le storie risultino carenti nella propria riuscita finale (è il caso di Avventura a Eurodisney, ad esempio) si possono notare e apprezzare i frutti del lavoro di selezione di Luca Boschi: affiancare, a storie note e apprezzate, inedite e sconosciute da riscoprire, fa di questo volume un ottimo esempio di antologia sapientemente combinata.



                  Voto del recensore: 3.5/5
                  Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                  https://www.papersera.net/wp/2022/06/22/almanacco-topolino-n-7/

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                  Samu
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                    Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                    Risposta #293: Martedì 28 Giu 2022, 15:42:01
                    Allego il sommario del nuovo numero dell'Almanacco, compreso di copertina e Next.
                    Ad aprire l'albo c'è un sentito redazionale in ricordo di Luca Boschi (e all'interno del quale si ha modo di ricordare brevemente anche il lavoro e la figura professionale di ​Francesco Gerbaldo) che porta la firma del nostro Davide Del Gusto.

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                      Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                      Risposta #294: Martedì 28 Giu 2022, 18:06:37
                      Ad aprire l'albo c'è un sentito redazionale in ricordo di Luca Boschi (e all'interno del quale si ha modo di ricordare brevemente anche il lavoro e la figura professionale di ​Francesco Gerbaldo) che porta la firma del nostro Davide Del Gusto.
                      Ciao Samu, potresti fare una foto anche di questo editoriale appena puoi? Grazie!

                      *

                      Samu
                      Visir di Papatoa
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                        Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                        Risposta #295: Martedì 28 Giu 2022, 19:40:48
                        Certo che posso!
                        Eccolo qui:  :heart:

                          Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                          Risposta #296: Martedì 28 Giu 2022, 20:07:53
                          Curioso di sapere, riguardo al trafiletto finale, se per ultimi contributi di Boschi si intendono solo gli articoli o anche la selezione delle storie. Curioso di sapere anche a chi passerà la selezione ( tra i contributori c'è sempre menzionato Andrea Ripamonti, non so però chi sia e se intervenga anche lui nell'indice).
                          Luca Giacalone

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                            Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                            Risposta #297: Mercoledì 29 Giu 2022, 08:47:27
                            Più che un editoriale, quello di Boschi mi pare una bozza. Forse si è deciso di pubblicarlo così com'era stato lasciato da Luca. E forse era il caso di segnalarlo...

                            Numero mediocre, con alcune storie che personalmente ho trovato noiosette.
                            ... non ferma a Verkuragon!

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                              Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                              Risposta #298: Mercoledì 29 Giu 2022, 14:42:52
                              Buon pomeriggio a tutti, vorrei dire che invece a me è parso un buon numero, in cui la parte del leone la fa ovviamente "Paperino e la notte del saraceno", un autentico capolavoro firmato da Marco Rota autore completo che in trentadue tavole sa coniugare con grande maestria tutti gli elementi caratteristici di una grande narrazione, che rimane impressa nella memoria: avventura, umorismo, mistero e sentimento. I disegni di Rota sono spettacolari, di chiaro stampo barksiano, volti a una resa realistica dei paesaggi liguri e della natura, ma al contempo privilegiando sempre una chiara lettura della tavola.
                              "Zo Paperone in: qualche nota sul Klondike" presenta invece una trama banalotta, a cui non basta ispirarsi alle storie di Don Rosa per salvare la storia dalla mediocrità. Magnifici invece i disegni di Arild Midthun, iperdettagliati e con personaggi fluidi, dinamici e armoniosi. Le successive due brevi di Paperoga sono invece ottime storielle di intrattenimento, con la sceneggiatura di Kinney che presenta un fuoco di fila di trovare paradossali e situazioni umoristiche, e gli ottimi disegni, molto morbidi, di Hubbard. Pippo esploratore perfetto è divertente, una classica riempitiva, ma i disegni di Strobl mi sono parso sottotono. Topolino e il mistero del ranch dell'inganno è un classico western che giova dei disegni di un Paul Murry in ottima forma; la storia è senza particolari guizzi ma si attesta su un buon livello. Dimenticabile la breve su Sonny il gabbiano. Topolino e il gran Vergilius presenta una trama che avrebbe delle buone potenzialità, ma è troppo confusionaria e con passaggi logici mancanti; sprecati quindi i disegni di un ottimo Carpi, con il suo tratto fresco e guizzante.
                              Oh! Date un posto al cimitero...Yùuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yùuu! Egli è morto e lascia sola, uèeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, uèeee!

                              *

                              Luca255
                              Papero del Mistero
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                                Re:Almanacco Topolino (Nuova Serie) - Discussione Generale
                                Risposta #299: Mercoledì 29 Giu 2022, 22:11:02
                                Ho letto per ora solo le prime 2 storie, compresa "Paperino e la notte del saraceno" di Marco Rota qui autore completo, e devo dire che per me solo questa storia vale l'acquisto dell'albo. Per una volta le aspettative che avevo non sono state tradite.

                                Si tratta di una storia che parte da un presupposto classico come quello della caccia al tesoro da parte di Zio Paperone e nipoti, anche se in questo caso è Paperino che propone allo zio di partire. La scena si sposta fin dalle prime pagine a Genova (di cui è presente una bellissima veduta dall'alto) e in generale sul litorale ligure, dove avvengono i fatti principali. Senza fare spoiler posso dire solamente che l'intera vicenda è in decisamente interessante e suggestiva, con un giusto equilibrio tra azione ed emozioni.
                                Sul lato grafico non posso far altro che apprezzare i disegni stupendi di Rota, qui decisamente ispirato, ma degni di nota sono anche i colori: c'è poco da fare, per quanto mi riguarda i colori sono essenziali per costruire un'atmosfera suggestiva come questa... ombre azzeccate, chiaroscuri ma soprattutto le scene ambientate di notte trasmettono tutto il senso della vicenda.
                                Consiglio vivamente di recuperarla :-)

                                 

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