Se ti ricordi il Palermo aveva Maurizio Zamparini, che aveva un solo difetto, quello di stare troppo in televisione al processo del lunedì di Biscardi.
Ma era l'ultimo dei presidenti padri della vecchia scuola di fare calcio, con i presidenti sul campo e in panchina a spingere la squadra, che oltre a mettere i soldi ci metteva il cuore.
Di Giustinianantonio, non penso che il difetto più grande di Zamparini fosse quello di stare troppo sotto le luci della ribalta mediatica né che questo fosse il suo unico difetto.
Anno per anno la pratica di Zamparini era quella di smontare la squadra pezzo per pezzo, vendendo i giocatori più forti e prendendo giocatori che poi sono scomparsi nel giro di poco tempo come bolle di sapone, come Makienok per esempio oppure Balogh, da lui definito addirittura come "il nuovo Dybala".
Se il Palermo avesse tenuto alcuni dei suoi calciatori migliori, io penso che avrebbe anche potuto competere per vincere lo scudetto e sicuramente avrebbe avuto le sue chanche per piazzarsi tra le prime quattro della serie A, qualificandosi in tal modo per la Coppa dei Campioni.
L'ossatura della nazionale che vinse il Mondiale nel 2006 era quella dei giocatori del Palermo (nei rosa giocavano i nazionali Barzagli, Zaccardo, Grosso e pure Barone, per non parlare di Toni che appena due anni prima era passato dai rosanero alla Fiorentina).
Ma anche senza considerare i nazionali, nel Palermo ha giocato gente dal calibro di Pastore, Cavani, lo stesso Amauri che citavi tu, Dybala...e se avesse mantenuto una ossatura stabile della squadra, con la progettualità di coltivare grandi ambizioni anche per giocarsi lo scudetto, penso che anche nel caso in cui non lo avesse vinto, avrebbe comunque potuto giocarsela apertamente con altre grandi piazze della Serie A.
Detto questo, sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che il livello altissimo raggiunto da certe squadre del passato non sia neanche minimamente paragonabile ai team attuali.
E squadre come il Milan degli anni '90, l'Olanda degli anni '70, il Barcellona degli anni 2000 e dei primi anni '10 sono uniche, non ci può essere né storia né competizione con le squadre moderne.
Per non parlare poi del Grande Torino, la squadra più forte della storia del calcio.
Il mio pro-zio mi raccontava che quella era una squadra che sapeva unire tutti perché anche chi non tifava per il Toro guardava con simpatia quei campioni.
Quella squadra rappresentava in primis la voglia di rivalsa e di riscatto di un Paese che era appena uscito dalla guerra in modo disastroso, con le ossa rotte, tra le macerie, e che si affidava allo sport per lasciarsi dietro in una qualche maniera l'orrore che aveva vissuto appena pochi anni prima e che era vivissimo nel ricordo di tutti.
10 giocatori su 11 titolari della Nazionale venivano tutti da quella squadra formidabile.
E se non fosse accaduta quella tragedia che ha spezzato in modo così brutale la vita di quei ragazzi, io sono convinto che questa squadra avrebbe portato la Nazionale a stravincerlo, il Mondiale del 1950.
E chissà quanti scudetti conterebbe oggi il Toro se solo la vita di quei ragazzi non fosse stata così brutalmente spezzata nel fior fiore dell'età...
Chiudo questo mio intervento con una piccola curiosità, che ti chiedo in quanto so quanto sei appassionato del Calcio di una volta: Romeo Anconetani, il "Presidentissimo" del Pisa, era quello che si portava appresso il pacchetto di sale allo stadio ad ogni partita per scaramanzia o ricordo male io?