Papersera.net

L'accoglienza in questa community.

La cena qui a Roma durante la quale ci incontrammo di persona per la prima volta.

Scoprire che l'amica di famiglia di Savigliano che fece fare e regalò a mia moglie l'abito nuziale era tua parente.

Insegnarmi a fare gli indici per INDUCKS, verificando e correggendo i primi realizzati.

Essere per un paio d'anni il tuo pusher di comics Disney USA.

Tu: "Non capisco come faccia a piacerti Franco Battiato";  io: "Ed io come faccia a piacerti Roberto Vecchioni".

La Gerbiana a Rapallo durante la cena con Don Rosa, che a me non arrivò ma che fu il tormentone della serata e dei giorni successivi.

...

Venire a sapere ieri sera della notizia, andare d'istinto a vedere il tuo profilo Whatsapp, leggere "Ultimo accesso oggi alle 13.19", e rendersi conto di aver fatto un errore colossale perchè inizi a pensare a cosa possa essere accaduto poco dopo.

Tornare a scrivere qui dopo anni di assenza.

Non è giusto, non così. Abbraccia tuo padre e tuo fratello, e veglia su tua madre.

Sono triste e senza parole.
Ti abbraccio forte Francesco, e uno anche più grosso alla tua mamma, fai buon viaggio.

Non ho parole, e non so cosa scrivere. Non riesco a crederci. Solo, mi dispiace moltissimo, davvero, tremendamente moltissimo. Buon viaggio, AMZ

Non lo conoscevo.
Ma era un mio coetaneo o quasi.

Noi non capiamo che le parole anziché unire dividono sono una barriera, un muro fra due o più menti.

In questa vita noi nasciamo soli, viviamo soli e moriamo soli.

Le altre persone sono come uccelli in volo che volano con noi per qualche tempo ma poi ci lasciano soli.

Non chiedetevi il senso di questa vita, ma la morte di una persona cara ci ricorda semplicemente che nessuno di noi è immortale.

Questa vita è una scuola.
Non posso dire di più.

Per quanto inutile possa essere condoglianze a tutti.

Lascio un pensiero anch'io, pur non avendo avuto il paicere di conoscerlo.

Preso, per non dire agghiacciato, dai terribili accadimenti bellici di questi giorni, solo stamattina sono venuto a conoscenza della scomparsa di Francesco Gerbaldo, cosa che mi ha tolto il respiro. Avete onorato la sua memoria con aneddoti, ricordi e mille affettuose parole alle quali provo ad  aggiungere le mie. Non ho avuto modo di conoscere personalmente Francesco ma, dialogando con lui tramite social, non posso che confermare le sensazioni e l'affetto che tutti voi avete espresso nei suoi riguardi. Oltre ad essere un professionista di talento, serio e appassionato, era dotato di grande intelligenza e ironia, in poche parole, una persona preziosa, un amico. Quando vedo giovani vite spezzate, cerco sempre di trovare un motivo, una giustificazione, un qualcosa che mi dia consolazione, e alla fine di questa improbabile ricerca, resta solo - si fa per dire - tutto ciò che Francesco è riuscito a fare in questi anni, il frutto del suo enorme lavoro, la passione che si respira sfogliando la minuziosa, attenta e infinita raccolta di materiale con cui si è potuto realizzare dei veri e propri "scrigni" editoriali che hanno regalato a tutti noi quell'intrattenimento gioioso che allieta i nostri giorni e i nostri cuori. Il grande Fisbio lo ha intervistato poco tempo fa sul suo canale Youtube. Se da un lato può essere straziante, vi consiglio di vederlo, se non l'avete già fatto, o di rivederlo, come ho fatto io, per cogliere tutte le sfumature della bella persona che era e che stento a credere non sia più con noi. Ma di sicuro resterà nei nostri cuori e nella nostra memoria. Un grande abbraccio ai suoi genitori e ai suoi cari, sono vicino a loro nel dolore di adesso e di questi ultimi due anni.

Sono sconvolto e mi unisco allo sconcerto di questa notizia che mi ha lasciato triste e anche un po' arrabbiato con il no sense di morire così giovane.
Francesco Gerbaldo non lo conoscevo di persona ma seguivo e seguo le nuove testate che ha curato con eccellente dovizia e ringrazio il Cielo di averglielo scritto sui social dove eravamo amici, di aver espresso il mio apprezzamento più di una volta al suo lavoro. Ricordo di aver visto alcuni video, non mi ricordo se live o interviste, in cui traspariva tutta la sua dolcezza e partecipazione attiva e appassionata al fumetto Disney. Per anni, da lettore del forum più che da scrittore (di post in questi anni ne ho scritti pochi), ho sempre letto con interesse i suoi commenti e di recente non posso dimenticare di aver partecipato insieme a lui ed altri agli immancabili appuntamenti delle live di The Fisbio Show dove, e lo dico qua per la prima volta, è sempre come essere in un'unica grande famiglia, anche se magari non ci siamo mai visti o conosciuti dal vivo. Ecco, di questa grande famiglia faceva parte anche Francesco, la cui dolcezza traspariva anche dalle foto col gatto che di tanto in tanto pubblicava. È una perdita enorme sia a livello umano, soprattutto per coloro che lo hanno conosciuto più di me, gl amici di una vita, la mamma, i parenti ai quali faccio le mie più profonde condoglianze che a livello culturale per il portato di articoli e contributi che Francesco ci ha regalato e lasciato.
Non lo dimenticheremo mai perché Francesco era, è e sarà sempre il Papersera, una sua colonna portante e mi piace pensare che adesso si sia ricongiunto a suo fratello, la cui perdita stentava a sopportare, quindi immaginiamocelo tutti adesso felice mentre legge le nostre parole, tutte bellissime e sincere piene di umanità e gratitudine.

Ora con le lacrime agli occhi, penso di non riuscire a scrivere più niente se non "ciao" Francesco. 

Di persona ci siamo solo "sfiorati", ma sul forum ci avevo interagito anni fa e ho sempre seguito i suoi interventi, da cui trasparivano enorme passione e straordinaria competenza. Dava l'idea di "sapere tutto" del fumetto Disney, e forse era proprio così!
Di recente, ero stato contento che lui, colonna del Papersera, avesse cominciato a lavorare per la Panini, realizzando con pieno merito il proprio sogno. Il mese scorso, fra l'altro, avevo comprato il numero 500 di Paperino, trovando con piacere il suo intervento che celebrava la ricorrenza.
Qualche mese fa, avevo seguito la coinvolgente live con Fisbio, dalla quale avevo appreso del grave lutto che l'aveva colpito. È davvero molto bella e toccante la foto di lui con il fratello e la madre... A quest'ultima vorrei arrivasse il più caldo degli abbracci.

Sono rimasto attonito ieri quando mi han riferito la notizia e ancora oggi fatico a crederci.
Il tutto è reso ancora più strano perché con Francesco non c'è mai stato un reale contatto, non ci siamo mai visti, non ci siamo mai conosciuti. Eppure nelle conversazioni qui sul forum o in privato si avvertiva un clima di amicizia, stima e rispetto reciproco che raramente si avverte in contatti così sporadici e a distanza.

Ogni tanto scribacchio qualcosa, recentemente ho scritto una poesiola... su tutt'altro tema ma ad un certo punto c'era una riflessione sulla fine di tutto. Mi è venuto prepotentemente in mente ieri, che era Mercoledì delle Ceneri. Quindi per quanto piccole lascio che siano questi due mezzi versi come saluto.

"[...]Siamo figli della polvere,
basta un colpo di vento per farci deviare"

Ciao Gerba

Non so cosa scrivere, sono senza parole da ieri sera.

Mi ricordo come fosse ieri questo ragazzone super-volenteroso che mi scriveva le sue prime email con dati per l'INDUCKS più di 20 anni fa. Orgogliosissimo del suo articolo sul D.U.C.K.
Poi lo invitammo a far parte del gruppo degli indicizzatori (di cui per molti, molti anni fu il più giovane). E poi ovviamente creammo il Papersera e lui c'era fin dall'inizio.

Ricordo tutti gli eventi, i pranzi, le cene, le volte che abbiamo dormito insieme (!) credo a casa di Luca e/o di Armando. Tutte le discussioni indicizzatorie. Centinaia. Le mille volte che ha tentato di farmi riprendere a indicizzare (senza riuscirci). La sua insistenza con le storie danesi (sorry, Gerba, continuerò a farne a meno!). Ma con quell'insistenza alla fine aveva vinto, finendo a curare le testate con le storie che tanto amava. E giusto ieri a pranzo, finendo di leggere il nuovo Almanacco, avevo chiuso l'albo con il suo articolo riflettendo proprio sul fatto che nonostante tutto, era riuscito a fare quello che gli piaceva.

Francesco l'ho conosciuto ai vari pranzi del Papersera a Reggio Emilia e ad altre fiere del fumetto. Era di una conoscenza disneyana enciclopedica e si vedeva la passione che aveva per il mondo Disney da sempre. Sul Venerdì di Repubblica di giugno 1997 c'era un articolo che conservo sui 50 anni di Zio Paperone con Lidia Cannatella che scriveva di Francesco di Savigliano di 17 anni che legge tutto e sa tutto. Poi da lettore per la sua immensa conoscenza è diventato collaboratore della Disney con articoli sempre interessanti.
Penso allo strazio della mamma che dopo aver perso il marito ha perso i due figli così giovani; non riesco a immaginare un dolore più grande.

Leggo tanti nomi di utenti storici, utenti che identifico con questo luogo e la sua storia, che tornano a scrivere su queste pagine dopo anni.
Ci sono anche tanti messaggi di persone che, come me, non conoscevano Francesco di persona ma ci hanno interagito solo sul web.

Tutti, i primi come i secondi, qui, a scrivere due righe, un saluto, un ricordo. Questo vuol dire lasciare un segno. E non è cosa da tutti.

Spero che la considerazione che Francesco abbia lasciato qualcosa a così tanta gente possa illuminare almeno per un attimo un momento così buio per chi invece lo conosceva davvero e gli voleva bene.


Antonio

Per quanto vorrei, non credo di avere la forza mentale di poter affrontare l'elaborazione di un altro saluto senza mettermi per l'ennesima volta a piangere, quindi mi limiterò a riportare ciò che ho già scritto sui social. Sono tanti i ricordi che vorrei e dovrei condividere, ma non posso ora come ora mettere ordine mentale tra i miei pensieri e le mie emozioni.

La prima volta che sentii parlare di te, fu per caso in un gruppo di appassionati. Mi fu detto "quello è un professionista, collabora con la redazione" e mi salì un po' di ansia.

Mesi dopo avemmo modo di avviare una sempre troppo breve amicizia, accomunati dalla passione per il mondo Disney. Acculturato, entusiasta, forse anche troppo. Gli ultimi anni li abbiamo passati scambiandoci prese in giro su gusti, umorismo e animali. Ma quando si parlava di cose serie tu ci mettevi tutto te stesso e quando parlavi di lavoro ogni virgola, ogni lettera tradiva quella smodata voglia di trasmettere il tuo messaggio, la tua volontà, la tua vita. Quella stessa vita con cui scrivevi fino a ieri mattina, ne sono sicuro. Perché ti piaceva impegnarti, costruire, inventare mille e mille approcci. Non per nulla il tuo personaggio preferito era Archimede. E io avrei dovuto disegnartelo, al primo incontro dal vivo, ricordi? Un incontro dal vivo slittato per caso all'ultimo Lucca, quando ci mancammo per un secondo e che la pandemia ha poi condannato a non ripetersi.

Finché non è stato troppo tardi. E allora eccoti qui, col tuo amico Archimede, spammato sui social perché a te piaceva così. Se solo potessi immortalare tutta la curiosità e la sensibilità che ti rendevano il buon vecchio Gerbaldone cui volevo bene. Come promesso.

Spoiler: mostra

Sciolgo il mio naturale riserbo (ho postato pochissime volte qui) per unirmi al vostro dolore nei confronti dell'improvvisa scomparsa di Francesco.
Come immaginerete nel corso del tempo ho conosciuto diversi utenti del forum, pur simpatizzando ho sempre cercato di non intromettermi nelle dinamiche dei lettori.
Francesco era un ragazzo gentile e rispettoso, sensibile e intelligente, oltre che una vera enciclopedia vivente per quanto riguarda il fumetto Disney.
Quando ha iniziato a lavorare come giornalista ho fatto il tifo per lui, e ha dimostrato di averne le qualità. Così come quando ha iniziato a collaborare con la redazione Panini Disney. Ha visto la macchina "dall'interno" e ha compreso dinamiche che spesso sfuggono a chi sta "dall'altra parte" della pagina, pur restando sempre coerente con la sua grande passione.
Io stesso un paio di volte l'ho interpellato per chiedergli qualche dritta su vecchissime storie semisconosciute o storie straniere: io sono distratto e smemorato, lui invece era sempre sul pezzo. Avevo anche fatto da tramite con un editore per aiutarlo ad allargare la sua attività di critico fumettistico.
Insomma, tutto questo per dire che stimavo Francesco sia professionalmente che umanamente, e che se tutti i "nerd" fossero come lui, quello fumettistico sarebbe un mondo migliore. Non mi stupisco che tanti di voi gli volessero bene.
Mando le mie condoglianze alla madre, che immagino avrà bisogno di vicinanza da parte di chi lo conosceva bene.
Ciao Francesco, non sarai dimenticato.

Giorgio