Recensione Topolino 3459 Quello del giallo è uno dei sottogeneri più tipici per le avventure di Topolino. Se le origini di Topolino-detective si possono far risalire addirittura già alle strisce di Floyd Gottfredson, il
topos è stato poi affrontato da gran parte degli sceneggiatori della scuola italiana,
tanto da rendere quello dell’investigatore dilettante il ruolo più emblematico ricoperto da Mickey Mouse nella cultura popolare.
Si tratta di un genere di grande successo presso il pubblico, e sul quale anche l’attuale corso di
Topolino sta puntando molto: basti pensare alla grande saga-evento di Vertigo, che ci ha tenuto compagnia a lungo tra le pagine del settimanale, o al rilancio di Macchia Nera. Nonostante questo, scrivere un buon giallo di Topolino non è affatto impresa semplice, e se molti dei grandi maestri sono riusciti a scrivere thriller mozzafiato e intrecci affascinanti, in questo genere ormai saturo è facile ritrovarsi con brevi storielle insipide, che sapranno di già visto al lettore di lunga data.
Marco Bosco si è inserito in questo filone già da qualche anno, con la serie
Topolino in giallo di cui troviamo un nuovo episodio proprio nel numero in edicola questa settimana, con i disegni di
Mattia Surroz:
Misteri in campagna.
La scelta, sicuramente riuscita, di Bosco per questa serie è quella di
trasportare Topolino fuori da Topolinia, con il duplice obiettivo di allontanarlo tanto dai soliti alleati quanto dai soliti nemici. Non solo infatti il caso da risolvere non è più un aiuto all’amico Commissario Basettoni, donando alla vicenda
una certa freschezza, ma soprattutto ci si trova ogni volta di fronte a
un cast completamente nuovo di personaggi tra i quali dover individuare un colpevole, senza avere il ben noto ambiente della malavita topolinese con i soliti indiziati e i soliti responsabili.
Questa volta Topolino va con Minni in visita nella contea di Greenfield, dove vanno a trovare la loro amica Jody, trasferitasi dalla città nella campagna per iniziare una nuova attività agricola. Purtroppo la vita di fattoria non è rilassante come ci si potrebbe immaginare e misteriosi sabotaggi si susseguono finché, una mattina, Jody stessa sparisce, vittima di un rapimento.
Alla faccia degli incidenti
Tra braccianti scontenti e vicini di podere con possibili secondi fini, non mancano certo gli indiziati e
il caso si presenta fin da subito come di non facile risoluzione: nonostante ciò, Topolino e Minni riusciranno a venirne a capo, con anche un interessante colpo di scena che mostrerà come i nostri protagonisti si siano trovati, senza accorgersene, a indagare su due casi distinti.
Misteri in campagna non si distingue certo in maniera tale da diventare uno dei grandi gialli di Topolino, di cui ci si ricorda a distanza di anni, ma rappresenta
una lettura piacevole, che intrattiene il lettore con una struttura classica ma non prevedibile. Molto buoni i disegni di Surroz, il cui stile solare però a tratti cozza con la tensione della vicenda.
Bosco monopolizza la prima metà dell’albo andando a firmare anche la breve successiva:
Pillole di Pico: Il Pi greco. In occasione del
Pi Day, il 14 marzo, Pico de Paperis ci fa una breve carrellata sull’importanza di questa costante, che presto diventa una semplice occasione per discutere l’importanza della matematica nella nostra vita quotidiana. Ancora una volta, per queste storie didascaliche con il nostro plurilaureato preferito,
è difficile non sentire la mancanza di Newton, dopo aver scoperto nelle storie recenti del ciclo
Newton e Pico in viaggio nel sapere.
Con
Gatti e nuvole torna Malachia, in una breve sceneggiata e disegnata da
Enrico Faccini. Mentre le prime storie del rilancio del gatto di Paperino si incentravano, con dubbi risultati, nelle sue avventure con altri animali, l’autore ligure ha cercato di dare una sua personale lettura al ciclo, trasformandolo in
una onirica piccola epopea sui felini.
L’esimio Malachiardo Il risultato è ancora poco convincente, gli stereotipi sui gatti vengono affrontati in una dimensione fiabesca e portano ancora una volta a riflettere su quali personaggi del mondo Disney meritino effettivamente ruoli da protagonisti.
Il talento di Faccini si mostra comunque nelle sequenze più surreali, in cui si mostra naturalmente a suo agio: l’apparizione di Malachiardo da Mici, il gatto esploratore, riesce da sola a giustificare la presenza della storia nel numero.
A seguire troviamo
Paperino e i sapori in trasferta, per la sceneggiatura di
Alessandro Sisti e i disegni di
Massimo Fecchi. Sisti confeziona una storia che ricorda la classica struttura in cui Paperino si trova a diventare esperto in un qualche mestiere piuttosto improbabile… finché qualcosa non va particolarmente storto a causa della sua
hybris, ritrovandosi così a dover ricominciare da zero.
Il
topos viene però reinterpretato in ottica compatibile con la visione più moderna di Paperino. In questo caso infatti a peccare di
hybris è Zio Paperone, che a seguito del successo del nipote come cuoco in una sua spedizione artica, lo obbliga a diventare chef a rotazione per tutti i suoi dipendenti distribuiti ai quattro angoli del globo, spostandosi e cucinando a bordo di un “aerocargo con uso di cucina”, di cui costituisce l’intero equipaggio.
Un aereo attrezzatissimo
Nonostante le migliori intenzioni di Paperino, il mestiere di cuoco aereo, pur dopo un breve inizio promettente, è come da copione destinato a finire rovinosamente. Nonostante ciò, il lieto fine arriva sia per Paperino che per Paperone in quanto entrambi hanno imparato dalla cattiva esperienza e riescono a trovare una soluzione… ideale per tutti.
A chiudere il numero, troviamo
il prologo a Road to world Cup, la saga calcistica scritta da
Marco Nucci e illustrata da
Stefano Intini che ci farà compagnia a partire da maggio. La scelta di anticipare così tanto il prologo rispetto alla serie vera e propria è piuttosto curiosa, ma riesce comunque a stuzzicare non poco la curiosità del lettore. Continuano le avventure del Calisota F.C., che dopo il
Torneo delle Cento Porte e la
Calisota Summer Cup è ora pronto a partecipare ai gironi di qualificazione per i mondiali giovanili.
Il prologo è dedicato alla spiegazione delle regole del torneo e all’estrazione delle squadre che parteciperanno al girone, oltre alla presentazione di una di esse, la squadra di Salsedonia. Quest’ultima ci viene presentata tramite
un flashback di Paperino, risalente ai tempi in cui serviva in marina e arricchita da gag legate al particolare campo di gioco, di natura molto… marittima.
Le due lunghe storie precedenti a tema calcistico hanno già mostrato come questa formula sia
un modello vincente, con i gironi che offrono naturalmente una scansione a episodi e portano il lettore a attendere con interesse lo svolgersi della vicenda. Attendiamo quindi con entusiasmo maggio, pronti a salire sugli spalti e a tifare per il Calisota F.C.!
Voto del recensore:
2.5/5Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2022/03/13/topolino-3459/Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!