In contemporanea con l'episodio
Prigionieri dell'oscurità che fa da apripista, con tanto di copertina dedicata, al numero del Topo attualmente in edicola (il #
3463) ho pensato potesse essere interessante confrontarci al riguardo di questo ciclo di storie curato da Marco Gervasio (ai testi) e Cristian Canfailla (per la parte grafica).
Fino ad ora sono usciti sul settimanale cinque episodi della serie, i primi tre dei quali in altrettanti numeri consecutivi mentre gli ultimi due sono usciti senza soluzione di continuità, rispettivamente sul numero
3456 e sullo stesso
3463 dello scorso mercoledì.
Dunque, il ciclo de
La Ciurma del Sole Nero si caratterizza da un lato dal carattere autoconclusivo dei singoli episodi ma, dall'altro, presenta una trama orizzontale che viene portata avanti, tra le linee della narrazione principale, di capitolo in capitolo.
L'orizzontalità della trama è riferita soprattutto al passato del capitano
Topolino Tomorrow, colui che guida l'equipaggio a bordo della navetta spaziale del Sole Nero e di cui fanno parte, tra gli altri, il Capitano
Orazio Orbit, il tenente
Pippo Pillow e la sua parigrado
Minni Microphone, insieme alla dottoressa
Clarabella Claim e al pilota
Long Beak ovvero Gancio.
Ed è proprio il tema del passato che ritorna e si riaffaccia costantemente nel corso dello sviluppo dei vari capitoli della serie; un passato oscuro per il capitano Tomorrow e soprattutto per il pilota che lavorava per lui prima dell'incarico di comandante del Sole Nero, quel Musone di cui pare si siano perse le tracce da chissà quanto tempo.
La serie quindi, oltre ad essere ben scritta sia nel "frammento" autoconclusivo del singolo episodio, risulta anche foriera di momenti di riflessione sul tema del passato, degli errori che si sono commessi, se esiste un modo per porvi rimedio o se si è costretti a trascinarsi dietro a vita il peso dei propri sbagli e delle proprie mancanze.
Ma la serie presenta anche altri spunti di riflessione, tra i quali spicca - nella centralità del personaggio di Topolino - l'abilità e la responsabilità che un comandante deve dimostrare di saper portare avanti agli occhi del suo equipaggio per essere veramente degno dell'incarico che gli è stato affidato e della fiducia della sua stessa ciurma nei suoi confronti.
Anche il tema della collaborazione e del senso di gruppo insito tra i membri dell'equipaggio merita di essere attenzionato poiché, negli episodi che abbiamo avuto modo di leggere finora, risulta essere trattato in modo naturale e per nulla artificioso dall'autore della serie, Marco Gervasio.
E poi il ciclo risulta anche un bel leggere non solo per l'ottima qualità delle sue sceneggiature e dei testi, ma anche per il suo aspetto grafico e visivo, curato da un disegnatore poco più che esordiente sulle pagine di Topolino (e la cui prima storia risale soltanto allo
scorso anno) ma il cui tratto si rivela essere davvero bello a vedersi, personale, morbido, espressivo e facile da identificare e riconoscere.
In linea generale, dai commenti che ho letto sui numeri del Topo dove sono stati pubblicati i vari episodi della serie finora usciti, ho visto che questo ciclo di storie trova diversi apprezzamenti da parte dei frequentatori del Forum.
Sarebbe interessante parlarne e confrontarsi qui, all'interno di questa discussione che ho aperto proprio a questo proposito.