Pirandello sarebbe fiero di Marco Nucci.
Ma nel vedere riferimenti e rafforzamenti della continuity, non ce li avete anche voi i peli che fanno la standing ovation? Io sì.
Riferimenti alla Ballata, alla Solitudine e alle altre storie della serie. Per me questa, completando il podio formato da Buona Fortuna, Qua e Vent'anni dopo, si piazza al primo posto tra le storie di Area 15. Mi è uscita la lacrimuccia sul finale.
Da sola vale l'acquisto del 3468, per me.
Tra l'altro Pirandello è stato citato, con mio sommo piacere, nell'articolo introduttivo della storia ad opera di Barbara Garufi.
Ed effettivamente il parallelismo tra i sei personaggi in cerca d'autore di pirandelliana memoria calza in modo appropriato con i sei giovani attori dell'Area 15 che però il loro autore lo hanno già trovato e che risponde al nome di
Christopher ("Chris") Black.
Vogliamo mettercela un'altra citazione che mi ha sorpreso perché non me l'aspettavo e che è stata molto piacevole da leggere, questa volta inserita
nella storia?
Occupa una sola vignetta ma mi ha fatto tantissimo piacere ritrovarmela citata su una storia di Topolino dedicata al teatro: il
Natale in Casa Anatrello, chiara parodia del "Natale in Casa Cupiello" opera del talento dello straordinario Eduardo De Filippo.
Un autore che nella dimensione teatrale, tanto nella scrittura quanto nell'interpretazione (una delle tre, fondamentali, "I" nominate nel corso della storia per la buona riuscita di una performance dal vivo) riusciva a portare semplicemente la
VITA sul palco e questo lo sanno fare solo i migliori, i Maestri con la M maiuscola.
Divagazioni a parte, che posso dire di questa storia?
Non la considero la mia preferita del ciclo di Area 15 ma questa "
Sipario" è stata davvero una lettura bella ed intensa.
Le buone aspettative che nutrivo nei confronti di questa avventura dal taglio spiccatamente teatrale prima ancora di addentrarmi nella lettura della storia sono state ampiamente confermate ma ciò non mi sorprende.
Ho avuto modo di conoscere l'approccio di Marco Nucci alla narrativa del Fumetto con le storie che ha scritto per Disney sin dal suo esordio nel Natale 2019 e so quanto lo sceneggiatore emiliano sia bravo a dare un'anima a ciò che racconta.
Lo stile di Nucci non è "arioso", nel senso che predilige un approccio asciutto ed essenziale alla storia che vuole raccontare.
Non racconta né troppo né, d'altro canto, troppo poco e per questo risulta conciso nel modo giusto.
E forse proprio in questa sua brevità e scioltezza sta il coinvolgimento che molto spesso riesce a farmi provare per le sue storie.
E con questa nuova avventura dell'Area 15 ci è riuscito benissimo.
Lacrimucce non me ne sono scese ma la storia ha pulsato di appeal e di intrigo, da parte mia, per tutta la sua lunghezza.
Bella, vibrante, simpatica e riflessiva al tempo stesso questa storia.
Non di una riflessione che sbocca nel tedio bensì di alcune considerazioni che vengono lasciate in qui e là senza risultare pedanti o buttate lì tanto per fare scena ma cui Nucci, al contrario, sa dare la giusta importanza e il giusto trattamento per vedere le cose dal lato positivo della faccenda.
C'è il momento della nostalgia?
E allora ecco che a questo viene puntualmente contrapposto il tema del
riscatto, della bellezza di guardare al futuro non con paura bensì con determinazione e fiducia nei propri mezzi.
Ed è grossomodo quanto l'autore aveva dimostrato di saper raccontare - con genuinità e tatto, cosa per niente facile - anche nella precedente "
Vent'anni dopo".
Cos'altro ho apprezzato poi di questa vicenda?
Beh, tante cose.
Ho apprezzato la
coralità della storia, l'abilità cioè dello sceneggiatore di muovere tutti i personaggi dando loro il giusto spazio e con la giusta armonia...
Ho apprezzato l'idea della
progettualità con cui lo sceneggiatore sta portando avanti un suo
world-building che mi piace ritrovare nelle storie Disney quando ben calibrato e funzionale, come accade in questa nuova storia.
Ho apprezzato l'idea di mettere al
centro della storia un personaggio (Chris, nipotino di Alistair Black) che era stato solo abbozzato dallo stesso Nucci nella sua
storia di esordio, così come mi è piaciuta la ripresa di un altro personaggio (l'attore e monologhista Giorgio Squecker) apparso solo per poche pagine nella
storia che ha visto il rilancio di Newton Pitagorico ad opera dello stesso Marco Nucci...
E poi ho apprezzato tantissimo le tavole di Libero Ermetti, una gioia e una goduria per i miei occhi di appassionato assetato non solo della bellezza narrativa che una storia può portare con sè ma anche della sua bellezza grafica e visiva.
Bene, credo di avere parlato anche troppo ma quando qualcosa mi piace tanto
devo in qualche modo spiegare alcune delle ragioni (forse non le ho elencate neanche tutte) per cui questo qualcosa mi è piaciuto così tanto.
Questa settimana è successo per la storia di apertura del Topo, per la quale mi sento di fare i complimenti ai suoi autori, tanto a Marco Nucci quanto a Libero Ermetti.
Ecco, penso di aver detto veramente tutto.
E a questo punto è giusto che su questo commento cali il suo naturale ed inesorabile...
Sipario !