Ho terminato la lettura di Topolino e la Spada di Ghiaccio 1 in questa nuova uscita editoriale de Le Grandi Saghe e volevo condividere alcune riflessioni.
A pagina 50 dell'albo (siamo all'inizio del capitolo 2), in basso a destra nella grande vignetta, c'è una pietra (reperto di altre epoche?) colorato in azzurro con inciso un volto stilizzato.
Ecco a me questa volta guardandolo mi ha fatto pensare a Massimo De Vita, perché quel rettangolo posto sotto il naso mi ha ricordato i suoi baffi e quindi l'associazione è venuta naturale. Potrebbe essere una sorta di "firma" dell'autore? Voi cosa ne pensate?
A pagina 81 nella vignetta di inizio pagina, Gunni Helm saluta il suo orso Brisk, usando l'espressione "Ola', Brisk!". Mi sono accorto che invertendo i termini salta fuori
Brisk-ola, cioè il gioco di carte. Magari solo a me ha strappato un sorriso
A pagina 114 nella prima vignetta mi è saltato all'occhio la parola
beneaugurale, in quanto è chiaramente scritta con una grafia diversa da quella di tutte le altre vignette. Stessa grafia delle piccole modifiche fatte alla fine di ogni capitolo, rispetto ai testi presenti nei Topolino originali. Mi sono chiesto come mai fosse stata riscritta proprio questa parola e sono andato a controllare nelle precedenti versioni in mio possesso. In Spade, Paperi e Magie cosi come ne I Classici di Repubblica serie Oro la parola è la stessa (il tratto leggermente tremolante si nota meno essendo dei formati più piccoli rispetto a quest'ultima versione), mentre sul Topolino 1413 la parola presente è
beneagurale. In pratica hanno corretto un errore di testo, mancando una lettera U.
Infine faccio una considerazione sui colori. Ci sono pareti blu acceso o verde, nuvole gialle e dettagli colorati non adeguatamente. Certo negli anni '80 i colori erano così o anche molto peggio, però che belle che potrebbero essere queste storie con una colorazione anche solo più attenta, senza voler strafare con chissà quali toni o sfumature.
Ciao.