Recensione Le Grandi Saghe Disney 3 - Il segreto del totem decapitato 1Le pubblicazioni de
Le Grandi Saghe, annunciate ad agosto 2022, sono
giunte alla terza uscita. La protagonista di questo (e del prossimo) volume è
Il segreto del totem decapitato, la storia a puntate che si è fatta riconoscere soprattutto per l’associazione con l’
Operazione Quack, relativa alla collezione di francobolli metallici (o “tintinnanti”) allegata a
Topolino per dieci settimane.
Nel 1973, dopo il successo della serie
Storia e gloria della dinastia dei paperi (le cui prime storie sono apparse nel volume precedente) e della riproposizione della serie Disney dei francobolli sanmarinesi, venne proposta anche
una nuova iniziativa editoriale: la collezione di francobolli metallici che raffiguravano (quasi come nella serie sanmarinese) alcuni personaggi Disney di rilievo. E, dato che l’
Operazione Miliardo aveva avuto il suo successo anche e soprattutto per la presenza della storia collegata, anche in questo caso
Gentilini volle proporre una storia lunga che fosse collegata all’iniziativa di gadget che si andava allegando agli albi settimanali. Venne così creata, dalla penna di
Guido Martina, la storia a puntate
Il segreto del totem decapitato. L’editoriale iniziale di Davide Del Gusto riassume perfettamente la storia di questa iniziativa, specificando anche che il “salto” della storia nel n. 908 di
Topolino venne colmato con la proposizione del raccoglitore dei francobolli, per permettere ai collezionisti interessati di poterli gelosamente custodire.
L’iniziativa ebbe
il giusto successo commerciale, e così anche la storia a puntate fu considerata un nuovo punto di arrivo della fortunata testata che ormai aveva 24 anni di pubblicazioni alle spalle (e che coincidenza vuole che i
flashback dei vari personaggi risalgano a 25 anni prima). Come spiega anche l’editoriale successivo, si trattava comunque di
una storia che risentiva profondamente della visione del suo autore, già famoso per altre storie a puntate in passato (su tutte, citiamo qui
L’Inferno di Topolino e
Topolino e i grilli atomici) e per essere stato il creatore di uno dei personaggi inseriti nella storia stessa, quel Paperinik che quattro anni prima apparve nell’ormai famigerata
Paperinik il diabolico vendicatore.
Non sembrava essere una storia molto dissimile da altre dell’autore piemontese, ma
Il segreto del totem decapitato risulta avere
una netta componente enigmatica, investigativa e di coinvolgimento per il lettore. Rispetto alla precedente
Storia e gloria, che si ritrovava ad essere semplicemente una serie di autoconclusive unite da un debole filo di trama orizzontale, in questa storia
il filo conduttore tra le varie storie, che pure sembrava essere pretestuoso in alcune di esse (come in
Archimede e il genio incompreso, dove il ruolo dei Bassotti appare essere solo un intermezzo senza pretese),
è più forte e caratterizza le varie puntate, basate essenzialmente sulla risoluzione di enigmi posti da Paperone e che vogliono portare tutti i personaggi a risolvere il mistero del titolo.
Una delle scene in cui Paperone racconta la sua fuga col totemIn questo primo di due volumi ci sono le prime cinque storie che compongono
Il segreto del totem decapitato, disponendo comunque di
un ottimo impianto editoriale (che si sviluppa all’inizio e alla fine del volume, senza interruzione alcuna delle storie medesime) e di una bella copertina a cura di
Alessandro Perina con i colori di
Mario Perrotta. Del totem, però, si ha notizia effettiva solo leggendo la storia. Chi non l’avesse ancora letta forse si troverà un attimo disorientato dal titolo, che non si associa a nessuna immagine, ma chiaramente rimane il punto nodale attorno al quale si sviluppano le vicende.
La saga qui riproposta assume comunque i contorni di un “must”, una storia da leggere e da poter apprezzare fino in fondo, data anche la sua importanza per
Topolino. Anche l’impianto editoriale (che andrà completandosi nel numero seguente) avrà senz’altro il suo peso, nel far conoscere e comprendere l’importanza di certe storie, al di là delle differenti concezioni e visioni del passato.
Alcune curiosità circa la storia:
Come spiegato nell’editoriale di apertura, la storia accompagnò l’uscita dei francobolli metallici. Disegnati da Marco Rota, questi raffiguravano i vari personaggi della storia, attribuendo ad ognuno di essi un valore in
quack (i cui più alti valori erano ovviamente rappresentati da Paperino e Topolino).
Il segreto del totem decapitato fu l’ultima grande saga della gestione Gentilini. Si dovrà attendere il 1982 e l’uscita di
Paperino e il Vento del Sud per avere una nuova storia a puntate lunga.Paperinik è il personaggio novità di questa saga, finora mai utilizzato in simili storie. Tuttavia, si dovrà attendere il 1990 per averlo nuovamente partecipe in una saga o storia a puntate lunga, ovvero
Alla ricerca della pietra zodiacale.Vi è anche una curiosità geografica: in
Paperinik e il segreto del totem decapitato (la seconda storia di questo volume), lo stesso diabolico vendicatore menziona la città di Gold-Town, ma specifica che questa si trova in
California, e non in
Calidornia o in
Calisota, dove solitamente sono ambientate le storie di
Topolino.
L’ambientazione del Totem decapitato è nel mondo reale Come accennato nel secondo editoriale, in una delle scene di
Nonna Papera e la torta rivelatrice, Paperone chiama Nonna Papera “sorella” e specifica che, pur non essendosi mai visti, egli sapesse che ella abitava da quelle parti. Ciò sembrerebbe in linea con la visione martiniana delle parentele dei Paperi, seguita da parte della “scuola italiana” fino all’avvento della
Saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa, in cui Elvira Coot e Paperone diventano ufficialmente “consuoceri” definendo una volta per tutte un
canon da cui non ci si è più discostati.
Il segreto del totem decapitato è una storia che possiamo definire corale, ovvero presenta molti personaggi degli universi di Paperi e Topi. A partire da
L’Inferno di Topolino (e arrivando per il momento a
Minaccia dallo spazio, recentemente pubblicata su
Topolino), questi espedienti narrativi permetteranno di vedere più spesso una coesione tra i due universi, evitando che vi sia una netta distinzione tra i due.
Voto del recensore:
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