Grande ritorno per Alessandro Pastrovicchio, grande prova in questa prima parte di parodia cinematografica per Bruno Enna: voto sospeso, ma promette benissmo e ne ridiscuteremo alla fine, spero positivamente.
Complimenti che, pur rinviando ancora il voto, non mi sento per ora di fare alla scacchistica, che sembra un "Die hard - Duri a morire" dei poveri, anche se ben disegnata. Non c'è nulla di sbagliato, per ora, intendiamoci, ma ribadisco che mi aspetto una soluzione puntuale e precisa di TUTTO, non lasciando in sospeso dei punti: se così sarà, potrà essere una grande storia.
Nulla di nuovo per la semistraniera, che per essere tale si lascia leggere ed è ottima cosa.
Facciniana che... mah, non è riuscita ad entusiasmarmi. Da un lato forse mi aspettavo gag in una storia non fatta per avercele, e dall'altro l'aura di vera tensione che si voleva creare non c'è in fondo mai stata... Mah e rimah.
Ottima la sistiana finale, un po' penalizzata da disegni che, senza offesa per nessuno, sfigurano rispetto a quelli delle storie precedenti: Mangiatordi ha un gran potenziale, ma secondo me ha ancora bisogno di molta freccerizzazione, soprattutto nei becchi dei paperi, del tutto anonimi anziché espressivi. Non so, c'è sempre qualcosa nel suo tratto che non mi convince... troppo anonimo, troppo standard, troppo "piatto" per uno che potrebbe dare sicuramente molto di più. Bella la trama, che prova a spiegare uno dei più grandi misteri dell'umanità. In realtà, non risolve il mistero, nel senso che non ti dice perché le monete abbiano un tasso di cambio variabile tra loro, ma, dando per scontato questo presupposto, ben spiega come ci si possa giocare e speculare sopra, seppur con gli eccessi paperoniani che da soli bastano a cambiare l'economia di una micronazione. Comunque promossa.
Topo in fondo bello grazie a Sisti e a Enna: se sarà epocale per via della prima storia, è cosa che sapremo la prossima settimana.