Riguardo alle obiezioni di Photomas: sì, in PKNA e in PK2 le tecnobubbole integravano e spiegavano elementi delle storie appena lette. Ma ormai le tecnobubbole, le rubriche "scientifico/tecnologiche" non ci sono più da tempo, ed è da tempo ormai, dalla PKNE per intenderci, che tante cose dobbiamo supporre e per tante cose dobbiamo, da soli, cercare spiegazioni che non ci vengono date, e per tante cose dobbiamo immaginare delle situazioni "dietro le quinte" o "a luci spente". Fino ad un certo punto, all'inizio della PKNE, il Botta e risposta con gli autori, ospitato sulla Tana del Sollazzo, ha supplito a questa mancanza e, se ci pensiamo, alcune specificazioni ed alcuni chiarimenti su P&P, GADT, IRN, CDUR e il MDM li abbiamo tratti da questa fonte, non dalla semplice lettura delle storie. Ora manca anche questo. Il che rimanda ad un'altra questione che, secondo me, è il punto cruciale della questione: il poco spazio a disposizione di Sisti per lo sviluppo delle trame sta portando come risultato delle storie dal respiro corto; non può dirsi infatti che le idee manchino, o che manchino gli spunti originali: Sisti ci ha offerto un nuovo nemico, la Regina del ragno d'oro, e meno male perchè gli Evroniani sono stati sfruttati ed utilizzati in tutte le salse, ha immesso nell'universo paperopolese una figura enigmatica ed affascinante come Dunja Voyda, ha ripreso i fili degli En'tomek lasciati in sospeso, e si avvia, sembra, a risolvere la sorte degli Xerbiani, ma tutto ciò non ha uno sviluppo adeguato anzi, sembra che detto sviluppo sia mortificato dall'attuale format di 44 pagine.
Detto questo, io ho un'altra idea circa i dubbi avanzati da Photomas sul suo post di ieri pomeriggio: può ben essere che la DT fosse inizialmente dotata di strumentazione idonea solo ad utilizzare i flussi energetici ergogeoradiali e non a controllarli, ma la DT è stata ricostruita, rimaneggiata e ristrutturata dopo la sua trasmigrazione nella pentadimensione ed il suo ritorno nella nostra realtà, ed è altamente probabile che il Custode prima ed Uno poi abbiano inserito nuove e più sofisticate apparecchiature per il controllo di questi flussi, di cui Paperinik è perfettamente a conoscenza. Secondo me, nella storia di oggi, Paperinik non ha creato un'onda contraria a quella della Regina ma, disattivando le difese della DT, ha liberato i flussi di energia ergogeoradiali mettendoli così apposta nelle mani della Regina che, già carica dell'energia irradiata dalla miniera di luce, non è stata in grado di gestire l'assommarsi di potenza a sua disposizione. Così opinando anzi, risulta valorizzata la figura di Paperinik: il bello delle storie pikappiche infatti è che il nostro eroe, pur ritrovandosi spesso ad interagire con personaggi più dotati, per vari versi ed in vari ambiti, di lui (Uno, Everett, Lyla, Xadhoom, il Razziatore), sia però quello che risolve le situazioni grazie alla sua intraprendenza, alla sua intuizione ed alla sua semplicità, e questo è quello che succede nella nuova storia: né Uno né Xadhoom intuiscono il modo migliore di risolvere il problema, è Paperinik a capire che la cosa migliore da fare è quella di sovraccaricare la Signora di energia, e lo capisce con una semplice constatazione "non abbiamo niente da perdere": secondo me in questa frase di Paperinik c'è tutto il suo essere un eroe, un semplice piccolo papero, eroe in quanto semplice piccolo papero.
Riguardo alla parificazione a Prima dell'alba: andiamo, Photomas! Mi dispiace perché sei un' autorità in materia di PK, ma non condivido la tua idea: questa storia alla pari di Prima dell'alba! Ma dai! Certo, tu la vedi così, ed è legittimo...ma io non riesco a considerare le due storie sullo stesso piano.