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Il fumetto Disney sta diventando classista?

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MatteZena
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    Il fumetto Disney sta diventando classista?
    Sabato 12 Ago 2023, 12:02:16
    Buongiorno a tutti, apro questo topic per iniziare un dibattito su un tema che mi fa pensare da un po'. Lo sappiamo, i prezzi delle riviste Disney sono aumentati tutti in questi ultimi tempi, e sono destinati ad aumentare, tuttavia non mi riferisco a quelli, dato che sono portati, sappiamo, dall'aumento del prezzo della carta e comunque dalla crisi che Topolino passa da anni (anche se forse sembrava starne uscendo).

    Mi riferisco, invece, alle recenti "Politiche" (non so se volute da Bertani, da Lupoi, da Meregari o da chi per loro) di proporre edizioni, raccolte, special, a prezzi che raggiungono cifre ragguardevoli (l'inferno, la spada di ghiaccio, ora la special su Don Rosa e l'omnibus su PK, tutti e 80 euro).

    Intanto, sinceramente, trovo folle una cosa del genere di per sè, essendo Topolino probabilmente la cosa italiana nazional-popolare per eccellenza, e quindi propormi delle edizioni ad esso legate di extra lusso e fortemente "elitarie" lo trovo completamente opposto allo spirito che dovrebbe essere dietro al fumetto Disney.

    Inoltre quando faccio notare questa cosa, mi viene risposto che "l'inferno e la spada di ghiaccio vennero proposti in versioni più economiche" e "di PK ci sono altre edizioni": Tuttavia è proprio questo che considero classista: non solo vabbè i bambini e i lettori occasionali, ma immagino neanche molti collezionisti possono permettersi queste edizioni a 80 euro, e già qui viene meno il banale ma sempreverde slogan "Topolino è per tutti", perchè stai minando alla possibilità di ciascun collezionista di poter scegliere di prendersi un tuo prodotto, essendo questo fuori dalla portata economica per moltissimi. Inoltre l'idea stessa di "edizione da poveri" (che mi dicono essere sguarnite e di qualità minore) e "edizione da ricchi" la trovo assurda e, appunto, fortemente classista.

    Non so cosa ne pensiate voi, dite la vostra

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      Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
      Risposta #1: Sabato 12 Ago 2023, 12:27:35
      non condivido una sola parola di quanto scritto.
      Esiste il Topolino libretto ogni settimana in edicola, se il problema è il costo ci si può abbonare a 80 euro circa (senza gadget). Al bambino che vuole leggere le storie può bastare.
      Al collezionista che per definizione appartiene a un altro segmento di mercato Panini si rivolge per i prodotti più costosi, appunto per sfruttare questo segmento, sapendo che in termini di quantità venderà molto meno. Se il prezzo è troppo alto, basta non comprare, anch'io vorrei un quadro di Van Gogh!

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      MatteZena
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        Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
        Risposta #2: Sabato 12 Ago 2023, 12:32:20
        non condivido una sola parola di quanto scritto.
        Esiste il Topolino libretto ogni settimana in edicola, se il problema è il costo ci si può abbonare a 80 euro circa (senza gadget). Al bambino che vuole leggere le storie può bastare.
        Al collezionista che per definizione appartiene a un altro segmento di mercato Panini si rivolge per i prodotti più costosi, appunto per sfruttare questo segmento, sapendo che in termini di quantità venderà molto meno. Se il prezzo è troppo alto, basta non comprare, anch'io vorrei un quadro di Van Gogh!

        Il problema è che non tutti i collezionisti possono permettersi di pagare 80 euro di botto. Ancora ancora un conto è investire per topolino perchè sai che pagando così tanto di botto, per tot settimane non dovrai sborsare in edicola. Ma qui è un altro discorso.
        Poi, per quanto anche topolino sia arte, non me lo puoi paragonare a un quadro di Van gogh in termini di valore e di unicità, essendo comunqu un prodotto nazional popolare che dovrebbe rivolgersi a tutti ed essere il più accessibile possibile

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        Cornelius
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          Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
          Risposta #3: Sabato 12 Ago 2023, 13:05:15
          Anche tra i collezionisti ci sono diverse fasce: quelli che 'sanno quando e dove fermarsi' e quelli che vanno 'oltre' (termine comunque relativo), dunque collezionisti parziali e totali. Ad esempio, l'arrivo dell'Omnibus di PK può produrre diverse reazioni: chi ha già PK il Mito o non lo prende in considerazione (come farò io forse perché non sono un pker) oppure, come ho letto, venderà la vecchia collana e con il ricavato inizierà ad acquistare l'Omnibus (temo solo una piccola parte, sebbene questa collana sempre essere il non plus ultra per un collezionista). Chi economicamente potrà permettersi entrambe le raccolte, le 'raccoglierà'.

          Anche tra i cartonati riguardanti la stessa storia, si va dai 10/20 euro di un Extra/Gold/Deluxe ai 50/60 (se non oltre) di uno Special Books. Dunque il lettore collezionista può scegliere di avere 'quella' storia a diversi prezzi ma sempre più curata rispetto a quella uscita sul Libretto. Anche le saghe più ristampate come Storia & Gloria o Life & Times hanno, nelle loro versioni più curate, prezzi diversi per diverse fasce di lettori.

          Ad un certo punto bisogna anche 'accontentarsi': come nelle monete non ho mai pensato di spendere 1000 o 2000 euro per un pezzo dove la quantità di oro è sicuramente superiore a quelle che costano 100 euro (il mio limite invalicabile) e non provo alcuna 'invidia' verso chi le ha (anche perché, a prima vista, sono simili se il soggetto coniato è lo stesso), così nei volumi cartonati mi spingo raramente verso cifre per me alte (tipo 50 euro) prediligendo quelli più economici ma che hanno, a parte un 'rivestimento' meno sontuoso, dei contenuti più o meno simili.

          Detto ciò, trovo giusto che la Panini presenti un ventaglio molto ampio di offerte perché credo sia importante arrivare ad ogni fascia di lettori. Sarebbe una politica classista se escludesse del tutto altre fasce ma così non è: ogni tipologia di lettore può trovare il prodotto più adatto e coerente alle sue esigenze e al suo portafogli.
          « Ultima modifica: Domenica 13 Ago 2023, 23:00:24 da Cornelius Coot »

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            Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
            Risposta #4: Sabato 12 Ago 2023, 14:40:04
            Faccio riferimento ad un altro mercato di collezionismo puro: il modellismo robotico.

            Bandai ha creato il modellino di un Sazabi praticamente perfetto che viene via alla modica cifra di... 2.000 €.

            Avete letto bene. E, sia chiaro, ha venduto tantissimo. Esaurito già in preorder.

            A fascicoli, è andato a ruba il Mazinga Z Hachette, che, seppur diluiti, costerà alla fine 1300 €. Giudicate voi, per quanto meritati siano (il modello li vale tutti, sia chiaro).

            È come se fosse sparita la fascia intermedia. O si sta sul basso totale, o si va sull'ipercostoso.

            Gli operatori del mercato al momento ne hanno preso atto: il collezionista vuole la roba costosa. Per un numero limitato, magari, ma il prodotto costoso fatto bene rende di più.

            Panini ha seguito solo il trend. Non fa per me. Ma al contempo non critico chi si sente di spendere certe cifre per pezzi limitati e simili, purché belli.

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              Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
              Risposta #5: Sabato 12 Ago 2023, 21:23:44
              Il problema è un altro le cose a basso prezzo stanno sparendo

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                Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                Risposta #6: Domenica 13 Ago 2023, 01:41:03
                Il problema è un altro le cose a basso prezzo stanno sparendo

                Verità parziale, perché abbiamo sempre Topolino, i CD, i GCD a costo basso.

                È vero che sta venendo a mancare la fascia intermedia, ma, se vi ricordate, in una live (di Fisbio?) di un paio d'anni fa, Bertani stesso diceva che un buon prodotto di fascia mediobassa come la Definitive, partito con ottime intenzioni a un costo abbordabile e ricco di materiale extra, a un certo punto divenne un bagno di sangue, incomprensibilmente del tutto.

                È come se, di recente, la fascia media sia sparita del tutto, e come se ai collezionisti interessino ai due estremi o qualche ristampa in prodotti a basso costo (oltre ai citati, pensiamo ai vari vattelapesca privi di editoriali, che Bertani diceva vendere di più delle edizioni curate), o prodotti supercostosi, apparentemente di qualità superiore, e in tiratura limitata.

                Se questo è il mercato, Panini non può che prenderne atto e adeguarsi, visto che non è un ente di beneficenza.

                Tornando al mondo del collezionismo robotico, sempre per fare un esempio che rende l'idea, se volete un chogokin oggi, di qualità buona anche senza essere eccelsa, a meno di 300 € troverete pochissimo nel nuovo.

                Bandai qualche anno fa lanciò la linea dei Chogokin Full Action, ma ne uscirono solo quattro: Combattler V, Vultus 5, Daimos e Daitarn 3, poi laserie fu interrotta per mancanza di vendite. Erano modellini non trasformabili, ma posabili in qualsiasi posizione voleste, perfetti in ogni dettaglio, con l'arsenale completo di tutte le armi del robot come visto nei cartoni. Erano dei capolavori che venivano via a 130/160 €, quindi ad un prezzo più che abbordabile per chi avesse ritenuto di prenderli.

                Furono un fiasco, mentre il Sazabi da 2000 € in tiratura limitata, il quale avrà anche avuto tonnellate di gimmick ma aveva pur sempre il prezzo di un ciclomotore, andò esaurito a brevissimo giro, e questo neanche sei mesi fa.

                Ripeto: io non me la sento di spendere per un hobby neanche i prezzi dei Chogokin FA, ma non voglio criticare chi coltiva la sua passione, ci mancherebbe.

                Però la situazione è la stessa: roba di ottimo livello ma a prezzi medi non si vende anche se è fatta bene e se magari quei soldi li vale tutti (i chogokin FA valevano ben più del loro prezzo, assolutamente: nella loro logica di posabilità estrema sono dei capolavori irraggiungibili). Una roba costosa in tiratura limitata vende di più.

                Non so veramente dirvi quale sia la ragione per cui il mercato ha deciso di seguire tale logica, proprio no.

                Ma non possiamo che prendere atto di tale dato e usarlo come parametro: e tutto sarà chiaro del perché si seguano certe linee nel presentare prodotti che devono essere venduti, se la nostra casa editrice preferita vuole sopravvivere anche nel settore Disney.







                Per farvi capire cosa sia un Bandai Chogokin FA, faccio questo esempio con quello del Vultus 5: https://youtube.com/watch?v=EYwGkHmqajc&feature=share
                « Ultima modifica: Domenica 13 Ago 2023, 01:48:26 da Photomas2 »

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                  Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                  Risposta #7: Domenica 13 Ago 2023, 15:49:05
                  Nel 1970 esce questo volume - Io topolino - un gigantesco cartonato usato come strenna natalizia, un volume speciale di pregio da regalare o regalarsi.

                  https://inducks.org/issue.php?c=it%2FBIG+++1A

                  Costo: 8mila lire. Nell'ottobre 1970 topolino costava 150lire. Significa che questo cartonatone costava come 53 topolini. Se usiamo il fumetto nazionale popolare di topolino come unità di misura, scopriamo che l'omnibus di Pk - 80euro - equivale a 22 topolini.

                  Insomma, nel 1970 Io Topolino era un volume due volte più classista rispetto all'omnibus di Pk del 2023.

                  Che ne dite?

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                    Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                    Risposta #8: Domenica 13 Ago 2023, 23:13:53
                    Secondo me il fatto che le testate di fascia media non funzionano è dovuto alla domanda bassa da parte dei lettori:
                    se una storia è recente molti l'avranno letta nel settimanale e potrebbe non bastare qualche pagina di redazionale per incentivarli all'acquisto;
                    se una storia meno recente ma è pluri-ristampata, molti la possiedono in altre versioni e chi non c'è l'ha può comunque comprarla a prezzo ridotto rispetto a quella proposta da Panini.

                    Invece delle storie inedite o poco ristampate sono più allettanti per i lettori e non a caso le testate aperte negli ultimi anni, quelle che realmente funzionano contengono queste tipi di storie: Almanacco Topolino e Papersera (chiusa per esaurimento delle storie, non per le scarse vendite).

                    Insomma, nel 1970 Io Topolino era un volume due volte più classista rispetto all'omnibus di Pk del 2023.

                    Che ne dite?
                    Oppure Topolino era più populista nel 1970 e quello attuale lo è di meno a causa dei costi maggiori di produzione e delle tirature nettamente inferiori.

                    *

                    DeltaUla-Ula1959
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                      Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                      Risposta #9: Domenica 13 Ago 2023, 23:15:46
                      Nel 1970 esce questo volume - Io topolino - un gigantesco cartonato usato come strenna natalizia, un volume speciale di pregio da regalare o regalarsi.

                      https://inducks.org/issue.php?c=it%2FBIG+++1A

                      Costo: 8mila lire. Nell'ottobre 1970 topolino costava 150lire. Significa che questo cartonatone costava come 53 topolini. Se usiamo il fumetto nazionale popolare di topolino come unità di misura, scopriamo che l'omnibus di Pk - 80euro - equivale a 22 topolini.

                      Insomma, nel 1970 Io Topolino era un volume due volte più classista rispetto all'omnibus di Pk del 2023.

                      Che ne dite?

                      Che hai ragione.

                      Questo sito ci mostra quali i prezzi di alcuni dei beni di consumo che c'erano nel 1970 :

                      https://www.cronologia.it/stipendi.htm

                      Qui, invece, hai un aggiustatore dei prezzi che tiene conto dell'inflazione :

                      https://www.inflationtool.com/euro-italy/1970-to-present-value?amount=1&year2=2023&frequency=yearly

                      Come ben si vede, l'inflazione è cresciuta al punto da far sì che 1 euro di oggi equivalga a circa 21 ( ipotetici ) euro di allora.

                      Prendiamo il costo di 1 litro di latte e adeguiamolo ai parametri moderni : ( 230/1936 ) x 21,12 = 2,51 euro.
                      E' alto ma plausibile se consideriamo che probabilmente all'epoca gli allevamenti intensivi non esistevano ancora ( cosa che sembra confermata dall'altissimo - seppur generico - prezzo della carne ). 
                      Il giornale ? ( 70/1936 ) x 21,12 = 0.76 euro.
                      E così via.

                      Ebbene, mi fido di quel che dici e accetto che Topolino costasse 150 lire, ossia 1,64 euro.

                      Benissimo, applichiamo il medesimo ragionamento all'albo da te menzionato ?
                      Costo : ( 8.000/1936 ) x 21,12 = 87 euro all'incirca. 

                      Il vero dramma, però, è che la testata regolare ha, in proporzione, più che raddoppiato il prezzo.

                      Ma del resto, pure Sergio Bonelli ebbe l'ardire di proporre una collana ( bellissima ) di volumi brevi ma di gran pregio.
                      S'intitolava Un uomo un'avventura e ciascun numero presentava una storia inedita realizzata da un grande fumettista italiano di quel periodo.
                      La collana uscì tra il 1976 ed il 1980 e se non sbaglio il prezzo era di 15.000 lire.
                      Ora, prendendo in considerazione il numero di lancio e aggiustandolo all'inflazione, abbiamo che oggi costerebbe 82 euro.
                      Certo, va detto che a differenza di Mario Gentilini Sergio Bonelli propose un prodotto del tutto inedito. 
                      « Ultima modifica: Domenica 13 Ago 2023, 23:22:33 da DeltaUla-Ula1959 »

                        Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                        Risposta #10: Lunedì 14 Ago 2023, 00:27:54
                         :oh: :oh: :oh:
                        qui qualcuno deve tornare o andare a scuola...
                        mi ricordo di un professore che si rifiutò di fare relatore di una tesi con bibliografia presa da articoli su internet!

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                        Luxor
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                          Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                          Risposta #11: Lunedì 14 Ago 2023, 10:43:19
                          Non condivido affatto questa analisi e, soprattutto, la conclusione di classismo.

                          Non parliamo di testate con storie e contenuti inediti, ma di ristampe più lussuose e che giocoforza hanno certi prezzi, il tipo di materiale pensato e proposto per fan più esigenti e collezionisti che sono disposti a spendere di più.

                          Certo, immagino che molti ci resteranno male e che avrebbero voluto comprare certe edizioni, ma se parliamo di storie in sè non si può dire nulla perchè comunque sono reperibili in altro modo e facilmente.

                          Parlando degli esempi da te proposti, Inferno e Spada di Ghiaccio ricolorate sono uscite anche in versione più economica, 27 euro non sono bruscolini, ma non sono nemmeno 80 euro, e comunque sono storie pluriristampate e su PK c'è solo l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda le edizioni.

                          Poi, ehi, alla fine non si può avere tutto dalla vita, anche a me piacerebbe una Ferrari, ma mi devo accontentare...
                          The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


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                          brigo
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                          PolliceSu   (1)
                            Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                            Risposta #12: Lunedì 14 Ago 2023, 12:38:39
                            Sempre con sta storia di volumi dal prezzo troppo alto... Se continuano a stamparne vuol dire che c'è chi li compra.

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                              Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                              Risposta #13: Lunedì 14 Ago 2023, 13:21:15
                              Se questo è il mercato, Panini non può che prenderne atto e adeguarsi, visto che non è un ente di beneficenza.
                              Ecco.

                              Alla fine, è sempre una questione di incontro tra domanda e offerta: se le edizioni lussuose permettono di vendere e di guadagnare, e invece le edizioni più "popolari" non sono (evidentemente) remunerative, le prime saranno pubblicate e le seconde no!
                              Purtroppo, sarà anche classista (brutta parola, ma è normale puntare a vendere le cose a chi può spendere per comprarsele!), ma è inevitabile...

                              Comunque, come hanno detto altri, per chi non può e/o non vuole spendere, c'è sempre Topolino, per il quale viene mantenuto il prezzo più basso possibile (e sì, in proporzione il prezzo è più alto rispetto ad "una volta"*, ma "una volta" vendeva dieci volte di più!)...


                              * il concetto di "una volta" mi dà fastidio ancora di più della parola "classista", anche perché non esiste "una" volta, ma ne esistono decine, a secondo del discorso che si fa! Comunque, visto che si è accennato agli anni '70, diciamo che mi riferivo a quel periodo...
                              Io son nomato Pippo e son poeta
                              Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                              Verso un'oscura e dolorosa meta

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                                Re:Il fumetto Disney sta diventando classista?
                                Risposta #14: Lunedì 14 Ago 2023, 16:24:02
                                Ma infatti concordo col il buon Dippy.

                                Panini è libera di proporre ciò che vuole al prezzo che vuole, per guadagnare.

                                In questo non c'è nulla di male.

                                Purtroppo il mercato ha preso, chissà perché, certe direzioni, per cui le limitate di valore sono remunerative e le intermedie no.

                                Se vogliamo che la ditta sopravviva, dato che ritiene di fare così, possiamo criticarla finché vogliamo, ma, con questo andazzo di mercato, forse è l'unico modo per avere anche il Topolino e le altre testate a basso costo.

                                 

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