Gli ultimi due capitoli dei Diari di Paperone sono inediti, pubblicati per la prima volta in Italia proprio in questo volumetto cartonato all'interno dello Scrigno. Tutti i precedenti Diari qui riuniti (del Klondike, di Paperopoli, di Paperone stesso) sono stati pubblicati nell'Almanacco Topolino e dunque penso che anche gli ultimi due capitoli, dopo questo esordio 'particolare', troveranno spazio in quell'albo. Magari non subito ma fra un po' (anche perché sono motivo di acquisto del contenitore in legno, al di là della moneta Numero Uno e della litografia allegate).
Queste storie di Karl Khoronen sono in parte collegate alla Saga di Don Rosa, seguendo cronologicamente gli eventi di quella serie e inserendo in qualche 'buco' temporale lasciato dall'autore americano nuovi avvenimenti sia nel Klondike del periodo della Corsa all'Oro che in diversi paesi, alcuni dei quali mai toccati prima e antecedenti la famosa Corsa (collocati dunque alla fine del'800, con un Paperone ancora giovanissimo). Le sfide metropolitane con nuovi avversari in una Paperopoli in piena espansione sono invece di inizio '900.
Una Duckburg 'maltrattata'Proprio riguardo questo periodo alcuni interrogativi che avevo fin dai tempi della Saga sono tornati con il primo episodio dei Diari di Paperopoli. Che all'arrivo di Paperone in Calisota nel 1902 per vedere il terreno acquistato precedentemente da Clinton Coot (dove farà erigere il suo Deposito) ci siano ancora poche abitazioni, tanto da fargli dire "Ecco Paperopoli! Quattro case in croce! Bah!", mi è sempre sembrato molto strano. Quasi una critica a Cornelius Coot che avrebbe fatto poco o nulla per la sua città a più di 80 anni dalla fondazione. Considero questa visualizzazione fatta da Don Rosa stranamente 'anti storica' per un autore preciso come lui.
In genere le città della West Coast hanno avuto due grandi periodi di espansione corrispondenti a due Corse all'Oro:
quella in California del 1848 e quella nel Klondike mezzo secolo dopo. Dunque Paperopoli agli inizi del '900 (a più di 80 anni dalla sua fondazione) doveva già essere una città piuttosto sviluppata invece che un piccolo borgo, come si vede in uno degli ultimi capitoli della Saga donrosiana (prima foto allegata). Che poi Khoronen faccia esplodere questa espansione nell'arco di un solo anno (dal 1902 al 1903, quando nel primo capitolo dei Diari di Paperopoli lo zione torna in città) mi pare ancora più strano, come pare anche a Paperone (seconda foto allegata)
_____________________________________________________________________________________Nella Saga Paperone arriva in Calisota nel 1902, rade al suolo quel che resta del Forte Paperopoli (occupato dalle GM dell'epoca) per costruirvi subito il Deposito per contenere il denaro e le ricchezze guadagnate fino a quel momento (la maggior parte delle quali provenienti dal Klondike da poco lasciato). Poi, non pago di vedere un Money Bin tanto grande quanto 'quasi vuoto', inizia una serie di viaggi intorno al mondo fino a quando non decide di tornare a Paperopoli dove, nel frattempo, le sorelle Ortensia e Matilda, Quackmore e Miss Paperett (senior) hanno fatto da custodi e da ragionieri su un capitale monetario sempre in aumento.
Capitale che avrebbe contribuito a far arricchire e ingrandire anche la città (quando Paperone torna nel 1930 ci sono diverse industrie e fabbriche con il suo nome) e questo proverebbe un collegamento anche 'a distanza' (magari con qualche puntata sporadica in loco) fra il papero viaggiatore e i suoi parenti e le autorità cittadine nel corso di quel quarto di secolo in cui Paperopoli si sarebbe espansa in maniera tanto inesorabile quanto veloce, sempre in relazione a quel periodo trascorso.
_____________________________________________________________________________________Invece Khoronen fa 'esplodere' la città in un solo anno (1902-1903) e questa cosa, come la precedente, non mi torna. Anche perché se per Don Rosa Paperone ha contribuito notevolmente alla trasformazione radicale di quel borgo, per l'autore finlandese Paperopoli diventa una metropoli grazie ad altri magnati, senza che lo zione abbia contribuito alla sua repentina trasformazione, contribuendo alla sua successiva evoluzione dopo, quando 'il grosso' era stato già fatto.
Mi chiedo perché Don Rosa abbia visualizzato Paperopoli come un borgo di quattro case quando già doveva essere una città più grande (dopo quasi un secolo di vita e per tutte le conseguenze di ben due corse all'oro) e perché Karl Khoronen l'abbia fatta sviluppare enormemente in solo anno, quando il Don, al di là di un 'errore temporale iniziale', l'ha poi fatta ingrandire in un quarto di secolo. Mi chiedo come due grandi autori 'storici', molto attenti all'evolversi temporale e sociale dei luoghi che descrivono, abbiano potuto commettere questi errori.
Foto 1 - Paperopoli 1902 (Saga) Foto 2 - Paperopoli 1903 (Diari)