RECENSIONE SPOILEROSA
Anche se commento solo ora, ho visto Inside Out già al primo giorno di proiezione, perché lo aspettavo spasmodicamente da tipo giugno
E' evidente quindi che partivo con aspettative piuttosto altine e, quando si parte con aspettative alte, è facile restare delusi... non è stato il mio caso, però! [smiley=mm1.gif] Inside Out è, boh, geniale sotto ogni punto di vista. "Geniale" era ciò che continuavo a ripetermi nella testa durante lo svilupparsi del film. Come molti hanno già detto, la storia di per sé è molto semplice, parla infatti di una preadolescente, Riley, che si ritrova improvvisamente e piuttosto bruscamente a dover crescere, e parla di due personaggi, Gioia e Tristezza, che intraprendono un classico road movie per giungere alla loro meta. Solo che Gioia e Tristezza sono due delle cinque importantissime emozioni che vivono nella mente di Riley, e la loro provvisoria scomparsa dal centro di controllo delle emozioni provocherà seri cambiamenti nella mente della piccola.
Insomma, la cosa che colpisce di Inside Out non è tanto la trama, quanto piuttosto il fatto che sia un film che, in qualche modo, racconta la storia di ognuno di noi. Racconta l'adolescenza, con tutte le sue difficoltà, racconta la crescita. E' facile immedesimarsi in Riley, nel suo dolore, e nelle sue emozioni contrastanti, guardando il film io mi sono sentita capita, mi sono ritrovata a dire "è vero, è proprio così che funziona". E qui arriva l'altra chicca del film. E' chiaro che la mente di Riley non è assolutamente rappresentata in modo realistico, ma tutte le dinamiche e i vari processi mentali sono rappresentati in modo molto divertente ed efficace, personalizzandoli. La cosa più bella del film, infatti, è stata per me vedere come gli animatori avevano costruito la psiche umana. E la resa è semplicemente irresistibile e, appunto, geniale: le isole della personalità, le cinque emozioni, il modo in cui si formano i ricordi e in cui vengono ordinati negli scaffali e, periodicamente, smaltiti nella discarica delle idee dagli "addetti alle pulizie", il processo di formazione dei sogni, il treno dei pensieri, l'inconscio, e chi più ne ha più ne metta... tutto reso con una semplicità, una fantasia ed un colore meravigliosi... è un film difficile da spiegare a parole, per assaporarlo e capirlo davvero bisogna vederlo! (anche perché merita, è una vera gioia per gli occhi!)
Nessuna delle trovate utilizzate per far proseguire il viaggio di Gioia e Tristezza è, a parer mio, inutile, perché anche se non strettamente necessarie allo sviluppo della trama, sono essenziali per definire quello che è il complesso e vasto mondo della mente (il tunnel dell'astratto, per esempio, è abbastanza fine a se stesso, ma trovo che sia uno dei momenti più godibili e assurdi del film).
Per finire, oltre al mondo in sé della psiche, altri aspetti molto belli sono il messaggio che il film trasmette e assistere alla maturazione e all'evoluzione di Riley. Inside Out ti spiega come a volte sia necessario demolire, lasciarsi alle spalle un determinato modo di essere (l'infanzia, in questo caso), perché anche se doloroso, ciò permette di creare qualcosa di nuovo, di più complesso, di più bello, di più adatto a noi; ti spiega come anche la Tristezza abbia la sua importanza, la sua utilità, e sia complementare e intrinseca alla Gioia (il fatto che Gioia abbia i capelli blu potrebbe essere un indizio); ti mostra come per un bambino un determinato vissuto sia solo felice, solo spaventoso, solo triste e così via, mentre man mano che si cresce "la console si allarga" e tutte le emozioni possono trovare spazio contemporaneamente, il che dà origine a vissuti emotivamente "misti", a ricordi che sono gialli, ma anche un po' rossi, oppure blu e verdi, e avanti così; e ti mostra, infine, come l'unica cosa che alla fine conta davvero è la famiglia: gli amici ti possono abbandonare, ma la famiglia resterà sempre un punto sicuro, una roccaforte in cui rifugiarsi quando si ha paura, un riferimento a cui guardare quando ci si sente persi, un amorevole conforto quando ci si sente tristi... insomma, continuerò a ripeterlo: semplice, ma geniale. Uno dei film più intensi, teneri, surreali e originali che io abbia mai visto... lo consiglio a tutti!
Altro discorso invece per Lava. Brutto, ma proprio brutto. A parte il fatto che, non mi stancherò mai di ripeterlo, la Disney o la Pixar che sia, dovrebbe mettere un avviso del tipo "Ehi, questo è un corto di pochi minuti che precede il tal film" nel momento in cui parte il cortometraggio, perché OGNI VOLTA in sala c'è gente che si preoccupa e crede di aver sbagliato film [smiley=sm.gif], ma comunque come corto proprio non funziona. Sarà per la canzone moscia e neniosa di sottofondo, sarà per l'evidente "sfiga" del vulcano maschio, ma più che commuovermi la storia mi produceva ilarità
E in più, se vogliamo, il vulcano femmina è così brutto e irrealistico da apparire quasi inquietante
Insomma, non ci siamo, un corto che non raggiunge il suo scopo, piuttosto noioso, neanche così bello da vedere, e dal finale scontato... mi dispiace per l'occasione persa
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