Semplicemente, dovrebbe esistere libertà sullo scegliere cosa vedere. L'impostazione di TS non mi piacque già quindici anni fa. Non posso cuccarmi TUTTI i film di animazione che escono sul mercato: sono costretto ad operare una cernita, e mi baso, ovviamente, sulle anteprime che mi offre Internet. Chiaro che se mi danno un altro "The thief and the cobbler" corro subito al cinema. Per me è stata dura reggere un quarto d'ora di Trilli, in quanto il simbolo dell'intrattenimento Disney (riusciva ad essere persino sexy, da disegnata!) faceva un po' pena, così ridotta. In questo periodo, sono "preso" da Alice in Wonderland, e ad ogni visione ci trovo qualcosa di interessante. Se, poi, qualcuno mi incaricasse di vedere Toy Story3 per una recensione più approfondita, lo guarderei (senza divertirmi). Se il film ha una morale, magari anche profonda ed interessante, ci si perde tutto dovendo sopportare i giocattoli di plastica recitare. L'intervista a Ken che c'è sul tubo è penosa, inguardabile. Come reggere un'oretta su questi livelli? L'occhio vuole a sua parte, ed osservare muoversi sullo schermo i vari Big Jim & co. non è certo una libidine. Almeno se hai più di quattro anni. Hai ragione quando parli di TS definendolo di target diverso rispetto a Taron. Con tutti i suoi limiti, quest'ultimo è diretto al classico pubblico Disney, ossia grandi e piccoli. Se avessero, che so, ambientato la vicenda fra gli animali abbandonati anzichè tra i balocchi sintetici di gran serie ( quanto è diverso Pooh, che è un giocattolo, ma di stoffa, con le sue cuciture, ed è "morbidoso" solo a vedersi!) la situazione sarebbe molto diversa. Siamo invasi da questa roba non biodegradabile, brutta, destinata a diventare diossina. Vogliamo farne anche degli attori?