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L._Vertighel
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PolliceSu   (1)

PolliceSu   (1)
    WDAS: crisi e rinascita
    Venerdì 10 Gen 2014, 14:50:26
    Apriamo questo nuovo 3d per non rischiare di finire in OT - per quanto interessanti - in quelli di Frozen e BH6.

    Discussione mirata ad analizzare il recente periodo di produzione degli studi Disney, che, con rinnovato entusiasmo, sta procedendo nel tirare fuori ottimi lavori che in questi ultimi anni hanno riscosso buoni se non ottimi favori da parte di critica e pubblico. Periodo che segue un decennio di vaga confusione in cui la casa non aveva le idee ben chiare sulla strada da intraprendere, e che viene risollevato dalla guida di Lasseter a capo dei WDAS.

    Invito in particolare Grrodon a dire la sua in questo 3d.

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    Mickeynic00
    Cugino di Alf
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      Re: WDAS: crisi e rinascita
      Risposta #1: Venerdì 10 Gen 2014, 15:06:55
      A me il 3D piace, però fatico a considerarli "classici".
      Ralph Spaccatutto non era nulla senza la CGI, mentre Rapunzel poteva benissimo essere in 2D. Vabbe e sempre un capolavoro
      Vieni a seguirci, se ce la fai
      Su vieni con noi, nell'House of Mouse

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      L._Vertighel
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        Re: WDAS: crisi e rinascita
        Risposta #2: Venerdì 10 Gen 2014, 15:23:16
        La diatriba fra sostenitori del 2D e della CGI probabilmente andrà avanti per anni finché la tecnica non verrà considerata un'abitudine anche nei WDAS. In realtà, è anche da vedere come evolverà con la tecnologia mista utilizzata in Paperman.

        Nemmeno io Ralph lo riesco a immaginare in 2D, ma anche Rapunzel fatico ormai a immaginarla diversamente. Di concept 2D di lei, o di Anna e Elsa, in rete se ne trovano parecchi, e non uno in cui io le trovi belle come nelle loro versioni CGI. Credo che poi i capelli di Rapunzel sarebbero stati difficili da rendere in 2D.
        Per non parlare poi delle ambientazioni: ci sono certi sfondi in Rapunzel o in Frozen (la torre con la cascata sullo sfondo in mezzo alla foresta, l'inquadratura dell'erba con il ruscello affianco, il fiordo ghiacciato e la pineta innevata) che tolgono veramente il respiro da tanto sono impressionanti!

        Però non deviamo troppo il 3d, che in questo tranello è facile caderci! :P

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        Duck Fener
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          Re: WDAS: crisi e rinascita
          Risposta #3: Venerdì 10 Gen 2014, 15:35:09
          Rapunzel è un personaggio che in computer grafica ci guadagna nettamente, e non ho paura di dirlo! Nei vari schizzi e disegni a mano assomiglia parecchio ad Ariel senza spiccare particolarmente, la versione definitiva è qualcosa invece di assolutamente nuovo e più bello, un altro personaggio in pratica! (Si è notato che la amo?)

          E' incredibile pensare comunque come i forse più bei personaggi femminili di sempre della Disney, a livello puramente grafico, siano in CG, la tecnica che tutti criticano quando la si associa ai WDAS. E sono d'accordo anche io che è questione di abitudine (per dire, da quando ho avuto Rapunzel e Frozen delle tecniche me ne frega poco, se questi sono i risultati), ma qualche altro film in animazione tradizione può essere un così grosso rischio? Anche solo per testare un po' il terreno.

          P.S.: Vertighel, il titolo per il thread è identico a quello che avevo pensato io!
          « Ultima modifica: Venerdì 10 Gen 2014, 15:35:57 da Duck_Fener »

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          Mickeynic00
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          PolliceSu
            Re: WDAS: crisi e rinascita
            Risposta #4: Venerdì 10 Gen 2014, 15:36:24
            Sui capelli di Rapunzel hai ragione. Beccati 'sta polliciata.
            Vieni a seguirci, se ce la fai
            Su vieni con noi, nell'House of Mouse

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              Re: WDAS: crisi e rinascita
              Risposta #5: Venerdì 10 Gen 2014, 15:48:15
              (Si è notato che la amo?)
              Non sei il solo.

              E' incredibile pensare comunque come i forse più bei personaggi femminili di sempre della Disney, a livello puramente grafico, siano in CG, la tecnica che tutti criticano quando la si associa ai WDAS.
              Quoto assolutamente. Tolta forse Ariel, che era comunque molto ragazzina, data anche l'età, nessun personaggio femminile Disney uscito finora possiede la carica sensuale di Elsa.

              P.S.: Vertighel, il titolo per il thread è identico a quello che avevo pensato io!
              LOL!

              ...ma qualche altro film in animazione tradizione può essere un così grosso rischio? Anche solo per testare un po' il terreno.
              Dato il non esaltante risultato al box office della Ranocchia e il tonfo totale di Pooh (ma quello è per motivi diversi), uniti al botto assoluto di Rapunzel e Frozen e a quello un po' meno assoluto ma comunque consistente di Ralph, credo che per un po' alla Disney se ne staranno tranquilli sul 3D - d'altronde Get a Horse! è anche abbastanza indicativo. È anche vero che la Ranocchia veniva dopo un periodo disastroso in termini di pubblico e anche di critica, aspettarsi un exploit non sarebbe forse stato realistico. È stata però fondamentale per preparare il terreno a Rapunzel. Chissà che in questi anni di rinnovato fermento un film in 2D, ben fatto, non possa fare altrettanti bei risultati.

              In ogni a caso a me poco importa della tecnica, mi basta che continuino sull'ottima strada intrapresa, che personalmente non mi fa quasi rimpiangere gli anni '90.
              « Ultima modifica: Venerdì 10 Gen 2014, 15:55:24 da L._Vertighel »

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              Brigitta MacBridge
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                Re: WDAS: crisi e rinascita
                Risposta #6: Venerdì 10 Gen 2014, 16:06:14
                Discussione mirata ad analizzare il recente periodo di produzione degli studi Disney, che, con rinnovato entusiasmo, sta procedendo nel tirare fuori ottimi lavori che in questi ultimi anni hanno riscosso buoni se non ottimi favori da parte di critica e pubblico. Periodo che segue un decennio di vaga confusione in cui la casa non aveva le idee ben chiare sulla strada da intraprendere, e che viene risollevato dalla guida di Lasseter a capo dei WDAS.

                Me la concedete una osservazione mezza polemica e mezza ironica (più ironica che polemica, però)?

                È da quando avevo 16 anni che sento fare questo discorso. Sempre, il periodo cessato era un periodo di crisi e quello corrente quello della rinascita. Salvo, cinque anni dopo, dichiarare che si era appena usciti da un decennio di crisi ed era iniziata la rinascita. Salvo, cinque anni dopo... [continua]
                I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

                "You must be the change you want to see in the world" -- Gandhi

                  Re: WDAS: crisi e rinascita
                  Risposta #7: Venerdì 10 Gen 2014, 16:47:51
                  E in effetti non è sbagliato, visto che la storia dei WDAS è composta da periodi altalenanti ed ha attraversato diversi periodi di crisi così come altrettanti periodi di rinascita.

                  Tutti o quasi sono concordi nel definire il primo periodo "nero" quello della guerra caratterizzato dai Classici ad episodi (e non riesco a dargli torto, è l'unico periodo Disney a cui fatico tremendamente ad avvicinarmi insieme agli ultimi anni 2000), che viene seguito dalla ritrovato splendore con l'uscita di Cenerentola e di film che hanno fatto la storia. Tutto questo fino alla morte di Walt. Infatti, il ventennio 70-80 è sempre ricordato come agrodolce, dove se i 70 sono composti da luci ed ombre, gli 80 sono considerati da moltissimi come una seconda depressione. Sfido poi chiunque a non considerare aurea la rinascita degli anni '90 incominciata con La Sirenetta (con tanto di denominazione più o meno ufficiale di Rinascimento Disney), e il successivo nuovo crollo del primo decennio dei 2000, che segna il nuovo periodo di crisi dovuto anche e soprattutto al moltiplicarsi della concorrenza. Periodo che grossomodo si è abbastanza concordi nel definire superato dal 2009/2010.

                  Com'è chiaro, non è la prima volta che un discorso simile debba venir affrontato, e da molto tempo, come dici tu. La Storia è chiaramente ciclica. Trovo normale che, in particolare nel lungo periodo altalenante 70-80, si sia intravista numerose volte la definitiva luce in fondo al tunnel tanto da far gridare di felicità. È poi più che probabile che questa attuale sezione storica finisca per far ripiombare gli studi in un nuovo periodo incerto, chissà. Quello che è ignoto è quando succederà.

                  Poi, questa è più o meno l'idea che mi sono fatto, non pretendo che sia condivisa da tutti.

                  *

                  Grrodon
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                    Re: WDAS: crisi e rinascita
                    Risposta #8: Venerdì 10 Gen 2014, 17:05:04
                    I periodi neri dei WDAS sono Storia, non opinioni.

                    Che poi sia mia opinione che neanche durante il peggior calo si sia mai toccato davvero il fondo, è un altro discorso.

                    Ma che gli anni 80 e gli anni 2000 rappresentino due spauracchi nella storia degli studios, nessuno l'ha mai messo in dubbio.

                    *

                    PiraTiz
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                      Re: WDAS: crisi e rinascita
                      Risposta #9: Venerdì 10 Gen 2014, 17:06:45
                      Perché non fare un po' di nomi? Quali sono i film "peggiori" tra i classici, secondo voi? Se si parla di periodo di crisi, ovviamente si parla di film non proprio belli... facciamo un po' di nomi e cerchiamo di capirne i motivi.
                      Dal canto mio posso fare solo un nome: Mucche alla riscossa. Se penso a un film simbolo della decadenza degli anni passati, questo è il primo che mi viene in mente.
                      Ranocchiate, il webcomic ranocchioso: http://www.shockdom.com/webcomics/ranocchiate/

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                        Re: WDAS: crisi e rinascita
                        Risposta #10: Venerdì 10 Gen 2014, 17:21:10
                        Sono questioni molto relative e soggette ai gusti. Chicken Little e Taron furono due film prodotti nel pieno del trambusto e si vede, ma è solo un esempio. Ce ne sono altri di assai poco amati.

                        Mucche è un film innocuo e ben fatto, che riprende un po' lo stile dei film xerox anni 60, e come tale è un esercizio di stile gradevole, ma chiaramente non era certo ciò che in quel momento serviva per lanciare il giusto segnale.

                        Non è per forza la qualità a mancare nei film della crisi, anzi spesso si trovano dei gioielli sottovalutatissimi. A volte si tratta di poco successo di pubblico, poco successo di critica, di incertezza da parte degli stessi studios su cosa proporre nell'effettivo al pubblico. I WDAS hanno 90 anni, e quindi per forza di cose hanno attraversato fasi differenti, decennio dopo decennio.

                        Le fasi che tendono a ripetersi ciclicamente di solito sono: i WDAS trovano una formula efficacissima che viene incontro alle sensibilità del nuovo pubblico, poi la formula diventa "manierismo" e il pubblico se ne stanca presto e calano gli incassi, allora si entra nella fase acuta, in cui gli studios sperimentano cose differentissime in modo schizofrenico, nella speranza di imbroccarne una. Per un po' non ce la fanno, poi qualcuno trova la giusta via e si ottengono i primi buoni risultati. Questo attira una nuova generazione di artisti sempre più bravi che innescano un climax qualitativo che porta gli studios in vetta...e poi si ricomincia daccapo.

                        « Ultima modifica: Venerdì 10 Gen 2014, 17:23:10 da Grrodon »

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                          Re: WDAS: crisi e rinascita
                          Risposta #11: Venerdì 10 Gen 2014, 17:21:32
                          Uno dei simboli della decadenza è Taron e la pentola magica. L'ho rivisto proprio qualche giorno fa e... mamma mia. Lo ricordavo molto carino, l'ho trovato per certi aspetti davvero terribile, pur se comunque nel complesso godibile e interessante data anche l'originalità (concordo con Grrodon, il fondo, almeno per quel che ho visto, non si è mai toccato). È raffazzonato, sembra messo insieme con la colla, situazioni che accadono quasi senza logica e senza spiegazioni, dialoghi agghiaccianti, personaggi piatti e che interagiscono poco e male fra loro. Poi c'è quest'aura opprimente per tutto il film che se per alcuni aspetti può piacere, e molto, per il resto dopo un po' si fa davvero pesante.
                          Non mi meraviglia che alcuni lo ritengano il peggiore, o fra i peggiori, Classici.

                          *

                          PiraTiz
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                            Re: WDAS: crisi e rinascita
                            Risposta #12: Venerdì 10 Gen 2014, 17:29:32
                            Sono questioni molto relative e soggette ai gusti. Chicken Little e Taron furono due film prodotti nel pieno del trambusto e si vede, ma è solo un esempio. Ce ne sono altri di assai poco amati.

                            Mucche è un film innocuo e ben fatto, che riprende un po' lo stile dei film xerox anni 60, e come tale è un esercizio di stile gradevole, ma chiaramente non era certo ciò che in quel momento serviva per lanciare il giusto segnale.

                            Non è per forza la qualità a mancare nei film della crisi, anzi spesso si trovano dei gioielli sottovalutatissimi. A volte si tratta di poco successo di pubblico, poco successo di critica, di incertezza da parte degli stessi studios su cosa proporre nell'effettivo al pubblico. I WDAS hanno 90 anni, e quindi per forza di cose hanno attraversato fasi differenti, decennio dopo decennio.

                            Le fasi che tendono a ripetersi ciclicamente di solito sono: i WDAS trovano una formula efficacissima che viene incontro alle sensibilità del nuovo pubblico, poi la formula diventa "manierismo" e il pubblico se ne stanca presto e calano gli incassi, allora si entra nella fase acuta, in cui gli studios sperimentano cose differentissime in modo schizofrenico, nella speranza di imbroccarne una. Per un po' non ce la fanno, poi qualcuno trova la giusta via e si ottengono i primi buoni risultati. Questo attira una nuova generazione di artisti sempre più bravi che innescano un climax qualitativo che porta gli studios in vetta...e poi si ricomincia daccapo.

                             
                            Ovvio che magari il fondo non si sia mai toccato, però se c'è insuccesso, ci sono anche dei prodotti non all'altezza! E altrettanto ovviamente non è che nei periodi di crisi ci siano sempre e solo brutti film, penso ad esempio a Lilo & Stitch o Le follie dell'imperatore o I Robinson, che non mi sono affatto dispiaciuti...però se di crisi si parla, ci sono effettivamente dei prodotti a cui questa crisi si può imputare, almeno parzialmente!
                            Ranocchiate, il webcomic ranocchioso: http://www.shockdom.com/webcomics/ranocchiate/

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                              Re: WDAS: crisi e rinascita
                              Risposta #13: Venerdì 10 Gen 2014, 17:35:43
                              No, non ce ne sono.

                              O meglio, non come intendi tu. Perché se punti il dito contro alcuni classici deboli scoprirai che sono stati prodotti perché gli Studios erano già in crisi d'identità e si erano incamminati verso quella direzione. E l'inizio del crollo si ha sempre immediatamente dopo un grandissimo successo, quando vengono prodotti film di qualità alta ma che nella testa del pubblico non raggiungono mai la gloria di certi film intoccabili.

                              Pocahontas e il Gobbo furono biasimati perché non erano belli come Il Re Leone, mentre Pinocchio e Fantasia subirono critiche ignobili tra cui "eh, ma non c'erano mica i nani, stavolta ^^".

                              Funziona così, è il pubblico. Lo compiaci una volta ogni tot ma quando accade...avrai creato un precedente che ti verrà additato a vita come picco irraggiungibile, qualsiasi sforzo tu faccia.

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                                Re: WDAS: crisi e rinascita
                                Risposta #14: Venerdì 10 Gen 2014, 17:44:10
                                No, non ce ne sono.

                                O meglio, non come intendi tu. Perché se punti il dito contro alcuni classici deboli scoprirai che sono stati prodotti perché gli Studios erano già in crisi d'identità e si erano incamminati verso quella direzione. E l'inizio del crollo si ha sempre immediatamente dopo un grandissimo successo, quando vengono prodotti film di qualità alta ma che nella testa del pubblico non raggiungono mai la gloria di certi film intoccabili.

                                Pocahontas e il Gobbo furono biasimati perché non erano belli come Il Re Leone, mentre Pinocchio e Fantasia subirono critiche ignobili tra cui "eh, ma non c'erano mica i nani, stavolta ^^".

                                Funziona così, è il pubblico. Lo compiaci una volta ogni tot ma quando accade...avrai creato un precedente che ti verrà additato a vita come picco irraggiungibile, qualsiasi sforzo tu faccia.
                                E sul fatto che il pubblico è incontentabile ci capiamo perfettamente... però il fatto che determinati film siano stati prodotti in momenti di crisi non è di certo una giustificazione, tanto più che anche i film delle cosiddette rinascite vengono prodotti sempre in periodi di crisi. E poi ok che anche il Gobbo e Pinocchio vennero criticati, ma possiamo affermare che questi film sono allo stesso livello di Mucche alla riscossa o Taron o Chicken Little?
                                Ranocchiate, il webcomic ranocchioso: http://www.shockdom.com/webcomics/ranocchiate/

                                 

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