L'Aereo Impazzito (
Plane Crazy) 1928
Accingendosi a visionare i primi corti di Topolino, la prima cosa da fare è mettere da parte l'idea comune e moderna del personaggio. Via quindi il Mickey Mouse detective saccente delle storie di Guido Martina, via lo stereotipo del perfettino vincente, il Topolino delle origini era tutt'altro, un personaggio molto alla mano, intraprendente e un po' discolo, esattamente l'opposto di come ci appare oggi. Tuttavia, proprio questa sua caratterizzazione lo rendeva un character piuttosto banale e dimenticabile e la fortuna di Topolino, in effetti, è stata quella di essere stato il personaggio giusto al momento giusto. La nascita di Mickey, infatti, avvenne all'indomani di una grossa delusione per Walt Disney: il suo personaggio Oswald, il Coniglio Fortunato, gli era stato sottratto per via di un cavillo contrattuale e buona parte del suo staff lo aveva abbandonato. Topolino, dunque, rappresentava una nuova speranza per il suo creatore e sul suo concepimento sono nate molte leggende. Un dato di fatto, però, rimane ed è quello che la realizzazione dei suoi primi corti avvenne piuttosto rapidamente per riuscire a trovare in fretta un sostituto per Oswald, tanto è vero che Ub Iwerks, il più stretto collaboratore di Walt, animò da solo l'intero cortometraggio in poche settimane, al ritmo di 700 disegni al giorno. Naturalmente, la tecnica risulta piuttosto grezza per uno spettatore moderno ed anche per l'epoca i primissimi shorts di Mickey non erano niente di speciale. Eppure, il tocco disneyano già si intravede, non solo nelle gag, ma anche nella recitazione dei personaggi che dimostrano una spiccata spontaneità e personalità nonostante siano solo agli esordi. Tra i vari characters, oltre a Topolino, novello emulo del famoso aviatore Charles Lindbergh, e Minni, compare anche quello che si può tranquillamente ritenere il prototipo di Clarabella che, da semplice mucca, passerà ben presto ad essere una vera e propria comprimaria. Uscito nella primavera del 1928,
Plane Crazy era in origine un cortometraggio muto oltre che il primo in assoluto della carriera di Topolino, primato che gli verrà mediaticamente rubato dal successivo e ben più famoso
Steamboat Willie, primo short disneyano sonorizzato, il cui successo avrebbe condotto Walt a ridistribuire sia
Plane Crazy che
The Gallopin' Gaucho in una nuova versione sonorizzata.
Topolino Gaucho (
The Gallopin' Gaucho) 1928
E' interessante notare come i corti di Topolino, inizialmente, facessero il verso ai film più famosi dell'epoca. D'altronde, la vena satirica disneyana la si era già vista nella serie dei Laugh-O-Grams, con ironici riferimenti all'attualità e versioni parodistiche di fiabe classiche. Nel caso di
The Gallopin' Gaucho, la caratterizzazione di Mickey si rifà a quella dei divi del momento, in particolar modo all'attore Douglas Fairbanks che, l'anno prima, aveva recitato nel film
The Gaucho, di cui il corto rappresenta, quindi, la parodia. Da notare che il canovaccio della trama è piuttosto semplice, con lui, lei e il cattivone di turno che si mette in mezzo (qui interpretato da Gambadilegno, alla sua prima apparizione nella serie), ma assurgerà a vero e proprio stilema non solo per i primi corti di Topolino, ma soprattutto per quelli delle Silly Symponies. Interessanti anche le scelte umoristiche che fanno larghissimo uso di quelle gag anatomiche, con parti del corpo staccate ed usate come utensili, che aveva imperato nella serie di Oswald, il Coniglio Fortunato. Secondo short in assoluto di Mickey Mouse,
The Gallopin' Gaucho seguì lo stesso destino di
Plane Crazy, venendo distribuito, senza successo, in versione muta e, dopo
Steamboat Willie, rilasciato in versione sonorizzata.
Steamboat Willie (Steamboat Willie) 1928
E fu così che ebbe inizio la leggenda. Erano quasi dieci anni che Walt Disney tentava di sfondare nel mondo dell'animazione senza mai raggiungere il successo. Aveva iniziato in quel di Kansas City con i Laugh-O-Grams, aveva proseguito con le Alice Comedies e i corti di Oswald in California, ma l'opportunità di lasciare un segno indelebile nella storia del cinema gliela stava offrendo la sua ultima creatura, Topolino. Nel corso del 1928 erano stati prodotti già due cortometraggi del personaggio,
Plane Crazy e
The Gallopin' Gaucho ma, in uno scenario tanto inflazionato come quello dell'animazione, non avevano avuto molto successo. Topolino, d'altronde, non era un personaggio molto intrigante, era il classico ragazzotto di campagna con qualche grillo per la testa e, di natura, non era comico. Tuttavia, Walt ebbe ben presto la possibilità di trasformarlo in una vera e propria star quando, all'indomani dell'uscita del film
The Jazz Singer, fu introdotto il sonoro. Disney si rese conto delle potenzialità di questo nuovo elemento e, fin dall'estate del 1928, si mise al lavoro per introdurlo in un cortometraggio. Vennero fatte delle prove, organizzando alcune proiezioni in cui, dietro allo schermo, gli animatori riproducevano i suoni in tempo reale, sincronizzandoli con le immagini. Inutile dire che l'effetto era grandioso e Walt non ci pensò due volte a finire sull'orlo della bancarotta pur di disporre di una simile tecnologia.
Steamboat Willie richiese due mesi di lavorazione e, dopo una prima uscita senza sonoro in poche sale, venne proiettato per la prima volta al Colony Theater di New York la sera del 18 novembre 1928, abbinato al film
Gang War. Il successo fu stratosferico e l'impatto sul pubblico enorme.
Steamboat Willie (che parodizzava il film con Buster Keaton
Steamboat Bill Jr.) rappresentò il vero e proprio inizio della storia Disneyana e, proprio in virtù di questo fatto, gli sono stati attribuiti meriti che non ha, come quello di essere il primo corto di Topolino o il primo short animato sonoro (era già stato realizzato, nel 1927, l'introvabile
My Old Kentucky Home). Tuttavia,
Steamboat Willie è ormai una leggenda e il Topolino fischiettante in apertura è divenuto un vero e proprio simbolo per la Disney che, dal 2007, ha iniziato ad usarlo come logo per i suoi studi d'animazione. Non mancano, però, anche i lati negativi, dato che il corto, facendo del sonoro il proprio punto di forza, inaugurò la lunga fase degli shorts di Topolino costituiti di soli balletti, senza uno straccio di trama a supportarli. E con i balletti inizia a svanire l'umorismo surreale che aveva caratterizzato i corti di Oswald, sostituito da gag più vicine alla realtà ma forse meno divertenti e memorabili.
Steamboat Willie, infine, ha goduto anche di un vero e proprio midquel a fumetti, la stupenda storia
Topolino e il Fiume del Tempo di Francesco Artibani, Tito Faraci e Corrado Mastantuono che, in occasione dei 70 anni di vita del Topo, fornirono un gustosissimo dietro le quinte di quel leggendario cartone.