[size=16]Conversazione con Carlo Chendi[/size]
[size=12]di Sergio Badino[/size]
Diavolo di un Chendi! Quante ne ha fatte, vissute, organizzate e... finalmente anche raccontate.
Inizialmente rammaricato per il fatto che non sia venuto di persona a parlarci di questo meraviglioso libro-intervista al Romics, in questi giorni, leggendo il libro, mi par quasi di conversarci di persona. Proprio come feci realmente circa un anno fa, nella sua Rapallo, l'ultimo giorno della "Mostra Internazionale dei Cartoonists" dedicata a Barks, il suo amato amico di penna (a pensarci bene, forse noi appassionati di oggi dovremmo ringraziare lui; se non fosse stato per la sua curiosità che fece uscir l'"uomo dei paperi" fuori dall'oblio in cui la Disney rifilava i suoi artisti, forse non lo conosceremmo così bene come lo conosciamo ora).
Era mattina presto, poco dopo l'apertura del castello sul mare. Lo avevo già intravisto fuori, che parlava al cellulare. Naturalmente non lo disturbai ed andai a visitare la mostra al primo piano. Ma quando riscesi, una mezz'oretta dopo, con grande sorpresa lo trovai seduto al tavolo dove si pagava il biglietto di ingresso. Senza indugio (ma con grandissima emozione, superiore anche a quella che avevo provato le volte che avevo parlato con Don Rosa, Cavazzano, Boschi, Faraci o Bonelli) mi avvicinai chiedendogli semplicemente un autografo sulla mia copia di "Missione Bob Fingher" versione "Le Grandi Parodie". Basti dire che l'autografo (con dedica) lo ebbi solo circa un quarto d'ora dopo. Preso l'albo cominciò a sfogliarlo con me, e mi rese partecipe dei suoi ricordi, di quando la scrisse, e di come era impaginata in origine su Topolino. Poi mi illustrò una teca con alcuni suoi tesori di Barks (e rimase così sorpreso quando gli dissi che possedevo l'intera collezione originale di Zio Paperone "con gli speciali") e mi parlò dei diritti d'autore; di come la quasi totalità degli originali barksiani venne bruciata.
Ora ho letto il libro di Badino (anche lui simpaticissimo, dal quale ora mi aspetto una storia con Ok Quack - se mi legge, lui mi capisce) e ho ritrovato la stessa voglia di raccontare e raccontarsi; basti pensare che Badino riesce a dire ben poco, incalzato dal fiume di ricordi di Chendi.
Un libro prezioso che, in un linguaggio cordiale, ricostruisce oltre mezzo secolo di storia Disney in Italia e non solo. Commoventi, soprattutto, le pagine in cui Carlo ricorda l'incontro con l'altro zio Carlo: quello d'America.
Marco Travaglini