Papersera.net

Davvero? Ma parli dei suoi libri o di una storia a fumetti? E soprattutto quale? Sono molto curioso...

E' uno dei suoi libri, Superman non muore mai, che ha pubblicato nel 1994. In realtà il protagonista è uno sceneggiatore (di fumetti) di nome Mario Striano, che indaga sull' assassinio di un suo collega. La vicenda si svolge a Milano. L' ambiente in cui si svolge è appunto quello fumettistico, e Massimo Marconi è appunto uno dei personaggi. Ma in questa investigazione sono coinvolti anche altri autori reali come Carlo Chendi e Alfredo Castelli (da notare che sono tutti e tre sceneggiatori disneiani).
Quello che vi sto dicendo lo ho estrapolato da: I Classici Della Letteratura n. 18.

Ma bello! Questo vuol dire che non si è dimenticata del mando fumettistico. Quasi quasi mi metto a leggere qualche suo libro, sempre sperando in un suo ritorno...

Ma bello! Questo vuol dire che non si è dimenticata del mando fumettistico. Quasi quasi mi metto a leggere qualche suo libro, sempre sperando in un suo ritorno...

Chissà se quel libro di cui si parlava prima ancora si trova da qualche parte /

Intendi Superman non muore mai?

Intendi Superman non muore mai?

Si, proprio quello [smiley=drool3.gif]

Ecco l'ultima sua fatica: un po' didascalico ma è sempre l'autrice della Sachertorte, e la Mondadori è sempre la mondadori
http://www.librimondadori.it/web/mondadori/scheda-libro?isbn=978880459538&autoreUUID=f646d157-9ea9-11dc-9517-454a8637094f

http://www.librimondadori.it/web/mondadori/scheda-libro?isbn=978880459538&autoreUUID=f646d157-9ea9-11dc-9517-454a8637094f

Chissa' perche' questi riassuntini pubblicitari stile "quarta di copertina" cosi' spesso sembrano scritti con l'intento di convincerci che un libro non merita di essere letto, essendo l'ennesimo concentrato delle solite banalita'. (Spero sia chiaro che il mio commento non si riferisce al romanzo, che non ho letto e per quel che ne so puo' benissimo essere un capolavoro.)

http://kveldsalvatori.blogspot.it
Mi permetto solo di mostrarmi piuttosto perplesso nel leggere la frase introduttiva del blog. Per il resto, sembra che si dia da fare!

Molto attiva davvero. Chissà se un giorno ritorna tra le pagine del Topo...

Riporto in auge questo topic sulla scorta delle considerazioni Paolo ed altri utenti un un topic nella sezione "sfide e richieste di aiuto".

Che dire, dopo aver fatto una veloce ricerca su inducks ho appreso che non solo possedevo gran parte delle sue storie ma che, ed è la cosa più importante, sono quasi (tenuto conto di quelli che non conosco) tutte delle ottime storie che mostrano la multiformità e l'adattabilità di questa sceneggiatrice ad ambientazioni diverse, spaziandosi dal giallo al western, dal comico alla parodia alla storia in costume.
Cito, fra le tante, l'avventura in Transilvania, Kalamity Minni, Piccole Papere, il Vecchio Frac (che mi fece scoprire Modugno), Topolino principe del furto, Amelia e lo sciopero del corvo, il leggendario Rattinger, Topolino e la banda del tubo, il mistero della Sachertorte, la scoparsa di tip, le leggende metropolitane, il mostro di Micetown... tutte storie particolari e di ottimo livello, divertenti, appassionanti, inquietanti.

E' un peccato che abbia abbandonato la sceneggiatura per fumetti, di certo oggi potrebbe ancora dire la sua e contribuire, senza minimamente sfigurare, con ottimi soggetti (che troppo spesso latitano) sulle pagine del settimanale!

Le storie che ricordo di aver letto mi sono rimaste impresse per le ottime caratterizzazioni e il modo in cui riuscivano a stimolarti la mente,in particolare i gialli.


Che fosse una penna rilevante in Redazione non deve essere frutto di nostalgia di noi vecchi appassionati,visto che Romano Scarpa le affidò addirittura il seguito della Collana Chirikawa.Una storia a cui era molto affezionato.

Io farei una Topolino Edition alla Salvatori

Io farei una Topolino Edition alla Salvatori

Di certo il materiale non mancherebbe, ne verrebbe fuori un albo coi controfiocchi 

Questo thread è ovviamente poco frequentato dato che la Salvatori ha smesso di scrivere per Disney prima ancora che il Papersera nascesse, ma basta sfogliarlo per capire come l'autrice abbia lasciato dietro di sè un buon numero di ammiratori che non solo ricordano le sue storie con gran piacere, ma si chiedono anche perchè non scriva più per Topolino o che cosa abbia fatto in questi anni.
Bene, a queste domande oggi risponde lei in persona: abbiamo infatti intervistato Claudia Salvatori, che ha risposto a tutto con grande disponibilità.
L'intervista la trovate qua.
Per chi volesse saperne di più, a questo indirizzo https://borderfictionzone.blogspot.com/p/iperwriters-di-claudia-salvatori.html trovate gli editoriali che Claudia scrive nel blog "Borderfictionzone": un sacco di interessanti racconti su di sè, sulla letteratura e sul mondo editoriale, compresi alcuni aneddoti del suo periodo in Disney.
Buona lettura a tutti

Ho letto la corposa intervista a Claudia Salvatori e ne ho tratto uno spaccato di vita di un'artista che ha avuto modo di spaziare molto nella sua carriera di scrittrice a tutto tondo, dai fumetti (disneyani, bonelliani...) al romanzo ed ai suoi vari generi narrativi.
Anche in Disney, come è stato opportunamente rimarcato dagli autori dell'intervista, si nota come l'autrice abbia saputo toccare quanti più generi possibili e ciò la rende una "penna" eclettica, sfaccettata, che non ha mancato di coinvolgermi e restituirmi un genuino senso di passione, intrigo ed interesse nel leggere i suoi brillanti racconti di Paperi e Topi, dai Diari delle Antenate ai gialli con protagonista Mickey Mouse; dai dilemmi giovanili di un nipotino che ha timore di crescere e divenire adulto alla storia di un vecchio frac che porta sfortuna a tutti meno che a Paperino.
Mi è piaciuto poi in particolare l'affetto con cui l'autrice ricorda i suoi primi approcci (da lettrice) con il mondo dei fumetti e, nella fattispecie, dell'universo narrativo di Topolino, legati ad un immaginario di infanzia, tenerezza e di un aspetto fanciullesco che caratterizza colui il quale, anche in età adulta, non smette di amare il magico mondo delle nuvolette, i personaggi che vi si muovono, gli autori che amorevolmente li realizzano e di sognare insieme a loro coltivando quella meraviglia che il bel fumetto riesce a suscitare genuinamente si suoi estimatori, piccoli o grandi che siano.

Da parte mia va un sentito ringraziamento alla redazione del Papersera per questo importante contributo, che ci ha consentito di conoscere - per mezzo della sua stessa "voce" - un po' più a fondo il profilo di prolifica scrittrice di una delle indimenticabili firme del mondo disneyano che, seppur limitatamente ad un quindicennio di attività come sceneggiatrice di Topolino & co, ha saputo marcare in maniera indimenticabile questa sua brillante esperienza nella mente e nel cuore degli appassionati!