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Le tre storie che cita sono sue (almeno in parte) anche nei testi. Non potrebbe riferirsi a quelle ("continuo non più con le mie storie")?

Le ultime storie di chierchini interamente sue risalgono a più di vent'anni fa, difficile interpretarla in quel senso. Anche perchè tra le due attività, quella più "spossante" è sicuramente quella di disegnatore /

Recentemente ho scoperto, con un certo stupore, che in passato si è dedicato ai topi. Mi chiedevo se l'occuparsi negli ultimi tempi esclusivamente a Paperopoli sia frutto di una scelta analoga (ma opposta) a quella di De Vita.

Recentemente ho scoperto, con un certo stupore, che in passato si è dedicato ai topi.

"Stupore"?!?  :o
Nei Classici ci sono suoi racconti quanti ne vuoi... il famoso ritorno italiano del Pirata Orango è opera sua.

Recentemente ho scoperto, con un certo stupore, che in passato si è dedicato ai topi. Mi chiedevo se l'occuparsi negli ultimi tempi esclusivamente a Paperopoli sia frutto di una scelta analoga (ma opposta) a quella di De Vita.

Negli anni '60 Chierchini ha firmato alcuni dei suoi migliori lavori con i topi, con un tratto tra l'altro simile al coevo Carpi! Ti consigli un recupero del materiale di quel periodo!

Per me il periodo migliore arriva con i tardi anni Settanta: quello del dottor Talos, per intenderci (nemico di Topolino in grado di animare la materia inerte, e varie tecnocrimini affini): somma cura nei dettagli, nelle ombre, e nei colori, quando toccava a lui occuparsene (senza scomodare le storie dipinte).
Ancora le "Mine a passeggio" degli anni Sessanta secondo me sono piuttosto acerbe, così come il tamburo Bushonga.
Quanto alla vicinanza a Gibì, basti pensare che all'inizio della loro carriera i due hanno collaborato a lungo, perlopiù disegnando in coppia (talvolta Carpi era alle matite e Chierchini alle chine) le storie del Professore.

Un mio dispiacere personale su Chierchini è che non abbia perseverato quando poteva con il suo stile pittorico,già ammirato nella blasonata L'Inferno di Paperino e la meno nota Paperin Pestello e la Via delle Indie,a cavallo tra anni '80 e '90.A parte queste due e la serie di Little Gum non ricordo lavori di tale metodo.

Notare poi che,come I Promessi Paperi,le storie succitate portino la firma del Maestro genovese nel versante testi e sono tutte ottime con dialoghi piacevolmente forbiti e situazioni abbastanza divertenti.

Un doppio peccato quindi non abbia voluto seguire l'esempio del collega Bottaro e concentrarsi maggiormente su questo tipo di produzione autoriale che avrebbe potuto conferirgli ulteriore prestigio.

Un mio dispiacere personale su Chierchini è che non abbia perseverato quando poteva con il suo stile pittorico,già ammirato nella blasonata L'Inferno di Paperino e la meno nota Paperin Pestello e la Via delle Indie,a cavallo tra anni '80 e '90.A parte queste due e la serie di Little Gum non ricordo lavori di tale metodo.

Notare poi che,come I Promessi Paperi,le storie succitate portino la firma del Maestro genovese nel versante testi e sono tutte ottime con dialoghi piacevolmente forbiti e situazioni abbastanza divertenti.

Un doppio peccato quindi non abbia voluto seguire l'esempio del collega Bottaro e concentrarsi maggiormente su questo tipo di produzione autoriale che avrebbe potuto conferirgli ulteriore prestigio.

quoto in parte
adoro il suo stile nel dipingere, specie col suo stile personalissimo e caratteristico, ma son comunque piuttosto contento che in quel periodo si sia dedicato non solo a disegnare ma anche a sceneggiare storie
si forse avrebbe potuto dedicare più tempo alla pittura, ma così facendo non si sarebbe potuto dedicare con costanza alle storie con più episodi

Mi ha fatto davvero piacere ritrovare una storia disegnata da un autore che stimo molto come Giulio Chierchini nel topo di questa settimana: a parte qualche scusabilissima incertezza, il tratto è ottimo e riconoscibile, complimenti! 

Comunque è innegabile che negli ultimi tempi si sia dedicato quasi solo ai paperi. Sarebbe ben strano se fosse una coincidenza

Comunque è innegabile che negli ultimi tempi si sia dedicato quasi solo ai paperi. Sarebbe ben strano se fosse una coincidenza

Cosa intendi dire, scusa? Non capisco.

Comunque è innegabile che negli ultimi tempi si sia dedicato quasi solo ai paperi. Sarebbe ben strano se fosse una coincidenza

Ma sbaglio io o è da anni che non disegna una storia con i topi? Forse mi confondo con De Vita (che non disegna più paperi)?

Comunque felicissimo anch'io di rivederlo. Fa piacere che alla sua età ci metta così tanta passione e voglia. Complimenti!!

Cosa intendi dire, scusa? Non capisco.

Mi chiedevo se l'autore avesse scelto di propria volontà di abbandonare i topi per dedicarsi solo ai paperi (un po' come ha fatto De Vita, ma al contrario)

Che bravo disegnatore! E a 88 anni e' ancora in attività (seppure minima).

Insieme a Carpi, è stato uno dei "padri" della scuola ligure

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