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Guido Martina

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tang laoya
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    Re: Guido Martina
    Risposta #735: Giovedì 27 Mar 2014, 18:12:08
    Muovendo da una preziosa notizia di Boschi su una giovanile frequentazione torinese di Martina dell'ambiente di Bobbio, suffragato da una pungente canzone altrove postata della Banda Bassotti, confortato da una parca ma come sempre appropriatissima chiosa di Feidhelm, mi sento di lanciare una provocante interpretazione di certa produzione martiniana senza pretendere di offrire una visione corretta ne tantomeno esaustiva quanto piuttosto una suggestione che può avere un pur vago riflesso di realtà.
    La cinica immagine di Paperone, il cui ritratto martiniano corrisponde a quello del bieco sfruttatore, teso al profitto al di la di ogni basilare regola etica, il perenne sopruso che esercita sui propri gregari, a partire dai familiari, sopruso che per estensione ha poi sue malevole ramificazioni nella prepotenza che paperino esercita a sua volta sui nipoti, l'impunita sfrontatezza con cui depreda per puro interesse i legittimi possessori di un bene,come spesso nel caso di Rockerduck, sono tutti elementi solitamente riferiti all'estro di questo autore cui si arriva al più ad attribuire un'eccessiva dose di cinismo e di disincanto anche nei confronti di personaggi fantastici. Mi chiedo se non si insinui anche un'ulteriore azione fortemente critica nei confronti del capitalismo, rappresentato nel suo meccanismo di sopruso e soperchieria nei confronti dell'altro, in extrema ratio addirittura esemplificato dalla dittatura sui propri nipoti. L'ambiente culturale, e ancor più pedagogico, dei decenni in cui si trova a operare il professore, non è certo alieno da visioni ideologiche che impregnano di una lettura blandamente marxista il progredire storico, e, pur non volendo attribuire alcun fine coercitivo alle storie disneiane dell'epoca, mi chiedo se in una visione tanto estremizzata del Paperone originalmente barksiano, oltre a tutto il multiforme spettro di affettività e profondità cui ci ha reso avvezzi Martina, non ci sia anche una profonda critica alla direzione intrapresa dal capitalismo occidentale.
    « Ultima modifica: Giovedì 27 Mar 2014, 18:14:46 da tang_laoya »
    Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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    Zangief
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      Re: Guido Martina
      Risposta #736: Giovedì 27 Mar 2014, 18:30:21
      Mi chiedo se non si insinui anche un'ulteriore azione fortemente critica nei confronti del capitalismo, rappresentato nel suo meccanismo di sopruso e soperchieria nei confronti dell'altro, in extrema ratio addirittura esemplificato dalla dittatura sui propri nipoti. L'ambiente culturale, e ancor più pedagogico, dei decenni in cui si trova a operare il professore, non è certo alieno da visioni ideologiche che impregnano di una lettura blandamente marxista il progredire storico, e, pur non volendo attribuire alcun fine coercitivo alle storie disneiane dell'epoca, mi chiedo se in una visione tanto estremizzata del Paperone originalmente barksiano, oltre a tutto il multiforme spettro di affettività e profondità cui ci ha reso avvezzi Martina, non ci sia anche una profonda critica alla direzione intrapresa dal capitalismo occidentale.

      A me è sempre parso abbastanza palese che ci fosse una critica del genere. La dinamica tra il Paperone e il Paperino martiniani pare una riproposizione della lotta di classe... Da cui peraltro emerge anche la disillusione dello stesso Martina nei confronti del comunismo reale, se vogliamo, giacché non risparmia certo colpi neppure a Paperino. Il quale spesso nelle sue storie è sciaguratamente vile, codardo, tanto rodomontesco nelle sue illusioni di grandezza quanto meschino nel rifarsi sui nipoti; per di piú si bea della sua ignoranza e schiva qualsiasi occasione lavorativa gli si pari dinanzi. Come dire: non è che l'essere "classe oppressa" ti garantisca la ragione a prescindere, ché i tuoi bei difetti li hai anche tu...

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        Re: Guido Martina
        Risposta #737: Giovedì 27 Mar 2014, 19:13:31
        Martina non era nemico di Zio Paperone a prescindere, ma dei suoi aspetti estremi. Allo stesso modo, Paperino non era per lui un perdente per forza, ma gli faceva scontare le sue colpe quando le aveva.

        Insomma, per me Martina aveva ben chiari dei valori "paperoneschi" come il duro lavoro onesto ed ammirabile, e giustamente portatore di ricchezza in quanto tale. Ma era intollerante rispetto alla disonestà ed alla, scusate l'endiadi, prava callidità.

        Del pari, riconosceva il valore del singolo individuo, laddove lo stesso, mosso da una moderata ambitio, appunto avesse legittime aspirazioni, rifiutando la pigrizia crassa.

        E ciò è evidente se si legge Zio Paperone e la campagna elettorale, dove le bordate sono tirate a destra e sinistra con pari ferocia.

        Insomma, capitalista non esagerato, ecco: una giusta ambizione, un legittimo desiderio di una buona ricchezza, senza rinunciare all'onestà e rifuggendo la pigrizia.

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        tang laoya
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          Re: Guido Martina
          Risposta #738: Venerdì 28 Mar 2014, 04:00:31
          (Nota a margine: se i moderatori ritenessero che questa conversazione vada spostata in apposito topic già esistente o da creare tipo "mille e uno Paperoni" o similia, facciano pure)

          Trovo molto condivisibile il commento di Zangief anche se non mi sentirei di avallare nella rappresentazione martiniana di Paperino una critica al comunismo tanto articolata quanto quella che sembrerebbe offrire nell'interpetazione ultracapitalistica del suo Paperone. È ben visibile un approccio critico, e, come sottolineate, decisamente pessimistico del concetto di lotta di classe, dove il forte se la prende inevitabilmente con il debole e dove il fine quasi sempre giustifica i mezzi (siamo a due passi dalla rottura del contratto sociale e dell'homo homini lupus), ma non riesco per l'appunto a individuarlo come un confronto sullo stesso piano fra due ideologie paritarie, quanto piuttosto un conflitto presente all'interno della precisa cornice del capitalismo occidentale. Se (semplifico estremamente, con pregi e difetti delle semplificazioni) il Paperone barksiano, fra le altre mille tonalità e sfumature, è un romantico avventuriero che incidentalmente e non programmaticamente è divenuto un tycoon, se il Paperone donrosiano si inserisce saldamente nella tradizione tutta calvinista del beruf come compito e compimento della propria chiamata e per estensione del proprio destino ("considera che il tempo è denaro; chi potrebbe guadagnare col suo lavoro dieci scellini al giorno e per mezza giornata va a spasso, o poltrisce nella sua stanza, anche se spende solo sei pence per i suoi piaceri, non deve contare solo questi; inoltre ha speso altri cinque scellini, o meglio li ha buttati via" potrebbe essere Scrooge ma è Benjamin Franklin), trovo che il Paperone martiniano abbia una forte connotazione da sfruttatore portata al parossismo per mettere in caricatura i rampanti miliardari del capitalismo italiano e tutte le storture del sistema (ovviamente ripeto che non intendo ridurre solo a questo aspetto l'opera di Martina: è solo un aspetto fra altri mille).
          Condivido anche il commento dell'avvocato per cui sicuramente Martina ama e ammira molti aspetti della coraggiosa imprenditorialità paperonesca per cui nell'Italianità del volemose bbene tale dicotomia ideologica non sfocia in un'antitesi armata ma in un continuo smussamento degli angoli, più Camillo e Peppone che Mao Zedong e Jiang Jieshi.
          « Ultima modifica: Venerdì 28 Mar 2014, 08:21:40 da tang_laoya »
          Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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            Re: Guido Martina
            Risposta #739: Venerdì 28 Mar 2014, 09:20:28
            Sincerità vuole una mia ammissione, però.

            Io non mi sono mai posto enormi problemi sulle tendenze politiche de Martina, perché Martina fa satira su quel che gli capita a tiro indistintamente, per fare ridere essenzialmente.

            Usa Paperone in un certo modo perché gli serve per satlrizzare questo o quello, senza guardare al capitalismo o al comunismo.

            Idem per Paperino, pigro e sfruttatore, oppure eroe,secondo le necessità del comico i dell'avventura.

            Se posso, quindi, mi permetto di non cercare ispirazioni politiche per Martina, perché ogni indizio ci porterebbe fuori strada, e perché forse politicizzare il mondo Disney non mi attira per nulla.
            « Ultima modifica: Venerdì 28 Mar 2014, 10:20:59 da pkthebest »

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              Re: Guido Martina
              Risposta #740: Venerdì 28 Mar 2014, 09:40:08
              Visione assolutamente condivisibile, io dal canto mio, tuttavia, non sono intimorito da letture alternative dei classici che amo, siano essi sinfonie, quadri, fumetti, poemi, film trovo anzi che la capacità di un'opera di resistere a una dissezione che la ponga sotto diverse luci, la faccia in prospettiva riuscire rinforzata e come inspessita nel suo significato. Non trovo fuori luogo letture religiose del Paperone di Rosa o politiche di quello di Martina: se ammettiamo che il fumetto disneiano abbia costantemente tratto ispirazione e a sua volta ispirato la società e la cultura in cui era immerso, scintille di filosofia, pillole di sociologia, echi di politica e credenze religiose hanno sicuramente fatto capolino qui e la nelle storie che amiamo. E quando si parla di politica non si deve necessariamente intendere e sottoindere la tifoseria da stadio (con tutto l'ovvio rispetto per quest'ultima).
              Enunciata questa mia professione di massimi sistemi di trascurabilissima importanza, mi permetto solo di ribadire che fra i vari sberleffi che Martina riserva alla contemporaneità, da bravo erede di Persio e Giovenale, come perfettamente esemplificato nell'Inferno, quelli che indirizza a certa società capitalistica mi paiono mostrare un'intensità distintiva e particolare.
              « Ultima modifica: Venerdì 28 Mar 2014, 10:13:58 da tang_laoya »
              Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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                Re: Guido Martina
                Risposta #741: Venerdì 28 Mar 2014, 10:44:48
                Eppure, a me paiono più cattivi quelli tirati verso sinistra, nella loro minore percentuale, forse appunto perché più rari.

                Mi traduco. La lotta Paperone/Paperino èun cliché sempre a disposizione, da usare in ogni storia. L'attacco frontale al sottoproletariato urbano o all'equo canone capita in una singola storia, ed è frontale ed ancor più feroce.

                Insomma, Martina attacca spesso Paperone/Paperino spesso e con cattiveria perché sono i protagonisti ricorrenti, che lo fanno scherzare su angherie e soprusi. Quando si attaccano gli eccessi sinistrorsi, si hanno meno pretesti, ma si va di cannone a onde moventi.

                Duro e cinico con tutti. Per me è troppo difficile inquadrarlo politicamente in modo certo.

                *

                Gabriele
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                  Risposta #742: Lunedì 7 Apr 2014, 20:07:08
                  Sincerità vuole una mia ammissione, però.

                  Io non mi sono mai posto enormi problemi sulle tendenze politiche de Martina, perché Martina fa satira su quel che gli capita a tiro indistintamente, per fare ridere essenzialmente.
                  [...]

                  Se posso, quindi, mi permetto di non cercare ispirazioni politiche per Martina, perché ogni indizio ci porterebbe fuori strada, e perché forse politicizzare il mondo Disney non mi attira per nulla.

                  Quoto.
                  Tra l'altro in un'intervista pubblicata proprio su questo Forum mi pare che lo stesso Martina affermasse di non essersi mai posto il problema dell'immagine che dava dei personaggi Disney, poiché il suo intento era semplicemente di divertire il lettore.
                  Poi il "Topolino" di Gentilini era sicuramente diretto a un pubblico almeno mentalmente più maturo dei ragazzini di oggi, e il contesto sociale era molto più permeato di ideologie e molto distante dal qualunquismo attuale.
                  Quindi certe interpretazioni che oggi considereremmo una chiara presa di posizione, nel contesto dell'epoca era normale satira che andava bene pure su una pubblicazione per ragazzi.

                  *

                  Gongoro
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                    Re: Guido Martina
                    Risposta #743: Lunedì 28 Apr 2014, 18:19:10
                    Su Le Grandi Storie Disney - Romano Scarpa 15, nell'articolo introduttivo, si fa finalmente luce sull'interruzione, durata alcuni anni, della produzione di nuove storie da parte di Guido Martina. La causa sarebbe dovuta a insanabili contrasti, avvenuti a fine 1960, tra l'autore e Arnoldo Mondadori in persona.
                    L'attribuzione alla moglie Renata Rizzo, nei registri amministrativi della Mondadori, delle prime storie realizzate da Martina al suo ritorno a partire del 1966 potrebbe essere quindi dovuta a voler nascondere la ripresa della collaborazione all'editore stesso.
                    Da quanto scritto nell'articolo si dovrebbe escludere che sia di Martina. oltre alle storie a lui in passato attribuite e pubblicate nel 1964 e 1965, anche Paperino e la ventiquattresima ora, datata luglio 1961, mentre l'ultima storia pubblicata della prima fase della sua carriera dovrebbe essere Paperino e il re del fiume d'oro

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                      Re: Guido Martina
                      Risposta #744: Lunedì 28 Apr 2014, 19:46:12
                      Be', potrebbe essere una storia pubblicata con mesi di ritardo. Fatto sta che sceneggiatura e dialoghi di Paperino e la ventiquattresima ora sono puramente martiniani.
                      Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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                        Re: Guido Martina
                        Risposta #745: Mercoledì 8 Ott 2014, 17:09:11
                        Martina fu uno dei Grandi del Topo e questo per me è un fatto incontestabile.

                        Ma accettereste le storie di Martina pubblicate pari pari sul Topolino d'oggi?

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                          Re: Guido Martina
                          Risposta #746: Mercoledì 8 Ott 2014, 17:23:23
                          Martina fu uno dei Grandi del Topo e questo per me è un fatto incontestabile.

                          Ma accettereste le storie di Martina pubblicate pari pari sul Topolino d'oggi?

                          Ma magari! Sarebbero sceneggiature dure, sì, in alcuni particolari, ma molto più funzionanti di molte trame scialbe che siamo abituati a trovare oggi sul Topo.  ;D
                          Bombette a colazione ... è quel ci vuole ! dopo la notte che ho passato alla stazione

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                            Re: Guido Martina
                            Risposta #747: Mercoledì 8 Ott 2014, 17:33:16
                            Dici? Secondo me siamo così abituati a certe dinamiche che rifiuteremmo il cinismo martiniano. Anche qui si griderebbe allo scandalo nel vedere Paperone tiranneggiare su Paperino senza pietà invece del "severo ma giusto" di adesso.

                            Ipotizzo non un Martina redivivo con tutto il suo carico di autorevolezza, ma un semplice autore che proponesse oggi storie con quella qualità e anche quella brutalità

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                              Re: Guido Martina
                              Risposta #748: Mercoledì 8 Ott 2014, 17:38:14
                              Io adorerei vedere un autore realmente martiniano oggi, con cattiveria persistente da inizio a fine storia.

                              Ci sono autori "perfidi" anche oggi come il mitico Vitaliano ma a volte la cattiveria porta a un happy ending che mancava nella maggior parte delle storie di Martina.
                              La negatività di fondo delle storie del professore si vede raramente oggi. I finali pessimi per Paperino, Paperone assediato in casa per il terrore di essere rapito (parola d'ordine Miseria :D ), Paperino che aiutava Paperone dopo uno scontro verbale accesissimo solo se veniva "comprato" e che poi mandava in malora qualsiasi affare, Zio Paperone che andava a mettere nei guai tutti per risparmiare i centesimi, i nipotini che si lamentavano del fatto che Paperino fosse un perdigiorno e lui li minacciava con il battipanni, i bassotti rapitori...
                              Anche nelle storie con Topolino il mondo in cui si muovevano lui e Pippo era molto grigio, Basettoni che rappresentava la legge era molto duro e imbronciato, i criminali facevano poche battute allegre e molte battute "macabre" (del tipo "io lo brucio").
                              Non c'era la ricerca di una morale o di un messaggio, ma semplicemente il desiderio di raccontare delle storie di dei personaggi che per lui erano un concentrato di difetti e che vivevano in un mondo assai misero e sporco.
                              A me manca tanto, mi piace che i personaggi si siano evoluti, ma per i miei gusti personali adorerei rivedere una tale vena negativa.

                              *

                              brigo
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                                Re: Guido Martina
                                Risposta #749: Mercoledì 8 Ott 2014, 19:56:59
                                Per voi Martina era cinismo e basta??
                                Guardate che sapeva essere di una sconclusionatezza che manco le danesi odierne!

                                 

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