Si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi che, come già espresso da altri utenti, possa calarne ben poco delle beghe personali di questo o quell'altro autore, specie se così lontane dal mondo fumettistico e quindi sì, sticazzi.
E' comunque lecito parlarne? Indubbiamente. E' *doveroso* parlarne per non compiere un torto gravissimo nei confronti della critica o della storiografia? Personalmente ho i miei dubbi, ma riconosco sicuramente uno spazio di manovra.
Ma non prendiamoci in giro: il tuo sforzo ha ben poco di storiografico e sembra più che altro improntato ad uno sforzo à la "la gente deve sapere!!1!" ed anche sull'imparzialità e sulla sincerità dei tuoi post in merito ci sarebbe da ridire.
Questo per chiarire, da subitissimo, che non si tratta della questione in sé -di cui, again, sticazzi- ma di come tu abbia fatto di tutto per riportarla surrettiziamente alla ribalta: il che, se nulla ci dice della tua (indiscussa e non sono sarcastico) competenza come "storico", almeno mi fa dubitare sull'onestà intellettuale dei tuoi intenti.
La questione, infatti, inizia nel topic di
Walt Disney: Cimino e la sua storia non c'entrano una mazza, ma va bene citarli così, di sfuggita, alludendo vagamente in modo che qualcuno ti dia il là per sparare fuori la sconcertante verità. Cosa che, puntualmente, avviene: è naturale essere curiosi dopo un acceno del genere. Segue
rosicata ad un post che percula il tentativo, poi finalmente un altro utente fa la ricerca di sua sponte e spunta tutto a galla.
La trappola è scattata! Ci si sposta su questo topic, dove la discussione procede in modo tutto sommato innocuo, finché, di punto in bianco -ormai legittimato dall'attenzione ricevuta e dall'aver preparato per bene il terreno- spari il megapost di cui sopra.
Un megapost a 360°? Ma forse pure di più! Buttiamo in mezzo l'Italia paese di bbrava ggente, il berlusconismo, Craxi, va' che merda, la sinistra fa cagare quanto la destra, ditelo! Tutto storiograficissimo. A partire da questa perla:
Sempre personalmente, magari una piccola rivincita l'ho avuta perché ho letto assurdità di lettori che su Martina facevano l'equazione gretti/meschini/disonesti i suoi personaggi = gretto/meschino/disonesto lui. E' stato completamente raso al suolo questo pregiudizio: in questo caso la famosissima saggezza socio-politica che è stata propagandata in 50 anni di sue storie a fumetti non è stata per nulla applicata nel mondo reale: quindi dov'è la saggezza fatta persona che centinaia di appassionati (anche commentatori come Ambrosio sui Maestri Disney) hanno sempre sentito di dover riconoscergli semplicemente basandosi sulle sue storie?
Qui le velleità filologiche si guardano intorno con un po' di imbarazzo. Cioè lol, ho capito bene? E' una RIVINCITA PERSONALE per te scoprire la merda altrui perché altri dicevano cose brutte del tuo eroe - che non c'entra assolutamente *nulla* in questa questione? Alla faccia dell'oggettività.
Ma, d'altronde, non siamo esenti nemmeno da speculazioni, what if apparentemente innocui ma che sotto sotto "occhiolino occhiolino, lo sapete cosa voglio dire, eh?":
mentre i colleghi assolti (sempre per vizio di forma) ebbero l'ardire di entrare in Parlamento ed essere giustamente trombati dall'inchiesta di Mani Pulite. Il delinquente Roberto Coletto, invece, specializzato in bancarotte fraudolente e all'epoca presidente della Saveco, ancora oggi entra ed esce dal carcere. Quindi, se le magagne in cui fu coinvolto Cimino non fossero state scoperte, anche lui forse avrebbe fatto la scalata al Parlamento.
"Ah, chissà, Cimino ladro sarebbe diventato politico ladro!"
Arriviamo poi all'apoteosi dell'indagine giornalistica, ovvero "TIZIO MI HA DETTO CHE":
Anche Scarpa se la prendeva, può essere appunto perché non sopportava che Cimino si fosse invischiato coi socialisti. Questa è soltanto una supposizione mia: Marconi me l'ha negata dicendo che Scarpa non ha più trattato Cimino perché secondo lui una volta entrato in politica lo aveva snobbato; i parenti di Cimino invece smentiscono dichiaratamente Marconi dicendo che Scarpa fece di tutto per non far tornare Cimino (dopo la scarcerazione del 1987) dato che era invidioso di Cavazzano. Scarpa invidioso ve lo figurate? Non so.
Il tutto, inevitabilmente, stando solo alla tua parola: non che non mi fidi, ma si tratta di testimonianze per interposta persona e vai a sapere se i diretti interessati intendevano quello che hai inteso (e vai a sapere se avrebbero voluto vedere le proprie parole riportate, indipendentemente dalla fedeltà, su un forum pubblico di fumetti).
Concludiamo con un vero must, il mettere le mani avanti:
Posso capire che parenti e amici di Cimino lo difendano a spada tratta, ma questa difesa non deve trasformarsi in una sorta di mafia contro i ricercatori. Cioè, un ricordo completo della personalità di Cimino serve solo a tramandarne un ricordo concreto e non irreale. Tutto qui.
Qui spunta il maestro, che coglie l'occasione per definire MAFIA (M A F I A!) un'eventuale opposizione, sgombrandosi il campo e dipingendosi come vittima in una mossa sola.
E, a proposito di vittimismo, nessun tentativo da parte mia di
screditare l'interlocutore minimizzandone i contenuti: al contrario, ti faccio notare come sia tu stesso a screditarli (e a screditarti) buttando in mezzo allusioni, illazioni e qualunquismi, mischiandoci dentro rosicate tue personalissime che nulla hanno a che vedere con l'argomento in questione. Se non vuoi che vengano offuscati i contenuti, evita di mettere in mezzo la tua persona.
Non ti credo un GENIO DEL MALE, ovviamente: ma è indubbio che sei andato a provocare le reazioni dell'utenza per poter vomitare questo miscuglio di nozioni e recriminazioni personali.
Con buona pace della vicenda di Rodolfo Cimino: quella non interessa me personalmente, forse può interessare altri, ma non facciamo finta che tu abbia montato su tutta questa crociata per amore di verità, perché si *vede* che non è così: e quali siano i tuoi motivi manco mi interessa, ergo le origini (insieme alla prima considerazione sulla vita privata degli autori) della mia scandalosa espressione da cioccolatino romantico.