Per una volta non ho letto tutto il topic prima di intervenire: troppo lungo... Mi scuso, quindi, se qualcosa fosse già stato detto in precedenza! :
Se ben intendo, Don sta dividendo il forum alla grandissima, ma non capisco perché lo si accusi di non disneyanità nelle storie. Forse perché ha voluto dare una parvenza di realismo? Beh, ogni tanto lo faceva anche Barks, menzionando fatti storici e dando anche riferimenti temporali (più o meno precisi, vedi la pietra filosofale).
Il disegno lascia un po' perplessi? Lo ammetto: qui e lì pure io lo trovo legnosetto, ma lo trovo migliore di tanti emuli di Barks, proprio perché ha qualche spunto d'originalità nelle rotondità dei personaggi, nell'iperdettagliamento (ehm... neologismo totale, lo ammetto) della vignetta, nel ripasso in china a pennino, estremamente sottile ed al contempo spesso molto comunicativo pur non avendo eccezionali fortipiano.
Lascia perplessi l'idea di avere voluto creare un passato a Paperone (cit. Cannatella-Becattini)? La cosa effettivamente potrebbe togliere quell'aura di "eternità" che il mondo Disney ha, ma, a ben guardare, è un problema così grosso l'avere tratteggiato in gradevolissime narrazioni le avventure che Paperone menzionava nelle sue storie?
Supponiamo di cancellare la Saga dall'universo Disney di punto in bianco: anche che lo facciamo, ci ritroviamo sempre e comunque tutti con un'idea in testa, ossia che (e sfido chiunque a negare questa certezza) Pdp sia diventato ricco scavando l'oro nel Klondike, ossia alla fine del 1800. Mal che vada, Pdp oggi avrebbe comunque centotrenta anni, perché comunque saremmo tutti forzati a darglieli. È quindi un problema così abissale che qualcuno ci abbia raccontato cosa Paperone abbia effettivamente fatto nel Klondike, collocandolo temporalmente come tutti più o meno consciamente siamo costretti a fare? O dobbiamo annullare completamente anche l'idea che Pdp sia diventato ricco nel Klondike e fare come la Marvel, che sposta sempre più in là nel tempo l'incontro tra Grimm e Richards, che dalla seconda guerra mondiale è ormai avvenuto agli inizi degli anni '90?
Ma Rosa non è solo la Saga, il passato di Paperone: è anche i guardiani della biblioteca perduta, il tesoro di Creso, l'isola alla fine del tempo... E volete dirmi che queste storie sono brutte a prescindere come trama? Cosa c'è di sbagliato in queste storie? Qualcuno me lo spieghi perché io non ci arrivo (s'intende, a livello di trama, perché i disegni sono, come già ho detto, una cosa a parte)!
Rosa ha ritenuto di dare una sua versione del mondo papero, che può piacere o no, ci mancherebbe, ma, come lui, tanti altri grandi autori lo hanno fatto (lo stesso Barks), senza per questo ricevere critiche.
Anzi, a ben guardare è sin troppo difficile affermare che esista "un" mondo Disney: ne esistono tanti quanti sono i singoli autori, e quindi è sicuramente lecito non gradire la visione che Rosa ce ne ha data, ma Don non può essere criticato per il solo fatto di averci fornito un quadro del mondo Disney "a modo suo", per come lui lo vedeva, ossia come una sorta di universo ancorato agli anni 50-60, dove i nostri paperi preferiti si muovono come facevano nelle storie barksiane di quegli anni!
La magia dell'universo Disney è proprio quella di adattarsi ai gusti di qualsiasi sceneggiatore che ne rispetti le caratteristiche fondamentali: ma ritengo proprio che nessuno potrà mai dire che Rosa abbia stravolto i caratteri dei paperi fornendocene delle versioni assolutamente inaccettabili (un Paperino assassino, dei nipotini drogati, Paperina sgualdrina e Zione mafioso, ad esempio): ovviamente, non pretendo sia una verità assoluta, ma, se qualcuno fosse dell'opinione opposta, gli sarò grato se vorrà darmi un esempio di tali ritenuti stravolgimenti.