Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato
20 anni
Le nostre recensioni
3 | |
3.5 | |
3 | |
2.5 | |
2 | |
5 | |
3 | |
2.5 | |
2 | |
2.5 | |
2.5 | |
3 | |

Don Rosa

4921 · 378716

0 Utenti e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

*

feidhelm
Flagello dei mari
PolliceSu   (1)

  • *****
  • Post: 4777
  • Fizz! Snarl!
    • Offline
    • Mostra profilo
PolliceSu   (1)
    Re: Don Rosa
    Risposta #3240: Giovedì 13 Gen 2011, 23:44:56
    La ricerca del Kalevala è un lavoro pazzesco perchè invece di fare una storia su commissione (ma era su commissione? Non ricordo bene)

    Ricordi male ;)

    Poi per un lettore italiano credo comunque risulti un po' pesante, anche io l'ho letta una sola volta, per dire :P

    Io invece l'ho letta più volte, e la trovo godibilissima.
    Mai quanto la Biblioteca però :P
             
    In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

    *

    Federico_Pedrocchi
    --
    PolliceSu

    PolliceSu
      Re: Don Rosa
      Risposta #3241: Giovedì 13 Gen 2011, 23:45:19
      Qualcuno ha detto che Don Rosa stimola la coscienza critica: ma proprio per niente. Stimola il gusto per l'autocompiacimento nel ricordare insieme a lui tutti i riferimenti a Barks, al cronachismo, alla filologia. Tant'è vero che per 217 pagine non si parla che di queste cose. Le storie di Don Rosa ti portano a pensare: oh wow, guarda quant'è bravo Don Rosa a ricordarsi questo particolare di Barks! Oh, quant'è bravo a far quadrare tutto, e a dare una spiegazione a tutte le incongruenze! Com'è bello che abbia fatto combaciare la perdita di denaro di Zio Paperone nel Ventino fatale con la nascita di Edi!
      Ma, a differenza dei veri, bravi, narratori, non ti porta mai a riflettere sulla morale, sul mondo, su se stessi, sui vizi e sulle virtù della società. Non è il suo intento: ok, ma non era nemmeno l'intento di Barks, o di Scarpa, o di Martina, eppure le loro storie ci parlano di noi e del mondo. Le storie di Don Rosa sono decadente intrattenimento. L'unica cosa su cui fan riflettere è l'aridità o l'amarezza cui porta una vita senza amore: e anche lì, senza porre un dibattito. Ti dà già la sua risposta. Non devi fare lo sforzo di pensare a nulla.
      E comunque il Paperino di Don Rosa è un personaggio vivo solo in una vignetta: quella in cui, da paperetto, dà un calcio a Zio Paperone. Per il resto è un ornamento del vecchio zio o l'insignificante tutore dei nipotini.

      *

      MarKeno
      Cugino di Alf
      PolliceSu   (4)

      • ****
      • Post: 1387
      • "C'è sempre un altro arcobaleno"
        • Offline
        • Mostra profilo
      PolliceSu   (4)
        Re: Don Rosa
        Risposta #3242: Venerdì 14 Gen 2011, 01:58:48
        Ho apprezzato tanti tuoi interventi, anche se critici, ma secondo me questa volta pecchi di estremismo, barksista. Non v'è dubbio che in Rosa ci siano autocelebrazionismo, così come filologia barksiana e storica. E possono piacere o non piacere. Acquisito. A te non piacciono. A me piacciono. Poco male.

        Però affermare che in Rosa manchi qualsiasi riferimento a società, morale e sentimenti mi sembra improprio. Don Rosa lancia frecciatine ai media (Paperino teledipendende, la guardia idiota che crede di essere in candid camera, i tiggì invadenti), si spende in riflessioni morali (l'onestà come valore, come principio, il duro lavoro come ispirazione e strada da percorrere, la caparbietà nel difendere ciò cui si tiene, la gioia della scoperta, il richiamo dell'avventura...), si produce in riflessioni di varia natura (sull'ecologia, la famiglia, i rimpianti, la morte persino!), e tanto altro. Che lo faccia in modo diverso rispetto a Barks, Scarpa e Martina, mi sembra evidente, oltre che normale. Ma non per questo il suo modo è sbagliato. E' semplicemente... diverso.

        Inoltre capisco ciò che intendi quando dici:
        Citazione
        L'unica cosa su cui fan riflettere è l'aridità o l'amarezza cui porta una vita senza amore: e anche lì, senza porre un dibattito. Ti dà già la sua risposta. Non devi fare lo sforzo di pensare a nulla.
        Ma anche qui sono in parziale disaccordo. Capisco che non lasciare un vero gioco interpretativo al lettore possa risultare da un lato limitante. Eppure... a mio parere Don Rosa non rende ottusi questi concetti, li rende FORTI. Te li fa percepire distintamente con tutta la potenza che per lui devono, in tutta evidenza, avere. Non ci devi arrivare per tappe, è un urto diretto. Non un percorso di interazione, ma uno di accompagnamento. Don Rosa ti prende per mano e ti porta dove dice lui. Non hai voce in capitolo? Forse. Ma, caspita, che bei posti in cui ti conduce! E se non ti piacciono... beh, sei sempre libero di lasciargli la mano quando vuoi.

        Sulla questione Paperino mi sono già espresso qualche post sopra, non vale la pena ripetere quegli stessi concetti. Tanto più che l'ora è tarda  e chissà quali sfarfallonamenti sciorinerei (già che ne avrò partoriti abbastanza).

        PS: Anche da un accanito detrattore di Don Rosa, un'affermazione come questa:
        Citazione
        Le storie di Don Rosa sono decadente intrattenimento.
        mi sembra decisamente avventata e categorica. Come definizione, la applicherei, che so, ai cinepanettoni (decadranno prima o poi!). Non certo a storie di quel calibro.
        "Sarò tanto di quel che sono, sono tanto di quel che ero" (Nostal Gino)

        *

        Bacci
        Visir di Papatoa
        PolliceSu

        • *****
        • Post: 2711
        • Sono incazzato come un paperino!
          • Offline
          • Mostra profilo
        PolliceSu
          Re: Don Rosa
          Risposta #3243: Venerdì 14 Gen 2011, 08:49:29

          Ricordi male ;)

          Grazie per la precisazione, non ricordavo affatto le circostanze in cui era nata, e continuo ad apprezzare tantissimo la grande ricerca che ha messo in questo lavoro.


          Io invece l'ho letta più volte, e la trovo godibilissima.
          Mai quanto la Biblioteca però :P

          Su questo, conoscendo un po'i tuoi gusti da quello che scrivi sul Papersera, non avevo dubbi :D :)
          Oltre a quelle lunghe, una delle mie preferite è occhio ai dettagli: per me è un grandissimo paperino quello! Ma grandissimo come quello degli alrti autori nelle loro migliori storie, un modo di interpretarlo per me non esclude l'altro.
          « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 08:50:44 da bacci88 »

          *

          Don Rosa
          Gran Mogol
          PolliceSu   (11)

          • ***
          • Post: 584
          • Novellino
            • Offline
            • Mostra profilo
          PolliceSu   (11)
            Re: Don Rosa
            Risposta #3244: Venerdì 14 Gen 2011, 08:50:22
            Very interesting. Keep going, by all means!

            I offer only a few observations:

            One thing I see here that I've always noticed -- as regards any particular story, it will be one person's absolute top all-time favorite while someone else will think it's the WORST comic ever made by mankind. And everyone else is spread evenly in between the two extremes. What can I make of that? All I can do is make stories that I think *I* would enjoy, and hope for the best.

            As always, I would never argue with the people who don't like my stories. I just do the best I can. But... why do these people seem to read and devour every single one of the stories created by a cartoonist whose work they say they hate? Wouldn't they rather be doing something else more enjoyable? Sometimes I get the idea that it's not at all my stories they hate, but it's my POPULARITY that annoys them so much. And they seem to think it's a huge conspiracy of some sort specifically designed to aggravate them, and they hold it personally against me. Sorry! I never expected my weirdly drawn stories to be so popular. In fact, I always KNEW that I was ONLY doing stories to please my own nerdy Barks-loving self and I never expected anyone else to like them. Naturally I would HOPE people would like my stories, but it did not matter. I did not need this job... I owned my grandfather's construction company that he started when he came here from Italia in 1900. But I dropped that for the JOY of telling stories of *my personal view* of the favorite comics of my youth. I am more surprised than anyone that I became so popular. Aside from apologizing for that, would it help to assure you that I have never profited from that popularity, if that's what's eating you? You'll be pleased to know that I have never made one extra cent from the use of any of my stories in Italia. Or anywhere else. I get paid the going rate per page, one time, no matter HOW many times the story is reprinted and rerereprinted anywhere on Earth. (And believe me, that's a LOT.) So, relax.

            Finally... the auto-translations I'm getting (whose accuracy can never be certain) shows me the repeated reference to the "dryness and bitterness" of my work by one. I'm wondering -- is he trying to outdo me in that?

            Carry on!

            *

            Brigitta MacBridge
            Flagello dei mari
            Moderatore
            PolliceSu   (1)

            • *****
            • Post: 4733
            • Paperonuuuuccciooooo....
              • Offline
              • Mostra profilo
            PolliceSu   (1)
              Re: Don Rosa
              Risposta #3245: Venerdì 14 Gen 2011, 10:59:34
              Molto interessante. Continuate, assolutamente!

              Vi offro solo alcune osservazioni:

              Una cosa che vedo e che ho sempre notato -- riguardo ad una qualsiasi storia particolare, essa sarà in assoluto la preferita di tutti i tempi di una persona, mentre qualcun altro penserà che sia il PEGGIOR fumetto mai realizzato dall'umanità. E tutti gli altri si distribuiscono uniformemente fra i due estremi. Che cosa ci posso fare? Tutto quello che posso è fare storie che penso che *a me* piacerebbero, e sperare per il meglio.

              Come sempre, non litigherei mai con le persone a cui non piacciono le mie storie. Faccio solo il meglio che posso. Ma... perché queste persone sembrano leggere e divorare ogni singola storia creata da un fumettista il cui lavoro dicono di odiare? Non preferirebbero fare qualcos'altro più piacevole? A folte mi viene l'idea che non siano affatto le mie storie che loro odiano, ma che sia la mia POPOLARITÀ ad infastidirli tanto. E sembrano pensare che sia una grande cospirazione di qualche tipo, specificatamente progettata per esasperarli, e ce l'hanno personalmente con me per questo. Spiacente! I non mi sono mai aspettato che le mie storie disegnate stranamente fossero tanto popolari. In effetti, io ho sempre SAPUTO che stavo facendo storie per compiacere il mio proprio ego nerd e amante di Barks e non mi sono mai aspettato che piacessero ad alcun altro. Naturalmente io SPERAVO che alla gente sarebbero piaciute le mie storie, ma non aveva importanza. Non avevo bisogno di questo lavoro... possedevo la società di costruzioni del mio nonno, che lui aveva creato quando venne dall'Italia nel 1900. Ma la lasciai per la GIOIA di raccontare storie sul *mio personale modo di vedere* i fumetti preferiti della mia giovinezza. A parte scusarmi per questo, potrebbe aiutare se io vi assicurassi che non ho mai tratto profitto da tale popolarità, se è questo che vi tormenta? Sarete soddisfatti di sapere che non ho mai ricavato un centesimo in più dall'uso delle mie storie in Italia. O in qualsiasi altro posto. Mi pagano l'usuale tariffa per pagina, una volta, non importa QUANTE volte la storia venga ristampata e riristampata ovunque sulla terra (e credetemi, sono TANTE). Quindi, rilassatevi.

              Infine... le traduzioni automatiche che ottengo (della cui accuratezza non posso mai essere sicuro) mi mostrano un riferimento ripetuto alla "aridità e amarezza" del mio lavoro da parte di una persona. Mi chiedo -- sta cercando di superarmi in questo?

              Continuate!
              I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

              "You must be the change you want to see in the world" -- Gandhi

              *

              Paperotto il mozzo
              Ombronauta
              PolliceSu   (3)

              • ****
              • Post: 862
              • Dimwitty Duck
                • Offline
                • Mostra profilo
              PolliceSu   (3)
                Re: Don Rosa
                Risposta #3246: Venerdì 14 Gen 2011, 11:12:50
                Mr. Rosa, actually I’m not reading anything of yours since 1998, but I did this just last night to answer to Mr. Pkthebest, as we said here yesterday.
                It’s a great honour to have you here: even if I criticise hard your work you can see that this seems magically to wake up so many fans of yours, so forgive me, I’m only a lonely voice !
                Good luck for your job and all the best for you but NOW NOTICE, I'M GOING ON MY WAY  :)

                Porto tutto il mio rispetto all’autore e all’uomo Don Rosa, come detto, e passo all’argomento.

                Ho letto Zio Paperone e i guardiani come si diceva ieri, che mi ha riconfermato quello che penso.
                Paperino è, a tutti gli effetti, il numero uno della famiglia dei paperi. E’ stato il primo in ordine cronologico, le sue caratteristiche e debolezze tipicamente umane lo rendono il personaggio più simpatico, più utilizzato e di maggiore successo in assoluto. Tutti gli altri membri della famiglia dei paperi sono sue evidenti derivazioni, a partire dall’aspetto, la loro esistenza è prima di tutto finalizzata all’interazione con lui. Si sono certamente viste alcune storie con i paperi senza Paperino (peraltro non delle più riuscite secondo me), ci mancherebbe, tuttavia in tali casi o non si sarebbe visto sin dall’inizio o sarebbe stato messo subito in sordina,  mai e poi mai un autore lo avrebbe escluso in modo così plateale come qui avviene. Normalmente egli sarebbe rientrato nell’avventura o successivamente come Paperinik, o perché ricattato, o perché bramoso di guadagno, o per qualche sempre nuova rivalità con lo zio e/o i nipoti : tutte fondamentali motivazioni che pepano e rendono intrigante la storia. E’ vero che egli è indolente, MA SICURAMENTE NON E’ LA PASSIVA E AMORFA AMEBA DESCRITTA: è anche vivace, collerico, caparbio, testardo e pasticcione, senza queste sue caratteristiche peculiari viene a mancare la giustapposizione con i nipotini da una parte e con lo zio dall’altra, che crea il vero interesse e divertimento della vicenda. Senza questo rimane la saccenza dei nipotini e la brama di guadagno di Paperone, ridotte in tal modo ad uno sterile e deprimente binomio: pur alle prese con qualunque mistero o avventura o biblioteca di Alessandria che dir si voglia viene a mancare la spina dorsale, l’essenza stessa dell’azione dei paperi, il motivo primario di contrasto e quindi azione e divertimento. Paperino è anche il principe dei paperi: lo zio è vecchio e i nipotini troppo piccoli, logica vuole che ogni trasposizione efficace del mondo umano – soprattutto a livello avventuroso e romantico – coinvolga Paperino prima di tutto. Il bello sta appunto nel fatto che questo eroe diventa in realtà un antieroe per le sue caratteristiche inconfondibili (salvo Paperinik, ma è un’altra storia) mentre Don Rosa da risalto solo alla bravura dello zione , che senza la necessaria contropartita di Paperino diventa un antipatico e avido affarista tout court. L’emarginazione di Paperino, oltre che gravemente oltraggiosa data l’importanza del personaggio, è pertanto un altro fondamentale motivo per il quale le storie sono assolutamente prive di mordente. Tengo a sottolineare il termine emarginazione, voluta, super sottolineata e compiaciuta, che è evidentissima; non c’entra nulla con la rispettosa discrezione usata da altri autori laddove Paperino è secondario o assente.
                I pochi accenni divertenti sono scopiazzati e stravisti (alcuni esempi: il segugio e le sigle delle GM, l’idea dello zio di sfruttare commercialmente un loro tesoro, persino lo stratagemma di cercare un tesoro facendo il giro del mondo per tornare al deposito guidati da un cane è lo stesso della vecchissima ‘Paperino e il cane dollarosus’), soprattutto fini a se stessi, annegati in una narrazione che potrebbe riguardare qualunque zio coi nipoti ( ricordo la storia lunga Zio Paperone e i folletti giganti, una delle poche senza Paperino, però c’erano i bassotti a ricordarci chiaramente di chi stavamo parlando!).
                L’unica ricchezza è la trama storica che fa da filo conduttore, però è più adatta ad un romanzo perché inserita in un fumetto lo rende troppo pesante e indigesto (vedete la quantità spropositata e la prolissità del testo  delle didascalie e delle nuvolette): nelle storie tipiche si trattava di accenni lunghi solo quanto  bastava ad azionare e motivare i paperi – cenni tuttavia indovinati, spesso anche istruttivi per la gioventù, e genialmente sintetici - non logorroiche digressioni (ma a questo punto più che digressioni diventano la vera storia, ahimè) di cui i paperi diventano una semplice appendice. Forse, in proposito, sarebbe migliore la formula del romanzo illustrato più che il fumetto. I disegni, ne do atto, sono bellissimi (ma non c’entrano nulla con la freschezza, l, l’incisivita e spontaneità del tratto degli altri autori) ma ancora una volta ridondanti ed eccessivi, appaiono come statici ed eleganti quadri (romanzo illustrato) in cui l’azione è frenata, soffocata da una maniacale e inutile dovizia di particolari. Non c’entrano nulla con la vivacità propria dei paperi (a meno di snaturarne il carattere, cosa che si è visto, si fa proprio con quello dal carattere più spiccato). Come in un dramma, a questo punto, più che in divertente fumetto, le ultime tre vignette chiudono definitivamente Paperino nell’isolamento di un’ignoranza e segregazione che lo snaturano, frutto di una sconcertante, deliberata e compiaciuta crudeltà verso il più grande dei paperi.
                Le vignette iniziali del disinteresse di Paperino, quando in passato erano tali, fruttavano la sua ricomparsa come Paperinik (con la forza di cui è capace, sottolineo, anche in versione ‘inetta’ ma sempre, badate, attivissima e vivacissima), Don Rosa invece le usa per uccidere il personaggio.
                Spero solo che non tutte le maree di suoi estimatori siano d’accordo con lui.
                « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 15:03:34 da dr.Strano »
                'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

                *

                ML-IHJCM
                Diabolico Vendicatore
                PolliceSu

                • ****
                • Post: 1899
                • Nuovo utente
                  • Offline
                  • Mostra profilo
                PolliceSu
                  Re: Don Rosa
                  Risposta #3247: Venerdì 14 Gen 2011, 11:24:49
                  Pur avendo un'opinione molto positiva dell'opera di Rosa, non ho difficolta' ad essere d'accordo con un certo numero delle tue critiche (ho anche dato il pollice in su al tuo intervento); ma vorrei farti osservare che l'accusa di scopiazzatura
                   
                   I pochi accenni divertenti sono scopiazzati e stravisti (alcuni esempi: il segugio e le sigle delle GM, l’idea dello zio di sfruttare commercialmente un loro tesoro, persino lo stratagemma di cercare un tesoro facendo il giro del mondo per tornare al deposito guidati da un cane è lo stesso della vecchissima ‘Paperino e il cane dollarosus’),
                  e' abbastanza ingiusta: Don Rosa non aveva accesso al mare di ottime storie di produzione extra-USA. Non puo' aver scopiazzato nulla da Paperino e il cane dollarosus.
                  « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 16:32:12 da ML-IHJCM »

                  *

                  Federico_Pedrocchi
                  --
                  PolliceSu

                  PolliceSu
                    Re: Don Rosa
                    Risposta #3248: Venerdì 14 Gen 2011, 12:49:58
                    Allora.
                    Spero di dire questa cosa una volta per tutte: non è accettabile che chicchessia tenti di sminuire una discussione dicendo che "se non ti piace non sei costretto a leggerli/acquistarli". Non è ammissibile. Altrimenti non c'è ragione per frequentare alcun forum, non c'è ragione di discutere di niente e di alcuna cosa.
                    Se leggo una storia, quest'ultima deve correre coraggiosamente il rischio di piacere o meno. Di comunicare qualcosa o no. Un autore ha le sue intenzioni. Un lettore ne costruisce altre. La storia ne ha altre ancora, indipendenti dalle intenzioni dell'autore e da quelle del fruitore.
                    Sono ben felice di scambiare opinioni con chiunque abbia degli argomenti da sottoporre. Penso di fare altrettanto. Qualora mi trovo in accordo, lo dichiaro. Se qualcuno mi convince, ammetto di essermi sbagliato. Ma per favore, togliamoci questa brutta abitudine di porre il limite: "Se non ti sta bene peggio per te". Se questa è la linea di questo forum, ebbene, non la accetto. Confrontiamoci, diamine! Non facciamo come ai talk-show: io la penso così, tu la pensi cosà - sì, e la verità dove sta? C'è un punto di incontro? No, mai.  

                    Altra cosa, più importante, che non sono disposto a tollerare più: essere offeso. Io non mi spavento di dire di non essere d'accordo, o smentisco, o ti dico che stai prendendo una cantonata, o ancora mi spingo a dire che stai dicendo delle cose sbagliate, o da verificare, o eccetera. Ma, e vi prego di correggermi se sbaglio, non mi sembra MAI di andare sul personale. Io posso anche essere abbastanza acceso (anche se credo di misurare sempre le parole) ma non mi sembra di "litigare": si sta discutendo. Credo di non avere mai offeso nessuno, e quando è apparso che fosse così mi sono sempre scusato, oppure ho precisato che il mio intento non era quello. Ora, e non è nuova, c'è chi mi ha detto di appartenere ad un 1% di persone sgradevoli; di avere chissà quali sporchi interessi personali nel misconoscere la grandezza di un autore; di avere lo stile dei repubblicani (eufemistico modo per dire che sono o un cafone o uno stupido); qualcuno si è riferito alle mie interrogazioni definendole scompensi mentali; e ora si riferiscono alla mia persona delle caratteristiche, negative, che io attribuisco a dei fumetti: a dei fu-me-tti. Io non odio i fumetti di nessuno, figuriamoci le persone.
                    E ripeto, credo di non essere mai stato scorretto né da un punto di vista argomentativo né da un punto di vista personale.
                    Pretendo delle scuse.

                    *

                    PORTAMANTELLO
                    Visir di Papatoa
                    PolliceSu

                    • *****
                    • Post: 2065
                    • MAI la Fine!
                      • Offline
                      • Mostra profilo
                    PolliceSu
                      Re: Don Rosa
                      Risposta #3249: Venerdì 14 Gen 2011, 13:07:02







                      EDIT:

                      qualcuno si è riferito alle mie interrogazioni definendole scompensi mentali

                      Non so se tu ti riferisca a questo mio intervento, ma visto che lì uso proprio quell'espressione e che è un topic a cui hai preso parte (dimostrando di esserti sentito anche piccato da quella definizione), non posso che quotare un altro stralcio dal medesimo topic:

                      Citazione
                      mischierò insieme considerazioni generali alle mie personali ERESIE. Lascio alla vostra intelligenza, se avete voglia di leggere, distinguere fra le due, senza sentirvi insultati se credete di essere chiamati in causa personalmente (anche perchè spesso manco mi ricordo chi ha detto cosa).
                      « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 13:15:00 da PORTAMANTELLO »
                      No man commanded Jean Louise.
                      Not on land and not on water.
                      Jean did whatever he pleased,
                      Until he kissed the gunners daughter.

                      *

                      Federico_Pedrocchi
                      --
                      PolliceSu

                      PolliceSu
                        Re: Don Rosa
                        Risposta #3250: Venerdì 14 Gen 2011, 13:47:54
                        che è come dire:
                        se sei intelligente non sentirti offeso anche se ti sto offendendo.
                        O mi sbaglio?

                        *

                        PORTAMANTELLO
                        Visir di Papatoa
                        PolliceSu

                        • *****
                        • Post: 2065
                        • MAI la Fine!
                          • Offline
                          • Mostra profilo
                        PolliceSu
                          Re: Don Rosa
                          Risposta #3251: Venerdì 14 Gen 2011, 13:51:05
                          Ti sbagli.
                          No man commanded Jean Louise.
                          Not on land and not on water.
                          Jean did whatever he pleased,
                          Until he kissed the gunners daughter.

                          *

                          Federico_Pedrocchi
                          --
                          PolliceSu

                          PolliceSu
                            Re: Don Rosa
                            Risposta #3252: Venerdì 14 Gen 2011, 13:53:50
                            E allora spiegami, ti  prego: perché a me è sembrato proprio di essere stato preso per pazzo. Che tu ti ricordassi o meno di me, che tu stessi dicendo delle eresie o meno, quello che hai detto è proprio quello: non nego la buona fede, ma, perdonami, credo che chiunque se ne sarebbe offeso.

                            Nessuna ironia in questo post.
                            Credo di aver capito il senso delle parole di PORTAMANTELLO (ne abbiamo discusso privatamente). Restano da chiarire altre cose e spero che gli amministratori o Don Rosa mi dicano, con chiarezza: hai sbagliato, tappati la bocca. Oppure: scusa.
                            « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 14:25:00 da Federico_Pedrocchi »

                            *

                            piccolobush
                            Flagello dei mari
                            Moderatore
                            PolliceSu   (3)

                            • *****
                            • Post: 4261
                              • Offline
                              • Mostra profilo
                            PolliceSu   (3)
                              Re: Don Rosa
                              Risposta #3253: Venerdì 14 Gen 2011, 14:23:09
                              Non facciamo come ai talk-show: io la penso così, tu la pensi cosà - sì, e la verità dove sta? C'è un punto di incontro? No, mai.  
                              La verità? Che verità? Non è matematica, non stiamo dimostrando un teorema, non c'è nessuna verità, o meglio ognuno ha la sua, perchè si tratta di argomenti che non possono prescindere dai propri gusti.
                              A me dà fastidio il paperino (spesso) ebete di rosa come il paperino sfortunato e incapace che si è affermato spesso in italia. Ma mica ho la pretesa di essere il depositario della verità, ho solo la pretesa di poterlo dire liberamente. Lo stesso vale per le tue opinioni e per quelle di tutti gli altri.

                              C'è o ci puo essere un punto di incontro? E chi lo sa? Forse sì, forse no, dipende dalla vicinanza delle posizioni e dalla capacità di analizzare quelle degli altri. Ma non è che deve esserci per forza, è giusto anche restare su posizioni differenti mantenendo vivo il dibattito se non si condividono quelle degli altri, basta rispettarle.

                              Credo che mai frase fu più appropriata in un frangente simile di questa di gaetano salvemini (e mi spiace, a volte, nella foga, di essere io il primo a tradirla):
                              "Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"
                              « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 14:27:16 da piccolobush »

                              *

                              Federico_Pedrocchi
                              --
                              PolliceSu   (1)

                              PolliceSu   (1)
                                Re: Don Rosa
                                Risposta #3254: Venerdì 14 Gen 2011, 14:28:36
                                La verità? Che verità? Non è matematica, non stiamo dimostrando un teorema, non c'è nessuna verità, o meglio ognuno ha la sua, perchè si tratta di argomenti che non possono prescindere dai propri gusti.
                                A me dà fastidio il paperino (spesso) ebete di rosa come il paperino sfortunato e incapace che si è affermato spesso in italia. Ma mica ho la pretesa di essere il depositario della verità, ho solo la pretesa di poterlo dire liberamente. Lo stesso vale per le tue opinioni e per quelle di tutti gli altri.

                                C'è o ci puo essere un punto di incontro? E chi lo sa? Forse sì, forse no, dipende dalla vicinanza delle posizioni e dalla capacità di analizzare quelle degli altri. Ma non è che deve esserci per forza, è giusto anche restare su posizioni differenti mantenendo vivo il dibattito se non si condividono quelle degli altri, basta rispettarle.

                                Credo che mai frase fu più appropriata in un frangente simile di questa di gaetano salvemini:
                                "Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

                                Quoto. L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere. Proviamo a essere probi al massimo e parziali oltre ogni misura senza mai travalicare la probità stessa.
                                « Ultima modifica: Venerdì 14 Gen 2011, 14:31:09 da Federico_Pedrocchi »

                                 

                                Dati personali, cookies e GDPR

                                Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
                                In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
                                Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

                                Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)