Ciao Carlo,
quando hai iniziato ti hanno accettato subito il primo soggetto che hai proposto?
Ciao Doctor Einmug,
rispondo volentieri alla tua domanda che mi permette di fare un salto nel passato... non troppo remoto!
Quando ho incominciato l'attività di soggettista e sceneggiatore, "Topolino" era ancora Mondadori e da poco tempo Massimo Marconi era diventato responsabile del settore storie.
Dopo qualche lettera e telefonata, per stabilire un contatto, vista la mia grande passione per il mondo dei fumetti Disney, fui invitato in redazione per sottoporre qualche idea.
All'epoca, i soggetti erano diversi da quelli che ci vengono chiesti attualmente, bastava una trama sintetica di poche righe che Marconi valutava su due piedi, consigliando miglioramenti ed apportando modifiche. Poi si veniva lasciati liberi di scrivere la sceneggiatura che, comunque, era sempre ben controllata.
Io mi presentai in redazione con qualche foglio di quaderno con scritte a penna delle trame. Ricordo che, di getto, ne raccontai una a Marconi che rimase impressionato dalla mia fantasia e, mentre al bar della Mondadori beveva un succo di pomodoro ed io un cappuccino, mi disse che sì c'era molta carne al fuoco, ma avrebbe voluto ascoltare qualcosa di più semplice.
Cercai tra i miei appunti e gli raccontai due storie. La prima era incentrata su un affare dello zio Paperone legato allo sfruttamento gastronomico delle alghe (alla metà degli anni '80 se ne parlava spesso sui quotidiani), la seconda narrava dell'incontro di Paperino con un vecchio parente che viveva da eremita in un bosco, una vicenda vagamente barksiana.
Marconi ascoltò attentamente, mi diede suggerimenti e mi disse di partire con le sceneggiature. Nacquero così le mie prime due storie: "Zio Paperone e il cibo del futuro" e "Paperino e il papero dei boschi". Naturalmente , dopo l'invio della prima sceneggiatura, Marconi si prese alcuni mesi di tempo per stabilire se meritavo o meno di entrare nel gruppo in forza a Topolino. Alla fine, era agosto (la sceneggiatura risaliva ai primi di giugno), mi telefonò e mi disse che, dopo aver valutato il mio lavoro, aveva deciso che la storia di Zio Paperone sarebbe stata pubblicata!!
Stavo per scoppiare dalla gioia e, credimi, la stessa gioia la provo ancora oggi quando, ormai 23 anni dopo, ricevo una telefonata di approvazione di un mio soggetto!
Ciao e a presto!