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Monkey_Feyerabend
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PolliceSu   (1)

PolliceSu   (1)
    Re:Massimo De Vita
    Risposta #165: Mercoledì 17 Ago 2016, 10:52:25
    Citazione
    Secondo me, prima di pronunciare giudizi, bisognerebbe quantomeno aver letto le storie dei paperi disegnate da De Vita e anche per quanto riguarda i rapporti con altri autori mi sembra si stia parlando più per sentito dire, che con cognizione di causa.

    Certo che si sta parlando per sentito dire, infatti ho scritto

    Se è vero quel che si dice,

    Prendevo spunto da una cosa di cui mi frega zero (quello che fa o che non fa De Vita) per parlare di qualcosa. Sempre a guardare il dito e mai la luna.  :-?
    « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 10:52:47 da Monkey_Feyerabend »

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      Re:Massimo De Vita
      Risposta #166: Mercoledì 17 Ago 2016, 11:09:43
      In realtà, nel caso ti interessasse, fu Stan Lee a inventare la cosa, anche se non a questi livelli "estremi".
      In pratica, inventava un soggetto, e contattava un disegnatore che faceva tutte le illustrazioni senza una sceneggiatura su cui basarsi, improvvisando tutto. A questo punto l'artista spediva le tavole allo stesso Lee, che inventava i dialoghi sul momento, basandosi sui disegni che aveva sottomano. Soprattutto negli anni Sessanta era sceneggiatore stabile di moltissime serie della Marvel, e non aveva nessuna intenzione di lasciare il compito ad altri, e così era letteralmente costretto ad adottare una tecnica del genere, anche perché aveva anche molti altri impegni redazionali.
      In ogni caso sì, si comunicava poco (molti aneddoti dicono che addirittura Lee non li incontrasse nemmeno i disegnatori, li contattava al telefono) ;D

      Sì, non mi riferivo al metodo di lavoro di Lee e dei suoi. Loro avevano un metodo un po' più artigianale (e che funzionava bene, non fosse altro perché i talentuosi disegnatori che lavoravano con Stan Lee all'epoca erano evidentemente migliori narratori "a fumetti" di Lee stesso).

      Io mi riferivo a un  metodo ancora più estremo, diciamo industriale (nel senso di catena di montaggio). Insomma, il fatto di avere una cabina di regia / redazione che dall'alto:
      [list bull-blackball]
      • divide il lavoro in segmenti separati (soggetto, sceneggiatura, disegno, inchiostrazione, lettering, colorazione),
      •  affida ciascun segmento a un impiegato/collaboratore freelance,
      • è la sola entità, almeno ufficialmente, a comunicare con tutte queste parti.
      Un metodo che nasce dall'esigenza di imporre al mercato del fumetto brand e personaggi (l'uomo ragno, superman, topolino, etc...) piuttosto che autori. Perché gli autori si possono sostituire, licenziare, e spesso e volentieri sottopagare. Mentre i personaggi non invecchiano, non chiedono l'aumento o i fondi pensionistici. 

      Può essere davvero che sia un'evoluzione degli anni d'oro della Marvel. Ma mi pare più probabile che il metodo esistesse già nei decenni precedenti. Comunque di storia del fumetto mi interesso poco o nulla, qualcun altro ci saprà dire meglio. 
      « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 12:57:26 da Monkey_Feyerabend »

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        Re:Massimo De Vita
        Risposta #167: Mercoledì 17 Ago 2016, 12:05:26
        Sempre a guardare il dito e mai la luna.  :-?

        Perché la luna è odiossa...
        https://books.google.it/books?id=a2EelqLqirEC&pg=PT676&lpg=PT676&dq=gollum+luna+odiossa&source=bl&ots=pVQ7dEcXPK&sig=-BzVsiTHW8Qiz2AKh3XkwNbgGVs&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiciPyClcjOAhUJXRQKHeokACQQ6AEIIDAA#v=onepage&q=gollum%20luna%20odiossa&f=false

        A proposito di coppie sceneggiatore/disegnatore, ho letto i primissimi numero di "X-Men" (Lee/Kirby), e devo dire che si sente davvero un "comune intento", cioè la voglia di dar vita allo stesso tipo di progetto, che può essere riassunto nell'aggettivo Astouding, titolo di una storica collana di fantascienza.

        Poi che il progetto in questione potesse essere portato avanti meglio è un altro discorso. Dal punto di vista della comunicazione fra i personaggi, del tempismo, della fisiognomica etc., credo che una lettura di Barks avrebbe giovato ad entrambi. Ah, già, Barks lavorava da solo. Lucky him. :P

        Siamo "leggermente" OT, ma vedendo in giro delle tavole mi sembra che Kirby sia poi migliorato, anche in termini di dettaglio. Curiosamente, trovo che avesse un tratto simile ad Erio Nicolò, disegnatore famoso circa un millesimo di Kirby, ma con una maggiore delicatezza nei punti di raccordo del suo tratto prevalentemente a linee medio-brevi (come Kirby) e chine sottili, uno stile leggero, scorrevolissimo ma ciononostante assai espressivo quasi a livelli di ritrattista (e con un perfetto senso delle proporzioni, cosa che in casa Marvel a volte - dico a volte - farebbe bene ;D).

        In numeri più recenti, in realtà, pur senza la scioltezza di Stan Lee e del suo fido compare, l'impressione di cui sopra si conferma abbastanza (sarà che i fumettisti statunitensi sono allevati appositamente per quel tipo di "progetto"?), e i disegni passano da capolavori di dettaglio a mostruosità scarabocchiate, per fortuna molto minoritarie. Disegnatori molto abili come Stuart Immonen o, ancor più, Adam Kubert, talvolta cadono un po' sui volti e sulle espressioni. Ma non credo sia solo una questione personale loro: credo che proprio il fatto che la mancanza di un asse "personale" con lo sceneggiatore, e invece piuttosto la presenza di un "ambiente generale" in cui prende vita il "progetto", impedisca una cura espressiva "caso per caso", e ci si riconduca spesso a espressioni e relazioni "fisiche" tra i personaggi (ivi compresa l aregia delle tavole) un po' sempre uguali (benché magari i disegni siano, nel dettaglio, curatissimi).
        Non è un caso che una storia importante e celebre come "Avengers vs X-Men" sia stata sceneggiata da cinque persone e disegnata da tre. Un'impronta autoriale maggiore avrebbe forse giovato alla tenuta del tutto e avrebbe forse conferito maggiore "presa" di pensiero e di azione ad una saga che in alcuni punti pare un po' sprecata.
        Addirittura, le sceneggiature di Brian Michael Bendis, uno dei factotum della Marvel, nonostante portino una firma sola, risentono di questo processo, nel senso che almeno io personalmente le sento un po' impersonali: non che manchino caratteristiche distintive, ma i dialoghi e le azioni sanno talvolta un po' di un rimbalzello che preferisce non risolvere del tutto praticamente nulla, come se aspettasse chissà cosa da chissà chi. E quindi l'impronta autoriale ne resta soffocata, sia nei testi che nei disegni che nell'intesa fra i due. Mi riferisco in particolare a All-New X-Men. A volte sembra che il povero Immonen non sappia bene se dare ai personaggi un'aria decisa (finalmente succede qualcosa) o meno (ancora cinque numeri, dài...), con un risultato decisamente... strano. ;D



        Un metodo che nasce dall'esigenza di imporre al mercato del fumetto brand e personaggi (l'uomo ragno, superman, topolino, etc...) piuttosto che autori. Perché gli autori si possono sostituire, licenziare, e spesso e volentieri sottopagare. Mentre i personaggi non invecchiano, non chiedono l'aumento o i fondi pensionistici. 

        Concordo, anche alla luce delle impressioni di cui sopra.
        Fodarsi sui personaggi anziché sugli autori non è sbagliato di per sé. Quanti conoscevano Barks, Walsh e Gottfredson ai loro tempi? Eppure hanno scritto quello che hanno scritto. Però c'è modo e modo di farlo. Di certo l'enfasi continua su qualunque cosa che la Marvel infila dappertutto non aiuta progetti intellettualmente completi e ponderati. Talvolta, peraltro, i personaggi contano più delle storie, il che è già allarmante. :-?
        « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 12:27:29 da A.Basettoni »

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          Risposta #168: Mercoledì 17 Ago 2016, 12:56:12
          Talvolta, peraltro, i personaggi contano più delle storie, il che è già allarmante. :-?

          Sì, dici bene. È sensato che il personaggio possa contare più dell'autore in un fumetto mainstream. Ma quando si arriva al punto che "i personaggi contano più delle storie" allora si è messi davvero male (perché si sta sguazzando nelle derive più negative della parola "mainstream").


          Comunque per tornare in topic, possiamo concludere che De Vita è il più marveliano dei disegnatori Disney!  ;D
          « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 12:58:44 da Monkey_Feyerabend »

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            Risposta #169: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:00:47
            P.S.: Le liste di storie disegnate da De Vita stilate sopra includono alcune fra le mie storie preferite in assoluto. Bravi figlioli.
            "Il segreto della 313" soltanto la trovo incredibilmente sovrastimata. Carina, eh, ma il cartone cui si riferisce è meglio (a parte per i disegni, ovviamente). :P

            Comunque per tornare in topic, possiamo concludere che De Vita è il più marveliano dei disegnatori Disney! ;D 

            Chissà se gli farà piacere; non credo. ;D
            « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:04:48 da A.Basettoni »

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              Risposta #170: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:20:44
              "Il segreto della 313" soltanto la trovo incredibilmente sovrastimata. Carina, eh, ma il cartone cui si riferisce è meglio (a parte per i disegni, ovviamente).
              Ma ti pare poco? Stavamo parlando di quanto abbia contato l'apporto grafico di De Vita ad una storia papera, mica elencavamo per forza storia ottime da tutti i punti di vista. A me infatti piacciono soprattutto i disegni di quella storia, anche per merito dei colori di Leopoldo Barbarini! :)
              « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:21:54 da pacuvio »

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                Risposta #171: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:24:50
                Ma ti pare poco? Stavamo parlando di quanto abbia contato l'apporto grafico di De Vita ad una storia papera, mica elencavamo per forza storia ottime da tutti i punti di vista. A me infatti piacciono soprattutto i disegni di quella storia, anche per merito dei colori di Leopoldo Barbarini!

                No, non stavo mettendo in discussione la sua collocazione nella lista (in effetti mi sono espresso in maniera molto sintetica) ma la sua collocazione fra le migliori storie di Topolino in un sondaggio uscito anni fa sul settimanale (o mi sto confondendo con un'altra? :-?). Non l'ho scritto perché pensavo che il "caso" fosse noto. L'"incredibilmente sovrastimata" (senza nulla togliere a Michelini) era riferito a quello, ovviamente. Anzi, se Michelini doveva essere, che fosse Pacuvio! ;D

                Sicuramente sui disegni il confronto con il cartone, lontano dai fasti dell'epoca d'oro e decisamente arcaico nello stile, non regge. ;D
                « Ultima modifica: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:26:54 da A.Basettoni »

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                  Re:Massimo De Vita
                  Risposta #172: Mercoledì 17 Ago 2016, 13:26:54
                  No, non stavo mettendo in discussione la sua collocazione nella lista (in effetti mi sono espresso in maniera molto sintetica) ma la sua collocazione fra le migliori storie di Topolino in un sondaggio uscito anni fa sul settimanale (o mi sto confondendo con un'altra? )
                  Non erri, è proprio quella.

                  *

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                    Re:Massimo De Vita
                    Risposta #173: Giovedì 18 Ago 2016, 14:12:45
                    Vuoi farmi credere che [...] non meritavano una lettura?
                    [...]
                    E che i disegni di De Vita non ne fossero il valore aggiunto?
                    Ma tu stai citando storie che De Vita ha effettivamente disegnato* e su quelle non discuto. Ma negli ultimi 20 anni, in cui si è solo dedicato ai topi, secondo me non sono usciti capolavori con i paperi degni dei suoi disegni.

                    *E poi lavorando su quelle le sue matite che sarebbero potute andare ai topi hanno avuto destinazione diversa. Potremmo stare qui a discutere per anni quali delle storie dagli anni '70 ad oggi, una per una, erano meritevoli di De Vita. Ma non ne ho voglia
                    Dico solo che, essendo per me le storie dei topi mediamente migliori, dedicandosi solo ad essi ci sono più possibilità che lui illustri storie migliori. (Che poi ha anche disegnato storie brutte di Topolinia, lo riconosco).

                    possiamo concludere che De Vita è il più marveliano dei disegnatori Disney!
                    Per chi non segue la marvel, puoi tradurre?

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                      Risposta #174: Giovedì 18 Ago 2016, 15:01:53
                      Per chi non segue la marvel, puoi tradurre?


                      Non seguo la Marvel, era una battuta. Nell'OT siamo finiti a discute re della grande libertà che avevano i disegnatori Marvel ai tempi d'oro della casa con i soggetti passati da Stan Lee.

                      *

                      Maximilian
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                        Re:Massimo De Vita
                        Risposta #175: Sabato 17 Dic 2016, 18:29:43
                        Secondo me i disegni di De Vita hanno raggiunto l'apice tra il 1985 ed il 2010 (le date sono indicative)
                        « Ultima modifica: Sabato 17 Dic 2016, 18:30:21 da Anton_Rebeliot »

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                          Re:Massimo De Vita
                          Risposta #176: Domenica 18 Dic 2016, 08:30:12
                          Per me il periodo d'oro di De Vita è il ventennio che va dalla metà degli anni 70 fino a metà anni 90, più o meno dal Triangolo delle Bermude a C'era una volta in America

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                            Re:Massimo De Vita
                            Risposta #177: Domenica 18 Dic 2016, 10:32:13
                            Per me il periodo d'oro di De Vita è il ventennio che va dalla metà degli anni 70 fino a metà anni 90, più o meno dal Triangolo delle Bermude a C'era una volta in America

                            De Vita è come Totti (e parlo da non-trigorista): giocherà poco, ma quando c'è si sente e si vede (vedi la recente cover per i SdG!)!

                            Anzi, personalmente, come stile lo ritengo invecchiato decisamente meglio di Cavazzano, molto più in linea col suo periodo "classico".
                            Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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                              Risposta #178: Lunedì 19 Giu 2017, 16:42:32
                              Sulla sua pagina di Wikipedia leggo quanto segue:

                              "Pippo, il personaggio Disney più amato da De Vita"

                              Dove l'ha dichiarato? Perchè se esiste un'intervista all'autore, mi piacerebbe leggerla.

                              *

                              Sir Top de Tops
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                                Re:Massimo De Vita
                                Risposta #179: Mercoledì 21 Giu 2017, 00:47:12
                                Non sono sicuro ma ptrebbe trovarsi su uno dei volumi dei Maestri Disney a lui dedicato. Purtroppo li ho in qualche scatolone quindi non posso andare a controllare



                                 

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