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Universo Disney e religione

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joe7
Giovane Marmotta
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    Re: Universo Disney e religione
    Risposta #150: Venerdì 1 Mag 2015, 15:31:35
    Non ha molto senso parlare di religione in un mondo di animali antropomorfizzati. I paperi e i topi possono esprimere i nostri sentimenti umani più comuni, come l'entusiasmo, la gioia, la tristezza, la rabbia, eccetera. Nel mondo Disney si può parlare di amore o di antipatia; di avarizia o di accidia; di avventura o di quotidianità. Ma la religione, o senso religioso, è qualcosa che è oltre tutte queste cose, le comprende, le assimila e nello stesso tempo le supera.

    Infatti, la religione parla del significato della vita e della morte, della presenza di un Dio creatore, della Risposta alla nostra Domanda. E' un elemento caratteristico solo dell'uomo, non dell'animale: per questo nel mondo degli animali Disney non ha molto senso inserire dei contesti religiosi come ha fatto Don Rosa. Non ha nemmeno senso inserire vecchiaia e morte, o un trascendente fatto di paperi sulle nuvolette. Il mondo Disney, per sua natura, è sempre perenne e al di fuori del tempo, quindi al di fuori di una prospettiva in cui si ha la coscienza delle cose che passano e l’esigenza di porsi delle domande al riguardo.

    Il mondo Disney è un mondo fittizio, adatto per chi non vuole farsi certe domande, e quindi lì si vive nel modo più areligioso possibile, dove quello che conta è accumulare soldi, acquistare smartphone, tablet e altra roba sempre più qualificata, essere sempre alla moda, soddisfare i capricci delle fidanzate, catturare il cattivo di turno, prendere una moneta che ti arricchisce.

    Un mondo dove, al posto della religione, c'è il suo aspetto più deleterio, o meglio la sua caricatura: la superstizione, tipica dei tempi pagani. Quindi, l'esistenza della fortuna e della sfortuna, gli amuleti, i gatti neri che attraversano la strada, la moneta numero uno portafortuna, la magia, eccetera.

    Un mondo dove la scienza è vista in modo religioso perché tranquillizza e non richiede impegni particolari.

    Un mondo dove gli uomini/paperi/topi vengono divinizzati: le statue a Paperone o a Cornelius Coot, e le azioni di Paperone che divengono leggenda eroica nelle storie di Don Rosa. Oppure il comportamento sacro dell’organizzazione delle Giovani Marmotte, vera chiesa umana con la loro Bibbia, il Manuale delle Giovani Marmotte, davanti al quale si prova profonda riverenza perché in Esso si trova la Risposta a tutto. I Templi del Sapere Umano nelle varie Biblioteche di Paperopoli, davanti ai quali si deve entrare con atteggiamento timoroso e solo per poco tempo. Il Sindaco visto come Massima Autorità Laica, e quindi capace di agire sia secondo la legge che al di sopra della legge, essendone Lui la fonte e quindi senza doverne rispondere a nessuno (tranne agli elettori, quando è il caso): i tiranneggiamenti del Sindaco verso Paperone sono frequentissimi al riguardo.

    Non dico che si debba mettere la religione nelle storie disneyane: dico che non ha senso metterla. Sarebbe come mettere i cavoli a merenda. L’unica religione possibile nel contesto dei paperi e topi è la sua parodia, cioè, come ho detto, la superstizione o, in alternativa, la divinizzazione delle cose umane.
    « Ultima modifica: Venerdì 1 Mag 2015, 15:32:09 da joe7 »

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      Re: Universo Disney e religione
      Risposta #151: Venerdì 1 Mag 2015, 15:50:56
      Citazione
      Amelia, vesuviana verace ma soprattutto strega in una regione (la Campania) cattolica ma anche evangelica/battista, potrebbe aver miscelato queste religioni comunque forti nel territorio con riti e stregonerie studiati fin da piccola.

      In Campania credo che i protestanti non superino in percentuale la quota italiana, abbastanza misera. Una strega campana sarebbe sicuramente seguace delle tradizioni magico-religiose della regione, fortemente intrise di cattolicesimo.
               
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        Re: Universo Disney e religione
        Risposta #152: Venerdì 1 Mag 2015, 16:35:38
        In Campania credo che i protestanti non superino in percentuale la quota italiana, abbastanza misera. Una strega campana sarebbe sicuramente seguace delle tradizioni magico-religiose della regione, fortemente intrise di cattolicesimo.
        Sicuramente la zona tra Napoli e Caserta e tutto il casertano hanno una percentuale di evangelici/battisti superiore alla media (non a caso un paese si chiama San Marco Evangelista). La maggior parte delle persone del posto che conosco (alcune delle quali parenti acquisiti tramite mia sorella) sono di queste religioni protestanti.

        Un mondo dove, al posto della religione, c'è il suo aspetto più deleterio, o meglio la sua caricatura: la superstizione, tipica dei tempi pagani. Quindi, l'esistenza della fortuna e della sfortuna, gli amuleti, i gatti neri che attraversano la strada, la moneta numero uno portafortuna, la magia, eccetera.
        Un mondo dove gli uomini/paperi/topi vengono divinizzati: le statue a Paperone o a Cornelius Coot, e le azioni di Paperone che divengono leggenda eroica nelle storie di Don Rosa. Oppure il comportamento sacro dell’organizzazione delle Giovani Marmotte, vera chiesa umana con la loro Bibbia, il Manuale delle Giovani Marmotte, davanti al quale si prova profonda riverenza perché in Esso si trova la Risposta a tutto. I Templi del Sapere Umano nelle varie Biblioteche di Paperopoli, davanti ai quali si deve entrare con atteggiamento timoroso e solo per poco tempo
        Queste cose che descrivi esistono comunque anche nel 'nostro' mondo reale degli umani: nei paesi anglosassoni d'oltreoceano (per la loro storia recente e particolare) di statue dei fondatori o di personaggi illustri del passato ce ne sono a josa (ma anche nel nostro vecchio continente).
        Le GM non sono altro che la trasposizione fumettistica dei Boy Scouts che ieri come oggi hanno un forte senso di appartenenza al loro corpo.
        Il classico ambiente  silenzioso e austero delle biblioteche, con ospiti neofiti e intimiditi che fan sempre troppo rumore attirando gli sguardi accigliati di chi sta leggendo è tipico di moltissimi film ma anche della realtà.

        Immagino comunque volessi intendere che il fumetto privilegia questi aspetti della nostra realtà rispetto ad altri verso i quali dovrebbe avvicinarsi con circospezione se non addirittura tenersene lontano.
        « Ultima modifica: Venerdì 1 Mag 2015, 17:08:35 da leo_63 »

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          Re: In che cosa credono i nostri eroi preferiti?
          Risposta #153: Venerdì 1 Mag 2015, 18:01:45
          Kim Don Ling, giovane papero sud coreano conosciuto nelle Paperolimpiadi, potrebbe essere buddista come anche cristiano.
          http://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_in_Corea_del_Sud

          Chen Dai Lem, giovane papera nord coreana anche lei protagonista nella lunga storia di Scarpa, potrebbe essere atea o ceondoista (nuova pratica religiosa basata sullo sciamanismo)
          http://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_in_Corea_del_Nord

          Assolutamente cristiano :) e anche Chen :)
          "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

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          Maximilian
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            Re: Universo Disney e religione
            Risposta #154: Sabato 2 Mag 2015, 11:38:48
            Infatti, la religione parla del significato della vita e della morte, della presenza di un Dio creatore, della Risposta alla nostra Domanda. E' un elemento caratteristico solo dell'uomo, non dell'animale: per questo nel mondo degli animali Disney non ha molto senso inserire dei contesti religiosi
            Che cosa differenzia l'uomo dall'animale se non l'intelligenza, che anche i personaggi disney hanno? Sono animali ma pensano come uomini, perciò il tuo ragionamento non sta in piedi

            Citazione
            Il mondo Disney è un mondo fittizio, adatto per chi non vuole farsi certe domande
            Non sono d'accordo: è come dire che il mondo disney non può permettersi di avere una sua profondità, e sarebbe un limite.

            Comunque io sono favorevole a non inserire elementi religiosi in senso stretto e a non propendere per una fede piuttosto che un'altra, ma d'accordissimo a parlarne qualora abbiano avuto rilevanza storica- culturale, come fatto qui

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            feidhelm
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              Re: Universo Disney e religione
              Risposta #155: Sabato 2 Mag 2015, 14:20:37
              Sicuramente la zona tra Napoli e Caserta e tutto il casertano hanno una percentuale di evangelici/battisti superiore alla media

              Questo vorrei sapere da che fonte lo trai :-?
              (il numero delle tue conoscenze non è statisticamente significativo)

              (non a caso un paese si chiama San Marco Evangelista)

              San Marco era uno degli evangelisti, e da lui prende il nome il paese; non è che la parola "evangelista" sia copyright dei protestanti :-?
                       
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                Risposta #156: Sabato 2 Mag 2015, 19:05:13
                Sicuramente la zona tra Napoli e Caserta e tutto il casertano hanno una percentuale di evangelici/battisti superiore alla media (non a caso un paese si chiama San Marco Evangelista). La maggior parte delle persone del posto che conosco (alcune delle quali parenti acquisiti tramite mia sorella) sono di queste religioni protestanti.

                Queste cose che descrivi esistono comunque anche nel 'nostro' mondo reale degli umani: nei paesi anglosassoni d'oltreoceano (per la loro storia recente e particolare) di statue dei fondatori o di personaggi illustri del passato ce ne sono a josa (ma anche nel nostro vecchio continente).
                Le GM non sono altro che la trasposizione fumettistica dei Boy Scouts che ieri come oggi hanno un forte senso di appartenenza al loro corpo.
                Il classico ambiente  silenzioso e austero delle biblioteche, con ospiti neofiti e intimiditi che fan sempre troppo rumore attirando gli sguardi accigliati di chi sta leggendo è tipico di moltissimi film ma anche della realtà.

                Immagino comunque volessi intendere che il fumetto privilegia questi aspetti della nostra realtà rispetto ad altri verso i quali dovrebbe avvicinarsi con circospezione se non addirittura tenersene lontano.

                Scusate se mi intrometto in questa interessantissima discussione. Mi duole contraddire Cornelius, ma il paese di San Marco Evangelista si chiama così dal 1863, in onore di quello che era già il santo patrono di una conurbazione sorta tra il Settecento e l'Ottocento per ospitare i lavoratori delle macere di canapa. In epoca di amministrazione Murat (primi anni dell'Ottocento), essa assurse allo status di comune autonomo. :)
                La diffusione delle Chiese Protestanti non storiche (non Valdesi e Luterane, bensì di ascendenza Bible Belt) quali  Assemblee di Dio, Battisti, Avventisti del Settimo Giorno, Pentecostali, è cosa abbastanza recente (si sono diffuse a partire dagli anni Ottanta), e cento non contano più adepti che altrove nel territorio italiano. Semmai, sono molti gli immigrati di origine africana (nigeriani del sud, togolesi, ivoriani, ragazzi della Sierra Leone) che aderiscono a queste confessioni. Essi sono impiegati -spesso con paghe da fame- nella lavorazione del pomodoro, in una filiera molto lunga e molto faticosa.
                Mentre le confessioni "storiche" protestanti (i Valdesi) hanno, in campania come altrove al Sud, una storia molto complessa e molto particolare. L'insediamento in Campania (San Mango Piemonte) e in Calabria di popolazioni di religione valdese, provenienti dalle valli a ridosso delle Alpi occidentali - principalmente dalle valli Germanasca, Chisone e Pellice, avvenne forse già in epoca sveva, nel XIII secolo e divenne numericamente cospicua soprattutto dalla prima metà del XIV secolo. Pierre Gilles, pastore calvinista, autore nel 1644 di una storia delle chiese riformate, narra come ai Valdesi fossero stati offerti nel 1315, da proprietari terrieri calabresi, fondi da coltivare in cambio di un canone annuo, e con la facoltà di costituirvi comunità esenti dagli obblighi feudali.
                Nel 1561 avvenne una terribile strage, perpetrata per volontà del futuro Papa Pio V, allora cardinale Michele Ghislieri, piemontese e domenicano. Sottoposte dall'Inquisizione a persecuzioni e a un regime di controllo repressivo e vessatorio, si ribellarono dando pretesto per l'intervento di truppe spagnole del Vicereame di Napoli, che, in nome del governo del re cattolico e del Papa, fecero migliaia di vittime.
                Le comunità valdesi del meridione conobbero una vera e propria rinascenza col Risorgimento, quando i discendenti dei superstiti, sposarono gli ideali risorgimentali della patria d'origine savoiarda e piemontese, in opposizione al conservatorismo cattolico-sanfedista dei Borbone.

                http://www.fontedivita.it/indirizzario/filtrocampania.html
                E responde a morena requebrando
                Um olhar doce, de cobiça cheio:
                “Deixa em teus lábios imprimir meu nome;
                          Aperta-me em teu seio!”

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                  Re: Universo Disney e religione
                  Risposta #157: Sabato 2 Mag 2015, 20:05:23
                  Ottimo TanteAnte, ma qui si disquisiva quantitativamente sulla diffusione di questi culti. Hai dati? :)
                           
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                    Re: Universo Disney e religione
                    Risposta #158: Sabato 2 Mag 2015, 20:33:09
                    Ottimo TanteAnte, ma qui si disquisiva quantitativamente sulla diffusione di questi culti. Hai dati? :)

                    Sì, feidhelm: i Protestanti (storici e no) in Italia sono quasi 800000; circa 550000 i Pentecostali;  mentre le persone che fanno riferimento esplicito alla chiese della Riforma del XVI secolo sono stimate in 70.000; gli altri si dividono nell'adesione alle altre chiese riformate. Questo per i cittadini italiani di religione protestante.
                    Gli immigrati, prevalentemente africani professanti l'adesione ad una chiesa riformata sono 200000.
                    In Campania i Protestanti sono poco meno di 30000, su una popolazione di 5870000 abitanti circa.  :)

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                      Re: Universo Disney e religione
                      Risposta #159: Sabato 2 Mag 2015, 20:48:12

                      Questo è il numero delle comunità evengeliche in Italia divise per regioni: la Campania è seconda dopo la Sicilia.

                      http://it.wikipedia.org/wiki/Chiese_protestanti_in_Italia

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                        Re: Universo Disney e religione
                        Risposta #160: Sabato 2 Mag 2015, 20:51:59
                        Questo è il numero delle comunità evengeliche in Italia divise per regioni: la Campania è seconda dopo la Sicilia.

                        http://it.wikipedia.org/wiki/Chiese_protestanti_in_Italia

                        Siamo d'accordo, Cornelius. Il NUMERO DI COMUNITA' è cospicuo; così non è quello degli aderenti, che è in linea col trend nazionale. D'altronde, nel primo post di questo 3d, avevo messo il link alla pagina delle comunità campane, che sono effettivamente molte (e piccole). Quanto alla Sicilia: sono tante e colte le comunità siciliane; tanto è vero che il pastore, qui a Parma, è un siciliano. Un ultimo appunto: personalmente tenderei a fidarmi poco dei dati Cesnur. Io ho quelli della Tavola Valdese che divergono un poco ;) ;)

                        Semmai, consentimi, quello del Protestantesimo in Campania è un fenomeno in crescita nelle classi lavoratrici e nei ceti più umili della popolazione, per un fenomeno di offerta di clientele devozionali e di speranza rivolta ai ceti meno abbienti con strategie concorrenziali al Cattolicesimo, analogo a quanto è accaduto in Brasile negli Anni Zero del nuovo secolo (oggi, con Papa Francesco, ciò avviene meno).

                        Ti invito a leggere  questo interessante articolo:

                        http://voceevangelica.ch/focus/focus.cfm?id=19321

                        "il fedele tipo protestante in Italia è donna, vive in Campania e si chiama Esposito".

                        Attenzione, dire che il fenomeno è in crescita non vuol dire che:

                        1) queste persone si siano effettivamente cancellate dai registri parrocchiali cattolici;

                        2) queste persone siano membri effettivi della comunità protestante che insiste sul loro territorio; magari sono neofiti e/o simpatizzanti.

                        Quindi, seriamente, parlerei di 30000 effettivi ITALIANI, una decina di migliaia stranieri, e circa 20000 "che si sono avvicinati", in Campania. Circa l'1% della popolazione...  :)
                        « Ultima modifica: Sabato 2 Mag 2015, 21:01:42 da TanteAnte »
                        E responde a morena requebrando
                        Um olhar doce, de cobiça cheio:
                        “Deixa em teus lábios imprimir meu nome;
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                          Re: Universo Disney e religione
                          Risposta #161: Giovedì 3 Dic 2015, 10:34:23
                          Comunque, riguardo al discorso religioso, chiaramente non si può ravvisare una fede concreta nei personaggi.
                          Nei precedenti post abbiamo provato ad ipotizzare a quale confessione possano appartenere, ma è una domanda che resterà senza risposta, perchè, giustamente, la questione non viene affrontata, trattandosi di fumetto umoristico destinato anche al pubblico infantile.
                          E in fondo non è importante.

                          Si può però facilmente intuire il substrato su cui si muovono.
                          Siamo negli USA; i personaggi festeggiano il Natale, Pasqua, e riposano la domenica.
                          E' vero che non viene mai fatto riferimento al significato religioso di queste ricorrenze, però ci sono e sono inconfondibili.

                          Quindi comunque c'è una cultura cristiana di fondo.

                          *

                          Monkey_Feyerabend
                          --
                          PolliceSu   (2)

                          PolliceSu   (2)
                            Re: Universo Disney e religione
                            Risposta #162: Giovedì 3 Dic 2015, 11:30:53
                            Beh, più che cultura cristiana di fondo, a questo punto puoi semplicemente dire cultura occidentale di fondo
                            Vi ricordo che i nostri antenati festeggiavano il Natale e la Pasqua già millenni prima dell'avvento della confessione cristiana.  ::) Ed è quest'ultima, una volta strutturatasi in religione organizzata (in epoca tardo antica/alto medievale) ad aver inglobato tali celebrazioni "pagane". Più o meno ogni forma di religiosità si insinua in una comunità mettendo il cappello su culti pre-esistenti difficili da eradicare.

                            Non partecipando mai a riti religiosi né mostrando forme di spiritualità, i personaggi dell'universo Disney vanno intesi come areligiosi (e in qualche modo quindi praticamente atei). Pur vivendo in un mondo che è un riflesso cartonistico della società occidentale, quindi con dentro il Natale, la Pasqua, le Cattedrali, e Paperino e i nipoti che si inginocchiano e pregano a mani giunte perché il pilota dell'aereo su cui viaggiano sta facendo la siesta  ;D (http://coa.inducks.org/s.php?c=W%20OS%20%20147-02).

                            Mi chiedo se sia stato Walt Disney a interdire alla controparte fumettistica dei suoi personaggi cinematografici di avere una forma di religiosità. Ma forse il problema neanche si è posto, la cosa sarà venuta da sé. Tra l'altro tra un Gottfredson di famiglia mormone e un Barks ateo dichiarato, difficile immaginare lo sviluppo di aneliti religiosi in un Topolino o un Paperino...




                            *

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                              Re: Universo Disney e religione
                              Risposta #163: Giovedì 3 Dic 2015, 12:46:13
                              Beh, più che cultura cristiana di fondo, a questo punto puoi semplicemente dire cultura occidentale di fondo

                              Si, la si può vedere anche così. Cultura occidentale che è tendenzialmente laica e secolarizzata, ma con un sottofondo religioso-cristiano, oggi molto più vago, spesso anche inconsapevole.

                              Paperi e topi si muovono in quel mondo. Di certo non è possibile ravvisare in loro nessun elemento di cultura buddhista, islamica, ebraica o induista, che sia religiosa o di altra natura.

                              Citazione
                              Mi chiedo se sia stato Walt Disney a interdire alla controparte fumettistica dei suoi personaggi cinematografici di avere una forma di religiosità. Ma forse il problema neanche si è posto, la cosa sarà venuta da sé. Tra l'altro tra un Gottfredson di famiglia mormone e un Barks ateo dichiarato, difficile immaginare lo sviluppo di aneliti religiosi in un Topolino o un Paperino...

                              Secondo me la cosa è venuta da se.
                              Quando si fa un fumetto teoricamente per bambini, tendenzialmente umoristico, con animali antropomorfi, difficilmente si pensa ad inserire tematiche da adulti e/o potenzialmente controverse.

                              Probabilmente non si sarà proprio posto il problema.

                                Re: Universo Disney e religione
                                Risposta #164: Giovedì 3 Dic 2015, 13:49:00
                                Già penso anche io.

                                Però il fumetto Disney nasce come strisce di giornale, quindi a priori non per bambini (certo neanche solo per adulti, ci mancherebbe). Quindi una qualche lieve presa in giro della religione ci sarebbe pure potuta stare. In fin dei conti Gottfredson si prendeva lievemente gioco di certi tic dell'autorità e della burocrazia (e ogni tanto qualche schiaffo alle classi agiate lo assestava). Taliaferro era slapstick, quindi pur non mirando nessuna coglieva tutti. Barks prendeva per il culo usi e costumi dell'intera umanità. Spazio per una lieve satira nei confronti della religione ci sarebbe stato pure. Ma penso che questo fosse molto molto lontano dallo spirito fumettistico dell'epoca (prima metà del XX secolo). Semplicemente non era ancora tempo. Ovviamente ora (anzi, già da quarant'anni) ci sarebbe spazio eccome per ironia di questo tipo nel fumetto disney, se solo questo fosse in mano ad autori come quelli lì. Ma il fumetto Disney è incatenato a certi paradigmi assurdi, e quindi bisogna addirittura ringraziare quando Casty usa Eta Beta per dire ai fanciulli che non si gettano le cartacce a terra (e qualcuno non più fanciullo grida pure al capolavoro). Ma lasciamo stare, evitiamo polemiche.  ::) 

                                 

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