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La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...

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    Spesso, in tanti topic, ognuno di noi si augura di vedere la Panini che dia una svolta alla sua linea editoriale riguardante le pubblicazioni di casa Disney.
    Dopo tante discussioni si è capito insomma che, in questo momento storico, la Panini sta vivacchiando sugli allori.
    Attualmente l'unica testata che produce inediti in Italia è il Topolino libretto. Tutte le altre sono ristampe, rifacimenti o adattamenti di prodotti già pubblicati in passato.
    La cosa più triste di tutto è il fatto che, essendo l'Italia da sempre uno dei maggiori produttori di inediti (ora molto rallentata), nel mondo non ci sia quel riciclo continuo di storie nuove e fresche.
    Spesso mi trovo a leggere altri fumetti, libri o articoli di blog su internet.
    E sapete dove monta la rabbia?
    Quando vedo che decine di autori, da sempre simbolo Disney, hanno dovuto diversificare la propria proposta e la propria produzione.
    E tutto questo rivolgendosi ad altre case editrici.
    Mi chiedo ma è così difficile aprire delle nuove testate Panini Disney da affidare a tali autori?
    Ad esempio oggi leggevo la versione disneyana di Moby Dick e, nell'ultima pagina, ho riletto la biografia artistica di Francesco Artibani.
    Come quasi tutti sapranno parliamo di colui che ha partecipato ai più grossi ed innovativi progetti Disney degli ultimi 20-30 anni: Pk, MMMM, X-Mickey, Monster Allergy, ecc.
    La Panini ha la fortuna di avere nella sua scuderia un purosangue di questo tipo e che fa? Gli commissiona o comunque gli pubblica 2-3 storie?
    Questo è uno spreco artistico di enorme gravità!
    Persone come Artibani (oppure Teresa Radice e tanti altri) dovrebbero essere messi al comando di nuovi progetti editoriali "tosti".
    Ognuno chiaramente nei limiti della propria caratura artistica.
    Si potrebbero aprire diverse testate nuove di inediti: sul fantasy, sulla fantascienza, su personaggi meno inflazionati, ecc.
    Non sarebbero prodotti a cui dovrebbero mettere mano pochi autori, ma si potrebbero allargare a più artisti. Proprio come succede su Topolino.
    In questo modo non si avrebbero casi come quelli di quest'anno dove vediamo che ci sono autori e disegnatori che hanno visto pubblicare 2-3 storie nell'arco di un anno intero.
    È ovvio poi che determinati autori sottovalutati e poco utilizzati dirigano la propria collaborazione verso altre testate ed altre case editrici.
    Magari sono anche loro che cercano nuove sfide e nuovi orizzonti ma, io penso, che sarebbero molto felici di dedicare tutte le loro idee alla Disney.
    Io non dico che debbano firmare i rigidi contratti che siglarono ai tempi artisti come Scarpa o Martina (a cui si chiedevano un minimo di storie annuali elevatissimo) ma che comunque possano arricchire e rimpinguare l'Inducks con tante storie nuove.
    Insomma voi di tutto ciò cosa ne pensate?
    Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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      Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
      Risposta #1: Sabato 11 Feb 2017, 00:30:30
      Il problema è: la Panini ha voglia di rischiare ancora, come successe in quel momento d'oro da te citato?
      La risposta temo sia no. La riprova, per esempio, è questa improvvisa voglia di remake di vecchie testate, quali Mega Almanacco e (per l'ennesima volta) Paperinik.
      Panini punta ai soldi facili, e se una cosa non va in porto, un colpo di spugna e via. Con queste premesse quanti autori avrebbero la possibilità (ma anche proprio la voglia) di mettersi su testate nuove, sapendo che potrebbero chiudergliele da un momento all'altro se le vendite non fossero esaltanti?

      E' una triste e vecchia storia, ma questa è. :-/

        Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
        Risposta #2: Sabato 11 Feb 2017, 00:40:26
        La cosa che mi chiedo è: quale sarebbe il rischio di scarse vendite quando come autori puoi avere Casty, Artibani, Turconi, Enna, ecc., ecc. che rispetto al solito ti potrebbero sfornare 20-30 storie l'anno cadauno?
        Non sarebbe la/e  testata/e dei sogni di ogni appassionato?
        Così si farebbero contenti sia i collezionisti che le nuove leve di lettori.
        Soprattutto i collezionisti che avrebbero delle nuove testate "serie" da seguire e supportare.
        Pensare subito alla eventuale chiusura prima di partire con questi artisti a disposizione è come avere una squadra con tutti i più grandi campioni di uno sport e lasciarli in tribuna per paura di perdere.
        Cose da essere internati.... ;D
        Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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          Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
          Risposta #3: Sabato 11 Feb 2017, 00:51:45
          Ti rigiro la domanda: sarebbe certo un successone con questi autori, ma con un progetto sconosciuto?
          La nostra risposta da appassionati è "sì, certo!", ma alla Panini non basta il pubblico degli appassionati, vuole il pubblico più eterogeneo possibile, che includa i bambini, i lettori occasionali, quelli ancora più occasionali (ho perso il treno e prendo un fumetto per passare il tempo) e poi anche gli appassionati, che non sono visti come pubblico privilegiato se non come fascia di prezzo (vedi certe edizioni di PK o Casablanca), in cui se non puoi rifarti di numeri, almeno ti rifai di prezzo.
          E' brutto ragionare così? Certamente, sono la prima a dirlo, sarei la prima a supportare un progetto come dici tu, ma questa l'impressione che mi sta dando la Panini ultimamente, in molti casi tanto fumo e poco arrosto.

            Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
            Risposta #4: Sabato 11 Feb 2017, 07:59:11
            Negli anni 90 c'erano, come sapete, testate con storie inedite (Minni, GM, ecc) ma sinceramente le storie avevano trame abbastanza mediocri. Anche nel Topolino odierno abbondano storie di questo tipo.. Insomma, non sento la necessità di inediti, ma piuttosto prima bisognerebbe essere sicuri di avere a disposizione sceneggiatori, non di riempitivi tanto per far ogni mese uscire una testata, ma di sceneggiatori di ottimo livello. Visto che trovarli è  impresa ardua direi di lasciare stare
            Io sono più a favore della qualità che della quantità

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              Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
              Risposta #5: Sabato 11 Feb 2017, 08:49:23
              Luciochef, vorrei fare prima di tutto chiarezza su alcuni punti. Innanzitutto gli autori Disney, in generale, nemmeno ai tempi della Mondadori firmavano contratti in cui era prevista l'esclusiva del loro lavoro né un minimo annuale di storie (basta pensare a Bottaro che ha lavorato a lungo contemporaneamente anche per altri editori, ed anche la prolificità di autori come Martina, Scarpa o Cavazzano era del tutto libera, anche se fortemente incoraggiata da Gentilini che teneva molto alla qualità). È pur vero che, mentre allora i migliori autori erano anche quelli più presenti sul settimanale, oggi paradossalmente i migliori sono anche I meno produttivi, con l'estremo di Celoni che appare su Topolino una volta ogni due anni. Ma anche Artibani, Ziche, Radice e Turconi, Faraci, Mastantuono e altri ormai lavorano perlopiù per altri editori e questo comporta una prevalenza di storie di qualità assai bassa, sia nei testi che nei disegni, che certo non fa onore al nostro amato e storico settimanale.
              La questione delle serie inedite parallele è stata affrontata dalla redazione, che ha scelto di ospitare anche Pk su Topolino per evitare una concorrenza interna e io sono d'accordo con loro, auspico infatti sì un ritorno corposo di tutti i grandi, ma su Topolino, che accontenterebbe tutti presentando su ogni numero almeno un paio di storie memorabili come avveniva in passato e come ora avviene, purtroppo, solo 4-5 volte l'anno al massimo, le stesse in cui acquisto il settimanale proprio per sostenere questa politica.
              Si tratterebbe quindi di un'edicola in cui Topolino è la vera testata di riferimento, con inediti di qualità ogni settimana, e una serie di mensili di che ristamperebbero le storie più meritevoli nel mio sogno, e magari ci sarebbe pure il ritorno di Zio Paperone e I Maestri Disney, di cui in tanti, spero, sentiamo la mancanza.
              « Ultima modifica: Sabato 11 Feb 2017, 09:41:12 da -Max- »

                Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                Risposta #6: Sabato 11 Feb 2017, 11:16:58
                Scusate ma mi sembra di partecipare ad una discussione alquanto surreale.
                E come quando nel film di Spongebob tutti camminano con in testa il casco del Chum Bucket!
                E' possibile che l'immobilismo della Panini ci abbia portato a ragionare in questo modo?

                Ti rigiro la domanda: sarebbe certo un successone con questi autori, ma con un progetto sconosciuto?

                Un progetto e' sconosciuto (o destinato alla preventiva rovina) finché non lo si comincia a costruire con intelligenza e sapienza.
                Dare la possibilità a determinati autori di creare dei progetti meritevoli e' l'unica strada da percorrere. L'esempio lampante e' quello del Pk team dove si riunirono persone intelligenti e grandi professionisti per costruire un progetto che durerà, nella memoria dei lettori,nei decenni a venire.

                Insomma, non sento la necessità di inediti, ma piuttosto prima bisognerebbe essere sicuri di avere a disposizione sceneggiatori, non di riempitivi tanto per far ogni mese uscire una testata, ma di sceneggiatori di ottimo livello. Visto che trovarli è  impresa ardua direi di lasciare stare
                Io sono più a favore della qualità che della quantità

                Parlare di mancanza di sceneggiatori bravi e meritevoli mi sembra eccessivo.
                Magari e' il mancato e cattivo "sfruttamento artistico" della Panini che può portare a pensare questo.
                Essere convinti che con sceneggiatori e disegnatori come Casty, Faraci, Mastantuono, Ziche, Radice e Turconi, Artibani, Panaro, Cavazzano, Mottura, Celoni, ecc., ecc. non si riesca ad ottenere una testata di inediti di qualità e' piuttosto opinabile come pensiero.

                È pur vero che, mentre allora i migliori autori erano anche quelli più presenti sul settimanale, oggi paradossalmente i migliori sono anche I meno produttivi, con l'estremo di Celoni che appare su Topolino una volta ogni due anni. Ma anche Artibani, Ziche, Radice e Turconi, Faraci, Mastantuono e altri ormai lavorano perlopiù per altri editori e questo comporta una prevalenza di storie di qualità assai bassa, sia nei testi che nei disegni, che certo non fa onore al nostro amato e storico settimanale.

                Questo e' proprio il punto che volevo portare all'attenzione!
                Quando si hanno questi artisti nella squadra perché non stimolarli e coinvolgerli in nuovi progetti?

                La questione delle serie inedite parallele è stata affrontata dalla redazione, che ha scelto di ospitare anche Pk su Topolino per evitare una concorrenza interna

                Più che evitare di  aumentare la concorrenza interna a me sembra solo una scusa per non investire in cose nuove.
                Il settimanale deve restare anche come palestra per i nuovi autori e disegnatori che devono avere la possibilità di crescere e di mettersi in discussione.

                Si tratterebbe quindi di un'edicola in cui Topolino è la vera testata di riferimento, con inediti di qualità ogni settimana, e una serie di mensili di che ristamperebbero le storie più meritevoli nel mio sogno, e magari ci sarebbe pure il ritorno di Zio Paperone e I Maestri Disney, di cui in tanti, spero, sentiamo la mancanza.

                Affiancare il Topolino libretto con altri mensili di inediti e' una prassi sempre (o quasi) utilizzata dalla Disney. E il proliferare di altre testate non ha mai sancito la fine del settimanale.
                Per quel che concerne il ritorno dei Maestri si dovrà vedere questa testata dedicata a Cavazzano come sara' confezionata e se potrà essere all'altezza della serie precedente.
                Per Zio Paperone cosa intenderesti?
                Come vorresti fosse impostata la nuova testata?
                Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                  Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                  Risposta #7: Sabato 11 Feb 2017, 12:26:49
                  Luciochef, io sono d'accordo con te. Mi piacerebbe un sacco tornassero progetti innovativi. Sono un'appassionata di PKNA, Witch, Monster Allergy, come potrei non sognare qualcosa del genere?
                  Sono solo molto sfiduciata dalla gestione Panini in questo senso. Nei miei commenti cercavo di spiegare come secondo me ragiona la casa editrice, non come vorrei fossero le cose...

                    Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                    Risposta #8: Sabato 11 Feb 2017, 12:36:25
                    E allora perché farci prendere dalla delusione e lasciare che tutto scorra nel solito modo?
                    Siamo noi i primi che dobbiamo chiedere nuove cose, nuovi investimenti!
                    Invece sembriamo una carta che segue lo scorrere del fiume senza opporsi alla corrente.
                    So benissimo che i nostri post, ed i nostri discorsi, non saranno seguiti da chi di dovere ma, almeno, abbiamo il dovere di chiedere che le cose possano cambiare.
                    Come molti sanno io seguo molte delle testate attuali quindi non sto demonizzando in alcun modo la Panini.
                    Ma accanto alle testate di ristampe, per quanto curate possano essere, ci devono essere dei nuovi progetti.
                    Altrimenti, per stimolare la nostra fantasia, saremo sempre alla ricerca di giornalini usati per recuperare storie che ci avevano preso il cuore all'epoca dell'uscita in edicola.
                    A me sta bene andare a recuperare Monster Allergy sul mercatino dell'usato.
                    Ma e' troppo chiedere anche qualcosa di nuovo che possa coinvolgerci?
                    Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                      Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                      Risposta #9: Sabato 11 Feb 2017, 13:15:50
                      Salve a tutti, sono nuovo sul forum ma vorrei direi la mia su questo tema che mi sembra molto interessante. Come luciochef penso anch'io che oggi ci siano validissimi sceneggiatori e disegnatori che sarebbero perfettamente in grado di portare avanti progetti innovativi.
                      Ma penso anche  che già lo stiano facendo. Storie come Pippo Reporter o Fantomius sono progetti innovativi realizzati da grandi autori e che trovano spazio nella Definitive collection. Le storie della serie PKNE e le nuove grandi parodie, come la trilogia dell'orrore di Enna/Celoni o come le parodie di Moby Dick, On the road, L'isola del tesoro (e Metopolis?), trovano spazio nella De Luxe edition.
                      La differenza rispetto a MM o PKNA è che vengono prima pubblicate sul Topo e solo dopo ristampate in un formato migliore. Forse lo fanno “perché così vendono di più”. Ma a me, da appassionato, questa scelta editoriale piace, perché tende a privilegiare la qualità (sia delle storie sia del formato) rispetto alla quantità.

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                        Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                        Risposta #10: Sabato 11 Feb 2017, 15:07:46
                        E allora perché farci prendere dalla delusione e lasciare che tutto scorra nel solito modo?
                        Siamo noi i primi che dobbiamo chiedere nuove cose, nuovi investimenti!
                        Invece sembriamo una carta che segue lo scorrere del fiume senza opporsi alla corrente.
                        So benissimo che i nostri post, ed i nostri discorsi, non saranno seguiti da chi di dovere ma, almeno, abbiamo il dovere di chiedere che le cose possano cambiare.
                        Come molti sanno io seguo molte delle testate attuali quindi non sto demonizzando in alcun modo la Panini.
                        Ma accanto alle testate di ristampe, per quanto curate possano essere, ci devono essere dei nuovi progetti.
                        Altrimenti, per stimolare la nostra fantasia, saremo sempre alla ricerca di giornalini usati per recuperare storie che ci avevano preso il cuore all'epoca dell'uscita in edicola.
                        A me sta bene andare a recuperare Monster Allergy sul mercatino dell'usato.
                        Ma e' troppo chiedere anche qualcosa di nuovo che possa coinvolgerci?

                        Luciochef, perdonami ma non posso essere d'accordo. Se chi non approva il contenuto di una testata è anche il primo a comprarla c'è qualcosa che non va: un conto è dare fiducia a una nuova testata, dalla linea editoriale non ancora definita, un altro è sostenere incondizionatamente qualcosa che in realtà non approviamo. Una nuova testata o un cambio di contenuti non si ottiene con una richiesta (altrimenti sarebbe bello, non credi?) ma dipende dalle vendite. Io personalmente acquisto Topolino solo quando ci sono storie memorabili, proprio quelle degli autori che anche secondo te appaiono troppo raramente sul settimanale. Se in tanti faranno così e di quei numeri la Panini comincerà a vendere il doppio, il triplo delle copie allora finalmente potrà spingere perché certi autori siano più produttivi in ambito Disney, cercando di "strapparli" agli altri editori, magari offrendo loro anche compensi maggiori. Ma se continuiamo ad acquistare Topolino ogni settimana così com'è la Panini che interesse ha a cambiare politica?
                        Per quanto riguarda invece le serie inedite in albi spillati autonomi, uscite tra metà anni '90 e metà anni 2000, se allora non si rivelarono una scelta vincente, figuriamoci oggi che le tirature sono ridotte all'osso; piacerebbero anche a me, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà. Ben vengano, quindi, storie sperimentali o comunque di universi particolari, ma su Topolino come già sta avvenendo, in modo da ampliare il pubblico del settimanale senza varare nuove testate dal futuro assai difficile che magari farebbero anche concorrenza al Topolino stesso.
                        Per quanto riguarda Zio Paperone, ho già espresso dettagliatamente il mio punto di vista sul relativo topic.

                          Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                          Risposta #11: Sabato 11 Feb 2017, 15:42:24
                          Luciochef, perdonami ma non posso essere d'accordo. Se chi non approva il contenuto di una testata è anche il primo a comprarla c'è qualcosa che non va:

                          Io personalmente acquisto Topolino solo quando ci sono storie memorabili, proprio quelle degli autori che anche secondo te appaiono troppo raramente sul settimanale.

                          Max scusa ma non capisco in cosa sei in disaccordo con me.
                          Anche io acquisto il Topolino settimanale solo quando ci sono storie che, secondo me, ritengo imperdibili.
                          Ed e' proprio questo il punto che mi fa riflettere e su cui sto battendo in questo topic.
                          Perché solo alcuni numeri nel corso dell'anno devono essere meritori?
                          Perché non attirare e legare di più alla Panini determinati autori incentivandoli, oltre che economicamente, anche professionalmente?
                          Mentre per coloro che lo acquistano sempre credo ci possa essere alla base un collezionismo che si porta avanti da diversi anni e che costa emotivamente abbandonare.

                          Per quanto riguarda invece le serie inedite in albi spillati autonomi, uscite tra metà anni '90 e metà anni 2000, se allora non si rivelarono una scelta vincente, figuriamoci oggi che le tirature sono ridotte all'osso

                          Per le serie di spillati si può invece vederla sotto un'altra ottica.
                          Magari all'epoca non diedero gli immaginati ritorni economici. Ma può anche essere che era una cosa legata strettamente al momento.
                          Se si guarda in edicola in questo momento hanno riproposto MMMM in due omnibus, Pk sulla serie Pk Giant e Monster Allergy in due Omnibus di lusso.
                          Quindi significa che il pubblico richiede ancora quelle serie e che, forse, non erano proprio male!
                          Oggi con il proliferare di siti come questo, che aiutano i lettori a districarsi tra gli acquisti, nuove serie potrebbero avere migliore fortuna anche al botteghino.
                          E fare contenta anche la Panini dal lato economico...
                          Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                            Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                            Risposta #12: Sabato 11 Feb 2017, 15:43:55

                            La testata dei sogni potrebbe essere lo stesso Topolino 'spurgato' da una serie di autori mediocri (sia nei disegni che nei testi) e 'rimpolpato' dai migliori, aumentando la loro produzione. Come ho già scritto svariate volte, troppi autori e disegnatori girano attorno a 'Topolino' (un centinaio se non più: la loro lista nei Topo Oscar non mente) e parte di loro non sono all'altezza del libretto: quante storie disegnate male o scritte peggio vediamo sia fra le brevi che fra le lunghe?

                            La ragione per cui la De Poli non sembra volersi circondare solo dai migliori è, probabilmente, economica: le loro tavole e sceneggiature costano più di quelle di altri autori. E la Panini, in questi primi tre anni e mezzo, per quanto li abbia valorizzati con l'uscita di albi deluxe o normali a loro dedicati, alla fine preferisce spendere meno con le ristampe (per quanto deluxate) che con molte nuove storie da pubblicare nel Topo o in altri albi di inediti.

                            Negli anni '90 avevamo le GM, PKNA, Minni, il Mega, Topolino... e forse altre testate di soli inediti o quasi. La produzione era sicuramente maggiore e le vendite si aggiravano sulle 500.000 copie per il solo libretto (immagino almeno un milione con tutte le altre testate, sia di inediti che di ristampe). Oggi quelle cifre sono notevolmente diminuite: 100.000 copie o poco più per Topolino e altrettante (immagino) per le altre testate tutte insieme: con 200/250.000 copie mensili complessive (un quarto rispetto a venti anni fa) è difficile anche per la Panini pensare a progetti come quelli enunciati prima.

                            Sembra che a Modena abbiano pensato di valorizzare al meglio la infinita produzione disneyana italiana degli ultimi sessant'anni concentrandosi soprattutto su quella più recente se non attuale: se questa politica darà dei frutti (le vendite ufficiali sono state cancellate diversi anni fa dagli albi e recentemente dai siti web), magari fra qualche anno, dopo infinite bellissime ristampe, iniziare a produrre qualcosa di nuovo in alternativa a 'Topolino' potrà essere possibile.

                            A tutt'oggi, tolte le ristampe italiane e straniere e le poche novità straniere (sparse in diversi albi), la produzione nostrana consta delle 4/5 storie del Topo e di singole presenze periodiche su alcuni albi. Rispetto a venti anni fa, come si è già sottolineato, la quantità e diminuita ma rispetto a 40/50 anni fa, quando le vendite erano ancor maggiori che nei '90 e la qualità era molto alta (perché gli autori italiani erano pochi ma buoni, se non ottimi), la quantità di storie prodotte in Italia è rimasta più o meno quella se non aumentata di poco: sia nel Topo che nell'Almanacco (le uniche testate con storie inedite) gli autori italiani si alternavano agli stranieri, per cui se nel settimanale e nel mensile le storie Made in Italy erano due o tre, ecco che il totale mensile (circa 15) era di poco inferiore a ciò che abbiamo oggi (fra il Topo e le singole e sporadiche storie italiane per altri albi si starà intorno alle 20 unità).
                            « Ultima modifica: Sabato 11 Feb 2017, 15:54:24 da leo_63 »

                              Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                              Risposta #13: Sabato 11 Feb 2017, 15:52:02
                              Topic davvero interessante! Secondo me, può effettivamente provare a creare nuove serie separate, ma non ha nessuna certezza. Certo, questo è strano da sentire quando altri editori riescono a portare in edicola o in libreria pubblicazioni di perfetti sconosciuti.
                              Comunque, mi piacerebbe avere serie di questi tipi:

                              Darkenblot: Una serie regolare a cura di Casty e Pastrovicchio che continua dalla loro serie su Topolino, con Macchia Nera più pericoloso, non necessariamente ambientata sempre a Robopolis, con trame che continuano fra i diversi numeri.

                              Benvenuti a Duckburg: Non è la solita Paperopoli, siamo a Duckburg nel Calisota e il grande magnate Scrooge McDuck ha sede lì. Nella serie vediamo le avventure di lui e di Donald, il suo maltrattato nipote, in tutte le avventure che possono avere il papero più ricco del pianeta e il suo maltrattato e sottopagato nipote. Le trame dovrebbero dipanarsi sempre per più numeri, e la prima macrostoria dovrebbe essere zeppa di riferimenti al Natale sul monte Orso. Nel corso della serie potrebbero apparire, alla bisogna, versioni reboot delle varie identità segrete di Paperino e veri e propri remake di storie famose. Curata da Sisti, Faraci, Usai, Urbano, Sciarrone.

                              Pk - New Era: Avventure nello spazio e nel tempo, che coinvolgono nuove e pericolose tecnologie, alieni, paperi poco raccomandabili, gente venuta da futuro e quello che vi pare! Curata da Catenacci, Artibani, Sisti, Sciarrone, Pastrovicchio e Monteduro.

                              NON SO CHE TITOLO METTERE: Paperino e Topolino, sì, ma negli anni '30! Normali avventure del papero e del topo più famosi del mondo, ma perfettamente inserite in un contesto storico ben determinato e molto allegro, che però diventa sempre più cupo avvicinandosi alla seconda guerra mondiale, per via di un caro parente di Paperino che vive in Germania, Pico De Paperis... Questa la vedrei bene soprattutto se a cura di Teresa Radice e Stefano Turconi.

                              Fantomius: le strabilianti avventure del ladro gentiluomo escono via dal Topo, non tanto perché La Spia Poeta le possa saltare senza nemmeno comprarle come spesso pensa di volere, quanto per permettere alle storie una trama più orizzontale e l'ingresso di altri autori, che io ne sento davvero il bisogno. Assieme a Gervasio, che rimarrebbe comunque il principale curatore, dovremmo trovare Bruno Enna, Fausto Vitaliano, Roberto Gagnor, Paolo De Lorenzi, Giampaolo Soldati e Corrado Mastantuono. E Mirka Andolfo ai colori per favore. I primi numeri della testata sarebbero la riproposta "riveduta e corretta" delle origini di Fantomius, in ordine cronologico, quindi iniziando da una versione allungata del Nobile dietro la maschera e ripercorrendo ben bene anche il periodo di Lady Senape.


                              Però se le fanno spillate io prendo il cartonato che ESCE ogni sei mesi.


                              E ovviamente Topolino divrebbe continuare a uscire e ad essere grande, con Valentina De Poli a dirigere che fa sempre un ottimo lavoro, e poi come autori di punta gente come Salati, Zemelo, Sio, Faraci, Casty, Fontana, Enna, e Artibani, Sisti, Faraci e Radice se riescono a trovare tempo. I disegnatori buoni da tenere di punta non li elenco perché sono troppi.
                              « Ultima modifica: Sabato 11 Feb 2017, 16:08:46 da Giordanduck »

                                Re: La testata dei sogni (e di inediti) che dovrebbe partire...
                                Risposta #14: Sabato 11 Feb 2017, 16:17:16
                                La ragione per cui la De Poli non sembra volersi circondare solo dai migliori è, probabilmente, economica: le loro tavole e sceneggiature costano più di quelle di altri autori. E la Panini, in questi primi tre anni e mezzo, per quanto li abbia valorizzati con l'uscita di albi deluxe o normali a loro dedicati, alla fine preferisce spendere meno con le ristampe (per quanto deluxate) che con molte nuove storie da pubblicare nel Topo o in altri albi di inediti.

                                Cornelius sono perfettamente consapevole che gli autori migliori costano di più.
                                Ma questo spiega che quest'anno Casty ha prodotto solo 3 storie?
                                Teresa Radice e Stefano Turconi 1 storia?
                                Tito Faraci solo 180 pagine?
                                Marco Gervasio 80 pagine?
                                E ce ne sono altri che sono stati sottoutilizzati.

                                Negli anni '90 avevamo le GM, PKNA, Minni, il Mega, Topolino... e forse altre testate di soli inediti o quasi. La produzione era sicuramente maggiore e le vendite si aggiravano sulle 500.000 copie per il solo libretto (immagino almeno un milione con tutte le altre testate, sia di inediti che di ristampe). Oggi quelle cifre sono notevolmente diminuite: 100.000 copie o poco più per Topolino e altrettante (immagino) per le altre testate tutte insieme: con 200/250.000 copie mensili complessive (un quarto rispetto a venti anni fa) è difficile anche per la Panini pensare a progetti come quelli enunciati prima.

                                E qui arriviamo al nocciolo della questione!
                                Se io volessi riempire uno stadio di calcio, il mio obiettivo primario sarebbe quello di acquistare dei fuoriclasse e non i bidoni di turno.
                                Quindi se si attua una politica del risparmio nell'acquisizione del lavoro di autori superiori, come si vogliono poi rimpinguare le vendite?
                                Io credo che molti lettori affezionati della Disney siano stati portati ad acquistare altri prodotti editoriali anche per lo scarso impegno profuso dalla Panini.
                                Il fatto che ci sia una fortissima diminuzione dell'acquisto dei fumetti e' vero in parte. La differenza nei numeri, secondo me, e' dovuta dalla vasta diversificazione dell'offerta che aumenta ogni mese.
                                Le persone che acquistano fumetti sono ancora tante ma, rispetto ad una volta, hanno dovuto attuare una personale politica di spending review. E questo comporta il fatto di preferire l'acquisto dei soli prodotti che meritano.
                                Questa tesi e' supportata dal fatto che continuamente, anche qui sul forum, si chiede quale sara' la prossima opera legata ai quotidiani. E questo solo perché, spesso ma non sempre, queste opere sono curate e prodotte bene.
                                Quindi per la Panini l'unica soluzione possibile per alzare le vendite sara' quella di aumentare la qualità e variare l'offerta.

                                Topic davvero interessante! Secondo me, può effettivamente provare a creare nuove serie separate, ma non ha nessuna certezza. Certo, questo è strano da sentire quando altri editori riescono a portare in edicola o in libreria pubblicazioni di perfetti sconosciuti.
                                Comunque, mi piacerebbe avere serie di questi tipi:

                                Ecco questi sono esempi di serie che potrebbero nascere e che, la Spia giustamente, ha dato in mano ad autori che saprebbero come creare i giusti progetti.
                                Basterebbe solo volerlo...
                                Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                                 

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