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Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari

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luciochef
Cugino di Alf
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    Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
    Risposta #2055: Sabato 21 Gen 2017, 10:12:07
    Purtroppo queste censure e questo perbenismo estremo l'abbiamo accentuato noi (in quanto società civile e non singole entità) permettendo che ci fossero imposti i valori degli altri.
    Facciamo un semplice esempio:
    Provate ad andare in un paese musulmano (non parlo di paesi estremisti ma che rispettano semplicemente le loro scritture) e, durante un periodo di ramadan, abbracciare con dolcezza vostra moglie o la vostra fidanzata.
    Se lo fate in un luogo pubblico state ben sicuri che sarete avvicinati da una guardia che vi intimerà di stare "composti" e di evitare queste "audaci effusioni". Per quieto vivere ognuno di noi, in un paese straniero, seguirà le indicazioni per non violare o turbare la sensibilità altrui.
    Come risposta in Italia cosa si ottiene?
    Che non si può esporre una croce in una classe di scuola o fare un riferimento religioso in un fumetto per non offendere il credo delle altre comunità!
    Oppure che, anche se vietato dalle leggi italiane, molte donne non vogliono privarsi dei veli che coprono il volto (o in alcuni casi l'intero corpo) poiché dicono che in quel modo si possa limitare la loro libertà personale.
    E quella degli altri invece? Quella può andare a farsi benedire?
    Io non voglio farne un discorso politico. Infatti la stessa cosa la penso nei confronti dei vegetariani o vegani!
    Io apprezzo coloro che, per scelta personale (se cosi' si può chiamare o non semplice "moda" del momento) decidono di eliminare dalla propria alimentazione specifici alimenti.
    Ottimo! In alcuni punti addirittura da emulare!
    Ma poi non ci si vengano a fare delle "menate" per una semplice vignetta di un fumetto in cui si possa rappresentare un cibo.
    Ecco tutte queste cose penso che stiano tutelando la libertà di determinate categorie.
    Ma tutto ciò a discapito della nostra...
    Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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    Maximilian
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      Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
      Risposta #2056: Sabato 21 Gen 2017, 11:48:50
      Però, fateci caso, in piena era oltranzista quando le censure erano arrivate a livelli terrificanti, veniva pubblicata la Top Story del flauto di Omar, dove si parla tranquillamente (e giustamente senza difficoltà, sia chiaro, secondo me) di moschea dove De Tops non potrebbe entrare in quanto infedele!

      Due pesi e due misure?
      Semplicemente, credo che pubblicazioni/albi diversi capitino in mano a censori diversi: alcuni rimaneggiano tutto, altri sono più ragionevoli e lasciano il fumetto così com'è.

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      ML-IHJCM
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        Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
        Risposta #2057: Sabato 21 Gen 2017, 12:40:47
        Comunque, credo che l'eliminazione di carne e pesce dia per non offendere i vegetariani.
        Storia pubblicata in Italia nel 1991. Sono quasi certo che la censura fosse stata fatta per non offendere una specifica persona vegetariana.
        « Ultima modifica: Sabato 21 Gen 2017, 12:41:21 da ML-IHJCM »

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          Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
          Risposta #2058: Sabato 21 Gen 2017, 15:34:25
          Questo è il Disney che vogliamo! ;D

          Ehi,ecco che fine ha fatto Della Duck ;D :D.

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          Gancio
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            Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
            Risposta #2059: Domenica 22 Gen 2017, 19:42:43
            Ehi,ecco che fine ha fatto Della Duck ;D :D.
            Ma su dai, capisco lo sguardo satanico di uno dei tre, ma Della è la madre...  :P

            @ luciochef, non potevi esprimere meglio il concetto, che poi è lo stesso che provai a dire io quando scrissi che:
            a dover stare cosi attenti a non offendere i valori altrui per non urtarne le "delicatissime sensibilità", si corre il rischio di finire per svuotare di contenuti i valori propri
            Purtroppo è proprio quello che sta accadendo, e l'esempio di luciochef spiega chiaramente come questa "prostituzione" dei valori stia inesorabilmente rilegando in soffitta il principio di reciprocità, con buona pace di chi è costretto a subire determinate imposizioni finanche nella dimensione fumettistica... lo dico chiaramente, tutto ciò è preoccupante!

            Tritumbani fritti!

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            erg
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              Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
              Risposta #2060: Domenica 22 Gen 2017, 23:30:31
              Purtroppo queste censure e questo perbenismo estremo l'abbiamo accentuato noi (in quanto società civile e non singole entità) permettendo che ci fossero imposti i valori degli altri.
              Facciamo un semplice esempio:
              Provate ad andare in un paese musulmano (non parlo di paesi estremisti ma che rispettano semplicemente le loro scritture) e, durante un periodo di ramadan, abbracciare con dolcezza vostra moglie o la vostra fidanzata.
              Se lo fate in un luogo pubblico state ben sicuri che sarete avvicinati da una guardia che vi intimerà di stare "composti" e di evitare queste "audaci effusioni". Per quieto vivere ognuno di noi, in un paese straniero, seguirà le indicazioni per non violare o turbare la sensibilità altrui.
              Come risposta in Italia cosa si ottiene?
              Che non si può esporre una croce in una classe di scuola o fare un riferimento religioso in un fumetto per non offendere il credo delle altre comunità!
              Oppure che, anche se vietato dalle leggi italiane, molte donne non vogliono privarsi dei veli che coprono il volto (o in alcuni casi l'intero corpo) poiché dicono che in quel modo si possa limitare la loro libertà personale.
              E quella degli altri invece? Quella può andare a farsi benedire?
              Io non voglio farne un discorso politico. Infatti la stessa cosa la penso nei confronti dei vegetariani o vegani!
              Io apprezzo coloro che, per scelta personale (se cosi' si può chiamare o non semplice "moda" del momento) decidono di eliminare dalla propria alimentazione specifici alimenti.
              Ottimo! In alcuni punti addirittura da emulare!
              Ma poi non ci si vengano a fare delle "menate" per una semplice vignetta di un fumetto in cui si possa rappresentare un cibo.
              Ecco tutte queste cose penso che stiano tutelando la libertà di determinate categorie.
              Ma tutto ciò a discapito della nostra...

              Il crocifisso nelle scuole dovrebbe essere abolito non per rispetto nei confronti dei musulmani,ma perché l'Italia è uno stato laico dove non si dovrebbe mostrare preferenza per singole fedi in luoghi pubblici dediti allo studio.L'islam non c'entra niente.La campagna è portata avanti principalmente da associazioni atee.In Francia lo hanno abolito nel 1905,per dire,quando di musulmani nel paese non c'era traccia.

              Non mi è chiaro in che modo permettere ad una donna di indossare il velo costituisca una soppressione della nostra libertà.Lo sarebbe se venisse imposto,come in Iran ed Arabia Saudita (sono gli unici due dove ci sono normative severe al riguardo),però non è proprio il caso.In Turchia fino ad un paio di anni fa era persino imposto alle donne di togliersi il velo nelle istituzioni scolastiche.








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              Aoimoku
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                Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                Risposta #2061: Lunedì 23 Gen 2017, 06:00:14

                Molto più semplicemente, non sono da abolire, a detta di molti, tutti i riferimenti alle religioni? Eppure qui abbiamo una moschea ed un chiaro riferimento all'essere infedeli!

                Sia chiaro, perfetto, benissimo, ci stanno così come sono! Poi però non censuratemi Michele Strogoff dove Minni da finta mussulmana diventa finta turcomanna, e mille altre perle del genere!
                Le religioni di paesi lontani erano viste come parte integrante del loro esotismo: entrare in una moschea per i Disney in quel periodo non era nulla di diverso che mangiare piccante in Messico o viaggiare in canoa in Polinesia

                Dalle religioni nostrane invece ci si è sempre tenuti ben lontani, non per qualche forma di rispetto o censura ma per evitare come la peste la polemica politica naturalmente collegata a mostrare simboli religiosi della realtà locale

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                luciochef
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                  Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                  Risposta #2062: Lunedì 23 Gen 2017, 10:44:35

                  Il crocifisso nelle scuole dovrebbe essere abolito non per rispetto nei confronti dei musulmani,ma perché l'Italia è uno stato laico dove non si dovrebbe mostrare preferenza per singole fedi in luoghi pubblici dediti allo studio.L'islam non c'entra niente.La campagna è portata avanti principalmente da associazioni atee.In Francia lo hanno abolito nel 1905,per dire,quando di musulmani nel paese non c'era traccia.


                  Come già detto io non volevo e non voglio farne una questione politica ma, solo in questo intervento (per non intasare il topic e per rispetto degli atri utenti che non hanno interesse per questi argomenti), risponderò a queste considerazioni.
                  Comincio col dire che io, da sempre, voto sinistra (e lo dico per spiegare le mie posizioni).
                  Sono figlio di uno dei più grandi comunisti che la Campania abbia mai avuto (uno che nel '60 andava a Mosca in viaggio premio dal Partito per "riportare" le idee della casa madre).
                  Da bambino (senza che mio padre abbia mai cercato di convincermi o istruirmi alle sue idee) sono sempre stato un'estimatore delle ideologie comuniste (parlo di ideologie e non di come sono state poi messe in atto!).
                  Ho specificato ciò per far comprendere che non ci sono persone più aperte di mente o tolleranti del sottoscritto.
                  Ma, esiste un grande ma...
                  Le esperienze di vita (legate ai viaggi ed al lavoro) mi hanno portato a girare tanto e mi hanno fatto notare incongruenze forti nei comportamenti delle persone e dei popoli.
                  Nei paesi arabi (magari giustamente) hanno una forte coesione con la propria religione e lo dimostrano con simboli, atteggiamenti e leggi fatte ad hoc.
                  Tutti coloro che, per svariati motivi, frequentano quei paesi devono sottostare a quelle leggi. Con le buone o le cattive!
                  Impongono agli altri le proprie concezioni senza possibilità alcuna di poter evadere a ciò e con forti conseguenze negative in caso di mancanze.
                  E per noi occidentali questo, in parte, e' anche giusto poiché pensiamo che ognuno a casa propria possa fare ciò che ritiene opportuno.
                  Ma proprio in base a questo ragionamento noi dovremmo ESIGERE che anche gli altri debbano stare alle nostre di regole.
                  Essere troppo permissivi e ragionevoli su tutto ci porta solo ad essere sempre in "scacco" degli altri.
                  Da sempre, almeno a mia memoria, nelle scuole italiane si insegna la religione cattolica. Attenzione si insegna e non si impone!
                  Ognuno e' sempre stato libero di assentarsi in quell'ora casomai non fosse stato interessato a quegli insegnamenti o nel caso professasse altra religione.
                  Ma con la stessa cortesia e rispetto gli altri dovrebbero capire che l'Italia, anche se stato laico, basa le proprie radici e tradizioni nella religione cattolico-cristiana.
                  Quindi mettere la croce, simbolo della nostra religione,  in una scuola non vedo come possa nuocere od offendere i sentimenti degli altri. E qualora si sentissero anche minimamente offesi da ciò, non pensate che sia arrivato il momento di fregarcene emeritamente?
                  Essere troppo permissivi, come già ho detto, mi sembra sempre più assonante ad essere "fessi".
                  Allo stesso modo non capisco dove non ci sia chiarezza nel discorso del velo.

                  Non mi è chiaro in che modo permettere ad una donna di indossare il velo costituisca una soppressione della nostra libertà.

                  E' una soppressione della nostra libertà nel momento in cui una persona, arbitrariamente, decide di portare avanti le proprie idee calpestando pero' le leggi e gli usi di quel determinato paese.
                  Se qui in Italia non e' permesso l'utilizzo del velo in determinati ambienti, non capisco perché noi dovremmo essere cosi' comprensivi con coloro che non rispettano tali imposizioni.
                  Anche perché proprio queste religioni non mi sembrano cosi' comprensive e rispettose della fede altrui.
                  Tutti gli omicidi "religiosi" dei cristiani in terre islamiche e le severe leggi che puniscono i trasgressori (faccio presente che ancora oggi, nel 2017, in alcuni Stati islamici esiste ancora la "legge del Taglione" e le torture per i trasgressori).
                  Perlopiù che riferendosi a noi occidentali ci chiamano "infedeli" solo perché la pensiamo in modo diverso da loro.....
                  Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                  Vito65
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                    Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                    Risposta #2063: Lunedì 23 Gen 2017, 10:48:37
                    Complimenti a Luciochef per la chiara, lucida, argomentata e coerente disamina della tematica in questione. Posso fare un esempio banale sulla questione? Se io debbo ospitare una persona a casa mia, mi preoccupo di dargli stanza, lenzuola ed asciugamani puliti, ma non mi pongo, e non mi devo porre, il problema che non gli piacciano i miei arredi, e certo non cambio i miei mobili e/o soprammobili per il timore di urtare la sua sensibilità.
                    « Ultima modifica: Giovedì 29 Giu 2017, 11:15:17 da Vito65 »

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                    Cornelius
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                      Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                      Risposta #2064: Lunedì 23 Gen 2017, 11:54:18
                      Ma con la stessa cortesia e rispetto gli altri dovrebbero capire che l'Italia, anche se stato laico, basa le proprie radici e tradizioni nella religione cattolico-cristiana.
                      Quindi mettere la croce, simbolo della nostra religione,  in una scuola non vedo come possa nuocere od offendere i sentimenti degli altri. E qualora si sentissero anche minimamente offesi da ciò, non pensate che sia arrivato il momento di fregarcene emeritamente?
                      No perché la percentuale di bambini e ragazzi di altre religioni che frequentano le nostre scuole pubbliche è molto più alta di quella generale che si riscontra fra gli adulti (quasi il doppio, 20% circa). Mai come nelle scuole pubbliche 'gli altri siamo noi'. Senza dimenticare gli atei, italiani e non, in costante crescita.

                      In un paese veramente laico l'ora di religione dovrebbe essere declinata al plurale, come 'storia delle religioni'. Oltretutto se un paese ha diverse confessioni numericamente rilevanti non solo è culturalmente più ricco ma è anche meno 'influenzabile' dalle stesse, sia politicamente che socialmente (come è sempre stato il nostro paese, 'laico all'italiana').

                      Con ciò non voglio dire che nelle scuole bisognerebbe vietare alberi di Natale o presepi, anzi: sono una ricchezza culturale irrinunciabile che ragazzini di altre religioni sicuramente apprezzano, anche solo per il clima di festa (sempre che non abbiano genitori 'integralisiti', come magari è accaduto): però un conto è un periodo circoscritto e un altro un simbolo fisso sulla parete 365 giorni l'anno, accanto alla foto del Presidente della Repubblica che non so neanche se c'è più (che altro simbolo dello Stato laico potrebbe esserci nelle scuole?).

                      Io abolirei il crocefisso non solo nelle scuole pubbliche ma anche in tutti quegli uffici (sempre pubblici) in cui sembra essere presente 'per legge'. A proposito della quale non capisco perché il simbolo cristiano debba dominare gli sfondi di quasi tutti (se non tutti) i pubblici tribunali che sembrano essere dell'Inquisizione piuttosto che dello stato italiano. E questo non sulla 'spinta' di proteste di associazioni musulmane ma proprio per una moderna laicità rispettosa di tutte le religioni che però non dovrebbero esporre i loro simboli in pubblici luoghi dello stato.   
                       
                       
                      Posso fare un esempio banale sulla questione? Se io debbo ospitare una persona a casa mia, mi preoccupo di dargli stanza, lenzuola ed asciugamani puliti, ma non mi pongo, e non mi devo porre, il problema che che non gli piacciano i miei arredi, e certo non cambio i miei mobili e/o soprammobili per il timore di urtare la sua sensibilità.
                      La differenza è che la tua casa è privata mentre il nostro paese è pubblico.

                      Posso farti un esempio personale: essendo ateo nelle case dove ho abitato non ho mai messo simboli religiosi, ma non per punto preso. Nell'ultimo anno ho trasferito la mia Topoteca nelle stanze che un tempo erano di mio nipote, nella casa dei nonni: sul retro della porta ho trovato un piccolo crocefisso che, oltre a stare esteticamente bene sulla superficie di legno, rappresenta comunque una persona, Yeshu'a, che mi ha sempre interessato più come profeta che come 'figlio di Dio'. Dunque non l'ho tolto perché mi piace vederlo lì: ma 'lì' è casa mia, un luogo privato e non pubblico.
                      « Ultima modifica: Lunedì 23 Gen 2017, 15:58:31 da leo_63 »

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                      Vito65
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                        Risposta #2065: Lunedì 23 Gen 2017, 12:07:24
                        No perché la percentuale di bambini e ragazzi di altre religioni che frequentano le nostre scuole pubbliche è molto più alta di quella generale che si riscontra fra gli adulti (quasi il doppio, 20% circa). Mai come nelle scuole pubbliche 'gli altri siamo noi'.
                        Era quello che intendevo io con il post di sopra: pochi o tanti che siano, gli ospiti non sono i padroni di casa, ed è giusto che rispettino la casa "pubblica" (o se preferisci la collettività statale) che li accoglie, così come altre "case" giustamente esigono rispetto dai propri ospiti.
                        per una moderna laicità rispettosa di tutte le religioni che però non dovrebbero esporre i loro simboli in pubblici luoghi dello stato.      
                        Laicità non significa indifferenza al fenomeno religioso, e non significa disconoscere che il crocifisso in Italia ha un valore non solo religioso, ma anche culturale. Principi di ispirazione cristiana, come quello solidaristico ad esempio, sono presenti anche nella nostra Costituzione.
                        « Ultima modifica: Lunedì 23 Gen 2017, 12:22:09 da Vito65 »

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                          Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                          Risposta #2066: Lunedì 23 Gen 2017, 12:23:44
                          La linea media di pensiero dei musulmani arabi,che per inciso costituiscono solo il 20% dei fedeli totali della religione,è indubbiamente bigotta e di conseguenza errata,come dimostrano gli innumerevoli soprusi di cui sono vittime le minoranze etniche o religiose a causa del loro tribalismo.Perciò non è assolutamente consigliabile cercare di emulare il loro comportamento,anche tenendo conto della situazione di instabilità in cui versa l'area da decenni.

                          Riguardo il concetto di rispettare le leggi europee sarei d'accordo,però le leggi occidentali sono generalmente improntante ad un largo liberalismo che sancisce appunto che ognuno deve essere libero di professore o esternare il suo credo religioso e politico fino a quando esso non sconfina nella violenza tangibile ed una donna che passeggia che il velo non credo rientri nella casistica.

                          Purtroppo la nostra penisola su questo e diversi aspetti e parecchio indietro legalmente e socialmente a causa della pressante influenza della Chiesa Vaticana,la quale non manca mai di fare sentire la propria influenza in diversi aspetti come l'approvazione delle Unioni Civili col DDL Cirinnà,passate alla fine con duri tagli o le lezioni di Religione nelle aule scolastiche,in cui come regola ci si dovrebbe limitare a fornire nozioni per descrivere e distinguere le varie fedi e che quasi in ogni occasione finiscono per trasformarsi in lezione di propaganda cattolica persino su argomenti controversi come l'omosessualità e i contraccettivi.

                          Di conseguenza l'abolizione del crocefisso andrebbe guardata nell'ottica di resistenza contro tali imposizioni.

                          Lo ripeto perché temo di non essere stato chiaro:la battaglia contro il crocifisso nelle scuole non è portata avanti tanto da associazioni islamiche o islamiste,ma UAAR ed affiliati,poiché l'ateismo,e con esso il rinnegamento delle radici giudaico-cristiane,è un fenomeno di conversione in crescita.Da noi non se ne avvertono parecchio gli effetti per motivazioni sopra suggerite,ma nell'Europa centro-settentrionale è parecchio visibile.




                          « Ultima modifica: Lunedì 23 Gen 2017, 12:26:09 da ergfc »

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                            Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                            Risposta #2067: Lunedì 23 Gen 2017, 12:31:53
                            Laicità non significa indifferenza al fenomeno religioso, e non significa disconoscere che il crocifisso in Italia ha un valore non solo religioso, ma anche culturale. Principi di ispirazione cristiana, come quello solidaristico ad esempio, sono presenti anche nella nostra Costituzione.
                            In ogni caso levare simboli religiosi da luoghi pubblici non significa disconoscere il crocifisso che, oltretutto, non scomparirebbe di certo, essendo visibilmente pubblico in tantissime chiese e altri luoghi sacri.
                            I presidenti americani giurano sulla Bibbia (cosa impensabile in Italia, forse perché raggiunse la sua unità anche attraverso una guerra contro la Stato della Chiesa), però non credo che in America le scuole pubbliche o i tribunali civili abbiano crocifissi al loro interno. Mi chiedo in quali altre nazioni a maggioranza cristiana possano esserci simboli religiosi all'interno di luoghi pubblici.


                            l'ateismo,e con esso il rinnegamento delle radici giudaico-cristiane,è un fenomeno di conversione in crescita
                            Però non si può rinnegare una dato oggettivamente storico e reale come la radice giudaico-cristiana del nostro paese (a cui aggiungerei quella più antica greco-romana, chissà perché sovente dimenticata). Ciò non toglie che la laicità della nostra società (figlia dell'Illuminismo che i paesi musulmani non hanno avuto) sia sempre più estendibile e auspicabile per tutti noi, credenti compresi: non mi pare che i cattolici francesi si siano mai lagnati della laicità del loro stato che se ha una religione è sicuramente quella repubblicana.
                            « Ultima modifica: Lunedì 23 Gen 2017, 16:46:08 da leo_63 »

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                              Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                              Risposta #2068: Lunedì 23 Gen 2017, 12:39:28
                              Quindi mettere la croce, simbolo della nostra religione,  in una scuola non vedo come possa nuocere od offendere i sentimenti degli altri.
                              Simbolo della TUA religione.
                              Sono italiano tanto quanto te e sono ateo.
                              Quando avrò un figlio, farò in modo che non ci sia il crocifisso nella scuola che frequenterà, perchè pretendo la laicità dell'istituzione statale.

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                                Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                                Risposta #2069: Lunedì 23 Gen 2017, 12:52:12

                                Come già detto io non volevo e non voglio farne una questione politica ma, solo in questo intervento (per non intasare il topic e per rispetto degli atri utenti che non hanno interesse per questi argomenti), risponderò a queste considerazioni.

                                Comincio col cospargermi da solo il capo di ceneri se già sto venendo meno alla mia iniziale prerogativa di non alimentare il topic con altre considerazioni in merito ma, in questo momento,  sento di dover spiegare meglio la mia posizione e il mio pensiero (qualora i moderatori, con i quali mi scuso pubblicamente se sto apportando problemi, lo riterranno opportuno devieranno queste nostre considerazioni in altri "lidi").

                                No perché la percentuale di bambini e ragazzi di altre religioni che frequentano le nostre scuole pubbliche è molto più alta di quella generale che si riscontra fra gli adulti (quasi il doppio, 20% circa). Mai come nelle scuole pubbliche 'gli altri siamo noi'.

                                In un paese veramente laico l'ora di religione dovrebbe essere declinata al plurale, come 'storia delle religioni'. Oltretutto se un paese ha diverse confessioni numericamente rilevanti non solo è culturalmente più ricco ma è anche meno 'influenzabile' dalle stesse, sia politicamente che socialmente (come è sempre stato il nostro paese, 'laico all'italiana').

                                Con ciò non voglio dire che nelle scuole bisognerebbe vietare alberi di Natale o presepi, anzi: sono una ricchezza culturale irrinunciabile che ragazzini di altre religioni sicuramente apprezzano, anche solo per il clima di festa (sempre che non abbiano genitori 'integralisiti', come magari è accaduto): però un conto è un periodo circoscritto e un altro un simbolo fisso sulla parete 365 giorni l'anno, accanto alla foto del Presidente della Repubblica che non so neanche se c'è più (che altro simbolo dello Stato laico potrebbe esserci nelle scuole?).

                                Io abolirei il crocefisso non solo nelle scuole pubbliche ma anche in tutti quegli uffici (sempre pubblici) in cui sembra essere presente 'per legge'. A proposito della quale non capisco perché il simbolo cristiano debba dominare gli sfondi di quasi tutti (se non tutti) i pubblici tribunali che sembrano essere dell'Inquisizione piuttosto che dello stato italiano. E questo non sulla 'spinta' di proteste di associazioni musulmane ma proprio per una moderna laicità rispettosa di tutte le religioni che però non dovrebbero esporre i loro simboli in pubblici luoghi dello stato.   

                                Cornelius devi sapere che (notando anche le mie frequenti polliciate ai tuoi post) nutro per te e le tue idee profonda ammirazione (oltre che per la tua cultura fumettistica).
                                Ma, questa volta, deve dissentire sulle tue argomentazioni (ripeto dissentire personalmente e questo non significa non averne considerazione! poiché ognuno può pensarla come vuole).
                                Se ne stiamo facendo un discorso filosofico e' un conto ma penso che, nelle condizioni in cui si vive oggi, sia arrivato il momento di farne un discorso prettamente pratico!
                                Venire a fare la "morale" allo Stato Italiano su determinati argomenti e' quantomeno fuori luogo (soprattutto da determinati popoli e fasce sociali).
                                L'Italia che, sono il primo a dirlo e sottoscriverlo, non brilla sempre come idee progressiste e con lo stare al passo con i tempi, non merita e non può sottostare a certi ragionamenti.
                                Spesso tanti stati liberali che professano la piena libertà di culto e la loro multirazzialita' vengono meno ai più semplici esempi di spirito di fratellanza tra esseri umani (qualunque provenienza o credo essi abbiano).
                                La Spagna che respinge senza pietà i migranti africani.
                                Malta che, in alcuni casi, apre il fuoco sulle imbarcazioni.
                                La Gran Bretagna (da sempre esempio di cultura multirazziale) che ha varato la Brexit e si appresta a concludere accordi per restare sempre più isolata dagli altri paesi.
                                Gli Stati Uniti (da sempre quelli della seconda opportunità e del sogno americano) che eleggono Trump che ha fatto uno dei suoi cardini quello di "cacciare via" i messicani e che proteggono armati le proprie frontiere.
                                L'Italia, sempre troppo facilmente bistrattata dagli altri, invece aiuta e accoglie tutti coloro che ne hanno bisogno (forse o sicuramente anche chi non ne avrebbe....), li assiste e cerca di dare loro aiuto.
                                E sai perché?
                                Perché, anche con tutti i nostri difetti, siamo un grande popolo.
                                Perché comprendiamo chi scappa cercando un futuro migliore perché siamo stati i primi a farlo. I nostri immigrati sono in ogni parte del mondo e non hanno sempre esportato il meglio (vedasi la malavita organizzata negli USA).
                                E punto ultimo, ma forse quello più fondamentale, perché da noi esiste il crocifisso nei luoghi pubblici. E sai questo che significa? Che il nostro paese e' legato a doppio filo, sia a livello morale che geografico, con lo Stato Vaticano.
                                Quello Stato vaticano che ci spinge ad essere comprensivi e tolleranti verso gli altri. A differenza delle altre religioni che danno per scontato che le altre professioni di culto siano errate e che si prefiggono come obiettivo la "conversione degli infedeli".
                                E dopo averli aiutati, ospitati (anche con le nostre tante lacune) e fatti amalgamare al tessuto sociale, queste persone non trovano di meglio che criticare le nostre tradizioni paventando una "probabile" mancanza di rispetto nel momento in cui mostriamo le nostre tradizioni.
                                Capisco il pensiero di tutti e il voler essere liberali e progressisti ma, permettimi, a tutto ci deve essere un limite.
                                Le tante chiacchiere che si fanno nel mondo su una visione liberale e laica delle nazioni, si scontrano poi con comportamenti razzisti nei "modi di fare".
                                Insomma gli altri si riempiono la bocca di multirazzialita' e rispetto degli altri, noi ci alziamo le maniche e facciamo i fatti...... (Lampedusa docet)
                                Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                                 

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