Come no? Anche se non è stato codificato in modo preciso e dettagliato, ci sono delle caratteristiche imprescindibili, come il necessario trionfo del bene sul male in ogni storia, sia essa un film o un fumetto.ci sono poi dei valori caratteristici degli eroi positivi, come pure (ed è proprio questo che ci interessa qui) dei tabù, per quanto non siamo sempre stati gli stessi e non siano sempre stati rispettati scrupolosamente. Fra questi ci sono sicuramente la violenza, la religione, il sesso, la politica, l'invalidità, la malattia e la morte. Il tema della morte è stato affrontato da Don Rosa, in un modo che può sembrare superbo a taluni e inopportuno ad altri, ma che ha avuto comunque il placet della Disney: credo che in questo abbia influito in modo determinante il fatto che i fumetti di Don Rosa non sono mai stati rivolti al grande pubblico. Il tema della politica è stato affrontato da Gottfredson e da Scarpa (quest'ultimo ha visto la sua storia "Ciao, Minnotchka!" esclusa dalle ristampe popolari). Martina dal canto suo ha inserito anche la religione ("Dio ti protegga, Italia, così sia" è l'ultimo verso dell'inferno di Topolino, censurato in alcune ristampe, ma c'è anche più di un segno di cristianità nei versi in rima che introducevano o concludevano le storie natalizie degli anni '50). La violenza gratuita di cui infarciva le storie con Paperino e Paperone, dialoghi compresi, sono una caratteristica della sua produzione anni '50, pur rifacendosi al Paperone di Barks lo rese però molto più crudele, violento e scorretto (mentre il Paperone di Barks è sempre stato moderato e profondamente onesto). Ora, io credo sia indubbio che certi comportamenti ed espressioni siano fuori luogo per un personaggio Disney, specialmente per uno che rientra fra i "buoni", ed è probabile che allo stesso Disney non avrebbero fatto piacere certe violenze, certi comportamenti, certe espressioni in personaggi che uscivano sotto il suo nome, per quanto non abbiamo minimamente danneggiato la sua immagine né la considerazione e l'affetto dei lettori per questi personaggi. Riguardo le categorie, non ho mai parlato di riguardo verso quelle svantaggiate: se dico che "Non saresti capace di derubare un sordomuto cieco e paralitico" è una frase sconveniente, non voglio riferirmi a una mancanza di rispetto, ma un assoluto pessimo gusto e all'inutilità/inopportunità di tirare in ballo certe condizioni in quella circostanza.