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Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari

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Pidipì
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    Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
    Risposta #2280: Lunedì 11 Dic 2017, 13:57:39
    Poi, che io sia soddisfatto che il fascicolo abbia passato indenne le mie 4 forche caudine (che non siete voi, mi spiace) è indubbio.
    Premettendo che non ho di certo travisato questa frase che sto quotando. Anch'io agirei con i piedi di piombo se avessi diversi livelli di controllo da soddisfare. Basterebbe riquotare in toto Piccolobush. Sia sulle politiche aziendali che possiamo al massimo solo intuire nelle migliori delle occasioni, sia nell'importanza di fare il proprio lavoro e di soddisfare appunto i piani più alti.
    Va detto però che la frase in sé suona come se la soddisfazione di superare queste 4 forche caudine abbia un peso di gran lunga maggiore della soddisfazione verso i fruitori. I paletti e i controlli non sono nati oggi e sarei (saremmo) ingenui a pensare diversamente. Anzi l'anarchia è un male che chiunque abbia a che fare con un processo creativo ringrazia che i paletti esistano. Ma c'è qualcosa di non esattamente sano nella maniera in cui si stanno delineando questi paletti. Ancor più nella maniera in cui diventa difficile disobbedirne. Prendo ingenerosamente in prestito una citazione su un designer riallacciandomi al processo creativo. "Utile la ragnatela sarebbe divenuta soltanto quando la mosca ne avesse infranta la meticolosa costruzione".
    Siamo tutti d'accordo che probabilmente il testo sarebbe passato nella versione originale di Valerio. Senza intento di critica ma solo di posizione non posso che affermare di trovarmi in disaccordo con la scelta fatta. Preferisco le omissioni alle forzature. Certo, anche quella di Don Rosa a sua volta fu forzatura. Negandone l'ambiguità e la suggestività, attributi importanti in qualsiasi forma artistica. Che poi si suggerisse del tenero e dell'affettuoso direi che è fuor di dubbio. Ma questo è stato già detto in mille salse dagli altri e non ho intenzione di dilungarmi. Se non per convenire che se ne è fatta una questione più grande di quella che è. A noi che ne stiamo dibattendo non cambia veramente così tanto. Ne dibattiamo semmai perché siamo nerd brufolosi e con quel piglio quasi autistico che ci contraddistingue. Non possiamo farne altrimenti, nel bene e nel male.
    Ma ecco, non penso che il Papersera sia in realtà cambiato. Per molti versi è rimasto pressoché lo stesso. Piuttosto a cambiare come è normale che sia è stata la società. Sono i suoi fattori economici e culturali che stanno condizionando queste scelte fino a poter diventare soffocante. Una considerazione banale e scontata ma che val la pena sottolineare. Per ricordare che non c'è nessun mostro da mettere alla gogna che vuole distruggere il fumetto Disney. "Così è".
    Però questo non diminuisce nemmeno di un pelo quanto poco sano tutto ciò stia diventando. Perché è vero che siamo nerd brufolosi dal piglio autistico, ma soprattutto che amiamo le belle storie. E le storie per esser belle avran pur bisogno di attenzioni.

    Con nessun intento veramente polemico di fondo e con molto rispetto per il tuo lavoro. Se non altro per condividere un paio di riflessioni con te e con chi legge.
    « Ultima modifica: Lunedì 11 Dic 2017, 14:00:55 da Pidipì »
    Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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    Yugo
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      Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
      Risposta #2281: Lunedì 11 Dic 2017, 14:07:48
      Ciao Yugo, credo che ognuno di noi ne abbia nel cassetto almeno un centinaio.
      Non si tratta di censura, attenzione. A volte senza volerlo si ricade sul plot narrativo di una storia già uscita che non conoscevamo o avevamo rimosso, altre volte - le idee girano -  presentiamo una storia il minuto dopo che un collega ha presentato la sua, troppo simile. Altre volte ancora, presi dall'enfasi creativa, portiamo oltre i limiti il carattere o le azioni di un personaggio, snaturandolo un po' troppo. Diciamo che per ogni storia pubblicata ognuno di noi ha almeno altri tre soggetti nel cassetto che non vedranno mai la luce. Ma non è un problema, alcune a mente fredda magari vengono cambiate e riproposte tempo dopo, altre è meglio che restino nel cassetto perché fanno semplicemente schifo. Non vedetelo come un fatto negativo, non tutte le storie che uno sceneggiatore pensa sono meritevoli di pubblicazione. Modifiche di storie accettate? Capita in sede di editing, ma io non ho mai trovato da lamentarmi. Spesso tappano buchi logici di cui uno sceneggiatore non si accorge perché li considera impliciti o inesistenti, altre volte aggiustano dialoghi deboli. In fondo questo è un mestiere solitario. Se lo paragonate ai gruppi creativi che si occupano dello storytelling delle serie tv americane c'è una bella differenza: lì il gruppo si accorge subito in riunione se qualcosa non gira, qui consegni il lavoro e per fortuna ci sono altri occhi che vedono eventuali problemi che tu non avevi notato.
      Poi, oh, è solo il mio parere che spero soddisfi la tua curiosità.

      Ti ringrazio per la gentile risposta e per aver condiviso alcuni meccanismi interni che noi non conosciamo bene (per esempio non avevo mai pensato alla differenza con la scrittura di prodotti televisivi).

      Ovviamente la mia considerazione era riferita più che altro ai casi in cui una storia viene modificata - o non viene sviluppata dall'autore - non per problemi legati alla sua qualità, ma perché tocca argomenti scottanti o sgraditi. In questi casi le censure, preventive o in fase di editing, possono portare a un prodotto di qualità inferiore, come è stato (a mio parere e senza alcuna intenzione di offesa) per la tua presentazione di Doretta o com'è successo con correzioni posticce che snaturano una situazione o un dialogo (come può un coltello fatto di patate infilarsi nel legno?).
      EDIT: mi riferisco proprio al meccanismo che descrive pidipì nel post precedente, in cui diventa più importante soddisfare le "forche caudine" che fornire un prodotto di qualità per l'utente finale.

      Non posso fare a meno di chiedermi se in questo clima storie che ricordo con molto piacere della mia infanzia sarebbero nate ugualmente. Penso a storie Paperolimpiadi e Ciao Minnotchka, che affrontavano in maniera molto diretta argomenti di attualità di quei tempi, o alle varie storie in cui Paperino e Topolino erano coinvolti - talvolta involontariamente, altre volte meno - in situazioni sentimentali con aliene e vicine di turno. E, tutto sommato, fu proprio una storia di quei tempi - Topolino in "Ho sposato una strega" - ad aprire quella "caccia alle streghe" che probabilmente ha inaugurato questo clima.

      Forse è solo una mia percezione e sto esagerando la situazione, in quanto storie di qualità vengono prodotte ancora oggi. Ma è una percezione che deriva da una serie di episodi fra cui quello del fascicolo di Doretta è solo l'ultimo, e per questo ha scatenato questa discussione.
      « Ultima modifica: Lunedì 11 Dic 2017, 14:11:52 da Yugo »
      "Sarà un gran brutto giorno, quando io mi arrenderò a una semplice super potenza!"

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      Il Savini
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        Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
        Risposta #2282: Lunedì 11 Dic 2017, 16:05:40
        Ciao Yugo, diciamo che Pidipì ha centrato il punto parlando di cambiamento della società.
        Io aggiungo anche della tecnologia. E le cose sono collegate.
        Per come mi è stata raccontata, prendetela per quel che vale, un tempo se i titoloni scandalistici sui quotidiani "Topolino fa le corna a Minni" e simili arrivavano agli States, i proprietari del personaggio si adombravano un tantino. E "ho sposato una strega" faceva una brutta fine. Non perché fosse una storia sbagliata, ma perché aveva sollevato un vespaio che intaccava il buon nome della società. Non c'era bisogno di leggerla, bastava il titolone a effetto sui giornali e il licenziatario veniva cazziato.
        Ma doveva essere grossa per avere un'eco fino a laggiù.
        Ora i vespai nascono e si amplificano in cinque minuti sul web e, soprattutto, si sono create le fazioni più disparate di gente pronta a imbufalirsi per qualsiasi minchiata: chi odia i calzoncini corti ti scatena contro una raccolta di firme online perché il tuo personaggio ha osato indossarli e il bambino che lo imita potrebbe prendersi il raffreddore, chi odia le forchette comincia a tempestare i giornali e il web protestando perché i bambini, target di un prodotto per l'infanzia, dovrebbero conoscere solo i cucchiai (sono esempi campati per aria, ma ci siamo capiti).
        Non c'è modo di andare via lisci: più è grosso il bersaglio, più sono assurde le notizie, più vengono amplificate nel disperato tentativo di creare il caso.
        Dato che protestare e mettere alla berlina chi produce è semplice e ti assicura un seguito e grande visibilità in questa società marcia che ormai vive di like e di click, protestare è diventato lo sport nazionale.
        Le maglie si stringono per evitare rotture di palle (che, comunque tu ti muova arrivano lo stesso).
        Ti assicuro che chi si occupa del Topo, dentro e fuori della redazione, lo ama alla follia. E a volte, non appena può, rischia il tutto per tutto pur di fare qualcosa di grandioso (Dracula e compagnia, per esempio, sono spettacolari ma erano mooolto rischiosi!).

        Per amor di verità, già negli anni '50 con il marchio Garanzia Morale la situazione italiana non era il massimo. Primi numeri di Tex con la pistola biaccata dalle mani della ballerina o le protagoniste accollate perché troppo discinte. Negli anni '60 Diabolik e Kriminal sequestrati un numero sì e l'altro anche. Negli anni '70 Il Male sequestrato dalle edicole almeno una volta al mese. Insomma, niente di nuovo. E comunque un diretto riflesso della situazione americana con le strette sulla stampa dopo il famigerato lavoro di Wertham.
        Ben diversa la situazione francese dove il fumetto e qualsiasi altra arte sono più liberi, e la gente ha interessi più costruttivi del rompere le balle al prossimo per ottenere un like. A volte lo sciovinismo ha i suoi pro.
        Tutti ciò per dire che la redazione e gli autori fanno il possibile e anche di più, perché il loro amore per il Topo è totale.

        È il mondo che è cambiato. Purtroppo (ok, sono invecchiato) in peggio.
        Quel che bolle nel pentolone di AmarenaChicStudio è rigorosamente top secret, ma una parte della produzione già edita è in vetrina qui:
        https://www.facebook.com/amarenachicstudio

          Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
          Risposta #2283: Lunedì 11 Dic 2017, 16:14:30
          Grazie Luciochef,
          ho cercato di polliciare il tuo intervento, ma qualcosa non funziona: mi viene chiesto il login, peraltro già fatto o non potrei scrivere. Boh, consideralo comunque fatto. Idem per Brigitta qualche messaggio addietro.)

          Grazie della stima, ricambiata in toto per l'autore di storie a me care.
          Il mio non era un intento indirizzato ad attrarre favori ma il semplice tentativo di riportare, come mi sembra stia avvenendo negli ultimi post, la discussione su toni più pacati. Ovviamente se si sta ritornando su post più tranquilli e rispettosi da entrambe le parti non mi assumo i meriti di tale cosa (non mi ritengo cosi' megalomane) ma alla buona volontà di tutti nel ricercare dei modi più adatti ad un confronto costruttivo.

          Avrei anche potuto tacere e lasciare che la colpa se la prendesse Valerio come era stato all'inizio, ma non sarebbe stato giusto. La correzione è stata mia e io avevo il dovere morale di dimostrare la sua innocenza.

          Questo le fa onore e ci permette di apprezzare la persona, oltre che per le qualità artistiche, anche per quelle morali. Qualità che, mi permetta di dire, non si erano intraviste in quei precedenti post polemici e pieni di sarcasmo che non hanno fatto onore alla sua bravura.

          Detto ciò, per me la questione è chiusa, anche perché il fascicolo è uscito e non può essere corretto.

          Ma come detto giustamente da lei questo e' un capitolo chiuso e penso sia meglio affrontare quesiti e dibattiti come quelli che stanno avvenendo. Risposte che lei, ed altri autori, potete dare per saziare la curiosità di noi appassionati del fumetto di casa Disney.

          La cosa che sta invece diventando evidente, aprendo un altro fronte di discussione probabilmente off topic, è che il Papersera sta perdendo via via buona parte degli autori e molti utenti storici. Dieci anni fa, ma anche meno, le discussioni erano pacate, piacevoli e motivate come la tua. Sfogliando ora i vari thread si percepisce ovunque un'aggressività e una necessità di sfogo rabbioso che ai tempi non c'era. A me piaceva di più il vecchio Papersera. A te?

          Comincio col dire che faccio parte di una comunità e che mai la criticherei a prescindere. Riconosco che non siamo perfetti, io per primo, ma il nostro compito non e' giudicare gli utenti stessi ma, nelle nostre possibilità, cercare di migliorare il livello del forum. Migliorare il livello qualitativo delle discussioni ( e le assicuro che anche oggi sono presenti moltissimi utenti che mettono a disposizione degli altri le loro immense conoscenze nell'ambito fumettistico) e migliorare il livello nell'intrattenere i rapporti con gli autori e tra gli utenti stessi (anche se capita a tutti, a me per primo, di dibattere con rabbia e concitazione per alcuni argomenti che toccano eventuali nervi scoperti).
          Non posso giudicare se il forum sia migliore adesso o prima. Innanzitutto perché ne faccio parte da appena due anni e non conosco le dinamiche degli anni precedenti. E poi perché mi sembra superfluo, e persino stucchevole, raffrontare diversi periodi di una certa cosa. E' impossibile giudicare perché il mondo si evolve e di conseguenza evolve il modo di rapportarsi tra le persone e con i mezzi di comunicazione che ci circondano. Internet ha dato sempre più la possibilità, a velocità supersonica, di diventare informati su un determinato argomento. Ha creato alcuni dei peggiori mostri dei nostri tempi: i tuttologi. Coloro che tutto sanno ma che niente approfondiscono. Insomma ha portato ad avere dei confronti sempre più frenetici e repentini. Confronti che magari, con del tempo in più per ragionare, non avrebbero assunto le sembianze che poi hanno avuto.
          Questo e' il mio pensiero.
          Ma quello che mi preme dire e' che anche la persona che dimostra più livore non e' mai da condannare.
          Forse mostra quel livore proprio perché e' "troppo" innamorato di quella cosa (in questo caso dei fumetti Disney). Magari anche più di me e lei messi insieme....
          Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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          feidhelm
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            Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
            Risposta #2284: Lunedì 11 Dic 2017, 17:29:55
            Ma cambiare amore con amicizia risolve veramente il problema?

            parlare del rapimento di una papera (che pure ha drogato una bibita per rubare una pepita) e mostrarla segregata in una zona impervia, obbligata dal suo rapitore al lavoro coatto (anche se a "fin di bene" per dimostrare il valore del duro lavoro) e mostrare che alla fine tra i due nasce l'amicizia [...] Cos'è, sindrome di Stoccolma?)

            Sì, sembra sindrome di Stoccolma ugualmente...

            Suggerimento per il futuro: la classica e volutamente ambigua espressione affettuosa amicizia ;D
                     
            In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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              Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
              Risposta #2285: Lunedì 11 Dic 2017, 19:33:57
              Dunque la soluzione ultima quale sarebbe?
              Sganciarsi dal controllo Statunitense e concepire la testata in maniera del tutto autonoma?
              Magari ho detto una minchiata ma probabilmente sarebbe la soluzione ideale...

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                Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                Risposta #2286: Lunedì 11 Dic 2017, 19:50:17
                Acciderbola... pagine e pagine (ancora) su uno dei momenti disneyani più dissezionati e analizzati di sempre.
                Se non sbaglio già in passato se ne era già abbondantemente dissertato, con conclusioni pure divergenti. Vi fu pure chi disse, sicuro al 100%, che "Paperone e Doretta avevano consumato, la cosa non è minimamente in dubbio".
                Beh, a parte che forse il dubbio invece c'è, non mi sembra questo il punto.

                E colgo lo spunto dall'affermazione del forumista che dice che "nella storia di Barks o in quella di Rosa non si accenna minimamente ad un rapporto sentimentale di qualche tipo" o qualcosa del genere... insomma il concetto era quello.
                Ma ci scordiamo che il fumetto mostra solo quello che il suo autore vuole mostrare: mica è detto che debba far vedere tutto-tutto-tutto, anche quando le persone dormono o fanno i bisogni (anche se le eccezioni ci sono pur sempre). Esempio comico: il classico incidente fuori campo, con un personaggio che sta a guardare magari annoiato, e poi la ruota che appare rotolando; è una cosa che fa più ridere del mostrare la gag nella sua interezza.
                In questo caso, mostrare l'affaire Paperone/Doretta nel suo svolgersi, oltre ad essere stato troppo didascalico e banalotto, non avrebbe avuto la profondità che invece ha lasciando solo il suggerito. Un po' come gli alieni e i mostri cinematografici di molti anni fa, che si lasciavano volutamente nel buio perché così erano più spaventosi, dal momento che lo spettatore avrebbe attinto dal proprio subconscio.
                E così la faccenda tra i due paperi: c'è stato qualcosa o no? e fino a che punto la cosa si è spinta?
                Che ci sia stato del tenero la cosa appare indubbia: quando lessi la storia di Barks avevo poco più di 10 anni, conoscevo le cotte e i due si comportavano proprio come due pre adolescenti innamorati, inutile girarci intorno: a me la cosa parve lampante e solare; ma non mi scandalizzai di certo, né ci trovai nulla di strano ma anzi trovai la cosa bellissima. Oltre che provare io stesso una cosa molto simile quando pochi anni fa sono ritornato in contatto con una mia vecchia cotta vacanziera che non vedevo da 40 anni (scusate la divagazione).

                Inoltre, noto che nessuno ha posto l'accento su una cosa talmente lampante...
                La bibita drogata, il 'rapimento', il costringere al lavoro... sono tutti topoi classici (τόποι) della cinematografia degli anni '40-'50 e di quella western in particolare: specialmente il prendere Doretta sulle spalle mentre scalcia.
                Suvvia, è una classica scena vista in decine di film, magari anche con Clark Gable (o Gregory Peck, o John Wayne, o Gary Cooper, curiosamente tutti doppiati dallo stessa voce, quella mitica del mio famoso concittadino Emilio Cigoli), mentre lei poteva essere la solita Doris Day (mi sembra di sentire la sua voce italiana, Lydia Simoneschi, che urla "Ma insomma mi metta giù screanzato") o anche Marilyn. Quante volte abbiamo visto una scena simile, non necessariamente in un western?
                E la storia donrosiana è, per l'appunto, un film.
                « Ultima modifica: Lunedì 11 Dic 2017, 19:52:20 da Ser Soldano »

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                  Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                  Risposta #2287: Lunedì 11 Dic 2017, 19:50:56
                  Dunque la soluzione ultima quale sarebbe?
                  Sganciarsi dal controllo Statunitense e concepire la testata in maniera del tutto autonoma?
                  Magari ho detto una minchiata ma probabilmente sarebbe la soluzione ideale...

                  Mah, secondo me se dobbiamo sganciarci da qualcosa è dalla mentalità italiana visto che le censure da noi sono sempre state di casa, nel cinema in passato remoto come in tv nel passato prossimo (vedi governi berlusconiani che stanno per tornare: teniamoci pronti!).
                  E, visto che i fumetti Disney sono tradizionalmente rivolti ai più giovani, non vedete come in spiaggia le mamme italiane urlino continuamente ai propri pargoli di non allontanarsi troppo quando quelle straniere (magari scandinave e dunque... egmontiane) stanno tranquillamente a leggere o a prendere il sole?
                  Se in Francia il fumetto è più libero (come scrive Savini e immagino parli anche di quello disneyano) e in Egmont non pare abbiano tutti sti problemi di censura, il problema dove sta? In America o in Italia?
                  « Ultima modifica: Lunedì 11 Dic 2017, 19:53:13 da Cornelius Coot »

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                    Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                    Risposta #2288: Lunedì 11 Dic 2017, 19:52:52
                    Dunque la soluzione ultima quale sarebbe?
                    Sganciarsi dal controllo Statunitense e concepire la testata in maniera del tutto autonoma?
                    Magari ho detto una minchiata ma probabilmente sarebbe la soluzione ideale...

                    Impossibile. Logo, prodotto, testata, personaggi, annessi e connessi sono solo concessi in licenza. È tutta roba mmmmericana. Il precedente licenziatario, Mondadori, negli anni '50 e '60 aveva vita più facile: era un'altra epoca, un altro pianeta. Era tutto più semplice.
                    Quel che bolle nel pentolone di AmarenaChicStudio è rigorosamente top secret, ma una parte della produzione già edita è in vetrina qui:
                    https://www.facebook.com/amarenachicstudio

                      Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                      Risposta #2289: Lunedì 11 Dic 2017, 20:31:17

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                        Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                        Risposta #2290: Lunedì 11 Dic 2017, 20:57:29


                        Stanno facendo l'amore. Punto. Almeno in Don Rosa. Condivido il fatto che in Barks probabilmente non l'hanno fatto. Don Rosa è sempre stato sensazionalista.

                        le notizie, più vengono amplificate nel disperato tentativo di creare il caso.
                        Dato che protestare e mettere alla berlina chi produce è semplice e ti assicura un seguito e grande visibilità in questa società marcia che ormai vive di like e di click, protestare è diventato lo sport nazionale.

                        Non condivido comunque questo tentativo di riattribuzione delle colpe: il male  della società deriverebbe da chi protesta per la filologia e non per la situazione orwelliana che si sta creando e che preannuncia tempi durissimi: ok! ::)

                        Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


                        *

                        Grrodon
                        Flagello dei mari
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                        PolliceSu   (14)
                          Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                          Risposta #2291: Lunedì 11 Dic 2017, 21:30:02
                          Ciao!

                          Mancava solo la mia voce, direi. Un po' di cose veloci:

                          - La censura è sempre una cosa brutta, si sa. Io penso che generalmente tutto stia prendendo una piega molto brutta, così brutta che secondo me la ciclicità della storia fra un po' giocherà a favore, facendo cessare i proibizionismi. Salvo poi restaurare i divieti al decennio successivo, s'intende. Io ho scelto di adottare la prospettiva dell'highlander e sopporto meglio la cosa.

                          - Il Savini tuttavia col suo outing mi ha difeso dal linciaggio e questa è una bella cosa, perché mica tutti l'avrebbero fatto, e credetemi per esperienza personale so quel che dico. Grazie Savini, ti devo una bottiglia di rosso, e un sigaro. Di Manetta, però, così non appena lo censurano non te lo devo più :P

                          - Don Rosa è stato sicuramente un po' greve, e ben lontano dal venerabile Carl, il Polisemantico. Tuttavia la sua roba è di valore, non si scappa. E' ben fatta, è in ristampa in lungo e in largo, ha conquistato una generazione di lettori, ha modellato autori, persino alcuni di insospettabili. In quel grande affresco collettivo che è il """"""""""""""""""""Canone"""""""""""""""""""" Disney un posticione ormai se l'è cuccato pure lui, e chi glielo toglie più. Io ad esempio quando scrivo i fascicoli mi allineo giocoforza alla concezione di Blasco Pisapia, che a sua volte accoglie e armonizza il materiale di Rosa. Ormai c'è e ci faccio i conti. E non mi dispiace affatto, data l'alta qualità dei suoi fumetti.

                          - Il Papersera secondo me ha davvero visto anni migliori. Il che non vuol dire che sia da buttare o che la condizione sia irreversibile. Il fatto è che la piattaforma forumistica in generale se la passa da cani. Ritenuta superata, passatista, spesso immeritevolmente irrisa sui social network, che sembrano aver raccolto il testimone della discussione online. La verità è che siamo in piena distopia, e che i social network non arrivano nemmeno a un quarto della dignità che avevano i forum. Discussioni usa e getta con un quarto d'ora di vita, opinioni faziose riportate nelle bacheche di una o l'altra parte, yesman a profusione che allargano i confini dello sdegno collettivo: il clima è davvero tossico, laddove il mezzo forum permetteva interscambio sensato, argomentazioni estese, possibilità di archiviazione delle parole. C'era Arte in tutto questo e possibilità di far crescere la propria dialettica, di arricchirsi e confrontarsi in campo neutro. Io mi ci sono formato sui forum, e ne vado molto fiero. E invece poi siamo emigrati su facebook/telegram e ci abbiamo guadagnato ben poco: pigrizia, apatia, opinioni precotte, chiusura da parte degli autori, satira privata e vigliacca da parte dei lettori. Abbiamo disertato i forum lasciandoli in pasto alle frange più passatiste ed estremiste, danneggiando ulteriormente le discussioni e la reputazione di queste piattaforme. E oggi ne raccogliamo i frutti, purtroppo. Fra i colpevoli, fra gli obiettori di coscienza mi ci metto volentieri pure io, che tanto di più avrei potuto fare in questi anni per rinverdire gli interscambi online.

                          Perdonatemi se ho toccato punti random in modo sconnesso, ma sono tornato ora da lavoro con un litro di rosso in vena. Però, sapete come si dice, in vino veritas. Spero di non essere punibile con l'impiccagione a Langtry, Texas :P

                          *

                          Yugo
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                            Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                            Risposta #2292: Lunedì 11 Dic 2017, 21:37:39
                            Se in Francia il fumetto è più libero (come scrive Savini e immagino parli anche di quello disneyano) e in Egmont non pare abbiano tutti sti problemi di censura, il problema dove sta? In America o in Italia?
                            A quanto ho capito dall'ultimo intervento di Savini, il problema sta da ambe le parti.
                            Se in Italia si genera una polemica che fa rimbalzare Topolino sui giornali, allora quelli di Disney USA non sono contenti.
                            In Francia magari le testate giornalistiche e le associazioni dei consumatori si concentrano su cose un po' più importanti, quindi queste polemiche non nascono proprio.

                            Che poi, comunque, magari su alcuni aspetti in USA e in Egmont sono un po' più liberi che in Italia, possiamo vedere Paperino che mangia un tacchino su una copertina di Egmont o Topolino morso da un vampiro in un cortometraggio USA, ma diciamocela tutta: le storie più "adulte" sono ancora prodotte in Italia. Pensiamo solo a Topolino: il nostro topo risolve casi gialli, viaggia nel tempo, combatte contro robottoni e va alla scoperta di Atlantide. In USA è identificato solo con il personaggio comico dei cortometraggi e nelle storie Egmont gira ancora in pantaloncini (immagino che sia il motivo per cui importiamo solo le storie con i paperi!).

                            Dell'ultimo post di Savini ho apprezzato questa frase:

                            Ti assicuro che chi si occupa del Topo, dentro e fuori della redazione, lo ama alla follia. E a volte, non appena può, rischia il tutto per tutto pur di fare qualcosa di grandioso (Dracula e compagnia, per esempio, sono spettacolari ma erano mooolto rischiosi!).

                            Il messaggio è: gli autori sono ancora disposti a rischiare quando ne vale la pena. La descrizione di un personaggio per un fascicoletto allegato a un plastico non è uno di questi.

                            Ci accorgiamo quando qualcosa viene censurato o respinto, ma magari non facciamo caso ad altre cose che invece vengono pubblicate.
                            Facciamo un esempio: quanti di voi si sono accorti del nudo in sovrarilievo sul campanile della Cattedrale della Scienza in Metopolis?
                            « Ultima modifica: Lunedì 11 Dic 2017, 21:41:35 da Yugo »
                            "Sarà un gran brutto giorno, quando io mi arrenderò a una semplice super potenza!"

                            *

                            Aoimoku
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                              Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                              Risposta #2293: Lunedì 11 Dic 2017, 22:37:18
                              Dunque la soluzione ultima quale sarebbe?
                              Sganciarsi dal controllo Statunitense e concepire la testata in maniera del tutto autonoma?
                              Magari ho detto una minchiata ma probabilmente sarebbe la soluzione ideale...
                              Ed ecco che qui si capisce il fastidio degli autori/redattori a leggere le polemiche di gente totalmente scollegata dalla realtà del Topo  ;D ;D ;D

                              *

                              alexthereader
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                                Re:Politically correct, censure e rimaneggiamenti vari
                                Risposta #2294: Martedì 12 Dic 2017, 00:29:04
                                Sì, vabbé, ragazzi, ma qui siamo fuori di testa.

                                Siamo partiti con una palese censura su un fascicolo, una roba più ridicola che altro, poi siamo arrivati col Savini che ha avuto la faccia tosta, perché così bisogna chiamarla, di:

                                1) rivendicare la censura fatta, confermando che di quello si tratta, perché, altrimenti scoppiano polemiche e ci sono i famosi "controlli dall'alto" (che fino a ieri sembrava ce li fossimo inventati noi, perché siamo dei nerd autistici, e guarda caso, invece, a volte pensar male...)

                                2) rivendica che quella storia conteneva molto di sbagliato, e di "anti-disneiyano" pure da prima, e che con essa aveva dei problemi, che Don Rosa si inventa le cose (vero), anzi che pure in Barks non si amavano affatto, e ce lo siamo sognato, la storia parla di tutt'altro, e Paperone le lascia le pepite perché è un noto benefattore ::) ::) ::) ;D ;D ;D

                                3) per deviare l'attenzione dalla cosa, ritorna e fa il brillante, sfottendoci tutti, come se ci fossimo inventati il flame per il gusto di farlo, perché evidentemente ci va di far polemica sul nulla, e non abbiamo una vita...(e meno male, se no i giornaletti chi li compra, che sono "roba da bambini" e gne gne gne?)

                                Ora, io posso capire che uno, trovandosi in una situazione del genere, qualcosa debba pur scrivere, ma che bisogno c'era? Peggio la pezza del buco :-\

                                Per carità, ognuno risponde come gli pare, ma non sarebbe stato più semplice dire: "ragazzi, mi spiace, abbiamo le mani legate, del rapimento oggi come oggi non si poteva parlare"?

                                Bon. Sarebbe stato così difficile?

                                Invece no, a negare l'evidenza e difendere l'indifendibile.

                                Lì mica si è tagliato il rapimento e basta, SI E' NEGATO che Paperone amasse Doretta. Non rigiriamo la frittata.

                                Perché vuoi farmi pure credere che sarebbe stato IMPOSSIBILE, sul fascicoletto, scrivere che Doretta era "una vecchia fiamma di Paperone" dei tempi del Klondike (come letto in altre 2445896 pubblicazioni della mia infanzia), SENZA raccontare le circostanze in cui si sono conosciuti? Su, dai, siamo seri.

                                Ribadisco, per conto mio è Paperone ad amare Doretta, e non necessariamente il contrario.

                                Ma da qui a dire che quella storia non parla di amore...è come averne letta un'altra.


                                Perché un conto è aver fatto una cazzata, peraltro, ripeto, con tutte le giustificazioni del caso (il MOIGE, gli americani, i social, ecc), un'altro è voler riscrivere le opere degli altri per giustificarsi. Quella è scorrettezza intellettuale, e non lo accetto.

                                Poi, per finire di rigirare la frittata, accusare noi di esagerare.

                                Sì, magari noi esageriamo, ma è un nostro sacrosanto diritto di persone che fruiscono dei prodotti, e si trovano liberamente per commentarli. Se dovremmo o non dovremmo farlo, lo decidiamo da soli.

                                Perché poi rimaniamo sempre sul discorso che qui la politically correctness sta raggiungendo livelli da neo-lingua orwelliana, una cosa non piace, QUINDI E' COME SE NON FOSSE MAI ACCADUTA. Buonanotte, ma davvero...

                                Ah, e comunque, detto da uno che sul forum ci capita ogni morte di papa da più di due anni, e proprio perché ci si discuteva troppo, (e secondo me il problema è anche dei moderatori, che intervenivano poco, e spesso non a proposito), voglio dare i miei 2 cent sul discorso "autori che se ne vanno, ed utenti storici pure".

                                A me non importa una cippa.

                                Se gli autori vengono per confrontarsi, fa solo piacere, siamo tutti lo stesso col tappeto rosso, per il fatto che siano autori,  ma non è che che mo' c'è l'avvertenza, tipo data di scadenza "guardate però che se li contrariate poi non vengono più". Ma chissene!

                                E qualsiasi riferimento alla sbrodolata scritta qui da Gagnor dopo che, anni fa, abbiamo "osato" criticargli Raceworld, NON è puramente casuale
                                « Ultima modifica: Martedì 12 Dic 2017, 10:36:46 da DonaldPaperinik »

                                 

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