Ho appena notato due tremende censure in una ristampa della storia di Giorgio Cavazzano "Zio Paperone e la sfida velistica": in una delle vignette originali si vedeva Paperino intento a ricucire una tenda, sotto le esortazioni dello zio. Paperino, con un sorrisetto ironico, affermava: "Gerdo badrone biango" andando un po' a prendere in giro l'accento africano degli schiavi delle vecchie piantagioni americane, in modo "razzista". Nella ristampa, nel mio caso quella de "Le più belle storie: Viaggio" edite da giunti, il baloon è modificato in "Come desiderate maestà".
L'altra vignetta originale, invece, mostrava zio Paperone che chiedeva a Gastone: "E la supervisione, dove la metti?". Gastone rispondeva allusivo, con l'iconica frase: "Se te lo dicessi, mi censurerebbero". Il baloon è stato modificato con: "Lasciamo perdere".
La storia è stata stampata per la prima volta in Topolino n.1611 e in teoria, secondo il tipico "avviso sui contenuti" nelle pubblicazioni che contengono storie vecchie, non dovrebbero esserci modifiche.
Io, davvero, non ho nè più parole, nè lacrime.