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Qui il Professore mi pare decisamente in grande spolvero!

Qui il Professore mi pare decisamente in grande spolvero!

Paperino e il "campione dei super-piuma"!

E' una delle storie più spassose che abbia mai letto, e questo unicamente grazie ai dialoghi colti e geniali di Guido Martina! E' diventata un mito anche per mio padre che ogni tanto, in estate, vedendo le zanzare che gli ronzano attorno, mi cita i pappataci riferendosi a questa storia

Altra grande frase che oggi sarebbe stata prontamente e inesorabilmente censurata.

E" in effetti un esempio mirabile del barocchismo linguistico cui sapeva talvolta tendere Martina. Sotto un piccolo mosaico di alcune delle battute di maggiore effetto.

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I bagordi orgiastici sono mitici.

Però pongono un problema che si ricollega alle censure: secondo voi, un termine che, come "orgiastico", prende una connotazione esclusivamente sessuale che non aveva all'epoca (ci si riferiva anche alle semplici forti sbronze), dovrebbe essere cancellato nelle ristampe della storia?

Spero di scriverla bene, perché, nonostante io e i miei fratelli la adoperiamo spesso quando tergiversiamo sul renderci prestiti l'un l'altro, persi questa storia molti eoni fa, e non provvidi a riottenerla.

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Da Paperino Tertio Decimo Paladino.

Però pongono un problema che si ricollega alle censure: secondo voi, un termine che, come "orgiastico", prende una connotazione esclusivamente sessuale che non aveva all'epoca (ci si riferiva anche alle semplici forti sbronze), dovrebbe essere cancellato nelle ristampe della storia?

Stai proponendo una censura per adeguarsi ad un impoverimento del linguaggio? :o
Se poi un bambino avesse dubbi sulla parola “orgia” , gli si faccia leggere questo, che spiega bene il concetto con dovizia di esempli.

Sulll’appropriatezza del termine “orgiastico” riferito ai bagordi, Wikipedia mi offre

« Ogni festa, in definitiva, come ad esempio il nostro Carnevale o il tradizionale cenone di Natale o Capodanno, riveste pertanto un carattere facilmente orgiastico. »
(Gilbert Durand, Le strutture antropologiche dell'immaginario)

Un paio di fresette di cui non ricordo la storia:

(?) "... nè tampoco merluzzi salati!"

e se non ricordo male...
(Gilberto:) "... per porre usbergo al pugno che ti do!"

Se poi un bambino avesse dubbi sulla parola “orgia” , gli si faccia leggere questo, che spiega bene il concetto con dovizia di esempli.

Riferimento alquanto appropriato, visto che non solo Fellini e Goscinny amavano inebriarsi presso le atmosfere decadenti e conturbanti dell'Arbiter Elegantiae, ma anche Martina ci si baloccò a più riprese.

Oddio che belli i riferimenti letterari su Topolino 

Paradossale che venissero pubblicati tranquillamente quando un bambino non aveva modo, a meno di genitori particolarmente acculturati, di sapere chi fosse Trimalcione, mentre adesso che in 5 secondi su Wikipedia potrebbe comodamente istruirsi si preferisce evitare.

Paradossale che venissero pubblicati tranquillamente quando un bambino non aveva modo, a meno di genitori particolarmente acculturati, di sapere chi fosse Trimalcione

Ne siamo sicuri? O meglio, siamo sicuri che vari decenni fa il "lettore tipo" di Topolino fosse il bambino medio? Crederei che non andrebbe dimenticato il seguente fatto: quando Martina iniziava la sua carriera (e quindi nei suoi anni di formazione), l'analfabetismo totale era certo piu' diffuso; ma la cultura delle classi medio-alte (la piccola borghesia) era probabilmente migliore di quanto lo sia ora; e supporrei che il grosso dei lettori di Topolino venisse da li'.
Aggiungerei che per gli altri potenziali lettori (i bambini provenienti da famiglie meno colte) c'era probabilmente una scuola migliore (non fosse altro perche' c'erano maggiori pressioni sociali e familiari a studiare - immagino che se un semianalfabeta comprava ai figli Topolino, lo facesse anche per vederli imparare qualcosa) e che in genere poneva piu' attenzione allo studio dei classici (il latino alle medie ...).
Formatosi in questo tipo di societa', mi sembra naturale che Martina abbia continuato a scrivere cosi' anche qualche decennio piu' tardi (dopo il miracolo economico, quando probabilmente il settimanale era diventato diffuso anche presso un pubblico piu' popolare che negli anni '40).

Nel caso specifico di Trimalcione, poi, sarebbe utile ricordare che la cognizione di chi fosse costui fu plausibilmente allargata a molti ignoranti da Fellini (1969  -e qui bisognerebbe controllare la data della storia citata da tang laoya: direi 1970).

Altro collage di amenità martiniane, questa volta tratte da "Paperino e l'aureo riposo"

Peccato che fu censurata e l'alcool sostituito dal caffè, rimane comunque un gioiello di lessico martiniano.

La rivolta su ogni censura del bagordo orgiastico mi suscita sommo piacere, dato che dimostra come l'intelletto umano, se ben utilizzato, è ancora presente tra noi e sa guardare le cose con ottimo spirito critico.

Insomma, tutti come me contro ogni censura sulle vecchie storie: perfetto!