ma la gimmick in se funziona anche senza mettere in campo le biblioteche perdute, il libro di sabbia di Borges ecc. ...
Poi sono d'accordo che sia molto più divertente, ma voglio ribadire che la genialità di Barks non è stato mettere dentro al manualetto tutto lo scibile delle civiltà perdute, ma "SOLO" tutto lo scibile, in un epoca in cui questo NON era disponibile così agevolmente come invece oggi.
Le sue GM, in origine, non erano altro che dei MacGyver risolvi tutto.
Se si cerca un rilancio del manuale, IMHO, si deve tenere conto di questo, non di un banale iPad.[/quote]
Forse non sono riuscito a spiegarmi. Ho accostato Barks a Borges non perché l'autore dell'Oregon si sia ispirato allo scrittore (almeno, non che io sappia), ma perché ha creato un oggetto, come il Manuale, tipico delle narrazioni borgesiane.
Secondo me siamo OT, dato che il Manuale delle GM (sia nella versione di Barks che in quella di Don Rosa) non é un qualcosa per cui la fantasia supera la realtá, ma un qualcosa di fantastico che rimane fantastico. Una volta tanto il "medium NON é il messaggio". Infatti su qualunque supporto si, per cosí dire, voglia installare (sia esso cartaceo o memoria digitale o altro), gran parte del contenuto del Manuale rimane costituito da informazioni perdute o di pura fantasia. Altro che Wikipedia. D'altronde é totalmente ovvio che, sia su libro che su memoria elettronica (o altro) é possibile scrivere/caricare solo informazioni che esistono. TUTTO lo scibile non é mai stato disponibile, agevolmente disponibili sono le informazioni che possiamo rintracciare su supporti attualmente esistenti e a nostra disposizione (moltissimo sapere é andato perso o distrutto; e forse, in qualche altra grotta sul Mar Morto, sono sepolti centinaia di rotoli perduti dai tempi biblici, ma, anche tutto ció, ovviamente, per noi é come se non esistesse). E comunque, il Manuale ha sempre funzionato narrativamente grazie alla rinnovata sensazione di STUPORE che ci coglieva/coglie nel constatare la totale impossibilitá della sua esistenza (ci si chiedeva/chiede sempre : "ma come diavolo faranno a starci tutte quelle informazioni in un cosí piccolo libretto ?" ). La versione su IPad del Manuale riduce notevolmente il fascino di questo stupore, perché si ha giá piú l'illusione che sull'IPad ci possa stare praticamente tutto, e anche per questo si ha l'illusione che il Manuale abbia anticipato nella fantasia ció che poi nella realtá si é concretizzato nell'IPad. Ma, come ho giá scritto, IMHO, le due cose funzionano su due piani differenti di, diciamo cosí, realtá.
Poi sono d'accordissimo sul fattore psicologico, per cui il Manuale in tante storie di diversi autori fa si che i ruoli tra adulti (Donald e PdP lo ammettono apertamente in una storia di Barks : "a volte mi chiedo cosa faremmo senza questi ragazzi") e ragazzini si invertano, e che sia anche una riuscita metafora dei segreti dei bambini.