Stiamo arrivando alla fine dei "diciottesimi": due storie di Paperi e due di Topi; a voi la scelta!
Zio Paperone Gran Calì è uno dei vertici del fantonismo universale. Dovete anzitutto sapere che Paperino sogna il futuro; inoltre, Zio Paperone ha -da sempre- il segno del dragone sulla mano destra; poi, nel Deposito compaiono docce istantanee perché Paperino, reduce da un tentato duello "all'ultimo Quack" (…) con l'incredulo zio, possa lavarsi e stendersi. I Bassotti, fattisi tatuare il segno, precedono Paperone nell'accaparrarsi il trono di Gran Calì, e tengono i Paperi alle proprie dipendenze; tutti meno Paperone, che si avvale del diritto di sciopero ed è pertanto costretto a sgobbare presso gli elefanti d'oro (per lui, una gioia), che usa come cavalli di troia per rientrare a Paperopoli e ottenere le prove del tatuaggio truffaldino. Paperone è dunque il vero Gran Calì, i Bassotti vengono catturati dai nipotini mezzo rete, ma… colpo di scena! Nelle sale del tesoro c'è un drago, con altri Bassotti a cavallo! Drago che nel giro di due vignette precipita perché "va caricato con questa chiave" (ma non è meccanico, eh); e niente, il drago volante manovrato controvoglia dai Bassotti sarà fonte di guadagno per Paperone, che approfitta della ritrovata serenità per chieder conto a Paperino del suo "sonno prefigurato". "Mah… ti dirò…" ma non sapremo mai nulla perché la storia finisce.
(Dominatore delle Nuvole)
In
Zio Paperone, il papero dalla ghetta d'oro i Bassotti comprano un uccello addestrato con il quale riescono a fare un buco nel tetto del deposito. Lo usano per rubare? No! Spacciandosi per riparatori (Alex, Bill e Tricia), entrano nel deposito, litigano con Paperone, e lo rinchiudono in uno sgabuzzino. Ne approfittano per rubare? No! Mettono un complicato meccanismo ad orologeria che provocherà una esplosione fra 20 ore esatte. Finalmente sfruttano il buco prodotto dall'esplosione per rubare, e tentano la fuga in dirigibile; ma Paperone li ferma mandandogli addosso un picchio (mai visto prima) che buca il dirigibile.
Intanto Paperino chiede inutilmente prestiti allo zio Paperone, gli fa regali non apprezzati, lo stordisce, prova a derubarlo, accetta un lavoro di rappresentante di fiammiferi e manda a fuoco il proprio garage.
In tutto questo la ghetta del titolo non compare neppure una volta.
(Brigitta McBridge)
Eta Beta e il deterrente atomico. S'inizia con Pluto che fa il bagno a Pippo. (No, non il contrario.) Poi Eta Beta e Flip atterrano a sorpresa nel giardino di casa, portando tutti a fare un giro nello spazio. Durante il viaggio, Eta sottopone Pippo a un bombardamento di "cariche neutroniche" (notare l'ossimoro) con motivazione ignota. Pippo, galvanizzato, si mette a ballare il tango con Pluto, e abbassa leve a casaccio richiedendo la musica; ma un campo magnetico (ancora! Ricordate le "Batterie a combustibile"?) di forte intensità, generato da tal Moab-Z, tanghero con le fattezze di un calabrone, interrompe il quieto (?) viaggio. Eta Beta gli intima di smetterla, ma quello non se ne cura, finché le fortezze volanti degli Etabetidi non intervengono ("Gu-sbie-ciuk! Brutto omino pelato! Con te non si può mai scherzare!". La sovrana degli Etabetidi, cui Sergio Asteriti si diverte ad attribuire un fascino gottfredsoniano, illustra ai nostri il "deterrente atomico", ovvero il Solenoide-A, il loro sistema di difesa ("par d'essere al planetario", dice Pippo), che Pippo distrattamente usa come ombrello, permettendo a Moab-Z di appropriarsene. L'attacco è imminente, ma Topolino anticipa i calabroni e cattura Moab-Z adescandolo con una essenza floreale e legandolo come "un salame della miglior marca". Gli altri calabroni, "annientati" senza il loro capo, non possono che restituire il Solenoide-A. Ah, naturalmente, con buona pace di Walsh e Gottfredson, Eta Beta è un alieno.
(Dominatore delle Nuvole)
Topolino e la grande partita è un signor giallo che mette in campo un sotterfugio notevole: usare delle partite di golf come schemi per dei segnali da trasmettere ai colleghi contrabbandieri. E anche la contromossa, ideata da Topolino, è di tutto rispetto: recarsi personalmente da Gambadilegno, insieme a Pippo, e dirigere le partite a modo proprio, anche con la frode (Topolino perfettino?), per gettare l'organizzazione nel caos. In tutto ciò si innesta il dramma familiare di Pippo, che scopre di essere nipote di un grande funambolo trapezista e di avere in sé il sangue e la vocazione del medesimo. Ecco quindi Giulio Chierchini prodursi in evoluzioni e cadute spettacolari, prima di tornare alla trama principale con ricognizioni in elicottero e pernottamenti a casa di Gambadilegno (a scopo ignoto, peraltro). Inoltre la storia ci rivela un certo numero di pezzi grossi della malavita, da Al Testone (vedi "L'operazione scambio") a Don Freigo detto "Il pellicano" (ve lo ricordate?… ?!), quello dal naso rosso a forza di "annusare la merce" (alcolica).
(Dominatore delle Nuvole)
Aperto contemporaneamente il
Girone 8!