Secondo me stai dicendo un'emerita cavolata. Cioè, rispetto moltissimo il fatto che ti possa non piacere, ma non sono d'accordo sul fatto che sia lontano dallo spirito Disney, anzi. Per un lungo periodo di tempo era forse l'unico fumetto (assieme a i Maestri e ZP, ma quelle sono testate per collezionisti) in cui questo spirito era redivivo. Accanto ad una nuova concezione del personaggio di Paperinik (che certo, non era più -ma non lo era da molto, ormai- il vendicatore di Martina, ma non veniva ridotto a macchietta di supereroe che sventava i piani dei Bassotti di rapinare il deposito di Zio Paperone), si instauravano decenni di storie Disney. E così a Paperopoli ricomparivano luoghi come la cattedrale di Notre Duck, e veniva sempre ricordato il Calisota, Paperino torna più volte nel Wolf Canyon, ricordandosi di quando ci andava coi nipotini in cerca di punte di frecce indiane e due arzilli vecchietti raccontavano a Paperinik dei tempi della Stella del Polo, e di quando a Dawson arrivò "quel giovanotto con le basette"...
E ancora mi potrei dilungare sullo struggente addio di Paperinik ad Archimede, quando aveva capito che ormai l'aiuto del genio non gli sarebbe stato più indispensabile, però le care vecchie car-can sono sempre utili, come quando le fa ingoiare ad Angus per fargli dimenticare ciò che ha visto. E come dimenticare quando Urk dice a Paperinik di pensare alla sua, di sorella, e lasciargli gestire il rapporto con Eryn come meglio crede?
E come scordare che tutta la saga è nata per la solita lista dei debiti di Paperino, o che la piccola presenza dei nipotini è dovuta ai loro impegni con le GM?
Certo però queste sono solo citazioni, o situazioni... Eppure Paperinik come maschera di rivalsa di Paperino permane in tutta la serie (sto sempre parlando delle prime due... Della terza non me ne curo), contro le ingiustizie subite da ZP prima, da Angus al lavoro poi, anche se alla fine ci deve rimettere sul piano degli affetti, quando per combattere un'attacco non può andare a portare Paperina a teatro, e la stessa ci va con Gastone...
Se dici che PK è lontano dallo spirito Disney, allora dovrai ammettere la stessa cosa di MM. Anzi, bisognerebbe dire che questa testata era MOLTO più lontana dallo stesso spirito che quella in questione. Perché, se con PK c'è stato un tentativo di instaurare nuove trame e situazioni cambiando i comprimari, ma lasciando intatto il background, con MM si è voluto mantenere intatto solo il protagonista, snaturando tutte le sicurezze che aveva intorno, a partire dalla città.