http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++318-AVersione particolare del tema “assalto dei Bassotti al deposito di Paperone”. Questa volta i ladri mirano a farne crollare le mura grazie alle terribili trombe di Gerico, secolari strumenti (appositamente rubati da un museo) dotati appunto di questo distruttivo potere, un tempo usato a fin di bene. La storia si sviluppa tutta attorno all’assedio del deposito, alla sua difesa da parte di Paperone, Paperino e i nipotini, fino all’idea, semplice ma geniale, grazie alla quale gli assedianti sono sconfitti. Con l’aggiunta di un catastrofico finale.
L’intreccio è molto semplice, ma ben realizzato, dato che non scade mai nella noia o nella banalità. Al massimo si può dire che la soluzione della vicenda, pur se determinata da una buona trovata, è un tantino brusca, caratteristica che mi sembra risalti in altre storie, per il resto splendide, di Cimino. Del resto credo che sia una delle sue primissime prove e ci sarebbe voluto ancora qualche anno per veder fiorire tutti gli aspetti più tipici di questo autore.
Trovo molto belli i dialoghi e le battute: per niente ciminiani (nel senso: per niente tipici del Cimino più rinomato), ma comunque notevoli per incisività, forza, capacità di riassumere una situazione o uno stato d’animo in poche parole, ovviamente tutto in chiave umoristica.
Purtroppo un punto debole, a mio parere, sono i disegni. Nel caso di Carpi, come si suol dire, “basta la parola”, ma non è questo il Carpi che è uno dei miei due-tre disegnatori preferiti. Le espressioni e le pose dei personaggi, secondo me, non accompagnano la forza delle battute di cui ho detto sopra.
Buon compleanno a Cimino!
Papersera.net