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Dalla coppia Pavese + Perego non poteva che uscire una bellissima storia.

Riassunto:

Zio Paperone e Cuordipietra Famedoro litigano se per far soldi contino di più le capacità o la fortuna.

Decidono di fare una scommessa... Andare in un posto a caso nel mondo e riuscire a guadagnare un bisbilione in un mese...

La scelta del fato cade sul paesino messicano di Pocopunto.

Paperino accompagna Zio Paperone, e non vuol rinunciare alle comodità della vita moderna, portando con sé popcorn, bibite gassate ed una TV a batterie.

All'aeroporto incontrano Rockerduck che sentendoli parlare "di bisbilioni come se fossero noccioline", decide di seguirli di nascosto.

L'arrivo nel paesino centroamericano a mezzo paracadute è un po' travagliato, ma avviene con successo.

Lì Famedoro, Paperone e Paperino scoprono con loro sorpresa un paesino abulico, dove gli abitanti, al di fuori dei normali canali commerciali, passano la maggior parte del tempo a fare siesta, fidando che nei loro campicelli i fagioli crescono lentamente, ma senza richiedere alcuna fatica, e assicurano cibo per tutti.

Le meraviglie commerciali portate da Paperino, però, interessano la popolazione che comincia a volere popcorn, bibite gassate e soprattutto si appassiona alla TV.

Zio paperone coglie al volo l'occasione e crea da zero tutto un circuito commerciale. Il paesino, in poche ma sapienti vignette, da piccolo centro agricolo, si trasforma in una vivace cittadina ricca di attrative e possibilità economiche. Anche a Pocopunto è arrivato il capitalismo!

L'arrivo di Rockerduck, che crede che nel paesino vi siano risorse economiche o minerarie assai consistenti, stimola lo spirito capitalistico di Zio paperone che si rende benissimo conto che senza concorrenza, non c'è vero commercio e vero guadagno, e lascia costruire a Rockerduck un suo circuito commerciale alternativo.

Allo stesso tempo Zio Paperone alimenta in Rockerduck la curiosità su un presunto segreto di Pocopunto, che nasconderebbe risorse maggiori di quelle che realmente vi sono nel paese e nel suo circondario.

All'improvviso ci si rende conto che è l'ultimo giorno del mese e che Zio paperone ha guadagnato solo mezzo bisbilione. Famedoro gongola e già si vede la vittoria in tasca.

Riuscirà Zio Paperone a trovare mezzo bisbilione in tempo per il tramonto?

Lo saprete solo leggendo la storia!

Che dire di questa storia del Bisbilione? E' secondo il mio modesto parere una storia divertentissima, che con poco riesce ad appassionare ed è ricca di piccoli colpi di scena come tante piccole perle, che creano un affresco, che visto nella sua interezza lascia il lettore soddisfatto, anzi oserei dire, letteralmente appagato.

Col senno di poi, da adulto, negli abitanti di Pocopunto ci ho visto una metafora della società italiana degli anni '60, in pieno boom economico...

A cambiare il carattere degli italiani, non furono tanto le migliori condizioni economche, orari di lavoro meno rigidi, la disponibilità di nuove infrastrutture come le autostrade, ed una maggiore mobilità data dalle automobili utilitarie a basso prezzo... Bensì, a cambiare noi italiani, furono tutti quei beni di consumo superflui e i modelli comportamentali importati dalla televisione.

Un commento personale: bella, bella, bella nella sua semplicità, nei tempi, e nelle inquadrature, nella linearità della storia sapientemente interrotta dai piccoli colpi di scena.

Un appunto finale...

Ad un certo punto Rockerduck vuole introdursi di soppiatto nel magazzino di fagioli che Zio Paperone raccoglie dali abitanti di Pocopunto come pagamento.
Accortosi dell'interesse di Rockerduck, Paperone fiuta che potrebbe fare buoni affari se Rockerduck non viene a sapere che la vera ricchezza della cittadina sono unicamente dei legumi, anche se sono "i migliori della regione", e chiude il magazzino chiamando ironicamente i fagioli "il prezioso contenuto...

Paperino che non è certo un'aquila in affari, e non sa che eventuali concorrenti vanno sempre depistati, crede che Zio Paperone sia impazzito e nel fumetto esprime chiaramente il suo pensiero...

La solita deficiente censura Disney Italia a cui non piace la parola "impazzito" ha cambiato letteralmente la vignetta di Paperino che, in una recente edizione recita così:

"Zio Paperone deve avere in mente un piano".

Parlando della mia esperienza personale, di quando ero ancorfa "paperotto" vi posso dire che da piccolo avevo già capito che Zio paperone aveva in mente qualcosa, e avrei voluto avvertire Paperino che si sbagliava, che Zio paperone non era affatto impazzito come lui credeva... Mi sarebbe piaciuto gridarglielo, ma allo stesso tempo mi rendevo benissimo conto che Paperino era solo un fumetto...

E' un piccolo espediente degli autori per generare interesse nei piccoli lettori, per COIVOLGERLI nella storia.

E se sono diventato appena appena più intelligente di quel che ero per predisposizione naturale, lo devo principalmente ai fumetti Disney, che erano un passatempo colto e molto, ma molto intelligente.

Anche i miei amichetti si stupivano della stupidità di Paperino, e delle sue poche capacità commerciali... E anche loro avevano capito benissimo che Zio paperone aveva un piano...

Ma a quanto pare secondo l'attuale dirigenza Disney Italia le nuove generazioni sono assai limitate e non sono in grado di capire che Paperino si sbaglia sul conto di Zio Paperone...

Meno che mai gli innocenti occhi dei contemporanei "teneri virgulti" (per usare una espressione schiettamente topolinesca d'epoca) devono essere "offesi" dalla orrenda e malevola, immonda parola "impazzito" che è diventata recentemente proibitissima nei fumetti Disney Italia!

Se qualcuno della dirigenza Disney legge le mie parole vorrei tranquillizzarlo.

Abbiate fiducia nei bambini.

I bambini capiscono i fumetti!

I giovani lettori italiani sono abbastanza intelligenti e la loro capacità di interpretare una storia non potrà mai scendere agli infimi livelli di comprendonio (e abiezione morale) di un censore Disney Italia.

Tuttalpiù continuando in questa stupida moda "passeggera" di censurare estemporaneamente i fumetti storici di Topolino e Paperino, li indottrinerete a diventare in futuro tanti piccoli adulti ipocriti.