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Zagor

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fdl 98
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    Re: Zagor
    Risposta #45: Martedì 3 Apr 2012, 19:38:26
    Io continuo e ben volentieri ma mi sembrava che non interessasse, sono felice che così non sia.

    Numero bello ma non memorabile come il precedente anche per la mancanza dell'articolo di Moreno Burattini intitolato "Nemici & Amici" (vado a memoria). Gli articoli inquadrano bene il numero, io adoro quegli articoli alla "Sergio Bonelli Racconta..." che Graziano Frediani ha ripreso, essendone co-autore, in questa collana. Ricchi approfondimenti su tutti gli aspetti del personaggio e sul suo ruolo e posto nel complesso mondi del fumetto. In questo numero si parla della coppia, elemento fondamentale di Zagor.
    Abisso Verde (Bonelli sr./Ferri) continua a stupirmi il patriarca del fumetto d'avventura italiano, dopo averlo visto alle prese con gialli poco nolittiani che caratterizzavano quelle storie (e non so se in meglio) ci sorprende con una splendida storie nella più pura tradizione zagoriana. Un misto di western e fantascienza in una storia pre Jurassic Park che però parla dei dinosauri (naturalmente si va ad intuizione in quanto Zagor non sa che sono esistiti). Wabashi, stregone indiano, vuole sacrificare una giovane ragazza a un dinosauro stranamente ritornato in superficie, considerato uno spirito maligno, ma il fratello di lei la porterà in salvo. Chiaramente Zagor li vedrà in difficoltà, inseguiti dallo stregone e interverrà.Mirabile sceneggiatura con, come sempre, quel tocco di fantascienza che nel finale svanisce per dare spazio alla ragione. Il povero Cico è trattato male sia dallo scrittore che, ovviamente, da Zagor anche se il primo cuce delle gag davvero spassose. I personaggi sono ben delineati anche se grossolanamente, senza entrare troppo nel dettaglio (sono pur sempre secondari). Disegno che rientrano nell'ovvio, anche se Ferri dovrebbe guardarsi qualche libro sull'epoca giurassico e cose precedenti, quel dinosauro (da un'ex appassionato come me) nun se po' vedè.
    Il messaggio tragico (Bonelli sr./Ferri) un gruppo di mormoni in viaggio verso l'Oregon viene attaccato dalle proprie guide-ladri che, oltre a ottenere tutti  i loro averi, li uccide tutti quanti. Ciò porterà un gruppo di Corvi a incontrare Zagor con il diario-bibbia di uno di questi, e Zagor entrerà i azione. Mentre è alla ricerca rincontrerà Wabashi che tenterà di ucciderlo e....Una trame ottima, che fa venire un po'di rabbia nel sentire della morte di quei mormoni in cerca di fortuna (sopratutto se si pensa che tutto questo è accaduto più di una volta nella storia). Bonelli sforna un'altra bellissima sceneggiatura ricca di colpi di scena e di ricambi che ritorna un po' alla struttura a striscia da cui ci si era discostati da qualche tempo. Disegni soliti  per una storia bella ma senza niente di più rispetto alle altre.
    Il mistero del mulino (Nolitta/Ferri) fantastica!! Un gruppo di schiavi viene portato vicino ad un mulino, ma proprio mentre sta arrivando uno di questi carichi Zagor e Cico asi trovano a chiedervi riparo. Il seguito è ovvio, Zagor inizierà a indagare e a trovare i colpevoli di questo crimine contro l'umanità. Una trama bellissima anche nelle scazzottate. Cico prende parte in maniera attiva alla storia eseguendo un ruolo in ottima maniera. La brevità è il difetto, cosa costavano dieci pagine in più se c'erano poi molto divertimento in più. Sui disegni guardare i messaggi precedenti.
    Lo squadrone fantasma (Nolitta/Ferri) simpaticissima storia, davvero bella. Perdonate se non spoilero ma lo merita. Zagor ,mentre torna a casa con Cico che si è comprato una tromba, incappa in una famiglia accerchiata dagli indiani e ingaggia una battaglia con tanto di rinforzi dall'altro fronte. Nel frattempo Cico non si sa che fine abbia fatto in quanto era su un cavallo che all'improvviso è imbizzarrito e lo ha portato lontano. Zagor è in una brutta situazione quand'ecco che risuona la carica militare e gli indiani scappano. Ma dalla collina che copriva il "battaglione" spunta Cico che intona con la tromba la carica. Davvero bellissima, non mi aspettavo tanto da 12 pag. e invece mi ha divertito e tanto, non giustifica l'acquisto dell'albo (tranne se si ha la collezione) ma è bellissima.
    « Ultima modifica: Mercoledì 4 Apr 2012, 16:08:15 da FDL89 »

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      Re: Zagor
      Risposta #46: Martedì 3 Apr 2012, 19:44:28
      Fdl, non smettere di postare, io ti leggo sempre con attenzione!
      Io sono in debito con un commento al n. 6 che ho comprato, ma ben venga qualcuno che porta avanti una serie di recensioni su questa collana!
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      fdl 98
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        Re: Zagor
        Risposta #47: Domenica 8 Apr 2012, 20:43:50
        Quasi assicurato (sempre secondo l'Annuario del fumetto) la serie continuerà completando il periodo tutto-Nolitta, quindi fino al vol.70. Ripeto quasi assicurato non certo. Almeno così ha detto Mauro Marcheselli, vice di Davide Bonelli.

        Moreno Burattini recupera l'assenza della settimana scorsa con un articolo sui cattivi e buoni anche della settimana scorsa. Graziano Frediani, che ha preso  il timone di Zagor (quello mensile), ci regala un articolo sui fumetti "corali" in cui si mettono tutti i personaggi in azione in un ottimo cambio di scena, adoro questa tecnica, commettendo notevoli dimenticanze come il fumetto corale per antonomasia ovvero Alan Ford. Punta molto sui fumetti casa Bonelli come Il Piccolo Ranger, in ristampa per l'edizioni If da poco, e sottolineando l'uso di questa tecnica in Zagor con i siparietti comici di Cico visti dal suo ideatore, Guido Nolitta o Sergio Bonelli, da un'intervista.
        Iron-Man (Nolitta/Ferri) uno strano essere vestito di ferro, mentre Zagor è via, tenta di imporre il proprio potere sulle tribù indiane di Darkwood e non solo. In verità lui vuole soltanto un po'di "pietre gialle" per pagare le armi da dare agli indiani, naturalmente Zagor non ci casca e tenta da subito di sventare il piano di questo personaggio molto curioso, scoprendo a sue spese che è un osso maledettamente duro. Chiari riferimenti al famoso ed omonimo personaggio Marvel, anche se esso uscirà in Italia solo qualche mese dopo (la fortuna di essere un editore). Una bella storia che ci mostra un Zagor non invincibile e un Cico meno temerario e più vicino al suo amico che in un momento lo vedremo quasi spacciato. Una seconda parte con Zagor alla riscossa. Un'ottima trama, con le dovute citazioni senza esagerare, e con quel pizzico di timore sulla sorte dell'eroe che non bisogna mai perdere. I disegni sono abbastanza belli ma non cambiano vistosamente dai numeri precedenti e nel numero non cambieranno esageratamente.
        Gentiluomo...ma non troppo (Nolitta/Ferri) un "galantuomo" scaccia con maleducazione Cico che si era intrufolato per errore nella sua tenuta, il pancione messicano viene picchiato e poi cacciato via dalla villa. Questo comportamento innervosisce Zagor che ne parlerà allo sceriffo che rifiuterà di parlarne essendo il ricco galantuomo una persona raffinata ed educata. Il seguito stupisce e non ve lo racconto in quanto è il finale. Un'inizio che depista e stupisce in quanto abbastanza "stupido" come auto-conclusivo e invece ha uno svolgimento davvero imprevisto e ottimo. La storia è una di quelle "minori" ma comunque rappresenta un buon esempio della bravura di Sergio Bonelli. Le scene di Cico attore fanno morire dal ridere come i continui esempi di parentela del simpatico messicano con i cartoni animati e Paperino sono evidenti e sottolineati nel articolo di Luca Raffaelli.
        La porta della paura (Nolitta/Ferri) durante una battuta di caccia Cico e Zagor si trovano, per errore, ad attraversare la porta del titolo. Qui trovano delle tribù primitive che li imprigionano e gli raccontano che loro sono costretti a dare una vittima sacrificale ai Wasaki che hanno, coma arma, il fuoco sconosciuto a questa popolazione. Una storia bellissima, ricca di azione e tensione. Scattante, fila liscia come l'olio, non ci sono siparietti e ciò va benissimo per rendere quelle 50 tavole molto concentrate e ricche di avvenimenti. Da notare il discorso del vecchio capo della popolazione sottomessa dai Wasaki, attualissimo ancora oggi dopo 45 anni. Una bella storia arricchita dai disegni di Ferri che le danno un tocco ottimo e pauroso, quasi ad aumentare la tensione già presente.
        Un buon numero, ma a quanto ho capito non siamo all'apice della serie. Chissà come proseguirà.

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          Re: Zagor
          Risposta #48: Mercoledì 18 Apr 2012, 22:01:45
          Ansimando tra un Alan Ford e l'altro (ristampa su ristampa ho recuperato i primi 10!!OT) sono riuscito a leggere anche questo numero che presente alcuna novità, me vediamolo nel dettaglio ( 8-))

          Zagor n.9: Il mare bianco
          Articoli introduttivi che paragonano il Paperino barksiano con Zagor (in particolare quello di I misteri della palude) per certe sequenze, anche se la storia è uscita 15 anni dopo, e ciò viene fatto notare. Interessante articolo di Frediani sui compari messicani e/o panzuti provenienti da tutto il mondo: dal Sergente Garcìa a Pancho di Cisco Kid passando per la Francia. Burattini ci avvisa che "Bimbo" Sullivan farà ritorno in seguito diventando parte integrante del cast di Zagor nei nemici.

          Fort Thunder (Nolitta/Ferri) il tenente Dubrosky ha intenzione di costruire un nuovo forte al Passo Del Tuono, peccato che esso sia il punto dove passano i bisonti, risorsa vitale degli indiani Cherokee che che vivono lì intorno. Zagor cerca di far ragionare l'ex-capitano ma fallirà, incorrendo nel pericolo di morire che gli procura Dunrosky che è pronto a sacrificare il proprio comandante e se stesso pur di costruire quel forte che servirà a far scoppiare una guerra indiana fermata, fortunosamente, dallo Spirito Con La Scure. Una trama bella e importante, che ribadisce il rispetto per la natura, cosa irrevocabile, che spesso viene dimenticata. Da notare come lo stesso Nolitta ammetteva la sua passione verso l'affrontare temi seri anche in fumetto per adolescenti. Una bellissima storia che però cade nel western classico, simil-Tex, mentre io mi aspettavo di più dalla fantasia di Bonelli jr. che viene soppiantata dall bravura narrativa.
          I predoni della montagna (Nolitta/Cubbino-Ferri): un nuovo disegnatore approda per una sola storia nella saga di Zagor, ma la trama si basa su un canovaccio abbastanza visto e rivisto. Il classico soldato damerino invischiato in un ricatto che, per salvare la faccia del padre, vende informazioni sull'esercito a un gruppo di ladri che deruba le armi e i viveri per una cittadina sperduta di minatori falliti. La trama è abbastanza classica e non presenta spunti importanti facendo quasi scomparire Cico dalle scene, insieme ai suoi mitici cabaret, peraltro in poche pagine. I disegni sono un po'spigolosi e gli manca la bravura di Ferri, ma rompono la monotonia degli ultimi tempi. Una pessima storia ma ogni tanto ci vuole, sennò si perde il gusto di criticare.
          Un nido di vipere (Nolitta/Ferri) ritorno la magica coppia che ci regala un classico giallo della camera chiusa in stile da vero giallista. "Bimbo" Sullivan, Jim Braker, Bud Shank e il conducente di una carrozza sono sospettati da Zagor di aver tentato di ucciderlo. Una bellissima storia con anche i teatrini di Cico che rallegrano la cupa e tenebrosa aria che si resipra. Un'aria sospettosa e pericolosa che mi ha ricordato i classici film gialli  di questo genere, grande Sergio ( :'()! I disegni di Ferri rafforzano quest'idea di giallo. Una piccola perla.
          Ombre! (Nolitta/Ferri) ritorna un'aria cupa, misteriosa e un po'fantascientifica ad aleggiare sulla testa di Zagor e del sempre più introvabile Cico. Tipica avventura nipponica, un potente cinese ha invitato i suoi compatrioti a pretendere uno stato dove vivere senza essere trattati male o picchiati. Motivazioni lodevoli ma purtroppo eseguite in midi sbagliato ovvero uccidendo, rapendo e rapinando delle navi di un amico di Zagor che lo inviterà a indagare. Bellissima storia che parte con un incipit abbastanza velato per poi essere ribadito, fantstico il finale (sopratutto la non morte della amico di Zagor). Davvero interessante e bella  la trama con accusa al razzismo che viene contrastato da Zagor.
          Attendiamo il prossimo volume per  scoprire che sorprese ci regalerà lo Spirito Con La Scure e Cico Cayetano Lopez Y Martinez (a memoria!!!!! Uao).

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            Re: Zagor
            Risposta #49: Giovedì 19 Apr 2012, 10:33:57
            Fresco di lettura del n.9, e per la felicità di fdl98 ( ;) ) mi accingo a qualche notazione generale sull'andamento della collana.

            Premesso che continuerò a seguirla ad oltranza, non posso dirmi pienamente soddisfatto.

            I primi numeri li conoscevo e li reputo davvero belli. La prima avventura in assoluto, Marcus l'uomo volante, sono storie che si apprezzano ancora oggi.

            Poi  il gradimento sale in altalena e ancora oggi non vedo uno stabilizzarsi.

            Forse la pecca principale dal punto di vista soggettivo è che sono troppo legato ai canoni texiani, leggendolo da anni, per abituarmi di colpo ad una filosofia diversa. Eppure ero preparato a ciò che mi aspettava, non intendevo certo leggere una fotocopia di Tex.
            E quì probabilmente è necessario fare una considerazione di tipo oggettivo. Le storie sono sicuramente datate e risentono nella rilettura a 50 anni di distanza di questo fattore (anche rileggendo alcuni dei primi numeri texiani, la sensazione è quasi la stessa). Inoltre ci troviamo in un periodo di assestamento, Nolitta è tornato da poco in pianta stabile e a detta di tutti i lettori "veterani" il bello arriva col tempo.

            Certo non imputo a Bonelli padre la scarsa qualità, né il fatto di aver preso in mano un personaggio non suo e che non continuerà a curare. Anzi, alcune storie di G.L Bonelli sono proprio belle, tipo quella della strega Yaska e il piccolo popolo, o la storia col dinosauro.
             
            Ho apprezzato inoltre Iron-Man, i mercanti di schiavi, non più di tanto quella con Hellingen.

            Spero in conclusione che si incontrino d'ora in poi solo storie da ricordare, senza intervalli riempitivi, ché molte sono state solo questo, e che quest'aria datata che si respira svanisca presto.

            P.S. fdl, continua la tua meritoria opera di aggiornamento del topic, e pazienta se non tutti possono sempre commentare costantemente. ;)



            « Ultima modifica: Giovedì 19 Apr 2012, 10:35:16 da Unchienandalou »
            "Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria."

            Piero Calamandrei - "Elogio de

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              Re: Zagor
              Risposta #50: Mercoledì 2 Mag 2012, 21:49:10
              Questo topic sta diventando troppo frequentato. :P
              Zagor n.10:Giustizia
              Un numero abbastanza solito nei redazionali che ripetono le stesse cose: Raffaelli che parla del rapporto Paperino Barksiano-Zagor, Frediani che ci parla delle spalle comiche in particolare nella produzione di Guido Nolitta/Sergio Bonelli, e Moreno Burattini che ci presenta i personaggi che aiuteranno o ostacoleranno lo Spirito Con La Scure.
              La spada del conquistador (Nolitta/Ferri) un giovane ragazzo, per salvare il padre dalla perdita di un terreno fatto che lo porterebbe alla morte, è costretto a rubare e un giorno incappa in Zagor che lo mette KO e si fa raccontare la sua storia (pardon, il ragazzo non è costretto da padre ma da se stesso) e chiede a Zagor di accompagnarlo al luogo dove si trova l'oggetto del titolo: una spada dell'epoca della conquista americana con la fodera d'oro e pietre preziose. Peccato che il luogo dove è custodita è considerato dagli indiani come un tempio e che Zagor impedisca al ragazzo con tutte le sue forze di raggiungere quel luogo, a questo punto il ragazzo per completare la sua "missione" decide di continuare accompagnato da due uomini che di certo sono interessati a prendersi tutto e non solo alla ricompensa. Insomma, una trama che sostanzialmente sarebbe vecchia e già vista, eppure Nolitta riesce a svecchiarla aggiungendo i siparietti di Cico e un nuovo amico di Zagor: Benjamin Mandell, che li aiuterà a compiere la loro missione e che sarà fondamentale nella fine della storia. La storia è bella, ben cucite ma ha un problema: Zagor è troppo "cattivo" con il ragazzo che in fondo rischia la sua vite per aiutare il padre. Certo senza la cattiveria di Zagor non sarebbe partita la storia ma di certo questo Spirito Con La Scure è snaturato rispetto a quelli dei volumi precedenti. I disegni di Ferri non fanno grandi salti ma c'è da notare un particolare, certamente già visto, che è quello di inscrivere i monologhi o le battute di Cico in una serie di tre cerchi in cui si trova il solo Cico senza niente attorno, come accade nella prima tavola di questo volume (non della storia).
              Territorio indiano (Nolitta/Ferri) due venditori di armi. Black Jordan e Sam Gordon, stanno tentando di far credere agli indiani Nascapi che dei coloni entreranno nel loro territorio e non manterranno gli accordi fatti dai soldati. Naturalmente è tutto falso, è solo un trucco per vendere armi e whisky alla tribù, ma guarda a caso s’imbattono in Zagor che promette di portare il capo Nascapi nel forte della zona per parlare con il colonnello Clark per parlamentare dei falsi coloni. Mentre stanno andando verso Fort Canton s'imbattono in una truppa che li attacca, anch'essi finti, e allora il capo degli indiani si ritira obbligando Zagor a portargli il colonnello nel suo campo per poi parlare; chiaramente durante il tragitto ne accadranno di tutti i colori a Zagor, Cico e al Colonnello Clark che, con numerosi trucchetti e inganni, riusciranno a tornare al villaggio per chiarire le cose con il capo Nascapi. Una bellissima trama, davvero ottima, ricca di spunti divertenti che sono utilizzati tutti. Certi passaggi sono davvero spassosissimi e il tutto è cucito con maestria davvero fantastica. Davvero bellissima la "tavolozza" di emozioni che Gallieno Ferri cuce attorno a Zagor, come la sua espressione quando entra nel forte infuriato con i militari che l’hanno attaccato.
              Una tragica missione (Nolitta/Ferri)andiamo a una delle più belle ed emozionanti storia che ho letto in questa collana. Tanta, tanta, tanta tensione danno a questa storia un sapore un claustrofobico, ma certamente voluto, e una bellezza di quelle che alla fine ti fanno dire "per fortuna è finito tutto!! Ma come? è davvero già finito, che peccato". Zagor viene incaricato di scortare un carico di Fort Springtime (tempo di Primavera) ma durante il tragitto viene colpito e tramortito più volte arrivando addirittura a vederlo steso per terra grondante di sangue, insomma sembra la fine di Zagor tranne che per lo stregone Tawar che lo salverà e aiuterà a guarire. A questo punto Zagor torna a casa, questa parte di storia è sena Cico, ma scopre che lo accusano del furto del carico. A questo punto Lo Spirito Con La Scure dovrà andare in carcere per scontare un'ingiusta pena e.... Non vi rovino il finale che è un susseguirsi di emozioni e colpi di scena in una storia davvero molto bella e coinvolgente. Molto evidenti i riferimenti alla cinematografia sul tema del carcere (anni '40/'50) che impermea la storia della sua atmosfera abbastanza cupa e austera. Ben riesce Gallieno a trasmettere questa atmosfera nei suoi splendidi disegni che si muovono sul serio, cupo, movimentato per tutta la storia in cui si sacrificano i siparietti del Messicano più simpatico dei fumetti per aumentare la tensione di una storia molto particolare che però regala emozioni a non finire.
              Un buon numero senza troppe riempitive che però se non troppo lunghe e abbastanza divertenti si possono anche leggere.

              "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

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              fdl 98
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                Re: Zagor
                Risposta #51: Mercoledì 9 Mag 2012, 15:11:20
                Vi scrivo la mia recensione anche se il volume successivo è già in edicola da tempo
                Zagor n.11-Ombre della Notte
                Un numero interessante ma con qualche riempitiva di troppo che toglie pagine a storia più costruite, anche se pure queste riempitive riescono a soddisfare e ad essere apprezzate. Interessante l'ennesimo parallelo di Raffaelli tra Tex e Zagor, sopratutto nel piano espressivo e di commozione, con Zagor che vince affermandosi come un personaggio non impassibile e invincibile emotivamente. Graziano Frediani ci delizia con un excursus negli inizi della carriera di Sergio Bonelli, quando faceva il grafico (scriveva i titoli) e scriveva poche storia con l'ennesimo nome Annalisa Macchi, cosa davvero interessante che non conoscevo nella mia sempre più immensa ignoranza. A chiudere la sezione articoli la zona "Buoni & Cattivi" in cui vediamo alcuni approfondimenti che davvero sono tra le migliori del numero, che danno quella continuità e quella voglia di leggere le altre storie in cui compariranno quei personaggi che è un ottimo intento commerciale.
                Lo stregone scomparso (Nolitta/Ferri) uno strano capo ha preso il comando degli indiani Tunican: Mister-Mister, un indiano convinto che la tattica per difendersi dai bianchi sia riprendere e inglobare nelle propria cultura il loro modo di fare, solo che ha scelto gli elementi peggiori del comportamento umano (l'alcool, il gioco e il denaro). Zagor dovrà naturalmente convincerlo a redimersi, considerando che ha anche scacciato colui che aveva slavato la vita allo Spirito Con La Scure. Un'ottima storia con un finale davvero sorprendente che lascia spiazzati contornato da una serie di colpi di scena, sconvolgimenti che rendono questa storia un'ottima storia, che si prende i suoi tempi. Il personaggio di Mister-Mister, graficamente, mi ricorda l'aiutante del Grande Bleck, ma è solo un'impressione.
                L’agguato (Nolitta/Ferri) una avventura dai sapori egiziani che ci da un atmosfera inquietante e un po’misteriosa. Cico e Zagor, o meglio quest’ultimo, salvano il dott. Oldbones da un attacco alla diligenza e il simpatico luminare li accompagna alla villa del suo amico, egittologo come lui, il professor Kenneth. Appena arrivati faranno conoscenza con l’investigatore privato più comico che ci sia: Bat Batterton, un povero investigatore alla Sherlock Holmes (anche nel vestiario) che l’unica cosa che gli manca del detective inglese e l’acume, in effetti Batterton è un imbranato, maldestro e poco intelligente detective, ma ciò lo rende davvero simpaticissimo e comico. La notte dell’arrivo faranno conoscenza anche di un gruppo di strane mummie che si divertono a fare passeggiate notturne in compagnie dei reperti del prof. Kenneth, ma Zagor li inseguirà e scoprirà una banda di ladri davvero strana in una avventura che lo porterà, in dovuta compagnia, a “Nuova Akhenaton”. Una bellissime avventura che ci porta in un atmosfera davvero particolare con scene drammatiche equilibrate e scene di spasso puro, un finale davvero particolare per un avventura fuori dal comune dall’inizio alla fine. I disegni di Ferri cuciono con maestria questa storia, con bellissime riprese di Nuova Akhenaton, accuratamente studiate per dare il meglio in una storia che se lo merita certamente.
                ”Smiling” Joe (Nolitta/Ferri) una breve davvero carine che ci presenta un personaggio dalla filosofia davvero impeccabile, non come la sua coscienza che però dopo l’incontro con Zagor e con delle inquietanti grinte riuscire a pulirsi. Chi è “Smiling” Joe?  È un pescatore che non ha mai pescato e che mangia solo bacche e radici, ripudia il denaro e l’alcool e si rilassa con la sua canna da pesca in  mano davanti a un laghetto. Ma quando arriverà il suo passato a turbarlo sarà difficile sfuggirgli (come mi è venuta bene questa frase :P). Una simpatica riempitiva, molto intensa e con contenuto davvero bello, molto bella.
                Il colle dei gufi (Nolitta/Ferri) dei mercanti stanno vendendo alcool agli indiani che si fanno trovare sbronzi e agguerriti davanti a un inviato del governo che ne esce infuriato e con idee bellicose verso gli indiani Pawnee. Zagor allora cercherà il commerciante per fargli il pelo e il contropelo, ma nella su ricerca si scontrerà con una famiglia che accoglie sia lui che Cico a suon di cazzotti, parlando di una gara di forza per decidere il capo della famiglia Clinton, Zagor si incavolerà e riuscirà a risolvere tutte le vicissitudini che il fato gli metterà contro (voilà e due frasi poetiche :P). Una storia carina che sembra partire in maniera usuale mentre si evolve come una storia degna di altre, peccato per il finale che lascia un po’ a desiderare in quanto non consegna effettivamente il colpevole al governatore infuriato.
                Un numero interessante che no brilla ma non delude  affatto.

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                  Re: Zagor
                  Risposta #52: Mercoledì 9 Mag 2012, 17:51:23
                  Mi fa piacere che Fdl abbia apprezzato la maggior parte delle storie, ma francamente non penso che questo possa valere per tutti perchè dato di fatto.

                  La storia de Lo Stregone Scomparso mi ha fatto veramente urtare, perchè mi sembra una pacchianata. Per carità, i soggetti sono anche apprezzabili, ma si poteva dare a queste storie uno sviluppo totalmente diverso.

                  Cerco di speigarmi.

                  Mi sembra che queste storie (e lo si avverte di più nelle brevi, ma anche le altre non ne sono esenti) manchino di spessore. Quello che più si avverte è una mancanza di veri cattivi. E a parte i personaggi un po' particolari tipo Krebbs, i cattivi normali, tipo quelli de Lo stregone scomparso e quindi furfanti, banditi, trafficanti di armi o liquori, non mi sembrano veramente degni di un eroe quale Zagor dovrebbe sempre apparire. Penso che per come sono rappresentati, a sconfiggerli basterebbe anche un Commisario Basettoni qualunque, senza scomodare una sorta di "spirito della foresta"  in grado di poter  compiere imprese erculee e al limite dell'umano.

                  Basta. Mi prendo un po' di pausa dalla lettura, ché magari fare indigestione non è buono. Ma spero vivamente che le cose cambino, che con il passare del tempo si arrivi a quelle storie che sento da tanto lodare, ma che sino ad oggi sono solo un miraggio.

                  « Ultima modifica: Mercoledì 9 Mag 2012, 19:43:25 da Unchienandalou »
                  "Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria."

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                    Re: Zagor
                    Risposta #53: Giovedì 10 Mag 2012, 14:23:27
                    Beh! Unchienandalou, tu hai aspettative diverse da me da questo personaggio e per questo io, che ho letto solo "Odissea Americana" prima di questi, sono storie normali e non capolavori come esplicitato nelle fine del mio commento.

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                      Re: Zagor
                      Risposta #54: Giovedì 10 Mag 2012, 15:25:09
                      Vi scrivo la mia recensione

                      Un numero interessante ma con qualche riempitiva di troppo che toglie pagine a storia più costruite, anche se pure queste riempitive riescono a soddisfare e ad essere apprezzate. Interessante l'ennesimo parallelo di Raffaelli tra Tex e Zagor, sopratutto nel piano espressivo e di commozione, con Zagor che vince affermandosi come un personaggio non impassibile e invincibile emotivamente. Graziano Frediani ci delizia con un excursus negli inizi della carriera di Sergio Bonelli, quando faceva il grafico (scriveva i titoli) e scriveva poche storia con l'ennesimo nome Annalisa Macchi, cosa davvero interessante che non conoscevo nella mia sempre più immensa ignoranza. A chiudere la sezione articoli la zona "Buoni & Cattivi" in cui vediamo alcuni approfondimenti che davvero sono tra le migliori del numero, che danno quella continuità e quella voglia di leggere le altre storie in cui compariranno quei personaggi che è un ottimo intento commerciale.
                      Lo stregone scomparso (Nolitta/Ferri) uno strano capo ha preso il comando degli indiani Tunican: Mister-Mister, un indiano convinto che la tattica per difendersi dai bianchi sia riprendere e inglobare nelle propria cultura il loro modo di fare, solo che ha scelto gli elementi peggiori del comportamento umano (l'alcool, il gioco e il denaro). Zagor dovrà naturalmente convincerlo a redimersi, considerando che ha anche scacciato colui che aveva slavato la vita allo Spirito Con La Scure. Un'ottima storia con un finale davvero sorprendente che lascia spiazzati contornato da una serie di colpi di scena, sconvolgimenti che rendono questa storia un'ottima storia, che si prende i suoi tempi. Il personaggio di Mister-Mister, graficamente, mi ricorda l'aiutante del Grande Bleck, ma è solo un'impressione.
                      L’agguato (Nolitta/Ferri) una avventura dai sapori egiziani che ci da un atmosfera inquietante e un po’misteriosa. Cico e Zagor, o meglio quest’ultimo, salvano il dott. Oldbones da un attacco alla diligenza e il simpatico luminare li accompagna alla villa del suo amico, egittologo come lui, il professor Kenneth. Appena arrivati faranno conoscenza con l’investigatore privato più comico che ci sia: Bat Batterton, un povero investigatore alla Sherlock Holmes (anche nel vestiario) che l’unica cosa che gli manca del detective inglese e l’acume, in effetti Batterton è un imbranato, maldestro e poco intelligente detective, ma ciò lo rende davvero simpaticissimo e comico. La notte dell’arrivo faranno conoscenza anche di un gruppo di strane mummie che si divertono a fare passeggiate notturne in compagnie dei reperti del prof. Kenneth, ma Zagor li inseguirà e scoprirà una banda di ladri davvero strana in una avventura che lo porterà, in dovuta compagnia, a “Nuova Akhenaton”. Una bellissima avventura che ci porta in un atmosfera davvero particolare con scene drammatiche equilibrate e scene di spasso puro, un finale davvero particolare per un avventura fuori dal comune dall’inizio alla fine. I disegni di Ferri cuciono con maestria questa storia, con bellissime riprese di Nuova Akhenaton, accuratamente studiate per dare il meglio in una storia che se lo merita certamente.
                      ”Smiling” Joe (Nolitta/Ferri) una breve davvero carina che ci presenta un personaggio dalla filosofia davvero impeccabile, non come la sua coscienza che però dopo l’incontro con Zagor e con delle inquietanti grinte riuscire a pulirsi. Chi è “Smiling” Joe?  È un pescatore che non ha mai pescato e che mangia solo bacche e radici, ripudia il denaro e l’alcool e si rilassa con la sua canna da pesca in  mano davanti a un laghetto. Ma quando arriverà il suo passato a turbarlo sarà difficile sfuggirgli (come mi è venuta bene questa frase :P). Una simpatica riempitiva, molto intensa e con contenuto davvero bello, molto bella.
                      Il colle dei gufi (Nolitta/Ferri) dei mercanti stanno vendendo alcool agli indiani che si fanno trovare sbronzi e agguerriti davanti a un inviato del governo che ne esce infuriato e con idee bellicose verso gli indiani Pawnee. Zagor allora cercherà il commerciante per fargli il pelo e il contropelo, ma nella su ricerca si scontrerà con una famiglia che accoglie sia lui che Cico a suon di cazzotti, parlando di una gara di forza per decidere il capo della famiglia Clinton, Zagor si incavolerà e riuscirà a risolvere tutte le vicissitudini che il fato gli metterà contro (voilà e due frasi poetiche :P). Una storia carina che sembra partire in maniera usuale mentre si evolve come una storia degna di altre, peccato per il finale che lascia un po’ a desiderare in quanto non consegna effettivamente il colpevole al governatore infuriato.
                      Un numero interessante che no brilla ma non delude  affatto.

                      Fdl io cercavo di fare un discorso più generale che non legato alle mie aspettative. Poi è chiaro che queste possono influire nell'ambito di un giudizio, ma fanno parte degli aspetti soggettivi dello stesso ed è bene evidenzarlo.

                      Ho riportato in grassetto il tuo giudizio su ogni storia, che stride col giudizio complessivo all'albo.

                      Io "Odissea America" non l'ho mai letta ma ho sentito dire che è una saga splendida; se ciò che dicono è vero,  a maggior ragione tu che l'hai letta dovresti cogliere in pieno la differenza con queste storie del periodo iniziale.

                      Non è tanto questione di aspettative, quanto di aspetti oggettivi.
                      « Ultima modifica: Giovedì 10 Mag 2012, 15:26:41 da Unchienandalou »
                      "Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria."

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                        Re: Zagor
                        Risposta #55: Giovedì 10 Mag 2012, 15:28:38
                        Mi piacerebbe che qualcuno che conosce Zagor più apporofonditamente di me per aver letto tante storie, possa confermare o smentire quanto dico.

                        "Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria."

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                          Re: Zagor
                          Risposta #56: Giovedì 10 Mag 2012, 19:30:05

                          Fdl io cercavo di fare un discorso più generale che non legato alle mie aspettative. Poi è chiaro che queste possono influire nell'ambito di un giudizio, ma fanno parte degli aspetti soggettivi dello stesso ed è bene evidenzarlo.

                          Ho riportato in grassetto il tuo giudizio su ogni storia, che stride col giudizio complessivo all'albo.

                          Io "Odissea America" non l'ho mai letta ma ho sentito dire che è una saga splendida; se ciò che dicono è vero,  a maggior ragione tu che l'hai letta dovresti cogliere in pieno la differenza con queste storie del periodo iniziale.

                          Non è tanto questione di aspettative, quanto di aspetti oggettivi.
                          Beh! Il parallelo di Raffaelli tra Tex e Zagor non credo riguardi le storia e comunque la mia valutazione è che le storia sono belle, si leggono ma sinceramente non sono dei capolavori. Con questo non voglio dire che fanno schifo o altro ma che si leggono e sono interessanti, per quelle che mi piacciono davvero leggiti la mia critica a dir poco entusiasta su Yaska e capirai il mio livello di giudizio Per lo spessore bisogne aspettare la fine de "L'avvoltoio" che ti consiglio di leggere.  :) ;)

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                            Re: Zagor
                            Risposta #57: Giovedì 10 Mag 2012, 21:13:51
                            Beh! Il parallelo di Raffaelli tra Tex e Zagor non credo riguardi le storia e comunque la mia valutazione è che le storia sono belle, si leggono ma sinceramente non sono dei capolavori. Con questo non voglio dire che fanno schifo o altro ma che si leggono e sono interessanti, per quelle che mi piacciono davvero leggiti la mia critica a dir poco entusiasta su Yaska e capirai il mio livello di giudizio Per lo spessore bisogne aspettare la fine de "L'avvoltoio" che ti consiglio di leggere.  :) ;)


                            Si ma allora se usi "Ottima Storia" per lo stregone scomparso, "Capolavoro" per Yaska, mi sembra che tu abbia sopravvalutato un po' il tutto, e abbia utilizzato dei termini che io scomoderei veramente  con le dovute attenzioni.



                            Ci credi che ho paura a leggere L'avvoltoio? Ho letto che lo stesso Bonelli la considerava tra le sue più riuscite (del primo periodo, ma tra le più riuscite), quindi se dovesse deludermi entrerei in crisi profonda circa quello che mi aspetta successivamente.
                            "Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria."

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                              Re: Zagor
                              Risposta #58: Giovedì 17 Mag 2012, 14:47:38
                              Zagor n.12 X Papersera
                              Chiedo venia per il ritardo e passo a questo numero, per mia fortuna, abbastanza breve da commentare.
                              Zagor n.11-Allarme A Darkwood
                              Introduzione dei soliti tre: Luca Raffaelli, che ci parla della filosofia di Zagor; Graziano Frediani, che ci racconta alcuni episodi che riguardano Sergio Bonelli Editore e Guido Nolitta; Moreno Burattini che ci presenta i personaggi di questo numero.
                              L’avvoltoio (Nolitta/Ferri) una bella storia che se non fosse per un paio di fatti definirei nello stesso modo in cui fece Sergio Bonelli. I fatti che mi hanno stupito sono la brevità estrema che raggiunge questa storia, appena 70 tavole, in cui la parte d’azione è veloce, troppo frettolosa e che fa perdere la bellezza che raggiunge invece nel finale che credo rappresenti la risposta del figlio al capolavoro del padre in Yaska, un cattivo che non si sa se lo è veramente e un gesto di grande rispetto compiuto da Zagor che per me rappresenta il momento adulto di questa serie. Persino Cico è triste, non pensa al cibo di fronte a una storia così drammatica che fa dubitare di tutte le convinzioni degli indiani buoni che ci eravamo fatti fin alla lettura della storia. Ma nonostante tutto anche l’avvoltoio è colpevole, eppure di fronte a una storia così si rimane spaesati, non si sa chi sono i buoni chi i cattivi e commuove il racconto. Ma vi racconto in breve la trama, senza finale naturalmente, l’Avvoltoio è uno spietato assassino che uccide donne e bambini nella tribù degli indiani Honiasont, allora Zagor, Cico e buona parte dei maschi della tribù si mettono alla caccia di questo assassino imbattendosi in un gruppo di persone contro gli indiani e inscenando una cruente, per gli avversari, rissa. Arrivati al cospetto dello spietato assassino…..leggetevi la storia. I disegni di Ferri sono buoni e riescono a dare bene l’atmosfera della storia.
                              Il Ricatto (Nolitta/Ferri) breve che racconta del rapimento da parte di due ladroni della figlia di un cercatore d’oro che è venuto in possesso di una mappa che lo porterebbe a un tesoro immenso. I due ladri lo vengono a sapere e rapiscono la figlia di questo. Scontata, riempitiva abbastanza insipida, si legge ma non è ne un capolavoro ne uno schifo. Carina è il termine più adatto, canovaccio strausatissimo e senza neanche tanti spunti nuovi. I disegni sono nelle norma e non splendono ne scadono. Carina ma insipida è la descrizione giusta.
                              Voilà! Finito, perché nel prossimo numero avremo una lunghissima storia e l’avvento di due nuovi autori: Cesare Melloncelli e Franco Bignotti.
                               @ Unchienandalou: Se l’hai già comprato leggiti L’avvoltoio, l’alta lasciala stare, ma quello credo che meriti almeno una lettura.      

                              "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

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                                Re: Zagor
                                Risposta #59: Lunedì 28 Mag 2012, 15:23:33
                                Bene, con ritardo chilometrico vengo a parlare di questo numero bello pieno di storie, non tutte al top. Esordio di due autori che aiuteranno la coppia Nolitta/Ferri a smaltire il lavoro e ve la presenterò durante il commento. Andiamo a iniziare or dunque.
                                Zagor n.13 Sfida allo spazio
                                Articoli introduttivi soliti con una riflessione sul rapporto conflittuale tra Zagor e le armi, riflessione che verrà poi approfondita poi nel volume dal Spirito Con La Scure quando si dovrà incontrare/scontrare con il professor Adolfo Verybad (l’ultima parola significa appunto cattivissimo); a seguire Graziano Frediani  ci continua a raccontare i vari aspetti di Sergio Bonelli, partendo dall’inizio della sua carriera di sceneggiatore quando si trovò a dover farsi dare una mano dal padre per “Un ragazzo nel far west”, e quando Andrea Lavezzolo con grande umanità gli propose di creare con lui “Il piccolo Ranger” che segnerà la carriera di Bonelli jr. fino alle sue creature successive sia per il gesto sia per la bravure dell’autore; infine Moreno Burattini approfondisce i personaggi di Adolfo Verybad, Little Baby, Icaro La Plume e One Eyed Jack, questi ultimi li vedremo nel prossimo volume.
                                Allarme a Darkwood (Nolitta/Ferri) lunghissima storia che si regge su una trama da cui poi si ramificano varie altre trame parallele tutte incastonate con bravura nonostante non sia fantastica storia. La trama si regge sul accusa di omicidio al fratello di Jeff Nicols che chiede aiuto a Zagor per scagionarlo da una possibile sentenza ingiusta, per farlo Zagor dovrà trovare “Digging” Bill, cercatore di tesori molto sfortunato e pagato per tacere. Le varie trame sono numerose: una banda di pirati che sorprende “Digging” e i suoi inseguitori nel loro rifugio, “Digging” che non si fa catturare, una tribù di indiani cannibali che cattura i nostri che dovranno liberarsi, la ricerca del tesoro di Bill e il protettore relativo e in più tante altre brevi avventure per riempire queste 190 tavole. Un po’collage di tante, brevi e in gran parte inutili avventure. Ci sono delle storielle che sono davvero inutili ai fini della storia. Passino, e anzi ben venghino, i siparietti di Cico che servono a stemperare la tensione ma qua si tratta di un accozzaglia di brevi storielle rette da una trama flebile, alcune di queste storielle sono utili e carine ma messe tutte quante insieme senza avere un senso, rovinano il gusto della lettura. I disegni di Gallieno Ferri decorano questa storia dando, espressività e grande bellezza alla storia. Ne parlavo con turk, mi pare, a Reggio che Ferri per Zagor ha usato le sue fattezze e le sue espressioni,  ebbene deve essere un gran attore oltre a un eccelso disegnatore.
                                Caccia al ladro (Nolitta/Ferri) il ladro in questione è l’abile malandrino che ha rubato niente popò dimeno che “Amelia” una bomba di caratteri spaventosi inventata dal Professor Verybad, Zagor sarà quasi costretto ad aiutare l’esercito per il ritrovamento di questa arma pericolosissima. Il dottore lo accompagnerà insieme a due della scorta, non scordateveli. Una storiella carina, ricca di spunti anche se alcuni passaggi sembrano cacciati lì inutilmente invece si capirà la loro utilità in una avventura che si tramute in un giallo con cenni filosofici da parte di Zagor, a aiutare la situazione c’è il fanatismo di Verybad che considerando che è completamente pazzo da un tocco di comicità. Certo non manca a Nolitta la caratterizzazione dei personaggi, che sono uno più originale dell’altro, e costruiti tutti perfettamente.
                                Il nemico nell’ombra (Melloncelli/Bignotti) l’avvento di due nuovi autori no stravolge la serie in quanto i due cercano di ricalcare lo stile dei precedenti, e ci riescono alla grande. Giusto Bignotti appare meno definito nei contorni di Ferri. Ma questi due autori, che in quel periodo facevano da jolly per le testate Bonelli in quanto arrivavano e facevano tirare il fiato agli autori che realizzavano le varie serie. In questa storia vediamo Zagor che deve catturare un sollevatore di pesi per un circo accusato di furto e che tenta di scappare all’arresto, ma il Re di Darkwood non è convinto fino alla fine della sua colpevolezza anche conoscendolo meglio durante il viaggio e si mette a indagare per aiutarlo. Come detto prima i disegni sono buoni e ricalcano abbastanza fedelmente Ferri tranne nei contorni più spessi e meno definiti. Lo stratagemma finale è geniale, e il resto è abbastanza carino.
                                Un numero nelle media ma non eccelso.

                                "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

                                 

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